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Panoramica

A proposito di questa gilda

PbF Avventure nelle Terre Selvagge
  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. Lifstan (bardiano guerriero) Il viaggio di ritorno ha un sapore amaro. Abbiamo salvato Valle ed Erebor da una minaccia immediata ma non siamo riusciti ad impedire che un'altra, decisamente più temibile, giungesse ai loro confini. Quel drago potrebbe trasformarsi in un nuovo Smaug e distruggere quanto faticosamente ricostruito dai daliani, da Re Bard e dai nani della Montagna Solitaria. La preoccupazione mi angustia per tutto il viaggio ed il mio animo giunge astioso e cupo di fronte al Re Sotto la Montagna. Apprezzo la sua gratitudine ed i suoi doni, ma avrei preferito assai di più che avesse posto più credito alle nostre parole e ci avesse fornito più aiuto, forse in quel modo avremmo avuto un esito migliore. Accetto i suoi doni ma non prima di aver consegnato quanto sono riuscito a raccogliere in fretta dal tesoro nascosto della torre, invitando i miei compagni a fare lo stesso. Quell'oro appartiene ai nani ed è giusto che torni in mano loro. A Valle Re Bard si complimenta anch'egli per quanto siamo riusciti a fare ma leggo nei suoi occhi, ed in quelli del consiglio, la stessa preoccupazione mostrata da Re Dain; quella stessa che ha angustiato tutto il mio viaggio di ritorno. Il drago è una minaccia fin troppo reale, è solo questione di tempo prima che venga attirato dalle ricchezze di Erebor e di Valle. Accetto volentieri l'appezzamento di terra che lascerò gestire a mio padre, un ulteriore passo per far tornare la nostra nobile famiglia al prestigio e benessere di un tempo. Rimetto però il ruolo di guardia cittadina nelle mani del mio Re, chiarendo di voler accettare però tale ruolo in futuro; il mio animo, per quanto sfibrato ed incupito dalle tante perigliose avventure vissute, non è ancora stanco o soddisfatto al punto da volersi fermare. Se c'è una cosa che ho imparato in questi anni è che se voglio proteggere Valle, allora il mio posto è in viaggio. Solo così potrò venire a conoscenza di eventuali minacce e porvi rimedio od informare per tempo Re Bard. Inoltre la mia famiglia ha bisogno che io compia ulteriori gesta se vogliamo tornare a far risuonare il nome del nostro clan come un tempo. Non per ultimo c'è la questione del drago, devo ritrovare Galia e la sua lancia ammazzadraghi ed informarla dell'arrivo del drago e pianificare come eliminarlo al pari di quanto fatto assieme i passato. I miei compagni però sembrano volersi fermare, una pausa che suona quasi come una arresa di fronte all'ennesima minaccia che si profila all'orizzonte. "Accidenti, se solo avessimo avuto Galia e la Lancia Ammazzadraghi con noi, forse oggi staremmo gioendo ancor di più e con animo libero da ogni preoccupazione futura. Io non voglio aspettare che sia il drago a venire da noi, preferisco fare come abbiamo fatto in precedenza ed occuparmi di lui il prima possibile. Andrò a cercarla ed uccideremo il drago; con o senza di voi, beninteso." Le mie parole suonano forse più astiose di quanto avrei voluto, rendendomene conto allento il duro sguardo che ho mostrato loro e con una espressione più vicina al: "Questo è forse un addio dato che del domani non v'è certezza, ma di una cosa sono certo: senza di voi non sarei mai divenuto l'uomo che sono ora e non avrei mai avuto l'occasione di vivere le avventure che abbiamo vissuto uscendone vivo per poterle raccontare. Siete come una seconda famiglia e spero di tutto cuore che se ci rivedremo, sarà per delle occasioni felici e non per l'ennesima minaccia al Rhovanion. Abbiate cura di voi."
  3. Beli Davanti a Re Dain mi inchino e umilmente accetto la ricompensa. Prometto infine che tornerò a reclamare la torre dalle grinfie del drago nel nome del nostro popolo. Ma non ora. Ci aspetta un'altra tappa, Valle, dove gentilmente rifiuto l'offerta del re di far parte della guardia cittadina. Questa non è la mia città, non è la mia patria. La montagna solitaria è il posto dove voglio invecchiare. Finita la caccia al Re delle Forche e ritrovato mio padre, la sete di avventura va a svanire, il cuore è appesantito dai lunghi viaggi e le enormi fatiche, brama riposo. Quella sera, a cena alla casa di Lifstan, quando Caranthiel ci saluta per tornare al suo reame, anche io faccio manifeste le mie intenzioni. Amici miei, questi anni insieme sono stati così preziosi e cari a me, ma tutto prima o poi deve finire. Sento la brama nel mio cuore, la sete di avventure, di tesori. Ma ho visto cosa ha fatto al mio povero padre con i miei occhi, lo avete visto anche voi. Devo resistergli, non posso ridurmi in quel modo. Questo, capisco ora, era il significato dei miei sogni! Non era un avviso a seguire le sue tracce ma un monito a cosa porteranno. Ed è così che ho deciso che mi stabilirò ad Erebor. Troverò un lavoro al servizio del mio re e magari metterò su famiglia. Il drago... un giorno tornerò. Sarà la mia ultima avventura, non potrò mai avere vera pace finché anche quel verme non sarà abbattuto. Spero sarete con me quando avverrà, ma anche se non fosse, capirò. Questo non è un addio, ma fa male come se lo fosse. Abbiamo lottato, sofferto e gioito insieme per così tanto tempo. Mi mancherete. Buona fortuna qualunque sia la strada che deciderete di intraprendere. Una sola lacrima mi scende sulla guancia, non la trattengo. Oggi abbandono la vecchia vita in cerca di una nuova, ma lo faccio senza rimpianti.
  4. Caranthiel E così finisce. Sono trascorsi alcuni anni e abbiamo percorso un lungo, difficile sentiero assieme. All'inizio, i sorrisi erano più frequenti, poi il peso delle nostre avventure ha iniziato a dolere sui nostri cuori. Anch'io, nonostante fossi per certi versi più preparata agli orrori lungo i sentieri abbandonati o nelle rovine dimenticate, comincio a sentire il peso che preme sulla mia mente. E bramo il conforto della Luce di Arda. Sento il richiamo delle Sale di Thranduil e il ritorno ai miei studi, ora più esperta del mondo. Ma mi spiace pensare di abbandonare questi compagni mortali. La loro vita fuggirà via veloce. Accetto i ringraziamenti dei due regnanti, Dain e Bard, ma non posso accogliere altro che qualche dono, l'ospitalità e la possibilità di tornare da loro, quando le mie ricerche lo richiederanno. "Torno al Bosco, amici miei. Devo trovare conforto e tranquillità. Riposare i pensieri e rigenerare il mio animo", spiego, dopo qualche lunga riflessione. "Ma si tratta di poco. Tornerò a trascorrere del tempo con voi. Finché le nostre strade non dovranno dividersi e, anche allora, a malincuore. La Strada va sempre avanti. Sempre".
  5. Vi rimettete in viaggio, ben consapevoli che la torre rappresenterà per quelle terre ciò che la montagna solitaria ha rappresentato per le terre circostanti. Una nuova desolazione sorgerà nei prossimi anni, e probabilmente tra un secolo o due quel drago rappresenterà un problema per il nord. Ma per il momento, la minaccia più impellente, il Re delle Forche, è stata debellata. Siete segnati nel corpo, ma soprattutto nello spirito. Cicatrici profonde nelle vostre anime vi accompagneranno per il resto della vostra vita, ma quantomeno i popoli liberi resteranno tali. La vostra prima tappa è Erebor, dove Re Dain, ascoltato il vostro resoconto, resta soddisfatto di come è andata la missione. Capite che la notizia del drago non lo lascia tranquillo, ma la disfatta del Re delle Forche compensa pienamente la cosa. Venite riccamente ricompensati con oggetti di squisita fattura nanica, oro e gioielli, oltre all'amicizia di Erebor e la promessa di essere sempre benvenuti nel reame nanico. Proseguite quindi il viaggio verso sud, tornando a Valle, dove chiedete ed ottenete facilmente un colloquio con Re Bard ed il so consiglio. Spiegate tutta la situazione al sovrano, raccontando la vostra avventura nel nord, e sebbene il drago impensierisca il sovrano, che solo pochi anni prima ha visto coi suoi stessi occhi cosa è in grado di fare un drago ad una città, la notizia della distruzione de Re delle Forche lo solleva oltremodo. Vi viene offerta la possibilità di far parte della guardia cittadina di Valle, oltre ad alcuni appezzamenti di terra sottratti alla desolazione, così da potervi finalmente stabilire e riposare, dopo tanto vagare e tante avventure, oltre alla riconoscenza e l'amicizia del re e di Valle. Quando finalmente è sera, vi ritrovate nella dimora di famiglia di Lifstan, soli, davanti a una cena sostanziosa, lavati e con abiti comodi. Vi guardate negli occhi, consapevoli che le vostre imprese hanno contribuito a rendere la Terra di Mezzo un posto migliore, anche solo un po'. E forse questa consapevolezza vale la pesantezza che avete nel cuore.
  6. Lifstan (bardiano guerriero) Mi dolgo nel constatare, tramite le valutazioni del mio compagno nano, che il danno sonoro non è più provocabile a causa dei danno causati dalla venuta del drago. Nel frattempo Caranthiel ha individuato ed aperto, tramite le informazioni scovate nel Tomo, il vano segreto che custodiva un discreto tesoro in monete, gioielli e statue d'oro massiccio. Un tesoro che però non abbiamo modo di portare con noi, sia per le sue dimensioni sia per la fretta di dover andarcene da questo posto. "Intaschiamo i gioielli e richiudiamolo così che il drago non possa metterci sopra le sue avide grinfie. Verrà un giorno in cui scacceremo anche lui e questa torre tornerà in mano ai suoi legittimi costruttori e proprietari, Beli." dico al nano poggiando una mano sulla sua spalla in segno di conforto ed appoggio a tale proposito.
  7. Beli Andiamo, non c'è più nulla per noi qui. Dico a leggero malincuore. Ma torneremo per questo drago! Non gliela daremo per vinta!
  8. Mentre vi adoperate per aprire le porte per lasciare un ricordino al Grande Verme, Caranthiel cerca nella nicchia nascosta. L'elfa trova un bottino decisamente allettante: oro, gioielli, statue in oro massiccio... Ci sono svariate centinaia di soldi d'oro di valore, anche se trasportare tutto attraverso le terre degradate che vi separano dalla Montagna Solitaria potrebbe essere decisamente difficoltoso. Nel frattempo avete liberato il corridoio, anche se intuite come il crollo nella parete causato del drago abbia certamente compromesso la trappola sonora ideata dagli antichi nani, e siete quasi certi che pur col vento favorevole, non si creerà la corrente altrimenti devastante.
  9. Beli Lasciare quel verme al suo bottino nella torre del mio popolo mi riempirà di disonore. Seguo il tuo piano, Lifstan. Dico, ma non convinto sia sufficiente
  10. Caranthiel Mentre Lifstan si dà da fare con la porte, porro in tutta fretta verso la stanza da letto che dovrebbe contenere un accesso nascosto nel pavimento, cercando di capire se sia individuabile in fretta. Altrimenti, abbandono la Torre al suo nuovo destino.
  11. Lifstan (bardiano guerriero) "Andiamocene subito, però prima permettetemi di lasciargli un piccolo regalo di benvenuto." dico andando in fretta ad aprire la porta a Nord, mentre faccio cenno a Beli di andare alla porta Nord-Est mentre quella Sud risulta già aperta dalla nostra irruzione e dicendo agli altri di avviarsi subito verso le scale. Dopo averla aperta controllo per sicurezza che il vento non stia soffiando da Nord così da non rischiare di essere feriti non appena Beli apra l'altra.
  12. Il drago si prende qualche istante per pensare. Lunghi, lunghissimi istanti. Momenti in cui vedete palesemente passare per la mente del drago modi cruenti per trucidarvi, tra le altre cose. Poi il momento passa, e il drago sembra schioccare le labbra annoiate. "Dopotutto... vi siete dimostrati ben disposti, avvisandomi del pericolo... Andatevene. Ora! Il tempo di andare a controllare l'oro fuso, e al mio ritorno ucciderò chiunque sia ancora nella torre!" E senza neanche attendere una vostra risposta, lo vedete scendere dalla torre. Pochi secondi, e sentite un'altra scossa di terremoto: il drago si è infilato nelle fucine interrate.
  13. Lifstan (bardiano guerriero) Il drago annichilisce con il suo alito venefico il Signore delle Forche. Non avremmo potuto sperare di meglio per quell'essere pernicioso ma ora ci troviamo di fronte ad un verme indisposto e che non ha nulla di meglio che prendersela con noi e farsi uno spuntino con le nostre carni. Non glielo permetterò, ma finché dama Caranthiel pensa di ammansirlo con oculate parole ed offerte, non farò nulla che possa indurlo ad attaccarci. Nelle nostre condizioni non penso potremo mai avere la meglio su di lui, non abbiamo la lancia che usammo contro l'altro verme e questo è persino più grande e potente. L'unica opportunità sarebbe forse solo quella di scacciarlo usando il forte suono che le porte del vento genererebbero se adeguatamente aperte, ma solo se il vento soffiasse nella giusta direzione. "È vero, maestoso signore alato. Noi siamo giunti qui per fermare gli ignobili piani del Signore delle Forche, non abbiamo alcuna pretesa sull'oro fuso che giace alla base di questa torre. È giusto che sia vostro, avete sconfitto lo spettro e scacciato tutti i suoi occupanti con la vostra imponente presenza." dico con fare rispettoso e lusinghiero e muovendomi lentamente per avvicinarmi ad una delle passerelle di pietra che conducono ad una delle porte del vento settentrionali, tendendo sempre lo sguardo rivolto al drago come a voler semplicemente camminare mentre parlo con lui.
  14. Beli L'orribile bestia fa quello che noi abbiamo fallito finora: distruggere il Re delle Forche. Ci aspettavamo una vittoria eroica, ma le cose non sono semplici come nelle storie. E la nostra battaglia non è ancora finita. Il drago, come sospettavo, non ha motivo di esserci simpatetico. Parte di me vuole mettergli una freccia nell'occhio come ho fatto con l'altro drago qualche mese fa, ma per quanto possa vantarmi di una buona mira, so che quella freccia è stata fortunata. Caranthiel offre il tesoro al drago, che vuol dire offrire la torre del mio popolo. Non mi piace sacrificare questo avamposto, ma sarà questo il momento giusto? Sì, è vero. Ho visto il tesoro con i miei occhi. Ricco e maestoso. Sarai l'invidia del nord. Le parole faticano ad uscirmi, questo mostro non merita neanche una moneta.
  15. Caranthiel "Per nulla, oh grande? Ma l'oro con cui ti hanno cercato di ingannare, pur stolti come si sono dimostrati, è pur vero. Ed è degno di un drago", faccio presente, leggendo nello sguardo dei miei compagni lo stesso pensiero che stiamo condividendo. Il tesoro c'è. Talmente maledetto e venefico che solo un Verme potrebbe stargli vicino senza esserne condannato: potrebbe essere un modo per trasformare il Male in una parvenza di Bene?
  16. Gli occhi del drago si fanno sottili. Osserva la catena a terra, poi il cadavere che ospita il Re delle Forche. "Servo di Sauron! Credevi mi sarei fatto mettere in catene di nuovo?" Con un ruggito, le fauci si spalancano, lasciandone uscire le fiamme venefiche. Le urla dello Spettro le sentite con con le orecchie, non con la mente, ma con il vostro spirito, un grido inumano che vi lacera dall'interno. Gli orchi, i goblin e il troll scappano immediatamente, abbandonando la torre. Quando le fiamme si placano, del cadavere non resta traccia, la gabbia è fusa e sentite nel vostro cuore che il Re delle Forche non percorre più la Terra di Mezzo. Il drago guarda poi l'intera compagnia. "Bene... E cosa abbiamo qui? Uno spuntino per ripagarmi del disturbo di essere giunto fin qui per nulla?"
  17. Beli non mi piace dare le spalle ad un drago, però proteggere la catena dagli orchi è la priorità assoluta, quindi punto il mio arco sulle scale pronto ad uccidere chiunque arrivi.
