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Panoramica

A proposito di questa gilda

Un grande male, quattro insospettabili eroi ed un anatra di legno
  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. Crees

    Prologo: Il Concilio

    @CIANAGLIA Reulus Rahl Quartiere commerciale - Sede della Fratellanza, sera. Ramires Vargo si siede e ti asseconda, guardandoti sicuro senza mai distogliere lo sguardo. Di certo non è un uomo che si lascia intimidire o mettere in soggezione. Forse ha visto troppo di questo brutto mondo perché gli sia rimasto qualcosa per cui temere. << Sono bravi con i giochetti, nessuno lo nega. Sono ancor più bravi a menare le mani da quello che ho potuto vedere. >> non approfondisce, limitandosi a versare da bere e continuare a rispondere alle tue domande. << Le informazioni vengono sempre dalle stesse fonti, con la stessa metodologia. Contatti ed ancora contatti. Corrotti per lo piú, qualcuno salvato da qualche affare spiacevole. Mai obbligati o costretti. Perché lo chiedete? >> Ti domanda a sua volta per poi seguire il tuo sguardo e parlarti dell'omuncolo. << Lui é Billy Loy. Un poveraccio raccolto dalla strada. Viveva dentro un pozzo, non può immaginare la sua storia. È sordo e probabilmente ritardato, ma è volenteroso e non sa che farebbe per un pezzo di pane. Assolutamente innocuo comunque. >> Che cosa fai? @Seleyes Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - sera. Cassandra Il soldato ti guarda visibilmente dispiaciuto mentre ti allunga un fazzoletto di stoffa morbida. Gli uomini in divisa si dividono tutti in due categorie. I prepotenti e quelli con la sindrome dell'eroe. Sembra che stia per aggiungere qualcosa, quando un uomo di bell'aspetto ed incredibilmente curato vi interrompe. Ha la pelle chiara quasi quanto la tua, e lunghi capelli neri con lenti boccoli ondulati e perfetti. Le labbra rosa sono disegnate con maestria e gli occhi brillano delle mille tonalità del verde. Veste con abiti che ricalcano le mode del sud, con tonalità tenui e ben equilibrate. Ha un anello con un appariscente pietra blu ed una piccola borsa piumata che porta a tracolla. << Su lasciate in pace questo frutto squisito. Ella non è fatta per i vostri modi rozzi, ne per le brutalità di queste strade dimenticate dalla benevolenza dell'impero. Sono il Duca Loras di Spadebianche, ospite, amico ed accompagnatore del Conte Elettore del Sud e devo dire che la vostra esibizione di prima è fra le più incredibili che abbia mai avuto il piacere di sentire, vedere ed annusare. E se come ho capito, non siete al servizio di nessuno, insisto perché mi concediate i vostri servizi. Il giorno di domani sarà fra i più importanti della storia del continente e la vostra sensibilità e capacità interpretativa devono assolutamente assistervi. Cosa ne dite? >> Ti guarda con fare insistente per poi non darti tempo di finire la frase. << Ma certo che accettate. Del compenso parleremo successivamente. Prendete le vostre cose, vi aspetto qui fuori. Questa locanda non è all'altezza di ciò che mi avevano detto, dormirete nel palazzo del Conte.>> Che cosa fai? @BeastfromtheEast Reame del sogno Calibano La tua mente s'interroga sul luogo in cui cammini. Le sue risposte sono sardoniche. Sei in un sogno, nulla è ciò che sembra. La strada più facile non lo è veramente. La locanda potrebbe non essere una vera locanda, ne la montagna una montagna. Mentre quel pensiero ti passa per la testa, hai come l'impressione di camminare sul cadavere di un gigante e che la montagna che risali non è altro che il suo unico corno che si allunga dalla sua fronte. Un idea spiazzante, ma che nel reame del sogno cavalca l'onda della tua immaginazione. Se guardi in dietro giureresti infatti di vedere il profilo del suo corpo senza misura. Avanzi per un tempo che sembra un eternità. Il martellare della pioggia non ti abbandona neanche per un attimo. Mentre ti trovi a metà strada per la locanda, avverti uno sguardo predatorio su di te. Come una presenza rapace ed invisibile che si manifesta solamente con la sensazione di disagio ed un unico e profondo brivido lungo la schiena. Ti blocchi, forse esiti per un istante ed in un attimo sei difronte all'ingresso dell edificio. Come se tu avessi perso lo scorrere degli ultimi momenti. Infatti non ricordi di come hai percorso gli ultimi centinaia di metri che ti mancavano per raggiungere l'edificio. Potresti tornare indietro per controllare la strada, oppure attaversare la porta, di quella che proprio come sembrava da lontano, appare come una locanda. Calore, vociare e musica provengono dal suo interno. Che cosa fai?
  3. Calibano - Druido umano Reame del Sogno Percepisco a malapena il freddo della gocce che battono senza tregue il paesaggio circostante. Il vento vento che dovrebbe mordermi la pelle con il suo gelo e, invece, sembra un debole sospiro. L'unica sensazione reale sembra il bruciore intenso del monile nella mia tasca. Lo tiro fuori e lo stringo nel mio pungo come se volessi aggrapparmi all'unica cosa che pareva reale in questo mondo. Questo e la bestia di fronte a me. Inizio a camminare a passo svelto verso l'edificio in lontananza imboccando la strada più agevole senza rifletterci troppo. Sento che in questo posto non c'è spazio per la ragione e, quindi, mi faccio semplicemente guidare dall'istinto. Caibano - 1px
  4. Seleyes

