Ingress. Ovvero "Come scaricare del tutto il cellulare due volte in un giorno"
Alcuni di voi forse ne avranno sentito parlare, altri non avranno la minima idea di che cosa sia.
Ingress è un gioco per Android prodotto da Niantic Labs@Google.
Primo passo verso la vera realtà aumentata, sarà probabilmente una delle applicazioni di punta dei Google Glass (se e quando inizieranno ad essere venduti).
Per capire il gioco dovreste provarlo. Oppure cercare delle spiegazioni migliori di quelle che potrei darvi.
Leggo il primo articolo a riguardo qualche giorno dopo il lancio, verso metà novembre. Senza troppa convinzione vado sul sito e faccio richiesta di un codice d'accesso, per poi dimenticarmene.
Il 14 dicembre ricevo una mail "Complimenti, questo è il tuo codice per accedere alla closed beta di Ingress". Mi ci vogliono alcuni secondi per capire di cosa cavolo stessero parlando. Quindi spalanco gli occhi e penso "Era ora!". Seguo il link al Play Store, do il comando di installazione e guardo il download arrivare sul telefono. Quindi lo lancio.
Il tutorial è problematico, dato che spesso e volentieri lo schermo diventa completamente nero. Questo primo impatto negativo mi fa pensare "Va a finire che ho aspettato un mese per una schifezza".
Finito il tutorial devo scegliere la fazione. Illuminati (o lampadine), che cercano di portare una razza aliena (gli Shapers) a dominare l'umanità. Resistenza (o puffi), che si oppongono e combattono contro questa invasione silenziosa. Ci rifletto un attimo e scelgo la resistenza, anche per un apparente vantaggio di punteggio (pensavo che avrei giocato poco e non mi andava di scegliere la fazione perdente). Questo non vuol dire nulla, ma non potevo ancora saperlo. La mappa sembra andare meglio. Solo che non capisco un tubo. Il primo giorno è un po' deludente e l'interesse diminuisce ancora, di conseguenza non toccherò il giochino per i due giorni seguenti. Il 17 mi iscrivo ad un forum italiano e inizio a capire il funzionamento del gioco. Scopro la mappa da pc (utilissima per pianificare a priori il da farsi) e mi inserisco, virtualmente, nella comunità milanese. Dove scopro che gli Illuminati non sono quasi presenti. Difatti il cielo sopra Milano è quasi completamente blu.
Il 18, essendo di riposo dal lavoro, prendo il telefono e vado a farmi una passeggiata con un obiettivo preciso: linkare tra di loro alcuni portali ben precisi per creare dei bei field. Questo mi porterà a farmi a piedi 3 chilometri abbondanti in un freddo poco collaborativo. Ma inizio a farmi le ossa. E a salire di livello.
La situazione sembra ottimale per salire con calma e senza grossi problemi.
Quindi il dramma. Il weekend prima di Natale quattro lampadine svizzere di livello 8 (il più alto attualmente raggiungibile) calano a Milano e radono al suolo tutto ciò che trovano, creando portali di livello alto. La Resistenza va nel panico. Il periodo è il peggiore, molti sono in vacanza e il rischio è che non ci si riesca a riprendere in tempo prima che gli Illuminati prendano il controllo delle zone chiave della città.
I giorni successivi, con calma e lavoro certosino, si effettuano raid mirati (ad uno dei quali partecipo pure io) e si ristabilisce un certo ordine.
Si iniziano a pianificare strategie per il futuro a breve e lungo termine. Ci si organizza sempre di più.
Mentre la Resistenza ricostruisce gli Illuminati non riescono a dilagare. Le incursioni di due o tre di loro fanno danni, ma la situazione viene ripristinata entro massimo 24 ore.
Nel mentre si avvicina capodanno, io devo andare fuori Milano, inizio a vedere se nella zona ci sono portali da attaccare e conquistare. Purtroppo ritardi vari con la macchina (montare la nuova batteria) mi impediscono di attuare il mio piano e un po' mi dispiace, ma non troppo. L'ultima settimana mi ha visto andare in giro la sera, il pomeriggio, allungare la strada tornando dal lavoro. Anche solo per un singolo portale.
Ieri sera mi sono vestito in tutta fretta per andare a difendere un portale vicino casa che era sotto attacco, riuscendolo a sventare per un pelo.
Ma oggi ho raggiunto l'apoteosi. Stamattina sono uscito e sono tornato a casa con il telefono completamente scarico. Oggi pomeriggio sono uscito e sono tornato a casa con il telefono completamente scarico. Se non fossi stato stanco sarei uscito anche stasera. E, senza alcun dubbio, sarei tornato a casa con il telefono completamente scarico.
A quasi un mese dal mio inizio ho conosciuto persone a caso per strada solo perché ci si rende conto di stare giocando allo stesso gioco. Persone con cui magari non avrei mai avuto a che fare.
Sto facendo camminate interminabili (anche oggi mi sarò fatto 6 o 7 chilometri buoni) e sto imparando a conoscere vie di Milano che altrimenti non avrei mai percorso.
Il tutto a scapito della batteria del cellulare, che già prima non durava moltissimo.
Se mai doveste avere l'opportunità, giocateci. Ne vale la pena.
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