  18. Lifstan (bardiano guerriero) "Hai ragione." dico a Caranthiel tornando concentrato sulla situazione nel suo complesso. "Gli orchi non supereranno questo muro. Germoth con me. Beli, Robur fate piovere morte sugli orchi di sotto." dico battendo lo scudo con la spada e facendo cenno ai miei compagni. Detto ciò mi appropinquo a passo velocissimo, ma senza correre, e senza voltare la schiena al nuovo imponente arrivato per non mancargli rispetto e raggiungo l'ingresso della sala del vento che dà sull'anticamera.
  19. Caranthiel "Bisogna presidiare le scale!", avverto i miei compagni, mentre mi affianco a Lifstan. "Oh grande e potente, il mio amico dice il vero. Questa creatura vuole asservirvi e usarvi per i suoi scopi, contro la vostra volontà, usando un artefatto dei tempi antichi!", dico al Drago, appellandomi all'orgoglio di cui la sua specie è notoriamente ricca.
  20. Lifstan (bardiano guerriero) *È una trappola! Il Signore delle Forche vuole asservirvi con quella catena magica. Noi siamo qui per fermarlo!" grido al drago per avvertirlo.
  21. Finalmente, anche se con gran difficoltà, ed intimoriti dalla presenza del Grande Verme, riuscite ad uccidere i due orchi neri che tenevano la catena, che cade a terra. Inerte, ma ancora ricolma dell'Ombra che la permea. Il Re delle Forche ha un ultimo guizzo contro Lifstan, la sua vittima prediletta. Con un oscuro sortilegio tramuta tutta l'angoscia degli ultimi mesi del giovane Bardiano in dolore fisico, e manca davvero poco che il guerriero ceda del tutto all'oscurità. "Vermi, salite! I nemici sono penetrati nella torre!" Urla lo Spettro, e la dissonanza cognitiva tra la voce che sentite e l'immobilità del cadavere che lo ospita vi suscita un brivido lungo la schiena. Il Verme invece pare disorientato. "Che succede qui? Dov'è l'oro? E cosa ci fai tu qui, servo di Sauron?"
  22. Caranthiel "No! Vanno fermati!", dico, gettandomi sugli Orchi, col il terrore negli occhi. CdS
  23. Siete nel bel mezzo dello scontro, ancora non avete capito bene come affrontare lo Spettro o come maneggiare la catena senza subirne le conseguenze, quando una scossa di terremoto vi fa mancare il terreno da sotto i piedi. Il muro sul lato nord della sala del vento crolla sotto la pressione del potente Verme che avete avvistato poco prima. In drago si erge in tutta la sua possanza, un orrore bianco neve ricoperte di scaglie appuntite e grondanti un nero veleno, gli occhi iniettati di sangue, un miasma venefico gli circonda la bocca, grossi ceppi arrugginiti e morsi attorno alle zampe. Immediatamente, il Re delle Forche ordina agli uruk con la catena. "Ora! La catena! Mirate al collo!" Come un sol orco, i due vi ignorano per andare verso il drago...
  24. Caranthiel Tenendo sollevato il pugnale, mi avvicino alla gabbia che contiene il Re delle Forche e lascio che la luce benedetta lo irradi: "È ora che tu abbandoni questo mondo, ombra antica. Liberalo dal tuo male". CdS
  25. Immediatamente passate all'attacco, primo obbiettivo togliere di mezzo l'orco nero non affascinato dalla lice degli elfi. Uccidere il servi del nemico per Lifstan è relativamente semplice, ma l'uomo di re Bard si ritrova nuovamente faccia a faccia contro gli arcani del nemico. Un incantesimo di disperazione avvolge la sua anima, nel momento in cui il Re delle Forche solleva un dito nella sua direzione. Solo il fare appello a tutto il suo coraggio e determinazione gli impedisce di restare bloccato sul posto!
  26. Beli Irrompo nella stanza, arco in mano. Ignoro le parole del re delle Forche, cerca solo di intimidirci come al solito ma non funzionerà stavolta. Vedo che la catena è ben stretta in mano a due uruk, mi sembra la scelta migliore metterli fuori gioco per primi così da poter togliere la catena allo spettro.
  27.  

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