OmeoPazzi!
Oggi che è il mio compleanno sono rimasto folgorato da diversi annunci alla radio a proposito dell'omeopatia (tre in 35 chilometri di strada!).
Una nota casa farmaceutica sostiene che la propria produzione abbia effetti straordinari (o straordinEri) su diversi disturbi (disturbetti, per carità: i dentini dei bambini, qualche dolorino...).
Ora, non è possibile che nel 2007 qualcuno riesca a pagare acqua e (nelle migliore delle ipotesi) altra acqua sperando che abbia non si sa quale effetto miracoloso.
Dunque... in cosa consiste l'omeopatia (dal greco, "sofferenza simile")?
Verso la fine del XVIII secolo un certo Hahnemann propone la seguente cosa:
Alla base dell'omeopatia è il cosiddetto principio di similitudine del farmaco (similia similibus curantur) enunciato dallo stesso Hahnemann e per il quale il rimedio appropriato per una determinata malattia è dato da quella sostanza che, in una persona sana, induce sintomi simili a quelli osservati nella malata. La sostanza, detta anche principio omeopatico, una volta individuata, viene somministrata al malato in una quantità fortemente diluita, definita dagli omeopati potenza. L'opinione degli omeopati è che diluizioni maggiori della stessa sostanza non provochino una riduzione dell'effetto farmacologico bensì un suo potenziamento.
E qui nasce il primo problema: oltre un certo grado di diluizione la chimica - che è una scienza - prova che nella boccetta non ci può essere più nemmeno una molecola della sostanza originariamente inserita. Quindi il potere dell'omeopatia viene lasciato alla capacità dell'acqua di "ricordare" la sostanza con cui è entrata in contatto e curare attraverso quella. Ridateci Sai Baba.
Non solo. Gli stessi sostenitori del metodo omeopatico si sono guardati bene dal tentare di dare una prova scientifica della validità dei loro prodotti, tant'è che recentemente un famoso articolo ha dato un'altra mazzata scientifica sulla capacità di questa forma moderna di stregoneria di fare anche solo un po' meglio del placebo. Trovate l'articolo su The Lancet, che ribadisce che sono 150 anni che emergono solo risultati CONTRO...
Nel nostro piccolo (Italia), si è pronunciata anche l'omeopatia. Un mito italiano (Piero Angela) si è trovato a doversi difendere da una verità che ha affermato (in pratica, "attenti: è una baggianata") di fronte all'associazione italiana degli stregoni della materia. Il tribunale ha così sentenziato: "l'omeopatia non ha validità scientifica e se un programma televisivo di informazione scientifica afferma che non si tratta di una cura seria e che curarsi con essa è molto rischioso non si può, per tale motivo, condannarlo per diffamazione.".
Dove voglio arrivare? A qualcosa di molto più pratico, anche se riferito al mercato inglese (che per analogia potremmo cominciare a valutare anche per casa nostra).
In Gran Bretagna [...] ci sono più di 47 mila praticanti dell'omeopatia, più dei medici generici. Il 42 per cento dei medici generici indirizza pazienti alle cure di un omeopata. In Scozia l'86 per cento è in favore dell'omeopatia.
[...] Lo studio commissionato dal principe Carlo [...] mira a dimostrare che la medicina alternativa potrebbe far risparmiare 3,5 miliardi di sterline al servizio sanitario pubblico (in questo caso, però, il dato si riferisce a tutta la medicina alternativa - NDR).
A questo punto, liberi tutti di curarsi con l'acqua, ma che i prodotti omeopatici escano dai negozi in cui ci dev'essere un certo crisma (per non rubare dai farmaci veri altra credibilità) e che vengano venduti facendo sapere esattamente quello che sono...
Per il momento, non mi va di aggiungere altro...
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