    Prologo: Il Concilio

    ☽ ♫ Cassandra ♬ ☾ Bardo - Umano Scheda Personaggio Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - tramonto. Spalanco gli occhi, enfatizzando il terrore provato che volevo render ancor più palese, mentre mi rivolgo a lui con voce tremula. "I-i-io cosa ho visto? C'era un uomo riverso a terra, in una pozza di sangue, accanto a lui due figure parevano stare scontrandosi. Non ho visto i volti, ma poco prima di fuggire ho notato il loro scagliarsi l'uno contro l'altro con una ferocia disumana. Sembravano posseduti. Son corsa subito via, preda della paura." faccio una pausa, lo sguardo ora fisso nel vuoto, un lungo sospiro "Sono solo un umile Bardo delle terre del Nord. Mi dispiace non poterle essere di maggiore aiuto, mi creda. Non potevo rimanere oltre, ne sarebbe andato della mia vita. Di tutte le sere proprio quella in cui avrei voluto offrire i miei servigi a un meritevole buonuomo per l'evento di domani. Il fato ha preferito mostrarmi morte." concludo con voce flebile, una lacrima scende delicatamente sul mio viso, rendendo impeccabile l'interpretazione. Mi ricompongo, gli occhi di nuovo su di lui, abbozzo un sorriso "V'è altro che posso fare per voi? Spero di essermi rivelata d'aiuto, sebbene le scarse informazioni fornitevi. VI chiedo perdono per il cedimento avuto prima, sono molto scossa e la stanchezza non sembra esser certamente una buona compagna in tutto ciò."
  5. CIANAGLIA

    Prologo: Il Concilio

    Regulus, Ingannatore (Umano) Quartiere commerciale - Sede della Fratellanza, sera. I nascondigli della fratellanza hanno quasi tutti la stessa impronta. Strutture con attività di facciata di varia natura che vengono poi prese e trasformate in labirintici casermoni dotati di stanze a più livelli. Annuisco alle parole di Ramires per poi spostare lo sguardo su una sedia affainco a me. La sposto con un piede, senza troppe cerimonie, e indico all'uomo di sedersi. Quindi sposto il bicchiere pieno davanti a lui e faccio cenno di versarne un secondo. <<Forza siedi con me. Beviamo insieme qualcosa...>> poi senza attendere risposta proseguo <<Loras e Milos, ottimi elementi, entrambi. I gemelli sono appena arrivati ma corrono voci che grazie al loro aspetto siano abili in molti giochetti di... prestigio.. possiamo dire..>> Sorrido lievemente mentre attendendo che l'uomo mi versi un secondo bicchiere per poi brindare insieme. Sospiro, socchiudo gli occhi per qualche istante e poggio poi la schiena sullo schienale della sedia. <<I miei piani sono in atto di questo non devi preoccuparti. Sono passato per avere alcune informazioni...>> passo la mano sul mio bastone color alabastro, saggiondo poi il pomolo inciso poggiandolo infine sul tavolo mentre lo sguardo si fissa in quello di lui <<Mi serve sapere da dove arrivavano le informazioni e.. Se anche gli altri Fratelli le hanno ricevute dalla stessa fonte... ah.. comunque..>> indico con un braccio la strada per i dormitori appena percorsa dall'omino <<Chi è quello?>>
  6. Crees

