Capitolo 13: Addio?
GIORNI 84 – 90: ANCORA SULLA STAZIONE SPAZIALE.
Siamo ancora sulla stazione spaziale… il tempo passa lentamente tra le riparazioni alla nave (che impegnano perlopiù Highbecca), le cure mediche necessarie a riprendere al meglio il proprio lavoro (nella fattispecie l’installazione di una protesi cibernetica in sostituzione del braccio perso da Geego-Gin), nuove spese ed acquisti per il bene proprio e dell’intero gruppo (ottima l’idea del piccolo Jere Mee Kohlson di comprare un droide medico), lunghe ore spese in meditazione per decidere cosa fare della propria vita e per scoprire, magari, qualcosa sul proprio destino (è quanto Hope si dedica a fare), e colloqui e scambi di opinioni con i prigionieri ed altri personaggi che si aggirano nella stazione (cosa che impegna Paul Waterflyer più degli altri).
Tutto sembra procedere per il meglio, almeno per un paio di giorni (NdSM: fino al giorno 86). Una mattina, infatti, la stazione spaziale sembra invasa dai trooper imperiali che si aggirano guardinghi in tutti i locali e gli hangar.
“Cosa è successo?” è la domanda che i nostri eroi si pongono… raccogliendo qualche voce qua e la mentre portano a compimento le loro attività, vengono a sapere che pare ci sia stato un attentato… che qualcuno abbia fatto esplodere una nave diplomatica imperiale che era attraccata all’esterno della stazione… pare ci siano stati centinaia di morti… si dice che l’inviato dell’imperatore sia in arrivo a giorni per condurre le indagini…
La questione non sembra impensierire molto né gli abitanti della stazione spaziale (NdSM che comunque è di “competenza” imperiale) né tantomeno i nostri eroi… insomma la vita continua come prima.
Beh… non proprio come prima… il Generale Tarth si è dato alla fuga lasciando “soli” i nostri eroi con i loro tre ospiti (a questo punto inutile parlare di prigionieri).
La cosa non va giùa nessuno ma meno di tutti a Geego-Gin che aumenta la sua diffidenza nei confronti dello strano generale ribelle che si autodefinisce jedi.
“Che ne facciamo ora di loro tre?”
“Li portiamo con noi… ovvio… mica possiamo abbandonarli qua… in mezzo ai trooper!”
Questo breve scambi tra lo wookie ed il twi’lek sintetizza bene l’atmosfera che si respira a bordo della navetta dei nostri eroi…
Solo l’intervento di un “amico del generale Tarth” (il barista finto omosessuale che lo ospitava nella sua cantina) fornisce ai nostri eroi quattro possibili contatti per rintracciare il generale ribelle: un agente ribelle a Coruscant, uno su Naboo, uno su Tatooine (che è lo stesso di cui il generale aveva parlato ai nostri eroi qualche tempo prima) ed uno su Ithor… tutti umani.
Così i giorni passano… la navetta viene riparata… l’equipaggiamento viene “aggiornato”… si fanno scorte di tutto quello che può servire… ed in breve il gruppo è di nuovo pronto a partire… portando con se i tre ospiti…
Piccola nota: il giorno prima della partenza, i nostri eroi assistono all’arresto di un jawas che viene portato via da alcuni trooper ed un ufficiale imperiale… pare che l’ufficiale fosse il famoso investigatore inviato direttamente dall’imperatore… il jawas, mentre lo portavano via “in catene”, urlava continuando a protestarsi innocente … “… ma non lo fanno tutti?!” è stato il commento dei nostri eroi.
GIORNI 90 – 94: DI NUOVO IN VIAGGIO
Destinazione: la fascia di asteroidi poco lontano dalla stazione spaziale, dove ha sede la “fabbrica di armature” che li ithorians vogliono sia liberata.
Il viaggio comincia bene… ma la calma a bordo della navetta dura molto poco…
Non si fa nemmeno in tempo a dare il benvenuto “in società” alla ex-soldatessa imperiale che subito Paul vuole essere portato su Rodia… insiste che deve cercare le “Lune gemelle di Rodia” come gli è stato suggerito dal vecchio maestro jedi twi’lek… e che la cosa è prioritaria (per quanto lo riguarda) molto di più di qualsiasi lavoro da “mercenari” che gli altri abbiano accettato.
A nulla servono le parole di Highbecca: “Lune gemelle? Ceh io sappia Rodia ha si due lune… ma non sono gemelle… sono due lune normalissime… anzi sono addirittura piuttosto “distanti” dal pianeta… Sei proprio sicuro che il vecchio maestro ti abbai detto lune gemelle di rodia?” ma il vecchio jedi è convinto.
La discussione, quindi, non è lunga… il jawas, il twi’lek e lo wookie accettano con un po’ di disappunto la “pretesa” del vecchio jedi… Hope se ne sta in disparte… in silenzio senza dire se abbai intenzione di seguire il suo maestro o di restare con gli altri…
La nuova rotta è inserita… e con un brusco salto in Hyperdrive Rodia è a soli quattro giorni di viaggio: un viaggio tranquillo fatto di lunghi silenzi… intervallati solo da brevi chiacchierate con la nuova “collega”.
GIORNO 94: ADDIO?
La nave giunge a Rodia senza troppi problemi… in breve i nostri eroi si accordano col governatore della città più grande per un atterraggio sicuro allo spazioporto…
La nave atterra dolcemente…
È l’ora dei saluti… ma il clima è freddo tra i nostri cinque eroi… Hope ha stranamente deciso di rimanere con gli “amici” sulla navetta e di lasciare a Paul Waterflyer, il vecchio amico e maestro, la sua ricerca…
Il gruppo si divide… lo jedi anziano è da solo su un pianeta a lui sconosciuto alla ricerca di qualcosa di cui conosce solo il nome… gli altri si rimettono in viaggio… una nuova dose di scossoni da hyperdrive e dopo otto giorni (NdSM: si arriva così al giorno 103) la fascia di asteroidi è in vista… non resta che trovare la fabbrica.
Piccola noticina aggiuntiva... anche i due tecnici salvati sulla base imperiale di ceti II sbarcano su Rodia ... convinti di poter restarsene lì per un po' nascosti dalla vista dell'impero.
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