Cunicoli nel buio
Pagina di "vita vissuta": ieri sono stato al Forte Sommo Alto che vedete al link. A pian terreno ci sono le camerate e sopra le postazioni da combattimento. Poi c'è una lunga rampa in discesa, e un ancor più lunga scalinata che porta non so quante decine di metri ancora più in profondità. Guardate anche le belle foto nella pagina... e scordàtele. Perché in realtà dentro è buio pesto ed io ero equipaggiato solo con la luce del cellulare (assolutamente inferiore al 6+6 m. delle torce), e l'unico mezzo secondo in cui mi sono azzardato a sopprimerla, mi sono trovato sepolto vivo sotto una montagna, in un cunicolo largo poco più di me (altro che 1,5 m...) e la testa che sfiorava il soffitto. Mentre camminavo, anche con la luce che illuminava giusto qualche scalino, mi sono fatto prendere (mi prendevo) da continue autosuggestioni: crollerà il soffitto e rimarro sepolto vivo, ci sarà un serial killer in agguato, mi perderò e vagherò per giorni tra gli stenti, e poi topi, lupi e scarafaggi. Eppure l'orgoglio mi spingeva: dai Luca, ancora qualche metro e se non c'è niente torni indietro. Ancora un pochino, ancora un pochino... finché non ho trovato una via di fuga all'aperto. E sono stato grato di non aver dovuto rifare lo stesso percorso a ritroso. Ancora da solo.
E stanotte in sogno (nessun incubo) ancora ho visto quell'oscurità sepolta sotto decine di metri di roccia, rischiarata appena dalla luce del mio cellulare.
Morale della favola: non sono i draghi le creature fantasy più incredibili, bensì i nani.
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