Mare Interno: Varisia
La prima regione che analizzeremo è la Varisia, che è stata la prima ad essere presentata dalla Paizo fin dai tempi di Rise of the Runelord. La regione ha il vanto di essere lo scenario di ben sei Adventure Path!
La Varisia è situata a nord dell'Avistan, e confina con Belzken (ovest), Terre dei Re Linnorm (nord-est), Irrisen (nord) e Nirmathas (sud-ovest). Al giorno d'oggi la Varisia, rispetto ad altre regioni, non ha una forma di governo; non è una monarchia, una repubblica o un insieme di stati confederati. Si tratta di una terra selvaggia dove popolano tribù goblinoidi e (nell'entroterra) giganti e draghi. Esistono vari insediamenti umani; la maggior parte sono piccoli ed isolati, mentre alcuni possono definirsi delle vere città che possono gestirsi e, in alcuni casi, venire in soccorso di villaggi ed insediamenti.
Le etnie umani locali sono principalmente due; varisiani e shoanti. I primi sono conosciuti come sognatori, viaggiatori e (in alcuni casi) imbroglioni; sono fortemente legati alla famiglia e agli amici, amano le vesti colorate e gli incantatori adornano il loro corpo di tatuaggi. I secondi, invece, vivono nelle zone più impervie della Varisia; sono tribù nomadi barbariche divise in sette clan, ancorate alle antiche tradizioni che rende questo popolo ancora oggi fiero e temuto.
Gli insediamenti più noti della regione sono i seguenti;
- Riddleport: La Città dei Glifi era inizialmente un insediamento di pirati che attaccavano le navi chelesi che andavano e venivano da Korvosa, ma nel passare del tempo crebbe fino a diventare una vera e propria città. Oggi la città convive con il maestoso Glifoportale, ma più per l'antica testimonianza thassiloniana la città è conosciuta per essere un ritrovo di pirati, prostitute, giocatori d'azzardo e brutti ceffi che si fanno un nome con la furbizia e la violenza. I Vìcari sono i boss malavitosi della zona, ognuno di essi controlla un certo giro e ha una sua influenza in città, e perfino il sindaco di questa caotica città non è da meno.
- Kaer Maga: Situata in cima alla Rupe Storval, la "Città degli Stranieri" è un conglomerato di criminali in fuga, rifugiati politici, troll veggenti e anziane che si fanno portare dai zombi i loro bagagli. La città era in origine una colonia penale dell'antico Thassilon, ma i defunti Signori delle Rune non potevano prevedere che individui pericolosi e bizzarri potessero in seguito occuparla e trasformarla in una città. La città è ben più pericolosa di Riddleport non solo per i suoi abitanti, ma anche perché l'insediamento si erge ancora su sotterranei sconosciuti e pericolosi. Alcuni incantatori sembrano aver trafugato alcune conoscenze del Thassilon, e sono ora conosciuti come maghi-enfi, incantatori che sfruttano il loro sangue per potenziare la magia.
- Korvosa: La città-stato di Korvosa venne fondata dall'impero del Cheliax durante la sua era espansionistica, ma l'occupazione straniera su un sito sacro agli Shoanti fu per queste tribù una grave offesa e in varie occasioni vi furono contrasti e battaglie fra shoanti e chelixiani. Con la morte di Aroden, il Cheliax cadde nell'anarchia e dovette abbandonare varie pretese territoriali, inclusa il suo insediamento varisiano che rivendicò la sua indipendenza. Sebbene si trovi nella Varisia, Korvosa è una città che sembra avere il Cheliax nel sangue a giudicare dei suoi abitanti e dello stile architettonico, al punto da presentarsi arrogante e superiore nei confronti dei varisiani locali. La monarchia è detenuta dal senile Eodred Arabasti II, e il governo è di fatto sotto il controllo della regina Ileosa; inoltre la città è famosa per la Academae, una scuola di magia che sembra interessarsi di evocazione... e diavoli.
- Magnimar: La Città dei Monumenti venne fondata da un paladino di Aroden, che ripudiava la politica e la società di Korvosa e fu seguito da numerosi pellegrini che occuparono l'Irespan (un colossale ponte di pietra, retaggio del Thassilon). La città è gestita da un sindaco con il suo consiglio, ha una forma di governo più liberale ed è aperta alle trattative commerciali - l'esatto opposto di Korvosa, per cui non sorprende che fra queste due città non scorra buon sangue.
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