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Capitolo 25: LA FUGA


Kursk

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GIORNO 252 (15): LA GRANDE FUGA.

La corsa lungo i corridoi della Morte Nera ha portato il gruppo ormai in vista dell’hangar. Le porte sono aperte, come le avevano lasciate solo qualche decina di minuti prima, ma le luci sono tutte spente.

Geego-Gin, come al solito alla guida del gruppo, si fa avanti rasente alle pareti sfruttando i visori notturni da poco installati sulla sua “tuta da volo”; ed entra per primo nell’hangar dopo aver superato una stanza vuota che già era stata messa a soqquadro dai suoi occupanti all’arrivo della navetta ribelle.

Il twi’lek continua ad avanzare … gli altri lo seguono a distanza. Jere Mee Kohlson per primo e via via tutti gli altri. È proprio il jawas a far scattare qualcosa ma non se ne avvede … e dopo 5 secondi:

KABOOOM

Due cariche esplodono nella stanzetta coinvolgendo il piccolo jawas, lo wookie e Paul; solo Hope si salva avendo superato velocemente il jawas portandosi direttamente dentro l’hangar.

L’esplosione è il segnale. Quattordici trooper sbucano da altre stanze (e dall’interno della navetta dei nostri eroi) e cominciano a bersagliarli di colpi di blaster. Il combattimento è furioso ma ben presto le armi pesanti (granate e razzi) messe in campo dai nostri eroi hanno la meglio sui malcapitati trooper. Si aggiungano a questo la grande precisione di tiro dimostrata da Highbecca e da Geego-Gin nonché i poteri mentali jedi sfoderati da Hope.

Dopo poco più di un minuto sono ben dodici i trooper che giacciono morti a terra; uno è stato stordito dal twi’lek ed uno controllato mentalmente da Hope.

È proprio quest’ultimo a mettere in allarme i nostri eroi a proposito di due potenti cariche esplosive nascoste dagli imperiali sulla Exxodus … Highbecca corre a controllare … il tempo è poco: una la dovrà disinnescare lui, l’altra viene affidata al trooper sotto il controllo del giovane jedi.

Non si era mai visto lo wookie così teso, e se il trooper in pochi secondi riesce nel suo intento (NdSM: non può che essere facile disinnescare la bomba che lui stesso ha piazzato), per il wookie sono secondi di tensione, nervosismo e sudori freddi. Alla fine, tagliato con cura l’ultimo contatto, la bomba è disinnescata.

È ora di fare il punto della situazione: la nave è in condizioni pietose, se i nostri eroi vorranno fuggire con quella Highbecca ed il jawas dovranno passare qualche ora a fare un minimo di riparazioni per metterla in condizione di affrontare un salto in hyperdrive; il trooper stordito viene legato ed imprigionato sulla Exxodus; Hope e Nova sono incuriositi dallo scontro di due grandi Forze di cui una oscura (NdSM è il duello tra Obi Wan Kenobi e Darth Vader) vogliono andare a curiosare; Geego-Gin sostiene sia il caso di cercare una “nave alternativa” per fuggire il più in fretta possibile dalla stazione; Paul non condivide la curiosità del giovane che fu suo allievo e comincia una discussione che porta ad un allontanamento dei due jedi.

Insomma il gruppo discute per qualche minuto valutando i pro ed i contro di ogni possibile decisione. Alla fine la soluzione che sembra essere la migliore è dividersi: lo wookie ed il jawas cominceranno i lavori di riparazione della Exxodus, Paul resterà con loro come ulteriore protezione in caso di “brutti incontri”; il twi’lek, Hope (ancora accompagnato dal trooper sotto il suo controllo mentale) e Nova proveranno a raggiungere uno degli hangar più grossi della stazione spaziale alla ricerca della “nave alternativa” proposta dallo stesso Geego-Gin.

