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Bamboccioni si diventa


Godric il Paladino

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A 18 anni fuori di casa. Semplice no?

Per il Ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, la cosa si può fare, anzi: deve essere fatta.

Basta con questi ragazzi che a 20, 25, 30 anni sono ancora sotto il caldo, sicuro e sopratutto comodo abbraccio materno, basta con questa poca intraprendenza, con questa paura di mettersi al mondo, di questa poca voglia di farcela da soli.

Italiani sveglia! E' ora di uscire di casa e fare muovere l'economia.

Come darLe torto Signor Ministro? Vedere questi giovani italiani, nel fiore degli anni, stipati nelle loro camerette è avvilente.

Come non comprendere la sua frustazione?

Bisogna chiedersi: perchè i giovani italiani non escono di casa anche fino a 30-35 anni?Cosa li tiene fermi?

Ho provato a rispondere, e le ragioni sono molteplici. Ad esempio: che noia prepararsi da mangiare da soli, lavare i piatti, lavare e stirare abiti, chi glielo fa fare? A casa c'è la mamma che lo fa, tutto tempo guadagnato!

Secondo me questo è il motivo principale, non c'è la voglia di occuparsi delle faccende domestiche, uno scoglio veramente importante da superare.

Poi ci sarebbero altri motivi ma non credo siano così gravi come quello già esposto, motivi secondari, del tipo che i prezzi delle case sono troppo alti, i mutui sono insostenibili, gli affitti sono alle stelle e sono preda della più becera speculazione, la difficoltà nel trovare un lavoro stabile che possa garantire la nascita di una famiglia...però non posso pensare che siano questi i veri problemi.

Del resto uno studente universitario fuori sede, ad esempio, deve lavorare per pagare l'affitto e nel contempo laurearsi, quindi in media ci mette 6-7 anni se non di più. Se si conta che a Milano una stanza arriva a costare 600 euro al mese, che poi è lo stipendio di un precario, uno studente dovrà allungare non poco la carriera scolastica. Può essere una valida motivazione per cui uno poi si affida ai genitori visto che non ce la fa? Assolutamente no. Non ha voglia. E' questa la verità.

Va bene, lasciamo perdere il sarcasmo, e cerchiamo di essere seri.

Signor Ministro le chiedo: ma davvero crede in quello che ha detto?

Immaginiamo un ragazzo di 18 anni che, come dice Lei, deve uscire di casa.

Perfetto: cosa ci vuole per uscire di casa? Una casa innanzitutto e un lavoro per pagarla e per pagare il necessario per vivere.

Come può un ragazzo fresco di diploma essere in grado di costruirsi una vita da solo? E non parlo di maturità, di competenze ecc ma di possibilità economiche, questo Stato non permette assolutamente una cosa del genere è già difficile a 25-26 anni.

Io ho 25 anni e sono un bamboccione, crede che sono io a volerlo? Sono fidanzato da 6 anni con una ragazza e vogliamo una nostra vita, ma io mi sto laureando in Storia e dovrò continuare a studiare perchè, mi scusi il francesismo, con una Triennale ti sputano in faccia, figurarsi in Storia. Quindi saranno 2 anni di specialistica. Poi se Dio vuole che riesca anche in quello, dovrò trovare lavoro o nell'insegnamento o nell'editoria, se non voglio buttare 6 anni di studi, ma sappiamo come funzionano le cose: gli insegnanti non solo non vengono assunti ma vengono tagliati, vittime del precariato e il giornalismo è un mondo chiuso e selettivo. Ci metterò almeno altri 5 anni da adesso per arrivare a uno stipendio fisso.

Quindi si suppone che a 30 anni io esca di casa, e forse mi è anche andata bene.

Sono io bamboccione di mio o forse lo sono diventato?

Non crede invece che sia da reputare al Governo l'alto numero di bamboccioni nel Paese? Non tutti certo, ma la maggioranza?

Non crede che sia troppo comodo scaricare su di noi la colpa del nostro immobilismo?

Non si è mai chiesto che magari è la debolezza economica di questo Paese la causa del fatto che i giovani non se la sentano di rischiare?

Con tutto il rispetto Signor Ministro, ha una bella faccia tosta a proporre queste cose, e magari il 18 le è scappato d'impulso, ma anche con 20, 22, 26, 27 le cose sarebbero uguali sostanzialmente.

Sono sicuro che Lei sia abbastanza intelligente da capire che per tantissimi giovani, bamboccioni si diventa, o meglio si è costretti a esserlo.

Forse è il caso di farsi un piccolo esamino di coscienza e vedere si è fatto tutto il possibile per evitare che tanti giovani cerchino ancora il latte materno.

6 Commenti


Commento consigliato

1) I congiuntivi, sant'iddio

2) Usa le parole col loro significato: reputare e` una cosa, imputare un'altra. E voglio sperare che frustazione sia un typo

3) rileggi, rileggi, e poi rileggi ancora.