    Prologo: Il Concilio

    @CIANAGLIA Reulus Rahl Quartiere commerciale - Sede della Fratellanza, sera. La luce delle fiaccole illumina l'ambiente, che a prima vista sembra esattamente quello che deve sembrare, una bottega di carpenteria. Ma non ti serve altro che superare una porta nascosta dietro alcuni scaffali, per ritrovarti nel rifugio vero e proprio. Il suo custode è Ramires Vargo, un uomo del sud, una volta schiavo ed ora al servizio della Fratellanza, a cui deve la libertà, almeno dalle catene. Veste bene ed ha un vistoso bracciale in rame che ricorda uno scorpione al polso del braccio destro. Alla mano dello stesso braccio mancano due dita. Sul suo volto dall'incarnato scuro e leggere rughe di chi è invecchiato precocemente, cogli un lampo di sorpresa, ma passeggero. Dopotutto ha diverse faccende di cui occuparsi. L' evento di domani è qualcosa di enorme, ed il fatto che tu sia qui e non fra i nobili e le dame, fa pensare che tu abbia problemi a portare avanti il tuo compito. Ovviamente non sei il solo membro destinato a cercare di partecipare al concilio. La Fratellanza non poteva affidare tutte le sue possibilità ad un sol uomo, neanche se quello sei tu. E sembra che questo giochi a tuo favore. Il tavolo a cui siedi è rotondo, illuminato da un candelabro singolo. Il legno lavorato più volte, forse per cancellare il segno di qualcosa. Ramires ti porta l'occorrente per poi fare dei segni con la mancina ad un uomo di cui non ti eri accorto fino a quel momento. È più basso d'entrambi, con la fronte larga e pochi capelli. Ricambia con un cenno del capo, scomparendo oltre un corridoio che probabilmente porta ai dormitori. << Oltre al lei ci sono altri quattro fratelli ospiti della "Carpenteria". Milos il solista, Loras di Spadebianche ed i gemelli Shattered. Sembra che quest'ultimi abbiano "trovato" servizio come manovali nel luogo dove si terrà l'evento. E le ultime informazioni dicevano che Loras stia lavorando dentro la corte di uno dei Lord maggiori ma non saprei quale. Di Milos non si sa nulla, come sempre. >> Ramires ti versa un liquido ambrato e vagamente denso all'interno di un calice di vetro liscio e largo. << Lei piuttosto? Le abbiamo fatto recapitare le informazioni riguardo gli ospiti della locanda, eravamo convinti che a quest'ora avesse già messo in moto qualcosa per ottenere un seggio domani. Una delle corti dei nobili, dei cavalieri o addirittura di uno dei Conti Elettori. >> Che cosa fai? @Seleyes Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - sera. Cassandra Quando rientri nella locanda, dopo aver gironzolato alcuni minuti osservando l'arma e cercando di capirne senza troppo successo se abbia o meno capacità magiche, l'atmosfera è notevolmente cambiata. Soldati armati della guardia cittadina stanno interrogando i presenti, mentre il vibrante e rumoroso ambiente gioviale ha lasciato il posto ad un silenzio abissale. La tua richiesta di un boccale rimane inascoltata per un lungo momento, in cui vedi il proprietario del posto venir portato via e senti chiaramente dal vociare oltre le finestre che alcuni cavalieri dell'ordine degli ospitali devono essere arrivati. A servirti non è altro che la fanciulla che ben conosci, Mircella. Solamente che è un cencio sbiadito. Ti versa distrattamente un idromele da una botte con disegnato un elaborato vascello bianco. Non ti rivolge parola, gli occhi lucidi, la testa altrove. Poco lontano da te, il giovane bardo che avevi sentito suonare con tanto impegno, piagnucola piegato su una panca. Dalla tua seduta puoi vedere un telo, probabilmente il mantello di qualche gentiluomo, coprire una salma riversa al suolo. Sembra che i guai non si siano limitati solamente alla tua persona. Che sia qualcuno colto dalla stessa pazzia di cui sei stata testimone? Non hai tempo di pensarci visto che un uomo della milizia viene verso di te. È alto, le spalle larghe ed un elmetto piumato ben calzato sulla testa allungata. Baffi lunghi e fini si arricciano sotto un naso prominente e grandi occhi chiari. Arriva da un gruppetto di soldati intenti a parlare con delle spade giurate, probabilmente la scorta di qualcuno dei lord o delle lady che dormono in locanda. <<Mia signora, mi dispiace che abbiate dovuto assistere ad una scena del genere, ma dovreste dirmi esattamente cosa avete visto, potreste essere l'unica testimone oculare, se l'unico sopravvissuto non si sveglia. Ogni informazione può rivelarsi utile. >> Con "unico sopravvissuto" intende probabilmente il tipo a cui hai fatto agilmente lo sgambetto. Quello a cui ai sottratto il pugnale che celi fra le vesti. Forse è meglio non mostrarlo in giro, almeno per ora. La sala è decisamente meno gremita di prima, ma sicuramente qualcuno può aiutarti ad ottenere quello che brami, anche se forse non come pensi tu. Soltanto che prima devi liberarti del soldato. Che cosa fai? @BeastfromtheEast Reame del sogno Calibano Il rumore della pioggia è assillante. Milioni di gocce che si schiantano sulla terra battuta del sentiero che risale la montagna, come in un frenetico suicidio di massa. I tuoi passi sono pesanti, ti trascinano su per l'irta strada che hai scelto d'intraprendere. Perché proprio questa? Una voce sussurra nella tua testa. Sconosciuta e familiare. Il tuo sguardo indugia alcuni attimi dietro di te. Corpi su corpo accasciati a terra, pietrificati nei loro ultimi momenti. Quando torni a guardare davanti a te riesci a vederle. Le spire del serpente. Esse abbracciano il corpo della montagna come quello di un gigante addormentato. La testa della bestia è nascosta nella nebbia che occulta la cima. A metà strada, riparata da un grosso sperone di roccia riesci ad intravedere delle luci ed il tetto di un edificio. Forse una locanda. Perché non voli invece di camminare? La voce riprende. Per essere un sussurro nella tua testa è insospettabilmente ignorante. Non puoi mutare nei tuoi sogni. Non ci sei mai riuscito. Il monile che hai ottenuto dal popolo delle paludi brucia nella tua tasca. La donna che te lo ha dato aveva appena seppellito un figlio e come tradizione, aveva donato una delle sue pietre funerarie ad un viandante che la portasse lontana, come a permette allo spirito del figlio di disperdersi per il mondo. Una tradizione che hai trovato affascinante probabilmente. Se prendi in mano la pietra vedi che il suo colore è diverso nel sogno. È bianca e brilla leggermente. La strada che risale la montagna continua per alcuni metri, prima di dividersi in due. Una sembra più ripida e stratta, l'altra larga e più agevole. Entrambe salgono da lati diversi e così ad occhi danno l'impressione d'incontrarsi più avanti, probabilmente vicino all'edificio in lontananza. Che cosa fai?
  7. Seleyes