La ricerca è lunga (ci vogliono un paio d’ore per raggiungere gli hangar voluti) e purtroppo infruttuosa: l’unica nave disponibile sembra essere un incrociatore ribelle parzialmente smontato … troppo grande per sole sei persone “… per pilotarlo dovremmo essere almeno una ventina … e non so se basterebbe ... “ le parole di Nova (che si dimostra una buona conoscitrice di veicoli e simili) sono la mannaia che stronca l’idea del twi’lek. “Ormai la nostra sola speranza è la buona e vecchia Exxodus! Speriamo che le manine dei due fenomeni riescano a fare il miracolo e che la nave ci porti via di qui.” Detto questo Geego-Gin opta per tornare all’hangar e provare a rendersi utili lì.

Passano tre ore abbondanti da quando il gruppo si divide a quando si riunisce. I due meccanici protestano che non vogliono intralci tra i piedi mentre lavorano così i nuovi arrivati si ritrovano a doversene stare con le mani in mano. Il twi’lek decide di dedicarsi alla cura del computer della navetta (una volta ricevuta l’approvazione del patrigno-wookie) e comincia ad occuparsene. Paul, solitari ed in disparte, continua a fare la guardia. Hope e Nova non resistono più alla tentazione e vanno “in esplorazione” per dare un’occhiata allo scontro tra le due grandi Forze (il trooper dominato continua a seguire il giovane jedi).

Dopo una decina di minuti una voce risuona nelle teste dei due giovani jedi “Andatevene, prima che lui vi veda … Fuggite … Salvate la vostra preziosa vita.” L’avvertimento è talemnte forte e carico di dolore che i due decidono di non ignorarlo. Quasi contemporaneamente una delle due forze scompare e di lì a pochi secondi negli hangar scatta l’allarme di una depressurizzazione imminente.

Non farete in tempo a raggiungerci sulla Exxodus …” gracchia il com-link di Hope “… l’hangar si sta aprendo e verrà a breve depressurizzato … trovatevi un’altra navetta … due caccia dovreste riuscire a pilotarli … non possiamo aspettarvi dobbiamo partire …”; il giovane jedi capisce la situazione e risponde dando il suo assenso al pericoloso piano “Buona fortuna! Ci vediamo là fuori!” sono le ultime parole di risposta di Geego-Gin che il nostro giovane eroe riesce a captare.

Così mentre la Exxodus compie gli ultimi controlli pre-volo, Hope e Nova cominciano una nuova corsa contro il tempo per cercare due caccia che gli permettano al fuga. È la guida del trooper dominato che li aiuta a trovare in fretta un hangar adatto. Hope lo congeda dicendogli di trovare un posto sicuro dove nascondersi.

Nova, dato uno sguardo ai veicoli disponibili, suggerisce di puntare su una coppia di tie-bomber pronti per il decollo: “… sono un po’ meno maneggevoli, certo, ma la loro superiore potenza di fuoco potrà tornarci utile … ed anche la loro superiore autonomia, anche se spero di no!

Così i due giovani puntano ai due velivoli … due piloti li vedono e provano a fermarli aprendo il fuoco … è tutto inutile: Hope evita i colpi con maestria e Nova, senza fermarsi, risponde al fuoco uccidendo uno dei due avversari (l’altro fugge impaurito).

Hope e Nova fanno appena in tempo a salire a bordo delle loro nuove astronavi, che l’hangar si depressurizza lasciando loro la via libera verso lo spazio.

Finalmente sono tutti “in salvo” in volo nello spazio.

Highbecca nota sugli schermi radar della sua nave un’altra nave non imperiale che si allontana dalla luna-stazione spaziale e si mette in rotta per seguirla “… se uno fugge da qui, di certo non è amico dell’impero … ed un nemico di un io nemico è un mio amico …” gli altri non colgono subito le sue parole ma il pilota è lui e gli lasciano decidere autonomamente la rotta.

I due tie-bomber li seguono senza difficoltà.