E comunque nel resto d'Europa escono di casa prima, senza necessariamente avere i miliardi in tasca, ed esistono un sacco di persone con uno stipendio piu` che decente che non escono di casa: la tua trattazione mi sembra un po' lacunosa.

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1)porc! ricontrollo

2)in effetti...si frustrazione è un typo

3)agli ordini!!!

Sinceramente non sono informato sui giovani d'Europa, ma comunque non pretendo di avere miliardi in tasca ma quanto basta per avere una possibilità seria per farlo.

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Informarsi dovrebbe essere la base per un articolo di questo genere: visto che ti chiedi il perchè, andare a guardare perchè le cose sono diverse da altre parti (oppure, verificare se davvero sono diverse!) invece di ragionare per luoghi comuni potrebbe fare la differenza tra un buon testo e "la solita chiacchiera".

Inoltre, credo che la provocazione maggiore (e meglio riuscita, nonostante gli anestetici gettati a pioggia sulla questione) fosse nel dove reperire le risorse: le pensioni di anzianità.

Subito insabbiato al grido di "non alimentiamo un conflitto intergenerazionale" da parte dei sindacati, che sono i sindacati dei vecchi e dei privilegi, non certo dei giovani e dei lavoratori. Il sistema è fatto grossomodo così: tutta la stabilità e le risorse ai genitori; tutta la flessibilità, i problemi e le decurtazioni previdenziali ai giovani. Discorso tabù, perché se i giovani si rendessero davvero conto di come stanno le cose imbraccerebbero un bel fucile... E ti assicuro che è molto complicato spiegarlo ai miei studenti di Economia che hanno in piano di studi un corso sull'argomento, figurarsi altri studenti o altri giovani. E talmente radicata l'idea che "siamo al sicuro", per ovvia convenienza di chi lo è davvero, che chi non lo sarà mai non se ne rende conto.

Forse i genitori inconsciamente si sentono in colpa per aver fatto in modo di godere egoisticamente del massimo a scapito dei propri figli, e per questo li mantengono molto più a lungo? ;-)

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Invece ritengo che Brunetta sia un farneticante. inteso in questo senso: per convenienza politica addita i problemi di una generazione alla loro inconcludenza. E la cosa funziona, perché tutti coloro i quali hanno una posizione ed un buon guadagno ci credono veramente in questi discorsi. E quindi Brunetta riscuote successo e consensi.Tanto non sono i giovani quelli che lo voteranno, ma l'assemblea plenaria di non più giovanissimi. In sintesi: sono affermazioni irrealizzabili (peschiamo dalle pensioni di anzianità), compiute in partenza già sapendo che risultano un fuoco di paglia. Detto questo io sono persona di parte con chiare idee politiche e sono pure considerato "di destra" per le mie idee... troppo moderate LOL, ma ho la sensazione che qualsiasi persona intelligente capirebbe che la radice dei mali sta nello sfruttamento delle classi più deboli ed in questo caso nei giovani. E' più semplice relegare intere generazioni in una sorta di ghetto economico e sociale, piuttosto che rilanciare un paese (assieme alla sua cultura, alle sue industrie, alla sua mentalità) anche se questo significa fare dei sacrifici. Oggi, nella trasmissione di Augias, Zucconi (corrispondente di Repubblica dagli USA) commentava che quando rientra dagli states la sensazione che gli comunica l'Italia è quella di un paese IMMOBILE. E la spiegazione secondo Zucconi è semplice: il nostro paese pretende di essere ancora un paese manifatturiero, mentre invece in questo campo chiunque (Cina in testa) ci fa le scarpe. Il mondo ormai è di quelli che si inventano le cose e sanno riciclarsi in ruoli diversi (traduci: mostrano vitalità culturale ed intellettuale). I bamboccioni sono insultati proprio perché rappresentano un pericolo, ovvero potrebbero essere una mina nel **** di quelli che tutt'ora approfittano dell'immobilismo. Su questo Godric dovresti farti delle riflessioni. Ovvero su cause ed effetti... non solo sull'opposizione della politica pura, ma sulle idee e sui meccanismi che le muovono.

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In che senso mio cugino che a trentotto anni e con un appartamento ereditato da uno zio (più potenzialmente un altro a disposizione) vive con sua madre è d'ostacolo al Capitalismo? :confused:

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Ehy, non posso più modificare i commenti? :lol:

Chiarisco su questo doppione: Brunetta non mi sta simpatico, e sono d'accordo sul fatto che non sia facile uscire di casa (io andrei, ma chi mi paga l'affitto mentre studio?), ma occhio a non generalizzare in modo probabilmente scorretto.

Esistono anche i bamboccioni belli e buoni.

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