La reliqua di Perla
"Giovane cavaliere abbiamo una missione per te"
"Dite, mia signora"
"Dovrai portare una reliquia al circolo druidico di Caer' Vaeteris"
"Al vostro servizio, mia signora"
"Si tratta della preziosa reliquia di Perla, conservata nella sacra cella dei ghiacci, prendila e adempi al tuo dovere"
Il cavaliere rispose con un inchino e si mosse senza indugiare oltre verso la cella dei ghiacci. La sua dedizione era ormai famosa in tutto il regno e la sua abilità era indiscussa.
Dopo aver recuperato ed essersi assicurato delle buone condizioni della reliquia, si diresse verso la sua cavalcatura, o meglio, della cavalcatura che aveva ricevuto in comodato per la missione. Una piccola ma scattante puledra grigia dal nome esotico, Matiz. Si conoscevano poco, ma abbastanza da intendersi subito e procedere con un andatura decisamente sostenuta, come solo in pochi sapevano fare.
Le insidie durante il tragitto non furono insormontabili e resero il viaggio meno noioso. L'incontro con i soliti nomadi al crocevia, le carovane di trasporto dei mercanti che gli rallentarono la marcia, i giovanissimi scudieri che non sapendo condurre i propri cavalli gli tagliarono la strada.
Ben presto la destinazione fu raggiunta, il circolo druidico si trovava su un'altura non troppo difficile da raggiungere, ma il problema fu dove lasciare la cavalcatura, non c'erano postazioni adeguate nelle vicinanze e il cavaliere fu quindi costretto a finire gli ultimi metri a piedi.
Arrivato al circolo vi trovò alcuni ranger in attesa di consiglio, con i loro fedeli compagni animali al seguito. Ma la sua era una missione importante e gli fu facile passar loro avanti e conferire subito con l'anziana Druida.
"Domattina avrete il responso, cavaliere"
"Grazie, anziana Druida"
Ed il cavaliere tornò indietro, rapido come era venuto.
Ci furono più intoppi del previsto sulla via del ritorno, una colonna che sembrava infinita di pellegrini stentava a muoversi sulla strada, ma l'attesa venne allietata dalle note di alcuni bardi, che cantarono le gesta fantastiche di alcuni Cavalcatori di Tempeste.
Giunto alla corte il cavaliere riferì il messaggio dell'anziana Druida e, ricevutone il permesso, potè tornare alle proprie stanze per riposarsi.
Una nuova impresa portata a buon fine, per il cavaliere dall'armatura nera come la notte.
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Abbiate pietà di me, non so come mi sia venuta in mente questa "cosa" (non saprei nemmeno come chiamarla) dopo essere tornato dalla veterinaria. Taccio su cosa fosse la reliquia in realtà...
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