    Prologo: Il Concilio

    ☽ ♫ Cassandra ♬ ☾ Bardo - Umano Scheda Personaggio Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - tramonto. Decido di tornare alla Locanda. Devo ottenere quell'invito, probabilmente vi è ancora parte del pubblico precedente. Si tratta dell'ultimo tiro di dadi. Che gli Dei mi assistano. Dipingo un'espressione innocente e lievemente preoccupata sul volto mentre spalanco la pesante porta. Mi dirigo subito al bancone, esclamando con tono udibile da buona parte dei presenti "Un boccale, ve ne prego. Stavo passeggiando amabilmente quando i miei occhi si sono posati su di uno spettacolo così SPAVENTOSO. Tre uomini, uno di loro accasciato a terra, in una pozza di sangue. Sembravano posseduti da qualcosa. Demoni? Stregoni? Son corsa via prima di scoprirne di più. Avrei voluto aiutarli, ma cosa può una donna, seppur dotata di lama, contro magia di tale livello?" interpreto la parte della donzella in difficoltà, un classico. Mi siedo, ansimante per la corsa mai intrapresa. Una mano sul petto, il respiro affannoso. Osservo i presenti mantenendo quella figura da fragile cerbiatta. Cerco di incrociare lo sguardo giusto. Probabilmente l'invito è fra loro, stolti ed ignoranti benestanti. Uno di loro. Sprofondate in questa farsa, cadete nella mia trappola. Do il via al ritmo con il piede, mentre fingo tremori, per poi intonare una melodia senza parole. Quasi volta a calmarmi. Che teatrino meraviglioso sa esser la vita. Si alzi il sipario, ancora!
  8. CIANAGLIA

    Prologo: Il Concilio

    Continuo a passare per i vicoli commerciali e, nonostante io sappia cosa osservare, la mia ricerca par essere più lunga del previsto. Tuttavia, dopo aver passato in esame diversi edifici del quartiere, sul cardine in alto a destra trovo il simbolo che cerco. Un incisione della fratellanza. Sorrido mentre con movenze sicure sollevo il braccio afferrando il batacchio e colpendo la porta in modo deciso per tre volte, ritmicamente. In breve tempo un individuo giunge alla porta e ne apre lo spioncino. <<Che la notte vi guidi Fratello..>> Verbio a voce bassa ma udibile, e pochi istanti dopo la serratura scatta e l'uomo mi concede l'accesso al luogo. <<Lo so che non mi aspettavate, ma questa notte è stata ricca di sorprese, ed eventi...>> Proseguo mentre i miei occhi passano più volte sul volto di lui per studiarne attentamente i modi e cercare di cogliere eventuali disagi. Quello che mi si presenta innanzi è un rifugio della Fratellanza di media entità. E' composto da tre livelli che scendono grazie ad una rampa unica di scale. Al fondo di essa si trova una stanza circolare in pietra ma solo gli alti membri hanno il diritto di accedervi. L'uomo mi fa accomodare nella sala di ingresso. Mi sfilo il mantello e lo appoggio ad una sedia affianco al camino per asciugarlo dall'umidità serale. A quel punto vado a sedermi ad uno dei tavoli posizionati sul lato opposto della sala e muovendo per l'ennesima volta lo sguardo sull'uomo riprendo <<Portami qualcosa da bere, pergamena e calamaio. Quindi approntami un giaciglio per la notte>> poggio i gomiti sul tavolo passando la mano destra sul capo mentre la mia mente inizia a vagare "le informazionio proabilmente arrivavano da quì. Qualcuno può averle intercettate oppure.." sposto la mano sollevando nuovamente lo sguado <<Ah.. aggiornami. Chi è presente al rifugio in questo momento?>>
  9. Locanda improvvisata, padiglione commerciale fuori dalle mura - sera Calibano - Druido umano Nelle terre selvagge la notte avvolge tutto nel suo abbraccio di tenebra mentre le stelle splendono orgogliose e con essa arriva un fitto silenzio, quasi assordante, che invita al silenzio e al riposo. Al contrario, la notte in queste terre è tanto vivace quanto il giorno. Le locande improvvisate si animano di fragorose risate e schiamazzi. Più la notte si fa fonda e più uomini e donne si animano svuotando avidamente boccali di birra, ansiosi di vivere come se tentassero di rifiutare la fine di un altro giornata resistendo all’inesorabile ciclo giorno e notte e, quindi, allo scorrere del tempo. Ho riportato ai miei compagni tutti gli accadimenti in città -forse non proprio tutto - e hanno condiviso la mia intenzione di recarmi al concilio da solo così da abbassare probabilità di essere scoperti. Adesso riposano nelle loro tende mentre siedo per terra vicino al falò. Mi rendo conto che da settimane non mi fermavo a riflettere occupato prima dai preparativi per il viaggio è poi dal viaggio stesso. Improvvisamente vengo avvolto da un profondo senso di inquietudine che mi stringe con una morsa allo stomaco. La minaccia della guerra incombente sta diventando sempre più reale. Sarà un’occasione per tanti eroi di dar prova del loro valore. Ma quante vite innocenti verranno spezzate? A questo pensiero una tristezza infinita mi colpisce come una fiamma che brucia ogni speranza. Mi calo senza accorgimene in un sonno inquieto è popolato da sogni disturbanti.
  10. Crees

    Prologo: Il Concilio

    @CIANAGLIA Reulus Rahl quartiere commerciale - sera. Le strade della città eterna sono in pietre grige, le stesse degli edifici e delle mura. Tutte estratte dalla montagna in cui è stato scavato l'insediamento. Il mercato tuttavia differisce in parte, mostrando la sua anima attraverso ampi tendaggi bianchi che di giorno proteggono dal sole le bancarelle in legno e ferro. Dietro di essi, le numerose botteghe hanno porte e finestre sbarrate, tranne per alcune aperture ai piani superiori da cui s'intravede ogni tanto una luce flebile. Forse qualche proprietario che vive la sopra, oppure qualche instancabile artigiano che cerca di finire un lavoro. Tu però, che sai cosa cercare, stai scavando con lo sguardo, nell'oscurità della sera, nella parte superiore delle porte. Appena al di sotto del limite, proprio a fianco del cardine. Dovrebbe essere un intaglio, con una forma molto specifica. ( Quale?) Quando lo trovi, sai che non ti basta che bussare. Cosa fai? @Seleyes Quartiere centrale - sera. Cassandra Il labirintico nugolo di strade che si aprono dietro la locanda ti permette di defilarti rapidamente, mentre senti il vociare dei soldati che si ritrovano davanti lo spettacolo sanguinolento che tu, i matti ed il canelupo avete imbastito. Te ne curi il giusto, con la leggerezza che sempre ti accompagna e quel tuo cadere sempre in piedi e con le tasche solitamente più gonfie. In questo caso con il pugnale. Neanche la "singolare" mania di quegli uomini é un pensiero persistente, almeno non in confronto ad un pensiero ben più opprimente. Non hai ancora trovato un modo per accedere al concilio domani. Intanto la notte è giunta, ed il caso che tu decida una meta, che sia una che già conosci bene, sia una che hai a malapena esplorato. Il presunto nobile che hai fatto svenire potrebbe risvegliarsi preso e non sai quale potrebbe essere la sua versione di quello che è successo. Forse dovresti tener presente anche quello. Che cosa fai? @BeastfromtheEast Locanda improvvisata, padiglione commerciale fuori dalle mura - Sera. Calibano Nonostante la tua ragione appannata dall'istinto riesci a darti alla fuga, ma non abbastanza in fretta perché il primo dei soldati ad uscire dalla locanda, non scorgesse una figura lupoide dileguarsi oltre l'angolo di uno degli edifici. Nulla che possa identificarti ovviamente, soltanto un macabro aneddoto per le storielle fra soldati. Esci dalle mura come sei entrato, con fattezze di volatile. I tuoi uomini hanno consumato un lauto pasto ed hanno atteso il tuo ritorno. Ti guardano curiosi aspettando delucidazioni sulle prossime mosse e su come intendi agire l'indomani. Intanto la locanda è diventata molto più affollata. Mercenari, cavalieri erranti, mendicanti e se cerchi bene potresti scorgere qualcuno dei membri delle altre razze giunte per il concilio. Che cosa fai?
  11. Calibano - Druido Umano Quartiere Centrale - Tramonto In natura esiste una contraddizione tanto dolorosa quanto consolante. I predatori uccidono senza odio, non provano rabbia nei confronti della creatura che si accingono ad ammazzare. Le azioni sono governate da comportamenti automatici e non sono frutto ne di apprendimento ne di scelta personale. Con questo meccanismo primordiale il mio corpo risponde all’odore del sangue che stava impregnando l’aria. I muscoli si rendono improvvisamente. I cuore inizia ad aumentare il suo ritmo in trepida attesa dell’atto finale. Tutto intorno diventa ovattato mente sono consumato dal desiderio di divorare le carni dell’uomo a terra. Un fischio acuto mi distrae momentaneamente e girandomi vedo la fanciulla che richiama la mia attenzione. Mi soffermo per un breve momento sulla sua figura snella e slanciata toccato dalla curiosità di sapere qualcosa di più su di lei, ma non è certamente questo il momento. Questa breve distrazione è sufficiente per riportare la mia mente verso la parte razionale. Cosa diavolo sto facendo? È ora di tornare all’accampamento in attesa del concilio. Non vale la pena rischiare ulteriormente di essere scoperto. Con questo pensiero mi lancio velocemente per le vie della città facendo perdere le mie tracce.
  12. Seleyes

