Nel paese dei balocchi
Prendete un bambino ai primi anni di vita. Ha i suoi bisogni le sue esigenze, e ovviamente un genitore buono fa di tutto per accontentarlo.
Quando si è troppo buoni e si dice sempre si, si rischia che il bambino diventi viziato e faccia sempre i capricci.
Gli togli il giocattolo e il bambino si lamenta, si sente perseguitato e vittima della malvagità paterna e materna.
Prendiamo una casa, che chiameremo Italia, nella quale cameretta, che chiameremo Roma, c'è un bambino (il nome mettecelo voi), che gioca con i suoi giocattoli, che chiameremo Legge, Costituzione, Camera, Senato, Ministeri, decreti e tanti altri giocattoli.
Il bambino è abiutato a giocare sempre con questi giocattoli, si diverte molto, può fare quello che vuole, i genitori che chiameremo Capo di Stato e Corte Costituzionale, fino a poco tempo fa sono stati permissivi lasciando giocare anche troppo il bambino.
Ma si sa, a volte dal dito ci si prende la mano, il bambino si è concesso troppe libertà, gli zii cattivi che chiameremo opposizione, stampa e giornali giustizialisti e magistrati rossi (o almeno così li chiama il bambino) cercano di dire ai genitori che così non si può andare avanti, il bambino e i suoi amici dell'asilo degli "imprenditori con reati in Parlamento e fuori condannti in primo grado e/o in via definitiva" non rispettano le regole della casa. Ma i genitori hanno il cuore troppo grande e per anni hanno lasciato passare un bel pò di cose, pedagocamente è sbagliato forse, ogni tanto la sculacciata ci vuole.
E arriva finalmente questa sculacciata, arriva perchè il bambino dovrebbe fare i compiti che chiameremo processi, assegnatoli dalla maestra cattiva, che chiameremo magistratura. Ma il bambino non li vuole fare, vuole continuare a giocare, e cerca un modo per non farli, grazie a una grande idea che chiameremo Lodo Alfano il bambino cercava di rimandarli finchè era nella cameretta, adducendo il motivo che era molto impegnato prima a occuparsi dei problemi più gravi e i compiti venivano dopo.
Eh no dissero i genitori, i compiti si devono farli, le regole valgono per tutti, il padre Corte Costituzionale, dopo averci riflettuto per 2 giorni disse al bambino che il Lodo Alfano non può essere una scusa per non fare i compiti e perciò li si dovranno fare.
E' dura per un genitore dire di no al figlio ma stavolta ci voleva davvero.
Il Bambino mise il muso, battè i piedi e si lamentò, insultando tutti, genitori, e zii cattivi (stampa, televisioni ecc) dicendo che sono tutti di sinistra, che sono tutti giustizialisti, (non vi dico poi cosa ha detto alla zia Rosy Bindi) insomma a questo bambino nessuno vuole più bene.
Depresso e triste il bambino esce dalla cameretta piangendo ma viene consolato dagli amici del parco giochi che chiameremo PDL e Lega Nord, dicendogli che ha ragione. Purtroppo però, nonostante la solidarietà il bambino ora dovrà andare a scuola che chiameremo Tribunale con i compiti da fare, fortunamente c'è il suo amico più bravo che lo aiuterà, che chiameremo Ghedini.
Che poi questo bambino di che ha da lamentarsi? Di compiti ne ha fatti e sono sempre stati buoni, non ha mai preso castighi, insomma si è sempre dimostrato uno studente modello.
In effetti è comprensibile:il tempo che si toglie ai compiti è tanto, che noia!
Saranno stati troppo severi?Alla fine il bambino altro non voleva fare che giocare con i suoi giocattoli...
0 Commenti
Commento consigliato
Non ci sono commenti da visualizzare.
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora