Notizia gonfiata o dramma ignorato?
Su Metro di oggi ho trovato questa notizia
La prima cosa che mi è saltata all'occhio è la foto della ragazza (messa in un Angolo ), e non nascondo che la prima cosa che ho pensato, e che mi ha fatto sorridere, è qualcosa che solo poche persone, su questo forum, possono comprendere.
In secondo luogo, ma sicuramente più importante, ho riflettuto sull'articolo, sulle statistiche riportate: personalmente, per quanto nei giornali si sentano in continuazione notizie del genere, credevo che i numeri e le percentuali fossero più basse. Il problema è lo stesso e ha la stessa importanza, ma non credevo che casi del genere fosero così tanti.
Possibile che nel 2009, in un paese civilizzato come (dovrebbe essere) l'Italia, ci siano così tanti casi (1 su 3 donne) di strupro e di violenza? Possibile che solo il 5% (anche se poi nell'articolo riporta cinque su dieci, cioè il 50%) delle donne denuncia?
I casi sono due: o le statistiche sono gonfiate, o viviamo in una società di mostri.
Nel primo caso, scadiamo nel giornalismo "farlocco", fatto di notizie gonfiate (per giusti o sbagliati motivi) solo per fare audience.
Se invece le statistiche sono veritiere, allora stiamo veramente tornando al medioevo, come dimostrano tanti "sintomi" di quanto vediamo in Italia.
Ancora più grave, poi, è l'ultima affermazione:
E proprio dalla rete dei Centri antiviolenza è arrivato ieri l'allarme sulle conseguenze che il «processo breve» potrebbe avere su questo tipo di reati: se approvano potrebbero creare un'amnistia di fatto per i responsabili di maltrattamenti non gravi, le cui pene sono inferiori a 10 anni.
Insomma, se il problema è così grave, possibile che venga fatta una legge che, invece di risolverlo, lo rende ancora più grave?
4 Commenti
Commento consigliato
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora