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The importance of being Earnest, ovvero l'importanza di parlare di giochi avendoli giocati.


Una delle cose migliori che il movimento di giocatori indie abbia portato nelle discussioni da forum, almeno in Italia, è stata quella di imporre un principio: parla di giochi che hai provato.
Non basta leggerli per sapere come funzionano.
Sembra una cavolata, ma è vero.
Se qualcuno vi dice che lui, grazie all'esperienza di anni è in grado, leggendo un manuale, di capire se il gioco è buono o meno è una cappellata colossale: quello è una pallone gonfiato che si sta dando delle aree.
Era atteggiamento comune, anni fa, considerare le persone che avevano più anni di gioco alle spalle persone con più esperienza, la realtà dei fatti è che spesso, questa esperienza non corrispondeva affatto ad aver provato giochi e sopratutto giochi di tipo differente da D&D o Vampiri.Ecco, non conta, gli anni di esperienza non contano niente, contano al massimo il numero di giochi provati e le esperienze ludiche fatte.
Attraverso medium come l'hangout oggi è veramente possibile organizzare in poco tempo una sessione per giocare a qualcosa e sopratutto provare esperienze ludiche differenti; non ci sono più scuse.

Qui veniamo al punto principale dell'inserzione.
Ad oggi, chi parla di un gioco, per me, deve averlo giocato.
Può un utente che non ha giocato ne letto un gioco esprimere una opinione? Si.
Però sarà, nella scala animale della comunity, un intervento ad un livello poco sopra a quello di un troll e poco sotto a quello di lurker.Perché è dannoso? Perché non serve a niente: è un commento da bar sport, gratuito e, anche se fosse positivo, influenzarà chi si vuole fare un opinione e lo farà nella maniera sbagliata.
La cosa più dannosa poi in termini assoluti è che, per giustificare il fatto che di quel gioco non ne sa nulla l'utente
(che chiameremo genericamente Marco) adotta questi tipi di comportamenti ben distinti:

  1. Io e Marco non ci siamo capiti: può capitare. Si scrive su un forum, non è un rapporto faccia a faccia e non è nemmeno possibile per me "far giocare" una scena con le regole direttamente (pensate a quanto sarebbe comodo a volte) quindi? Quindi dobbiamo avere pazienza, ma sopratutto dobbiamo intenderci. C'è un unico modo di intedersi in questi casi: parlare di casi concreti. Cioé Marco mi deve raccontare di quella volta in cui ha giocato a quel gioco e c'è stato lui o un suo amico che in quella situazione ha fatto una cosa che non gli è piaciuta, o che gli è piaciuta, o semplicemente portare un esempio a supporto di un'affermazione. Più specificatamente non si chiede di descrivere esattamente, passo passo, pedestremente quello che è successo, ma di dare a grandi linee l'idea. Il non uso degli esempi concreti, per me, significa non aver mai provato il gioco, o averlo fatto così superficialmente da non poter parlare.
  2. Marco sarà obbligato ad adottare le Tecniche Ninja Alogiche per la Difesa Sballata dei Ragionamenti Deboli: cosa sono? Sono un insieme di passaggi alogici, malizie, sotterfugi, scappatoie che spesso hanno il solo e premeditato scopo di far saltare i nervi al proprio interlocutore (soprattutto quando in una discussione si è con le spalle al muro) senza aggiungere nulla di nuovo. Per comodità le riporto sotto spoiler qua sotto.
    Spoiler

    a)   ”Anche tu picchi i bambini?”: questa tecnica prevede di introdurre un nuovo argomento talmente grosso che l’interlocutore non potrà ignorarlo. In questo modo si sposta l’attenzione dal problema originario ad un altro non correlato.
    B)   ”c’è scritto ho torto ma si legge ho ragione”: questa tecnica, variazione della più nota ed utilizzata “citazione ad minchiam”, prevede di citare correttamente un estratto di una fonte autorevole e sostenere che convalida le proprie opinioni, anche quando questo palesemente non è vero.
    c)   ”re-opening hell”: questa tecnica prevede di dire al vostro interlocutore “hai ragione” per poi riaprire a distanza di tempo la stessa discussione con gli stessi argomenti senza aggiungere nessun elemento di novità.
    d)   ”pinballing”: questa tecnica prevede di cambiare più volte opinione nel corso di una discussione, sostenendo che l’ultima versione è quella che si è sempre sostenuta fin dall’inizio e che è colpa del proprio interlocutore che non ha capito.
    e)   "l’eterno ritorno": il tornare continuamente sulla stessa questione nel corso di una discussione dopo che questa ha già avuto risposta, ignorando completamente le risposte già avute.
    f)   ”Lei non sa chi sono io”: il dare per scontato di aver ragione non perché la si abbia, ma per titoli (accademici o non), studi, esperienze, anche sottintese o millantate (o anche inventate) senza citare esattamente dati e studi di alcun tipo.
    g)   ”se mi dai torto sei un fanatico”: il dare, esplicitamente o celatamente, una causa alle obiezioni degli altri diversa dalla semplice logica o dal buon senso. “se insisti a dire che sbaglio a scrivere “o sbagliato” senza l’acca, vuol dire che sei un fanatico della grammatica”
    h)   “sono solo giochi”: variante della tecnica precedente, sottintende che il proprio interlocutore sta sbagliando a prescindere nel cercare di parlare con cognizione di causa di qualcosa così infimo e ridicolo come i giochi. Stranamente, la cosa pare non applicarsi a chi usa questa tecnica, che non si dà mai torto a prescindere con essa.
    i)   "Salvate i bambini", detta anche "fuori c'è qualcuno che si offende": il cercare una superiorità morale in una discussione basata su quello che "là fuori" qualcuno "potrebbe" pensare, o provare. Esempio: "tu offendi i bambini, quindi stai zitto, devi dire solo quello che voglio io". Basta analizzare la frase per vedere che è prevaricatoria e censoria, ma mediante questa tecnica ninja chi la dice si ammanta dell'aria del "difensore delle vittime oppresse" e vuole passare per il "buono". Nel forum una voce vale uno. Nessuno può dire "io parlo anche per gli altri sei miliardi di persone là fuori"
    l) "Devo educare una nazione": questa tecnica molto ardita rappresenta l'insieme di paternalismi, discorsi al popolo, prese di posizione superiori rispetto alla plebe sottostante nelle quali si può denotare la "missione evangelica" di un utente che si è fatto carico (senza che nessuno glielo chiedesse) di educare tutti perché diventino persone migliori (e soprattutto totalmente e fedelmente allineate alla propria visione del mondo). In questo modo si pecca enormemente di presunzione e soprattutto si violano tutti i principi della comunicazione tra persone normali e del buon confronto costruttivo di idee.
    Per una lista esaustiva:   http://veejane.livejournal.com/273317.html

     

  3. Marco mentirà pur di partecipare alla discussione: più precisamente mentirà dicendo di averci giocato, mentre magari nemmeno l'ha fatto o al massimo ci ha fatto una demo mezza volta, risultato? Marco spara cappellate. Solo che spergiurerà di averci giocato, anche se le cose che dirà ad un orecchio esperto risulteranno come "Sai in Monopoli uno conta fino a 100 e gli altri si nascondono....". No! Facendoglielo notare correggerà il tiro, magari andandosi a recuperare il manuale in inglese online, se è fortunato sul manuale ci sono degli esempi, questi esempi se li legge, così nella sua mente, diventa automaticamente autorizzato a discutere sugli esempi del libro, altrimenti, per continuare a mantenere una posizione assolutamente inutile, pontificherà sugli esempi portati dalla persona con cui si sta confrontando (me o chiunque altro). Marco è un nerd del piffero e farebbe meglio a costruirsi un ego tutto suo con blackjack e squillo di lusso (cit.).

Nel caso 1 Non ci siamo capiti, ci capiremo parlando di gioco concreto.
Nel caso 2: Marco è un troll o poco più e non ho altro da aggiungere.
Nel caso 3: Cosa costa dire, non lo so, non ho giocato il gioco, non mi attira particolarmente per le meccaniche e smetterla di pontificare, oppure dire: sai che forse hai ragione non mi ricordo bene? Oppure dire qualcosa come "non ci abbiamo capito una fava quando abbiamo giocato puoi spiegarmi"?
Cosa costa? Costa ammettere di essere umani e fallibili. Per me, se uno non capisce queste cose è un nerd della peggiore specie, perché non solo non è curioso nei confronti del suo hobby, ma causa danno ad altri appassionati e a persone che magari lo reputano come un esempio positivo.
La cosa peggiore è che se io interloquisco con questa persona, nemmeno posso dire che non l'ha giocato il gioco, o l'ha giocato male, o non l'ha giocato troppo poco, perché? Perché io non c'ero e sopratutto perché sono un moderatore e non posso mandare a quel paese una persona.

Quindi che fare? Scrivere un inserzione sul proprio blog e sperare che qualcuno la legga e eviti di comportarsi così.
Per la cronaca, come si fa a partecipare ad una discussione su un gioco che non si conosce? Facendo domande e informandosi, riservandosi un opinione definitiva una volta provato il gioco :D. Facendo quando più possibile esempi concreti di giocate e povando a capire come funzionano esattamente in quel gioco le cose.
Altre tipologie di intervento, semplicemente sono fra l'inutile e il dannoso.

By BY

6 Commenti


Commento consigliato

Pippomaster92

Inviato (modificato)

Sembra un articolo inutile, purtroppo non lo è. O meglio, è un peccato che vada impiegata tanta energia per una cosa che dovrebbe essere scontata ed ovvia, e che comunque non sarà tale finché l'uomo sarà fatto di carne e sangue. 

Le tipologie delle tecniche ricorda molto le fallacie della logica, o forse sono io che sto risentendo dello studio eccessivo...

Scherzi a parte, è vero, trovo che commenti del genere siano destabilizzanti. A volte sono anche inconsci: io stesso ho consigliato per esempio Second Darkness dopo aver giocato solo ai due primi moduli, e ora mi pento delle anime che ho mandato al railroading massacro.

 

 

Modificato da fenna
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fenna

Inviato (modificato)

2 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Sembra un articolo inutile, purtroppo non lo è. O meglio, è un peccato che vada impiegata tanta energia per una cosa che dovrebbe essere scontata ed ovvia, e che comunque non sarà tale finché l'uomo sarà fatto di carne e sangue. 

Le tipologie delle tecniche ricorda molto le fallacie della logica, o forse sono io che sto risentendo dello studio eccessivo...

Scherzi a parte, è vero, trovo che commenti del genere siano destabilizzanti. A volte sono anche inconsci: io stesso ho consigliato per esempio Second Darkness dopo aver giocato solo ai due primi moduli, e ora mi pento delle anime che ho mandato al railroading massacro.

 

 

Anzitutto ti chiedo scusa, perché non volendo al posto di schiacciare il tasto cita ho schiacciato modifica: il tuo messaggio è ancora intero.
La seconda cosa è che è tremendamente vero, una bella cosa, devo dire, è che nella sezione Altri GDR e Discussioni generali, vedo sempre di meno i comportamenti sballati di cui sopra.
C'è anche da dire che purtroppo, sui forum specialistici del nostro hobby, prevale la dialettica alla pratica.
Una pratica estremamente comune è anche quella dei casi limite, che sono assimilabili ad "anche tu ammazzi i bambini", poi chiedi: ok ma mi dici quando ti è successo, allora ti rispondono "no, però potrebbe succedere"...
Vabbé sono un moderatore :D

Modificato da fenna
SilentWolf

Inviato (modificato)

Articoli come questo sono sempre preziosi e utili.
E lo dico da persona che errori simili purtroppo li ha commessi spesso in passato e, ancora adesso, a volte mi capita di commetterli senza volerlo (anche se faccio del mio meglio per provare giochi, informarmi ed evitare di parlare di cose che non conosco). Articoli come questo sono importanti perchè aiutano gli utenti a osservare i propri discorsi in maniera più distaccata, cosa difficile (se non impossibile) quando si è personalmente coinvolti in un dibattito e si tende ad essere trascinati dal discorso o, come accade spesso, dall'interazione con le altre persone (i cui atteggiamenti possono spingere l'utente a rispondere in un modo anzichè in un altro, anche se non se ne rende immediatamente conto).
Anche se alla fine dibattiti feroci e scorretti verranno sempre e comunque portati avanti, il tuo articolo, Fenna, è utile perchè permette di comprendere un po' meglio quello che si sta facendo e, dunque, quantomeno mette in guardia e da' un po' di consapevolezza.

Purtroppo, però, secondo me il discorso non è completo, perchè non considera alcuni dettagli dei rapporti fra le persone in un dibattito. Provo a dire la mia, a voi decidere se siete d'accordo: ;-)

  • Come dice giustamente Pippomaster, spesso i commenti errati sono inconsci (uno crede di conoscere, mentre in realtà non conosce; crede di aver capito, mentre in realtà non ha capito). Questo non rende meno sbagliati quei discorsi errati, ma è una cosa che conviene sempre tenere a mente.
     
  • Spesso chi conosce meglio certi giochi da per scontate certe definizioni, certe conoscenze, certi fatti, ecc. e non si preoccupa di spiegarli, reagendo perplesso se un'altro utente (con un'esperienza diversa) non li comprende o, soprattutto, se spiega gli stessi giochi non usando quelle definizioni, conoscenze, fatti, ecc.
     
  • Molto spesso fare esempi di gioco giocato non basta, se i due interlocutori partono da esperienze o concezioni ruolistiche radicalmente differenti, soprattutto perchè si tenderà ad interpretare quegli esempi di gioco giocato a seconda della propria specifica esperienza o concezione ruolistica. Insomma, esempi pratici tendono più che volentieri ad essere interpretati in modo diverso da giocatori con esperienze diverse. Quindi, si torna punto e a capo.
     
  • Capita che, tentando di dimostrare una propria tesi usando un esempio di gioco giocato, l'altro interlocutore (magari uno di coloro che al gioco ci ha giocato per anni e anni) decida di spiegare quando detto affermando "se avete giocato così è perchè avete giocato male o avete capito male il gioco". Insomma, non necessariamente un esempio di gioco giocato è riconosciuto come prova valida a dimostrazione di una tesi. Anzi, spesso si commette l'errore di credere che esista un solo modo di giocare un gioco, quello "giusto".
     
  • L'ambiente in cui le persone si trovano, influenza il modo in cui interagiscono. E' normale che su un forum vinca la dialettica sulla pratica, proprio perchè si tratta di un luogo in cui si può praticamente solo parlare. E quando per la maggioranza del tempo la gente si trova a parlare, a quel punto è normale che si finisca con il cercare di dimostrare che si è più bravi a parlare degli altri. Metti gli stessi giocatori attorno a un tavolo a giocare e parleranno poco, mentre giocheranno molto (dimostrando con i fatti il loro stile di gioco e potendo usare direttamente il gioco per sostenere le eventuali loro tesi). Il tavolo, ovviamente, non è un sostituto del forum per la discussione: spesso al tavolo non si parla, non ci si spiega, non ci si chiarisce e si posticipa le risoluzioni delle incomprensioni a un "domani" che non arriverà mai (perchè si preferisce giocare e non parlare).
     
  • La scrittura ha il brutto difetto di non rivelare il tono di chi parla (dunque non aiuta a comprendere il suo atteggiamento), mentre può essere facilmente mal-interpretata. Soprattutto nei post lunghi, è straordinariamente facile prendere fischi per fiaschi.

 

E' proprio per considerazioni come queste, che evidenziano come i rapporti umani sono situazioni complesse descrivibili solo in scale di grigi, che secondo me conviene semplicemente stare attenti con il collegare rigidamente a certe situazioni gli attributi di "Troll" o "nerd". ;-)
Attenzione, che il primo nemico delle persone che partecipano a un dibattito è il fraintendimento, il quale può portare tranquillamente due persone a credere che l'altro sia in cattiva fede, stia pontificando o non abbia capito, anche quando non è così.

Queste precisazioni, però, non vogliono in alcun modo togliere valore all'articolo di Fenna. Come ho già scritto più sopra, discorsi del genere sono importanti perchè aiutano la gente a comprendersi meglio e a scoprire cosa conviene fare/non fare per rapportarsi in maniera migliore con le altre persone in un dibattito. E', però, importante ricordare anche che le cose e le persone non sono mai così semplici da etichettare. ;-)

Oltre a spiegare cosa un utente fa, è sempre importante anche cercare di capire perchè lo fa. ;-)
E quest'ultimo punto è, in genere, la parte di un dibattito maggiormente sottovalutata.

Modificato da SilentWolf
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fenna

Inviato (modificato)

@SilentWolf
Sapevo saresti intervenuto per il nostro scambio di visioni su Cani.
Continuo a pensare che tu non l'abbia giocato o, se l'hai giocato l'hai fatto in una demo al massimo, ricordantoti in maniera molto confusa e molto molto poco delle regole. Perché quello che hai scritto in merito non stava ne in celo ne in terra.
Però sei un ragazzo con cui adoro discutere perché sono sicuro che ne uscirò più arricchito di prima.

Vediamo nei punti del tuo intervento.
La risposta è no su tutta la linea.

Punti 1-2-3-4
Siamo onesti: questi 4 punti sono delle giustificazioni!
Si giustifica un comportamento sbagliato: qualcuno parla di cose che non sa e non ha nemmeno l'umiltà di ammetterlo!
Avevo scritto un lungo intervento sotto spoiler, l'ho tolto non perché fosse polemico o cosa, ma perché alla fine delle persone normali dovrebbero capire che si, esistono delle circostanze, ma se l'obbiettivo è capirsi non ci sono giustificazioni di sorta che tengono. Se l'obiettivo è parlare di massimi sistemi per avere ragione, allora l'hobby che si pratica non è giocare di ruolo, ma parlare sui forum del gioco di ruolo :(


4-5
lo so è per questo che ho scritto l'ulitma frase.
 

Modificato da fenna
The Stroy

Inviato (modificato)

Dice che mi hai taggato, ma non è vero. Che tu sia maledetto per avermi costretto a leggere queste robe da indie (prima di lamentarmi dei giochi indie, io in genere li provo, btw. Tranne Polaris, perché mica son bresciano).

Fra l'altro, nello spirito del natale, mi trattengo dal fare un'inserzione sui metodi di persuasione del forgita medio (ma fra poco arriva quella sul worldbuiling, promesso).

Modificato da The Stroy
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SilentWolf

Inviato (modificato)

Non ti preoccupare, fenna. Ho fatto in tempo a leggere anche la parte sotto spoiler e ho capito perfettamente che non l'hai scritta in tono polemico (al massimo in tono appassionato, perchè si vede che l'argomento è qualcosa a cui tieni molto). ;-)
Oramai penso che abbiamo discusso abbastanza da sapere che nessuno dei due scrive per polemica o con cattive intenzioni. ;-)
Al massimo ci si lascia trasportare dall'emotività del momento.  ^ ^
Quello che scriverò di seguito, dunque, non nasce dalla voglia di far polemica, dalla voglia di fare il bastian contrario o per cercare giustificazioni a comportamenti scorretti e/o sbagliati. E' un semplice tentativo (come quello della mia precedente risposta) di analizzare con lucidità il problema della comunicazione quando si affrontano certi argomenti su un forum. ;-)

Riguardo all'arricchimento personale, è reciproco.
Non a caso ho scritto precedentemente che sono articoli come questo che aiutano a comprendere e a migliorarsi. Confrontandomi con giocatori radicalmente diversi da me, negli ultimi 5 anni ho imparato più cose sul gdr di quanto non le abbia inparate nei 15 anni precedenti, proprio perchè mi sono confrontato con molti utenti come te che hanno avuto la pazienza di spiegarmi questioni e concezioni che mai prima avevo sentito nominare (basta citare le teorie forgite). E si impara 100 volte di più da una persona che ha la pazienza di spiegare (anche se ha una visione del gioco radicalmente differente), piuttosto che da persone che la vedono esattamente come te o da persone che, invece, reagiscono male se uno ha un'opinione diversa dalla loro.

 

Fatte queste precisazioni...
Quanto ho scritto nel mio post precedente non erano scuse per giustificare i comportamenti scorretti e non sono stati scritti con questa intenzione. I comportamenti scorretti rimangono scorretti. Il mio post non rende meno vero quanto tu hai scritto. Semplicemente, il mio post mirava a far comprendere come nei dibattiti fra persone le cose non sono così semplici come vorremmo. Quasi mai è possibile identificare in un attimo il "colpevole" che fa deragliare il dibattito in flame. E' ovvio che la gente dovrebbe prendere l'abitudine di parlare solo quando sa le cose, questo è cristallino, ma è anche vero che, spesso, la gente fraintende ampiamente quanto le altre persone gli stanno dicendo.
 

