Il volo del drago
Nelle fredde caverne scavate nel ghiaccio antartico, gli ultimi draghi riposavano, nell'attesa di uscire di nuovo per la caccia.
Il giovane Tharios osservò le scaglie blu petrolio dei propri compagni e un'ondata di malinconia lo travolse. Nianerys, la vecchia draghessa che ora giaceva avvolta dal freddo della morte e del ghiaccio eterno, gli aveva narrato di un tempo lontano in cui i draghi splendevano dei colori del sole e potevano solcare i cieli alla luce del giorno, liberi di osservare il mondo, sicuri che nessun essere vivente avrebbe mai osato contrastarli. Ma quei tempi erano passati da così tanto tempo che anche lei, con la sua vita millenaria, ricordava a malapena le leggende narrate dai più anziani.
Tharios non aveva mai visto il sole.
Questo è l'inizio del racconto che ho inviato alla prima edizione dello Zampaconcorso indetto da Zampanera Editore. Era troppo lungo per farlo stare in un solo post e non volevo dividerlo, per cui vi rimando al blog di google per il testo intero.
Purtroppo non si è classificato (ma era prevedibile ^^), ma almeno ora posso postarlo.
Concludo dicendo che il racconto è stato ispirato completamente da un sogno, che mi sembra di aver reso in maniera abbastanza fedele.
Buona lettura!
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