Perplessità...
Sulla seconda parte ho sempre avuto le mie buone perplessità. Innanzitutto la parte degli elfi che approfondiscono l'uso della magia fino a corrompersi è pienamente copiata da una saga di Terry Brooks (o per lo meno a me sembra così). In realtà volevo rendere l'idea in maniera diversa:
1) La magia esiste.
2) Alcuni la usano e la sfruttano senza tenere conto delle conseguenze.
3) Alcuni periscono, mentre altri si trasformano in modo tale da diventare qualcos'altro.
I reietti sopravvissuti vengono esiliati, ovvero messi dagli dei in un mondo completemente refrattario alla magia. Una volta introdotte in questo mondo le creature possiedono un'inerzia dei poteri magici. manifestano ancora qualche potere, ma pin piano questi si spengono. La manifestazione di poteri magici diventa però tale da far sviluppare delle leggende: Dei, Atlantide (ovvero una terra "altra" poi misteriosamente scomparsa, folletti streghe e quant'altro). L'inserimento poi di creature del mondo magico in un mondo che è resistente alla magia crea un presupposto, ovvero la capacità che esista un passaggio, indipendentemente da chi l'abbia creato.
Per quanto riguarda i Draghi me li prefiguro come una civiltà a parte. Una sorta di patto tra gli dei per creare una razza che sorvegli l'equilibrio.
E per oggi basta vaneggiamenti....
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