Sarebbe bello se fosse facile decretare al volo se una persona ha o meno giocato a un gioco. Tu usi la questione del "gioco giocato" come metro di paragone ideale e assoluto per determinare se uno sa di cosa sta parlando. E' vero, spesso, è un mezzo che serve per ruscire a distinguere se uno sa o meno di cosa sta parlando ma, come tutte le cose in questo mondo, nemmeno questo metro di paragone è assoluto.
Spesso i giocatori non si rendono conto che idealizzano il modo in cui un gioco va giocato e giudicano qualunque esempio fatto da altri come errato se non corrisponde alla loro visione idealizzata (è un errore che commette sia chi elogia un gioco, sia chi lo critica). Un giocatore ha appreso un modo diverso di giocare a un gioco? Allora l'ha giocato male, l'ha capito male o magari non l'ha nemmeno giocato. Si casca nell'errore di decretare subito che un giocatore non sa di cosa parla, solo perchè la descrizione fatta da quel giocatore non corrisponde alla visione ideale che ne ha l'altro interlocutore.

Ma facciamo un esempio pratico, così da capire cosa intendo.
Anni fa mi è capitato di conoscere alcune persone che giocavano a Vampiri: la Masquerade in maniera simile a come giocavano a D&D: stile iper-combattivo, disinteresse per la trama, focalizzazione solo sul min-max e le build dei PG, Cronache basate solamente sull'esplorare un luogo dopo l'altro alla ricerca di nemici da abbattere, PX assegnati per il combattimento (ciò che i PG apprendevano e ciò che le storie riguardavano era tutto fatto incentrare sull'abilità combattiva degli stessi).
Considerando che Vampiri non è nato per questo, sarebbe stato possibile sostenere che i giocatori hanno imparato male il gioco? A primo acchito ai tempi io pensai che la risposta fosse sì, che avessero semplicemente mal interpretato il regolamento forzandolo per trasformalo in D&D. Poi, però, mi sono reso conto che, non solo quei giocatori conoscevano benissimo il regolamento di Masquerade, ma che erano pienamente consapevoli che tradizionalmente il gioco era giocato in modo diverso. Sostanzialmente, se ho compreso correttamente il significato di questa parola, loro "parpuziavano" Masquerade per giocare come piaceva a loro.
Ma questo li rendeva persone che non conoscevano il gioco?
In un dibattito, giocatori simili possono essere accolti come persone che sanno di cosa parlano in merito al regolamento di Maquerade, oppure sono da decretare come persone i cui "esempi di gioco giocato" dimostrano platealmente che il gioco vero non lo conoscono?

Perchè, nel caso di questo esempio specifico, entra nel dibattito la questione più generale del "parpuziare un gioco equivale a giocare a quel gioco o giocare a un gioco diverso?". Attenzione anche qui a non dare una risposta secca, perchè non è così semplice. Difatti, non è vero che tutti sono concordi su questo tema. Molti danno per scontato che parpuziare un gioco sia giocare a un gioco diverso, quasi si tratti di una verità oggettiva accettata da tutti (mentre è la loro posizione da loro idealizzata), mentre molti altri reputano che parpuziare un gioco sia giocare sempre a quel gioco.

Argomenti delicati, che mostrano come in realtà non sia così semplice individuare la verità oggettiva che consenta ai partecipanti a un dibattito definire cosa è oggettivamente corretto e cosa è oggettivamente sbagliato.
Piuttosto ci sono gruppi di persone che ritengono oggettiva una loro verità e altri gruppi che ritengono oggettiva un'altra verità.
E così, in base alla "verità" che ognuno decreta per sè stesso, in un dibattito le persone decidono come interpretare l'esempio di gioco giocato portato da altri giocatori.
Come tu stesso scrivi, l'esempio di gioco giocato rimane il migliore strumento per consentire alla gente di parlare di argomenti spinosi, rimanendo il più possibile sul concreto. Il mio intento, però, è metterti in guardia sul fatto che nemmeno questo metodo è perfetto, perchè anche gli esempi di gioco giocato non sono verità assolute che tutti interpretano allo stesso modo.
Basta vedere quanti topic vengono riempiti di discussioni infinite sull'interpretazione di un regolamento, per capire come anche le cose scritte nere su bianco (per definizione quelle che, in teoria, dovrebbero essere l'incarnazione stessa dell'oggettività) non sono interpretate dalla gente allo stesso modo.
Niente viene interpretato dalla gente allo stesso modo.
La nostra esperienza soggettiva influenzerà sempre il nostro giudizio, anche quando si discute di cose pratiche e visibili a tutti.