Ma non sono i soli …

Sei tie-fighter si gettano al loro inseguimento … volano in formazione ed i nostri eroi temono un attacco devastante come quello subito solo poche ore prima mentre si avvicinavano ad Alderan … di nuovo è Nova a suggerire una soluzione: lei ed Hope finteranno un attacco alla Exxodus ed invece lanceranno i loro proton torpedoes contro i due gruppi di fighter che ormai puntano su di loro.

Il gruppo si lascia convincere, soprattutto il twi’lek, ed il piano viene messo in atto. La manovra diversiva funziona alla perfezione: Nova pilota da vero asso ed attacca i “suoi” tre caccia con tempismo perfetto; Hope è meno perfetto e meno spettacolare, ma altrettanto efficace.

L’attacco è talmente improvviso da non lasciare agli imperiali il tempo di dividersi; risultato: due torpedoes lanciate e sei caccia distrutti.

Ora è il momento di dedicarsi al recupero dei due “ladri di tie-bomber” … la manovra è complessa: per prima cosa Highbecca dovrà uscire dall’hangar con il dragonfly per fare posto ai tie-bomber (uno per volta); quindi uno alla volta i due bombardieri dovranno attraccare e Geego-Gin, una volta recuperati i piloti, dovrà forzarne il distacco armeggiando col computer; solo alla fine di tutto il wookie riporterà il caccia al suo posto e la Exxodus potrà saltare in hyperdrive.

La manovra comincia con un po’ di difficoltà, Highbecca si sgancia senza problemi (anzi, fa addirittura qualche acrobazia sfruttando l’estrema maneggevolezza del piccolo caccia monoposto), ma l’attracco e lo sgancio forzato dei tie-bomber non sono così semplici.

A complicare il tutto, mentre viene recuperato il secondo bombardiere (quello di Nova) giunge un nuovo scontro aereo. Questa volta sono due tie-interceptor ad ingaggiare battaglia con Highbecca (sul dragonfly) e Paul (che sta pilotando la Exxodus).

Il nuovo scontro è duro … i due avversari sono velivoli studiati appositamente per lo scontro aria-aria … veloci, maneggevoli e pesantemente armati … questa volta saranno i piloti a fare la differenza.

Paul se la cava bene evitando, quando possibile, di subire danni e riuscendo comunque a mantenersi in posizione tale da effettuare il recupero del secondo bombardiere. Ma è Highbecca che fa veramente la differenza.

Volando come mai aveva fatto prima (NdSM: e confidando nella Forza come mai aveva fatto prima) attacca i due avversari con una precisione mai vista e, contemporaneamente, schiva gli attacchi più pericolosi che i due piloti imperiali scagliano contro di lui.

Il primo missile lanciato dal wookie disintegra uno dei suoi avversari … l’altro reagisce con violenza attaccando duramente (e danneggiando) il dragonfly; solo una manovra diversiva eccellente di Highbecca ha evitato danni maggiori (forse anche letali). Manovra che si conclude con un secondo missile lanciato contro il secondo intercettore. Questa volta non è un centro perfetto, ma i danni subiti debilitano la navetta imperiale il cui attacco è meno incisivo; lo wookie evita con un’altra acrobazia il nuovo attacco e, contrattaccando col potente cannone laser del piccolo caccia, fa a pezzi il secondo nemico.

Il dragonfly è danneggiato, ma Highbecca è vivo e non vede l’ora di andarsene da lì. Le manovre di scambio dei caccia (e di recupero dei piloti) vengono completate in fretta ed in breve la Exxodus è pronta a saltare in hyperdirve.

Sarà la stanchezza, sarà la nave danneggiata ma le cose non vanno molto bene per i nostri eroi … il salto riesce ma non in modo perfetto … la nave si danneggia ancora ed i tempi di eprocrrenza si allungano. Venti giorni di hyperdrive, a causa del brutto salto eseguito da Highbecca, per raggiungere una stazione spaziale scelta a caso dal database del computer (una delle più vicine, in pratica, ma senza indagini né su chi la gestisca né altro).

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