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Paulo Coelho - Manuale del guerriero della luce


Ecco un altro libro che ha richiesto mesi di brevi letture e lunghe riflessioni per essere digerito.

Ho cominciato a leggerlo durante le vacanze estive e l'ho terminato ieri sera, a volte andando indietro a rileggere alcune pagine.

Devo dire che non ho una smisurata simpatia per Coelho, nonostante a suo tempo mi piacque tantissimo "L'Alchimista", perché trovo che il suo modo di scrivere sia finalizzato a complicare i concetti più semplici, portando il lettore in una condizione di inferiorità, facendolo quasi sentire stupido di fronte a rivelazioni tanto importanti ma altrettanto incomprensibili. Ma suppongo che il suo successo sia stato determinato anche da questo, senza nulla togliere al suo stile e alla sua bravura, che comunque non metto assolutamente in discussione.

Ma di cosa parla in sostanza questo libretto di 150 pagine?

E' una raccolta di cosiddette perle di saggezza, in cui l'autore definisce, tramite immagini più o meno evocative, che cos'è un guerriero della luce, ovvero un individuo come tanti, come tutti in fondo, che porta avanti il suo cammino di scoperta personale con costanza e fiducia.

La soggettività con cui ciascuno di noi può recepire i messaggi riportati in questo libro porta crea uno stato emotivo particolare, perché si ha veramente l'impressione che quelle parole siano state scritte per noi.

Credo sia un po' come gli oroscopi, dove ognuno rivede qualcosa di sé e della propria vita, rielaborando i dettagli sulle proprie esperienze e aspettative.

Pagina dopo pagina, si vanno a percuotere le corde personali del lettore tramite l'utilizzo di immagini appositamente specifiche ma lasciate indefinite nei particolari, permettendo un'immedesimazione quasi totale.

Devo dire che mi piacerebbe avere dei feed-back a riguardo, se altri si sono riconosciuti appieno nel libro (confermando la mia ipotesi) oppure se è stata una pura casualità.

Attendo commenti. ;-)

3 Commenti


Commento consigliato

padishar

Inviato

no.. non penso sia stata una casualità. L'effetto è stato lo stesso :-)

Aerys II

Inviato

Io lo lessi la prima volta penso attorno ai quindici anni, poi l'ho spesso sfogliato. Effettivamente il meccanismo alla base del libretto è simile a quello usato per scrivere oroscopi: frasi sufficientemente generiche da essere inconfutabili per molti, con l'aggiunta che l'autore ha saputo mettere nero su bianco una certa eterea moralità spirituale. Insomma, Coelho ha fatto la stessa cosa che fece migliaia di anni fa chi ideò i primi Comandamenti, solo con "simpatia" e leggerezza di lettura.

Consigliato, in ogni caso.

Merin

Inviato

Anche io lo ritengo un libro "per tutte le occasioni" come gli oroscopi. L'ho letto troppo tempo fa per ricordarlo bene e il fatto che non mi sia rimasto poi così impresso...beh. Se lo ritrovo nella mia biblioteca forse riprovo a leggerlo, magari cambio opinione :-)

PS: scopro solo adesso (assurdo) , dal tuo profilo, Samirah che ti sei trasferita a Cuggiono. Non ho compreso immediatamente la familiarità di questa parola, poi mi sono ricordato...ho avuto una ragazza di Cuggiono anche se io da quelle parti non ci sono mai stato dato che l'ho conosciuta e amata (molto) a Pisa, dove io vivevo e lei studiava all'università. Come è strano ripercorrere in un baleno intere parti di vita solo leggendo una piccola parola sotto l'immagine di una persona. Che ricordi

PS 2: ma lord Iron è sempre stato di Cuggiono o anche lui ci si è trasferito?

PS 3: scopro adesso da una ricerca che la mia ex è rimasta a Pisa e lavora come ricercatrice nella facoltà di veterinaria. La vita è strana.

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