E nonostante, è vero, le cosiddette "mentalità" sono state da molti usate come scuse per giustificare i discorsi più assurdi, sono cose che realmente esistono, piaccia o meno. Non si tratta di una questione che vale solo per i Gdr. Prendi due appassionati di musica Rock che provengono da esperienze diverse e vedrai che si metteranno a discutere su quale sia il rock migliore, quello odierno, quello degli anni '70 o il metal degli anni '80. Prendi due elettori italiani e vedrai che si uleranno in faccia ogni tipo di giustificazioni sul perchè la destra è meglio della sinistra e viceversa.

 

Tutto questo temone non lo scrivo per cercare di trascinarti in un infinito dibattito sul tema o per cercare di trovare una giustificazione alle numerose scorrettezze dialettiche che molti utenti hanno fatto, fanno e faranno nei dibattiti sul Gdr. Purtroppo ci sono in giro numerosi utenti che, consapevolmente, fanno post assurdi (chi vuole può decidere che io sia uno di quelli, non mi offendo :D) per darsi un tono o per fare il troll.
Questo temone è scritto per cercare di mettere in evidenza il fatto che giudicare la gente non è così facile.

Ok consigliare di utilizzare gli esempi di gioco giocato per spingere la gente a rimanere il più possibile sul concreto...
Ma occhio con il rischiare di far credere alla gente che sia così semplice giudicare gli altri in base a quello che scrivono.

E' molto facile pensare che, solo perchè una persona non risponde a un tema nel modo in cui ce lo immaginiamo noi, questo implichi che tale persona non ne capisca un cavolo. Più difficile è considerare il fatto che in giro non sempre esiste una sola verità, un solo modo di giocare, un solo modo di interpretare una regola, un solo modo di considerare la pratica del Gdr, un solo modo di valutare un esempio di gioco giocato, ecc.

E' tanto facile convincersi che il proprio modo sia il modo giusto, quanto è facile andare in giro a sparlare di cose che non si sanno.
Gli errori e i discorsi scorretti non li fanno solo coloro che vanno in giro a scrivere di cose che non sanno, ma anche coloro che ritengono che ci sia un solo modo giusto per fare le cose.
Per scorrettezza, ovviamente, parlo di scorrettezze dialettiche, ovvero nel modo in cui ci si comporta (indipendentemente che si sia consapevoli o meno, che si abbiano buone o cattive intenzioni) quando si discute con gli altri.

Il modo ideale di discutere?
Parlare delle cose concrete, come dici tu, ma non essere frettolosi nel giudicare gli altri; avere l'umiltà di imparare da chi ne sa di più, come dici tu, ma essere in grado di apprezzare l'opportunità di interpretazioni creative e anti-conformiste di chi sceglie di provare strade nuove usando lo stesso gioco; spingersi a provare prima di parlare, come dici tu, ma essere anche pronti ad accettare il fatto che l'esperienza pratica di ognuno è diversa da quella degli altri
(dunque gli esempi di gioco giocato possono differire per via del modo diverso in cui si è vissuto il gioco, e non perchè non lo si è giocato o lo si è "giocato male"); aspettarsi che la gente s'informi prima di parlare, come dici tu, ma accettare anche il fatto che nel mondo là fuori ci sono tante visioni diverse delle cose e che non necessariamente la propria definzione è riconosciuta come oggettiva da tutti.

 

Tutto questo temone è, ovviamente, frutto della mia personale opinione.
Non sei costretto a replicare, se non vuoi, e non voglio trascinarti in un dibattito infinito sul tema, incasinando il tuo blog. Ho voluto semplicemente precisare la mia posizione e cercare di sensibilizzare verso una ulteriore riflessione, così come il tuo articolo ha spinto me a riflettere sugli argomenti che hai portato. ;-)
Per discutere più dettagliatamente di simili argomenti, nel caso avremo in futuro molti altri topic in giro per il forum da utilizzare. Ti ringrazio comunque della preziosa opportunità di riflessione. ;-)

Modificato da SilentWolf
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