    Prologo: Il Concilio

    ☽ ♫ Cassandra ♬ ☾ Bardo - Umano Scheda Personaggio Quartiere centrale - tramonto. Scatto in direzione del pugnale. Veloce. Devo prenderlo e fuggire, incamminarmi altrove, lasciarmi abbracciare dalle ombre. L'oscurità mia complice onde evitare d'esser riconosciuta da eventuali testimoni non previsti. Svelta, tiro sù il cappuccio e mi riparo dietro al primo angolo. Rimango immobile, fisso la bestia. "Che abbia intenzione di divorarlo?" la domanda sorge spontanea nella mia mente. Certo, non posso negare ne sarei divertita ma...il rischio d'esser notati ad ora è così elevato! Emetto un fischio, le labbra socchiuse. Quasi a volergli far intendere d'arretrare. Dargli una direzione. Un ringraziamento in risposta di quell'aiuto inaspettato, seppur non necessario. Fatto ciò mi volto, incamminandomi a passo svelto verso vie meno popolate. "Necessito tranquillità e assenza di sguardi sconosciuti. Troppo trambusto e ancora nessun invito, eccezion fatta per quelli appena declinati, sporchi però di un sangue che non desidero sulle mie mani. Chissà cosa era accaduto alle menti di quegli individui. Vero, le mie capacità sono indubbiamente elogiabili e ambite ma al punto tale da giunger alla violenza?" penso, un passo dopo l'altro. Sospiro. "Ah, l'arma, quasi me ne dimenticavo!" esclamo fra me e me, un sorriso soddisfatto mi compare sul volto. Estraggo l'arma, la osservo, rigirandola fra le mani, analizzandone ogni dettaglio. "Che sia di valore? O abbia qualche attributo magico? Sarebbe interessante portarla a qualcuno avente maggiori nozioni in merito. Rischioso a dir poco...A chi potrei chiedere? Alla locanda? Avrei bisogno di una storia però sul come ne sia venuta in possesso. Uhm." rifletto, mentre continuo quella passeggiata come nulla fosse. Accompagnata da quella timida luce al tramonto comincio ad intonare una melodia, nessuna parola, solo note. Saltello, di tanto in tanto, persa nella musica e nei pensieri.
  13. CIANAGLIA

    Prologo: Il Concilio

    Regulus, Ingannatore (Umano) Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - tramonto. Con la mandestra apro la porta ed a passo deciso esco all'esterno della Locanda. Mi fermo per qualche istante mentre con la sinistra sollevo il cappuccio a del mantello in modo da coprirmi il capo ed una parte del volto. "Questa volta ci sono andato davvero vicino.. dannazione..." penso mentre inspiro a pieni polmoni l'aria serale. "Tuttavia non posso che seere soddisfatto di come me la sono cavata.." sorrido mentre continuo a pensare "Infilarsi in situazioni sempre più complesse.. Non ho mai capito perchè ne sono sempre stato attratto ma... Merita la vittoria... l'ottava regola, e questa volta l'ho meritata.." Mentre concludo il mio personale monologo interiore sento dei rumori provenire verso la mia destra. <<Eh, serata particolarmente movimentata questa sera..>> verbio a bassa voce mentre inizio a muovere pochi passi versoil rumore. Tuttavia dopo poco mi fermo, osservo le strade innanzi a me e cambio direzione iniziando a muovermi verso il mercato. "non sarebbe saggio sfidare la sorte due volte nella stessa notte.. ed in ogni caso, ho ancora un problema da risolvere.." Il bastone viene retto nella mano destra ed appoggiato quindi ritmicamente al suolo mentre mi incammino a passo rapido verso il quartiere commerciale. Tento di muovermi per quanto possibile nelle parti in ombra e non illuminate ed evitare quante più persone per il momento. Osservo i muri in cerca di simboli, e i vari anfratti mentre percorro i vicoli. "Necessito di informazioni, e mi servono il prima possibile. Il tempo a mia disposizione si sta rapidamente esaurendo. Ovviamente ho ancora un'ultima opzione ma... preferirei non dovoerci ricorrere.." (Antica Fratellanza)
  14. Crees

    Prologo: Il Concilio

    @CIANAGLIA Reulus Rahl Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - tramonto. Tutti sono increduli. A parte te ovviamente. La tua magia è subdola ed ingannevole ed il capitano non può opporsi. Il suo assenso fra l'altro, rende credibile ogni tua mossa successiva e precedente, tanto che anche la spada giurata che si era mossa contro di te si morde la lingua. Quando esci nell'aria fresca, il rumore ovattato della locanda é solo un ricordo. Un sospiro che si consuma con la voce del proprietario mentre lo arrestano. La grigia pietra della cittá eterna ti accoglie ed anche il frastuono del combattimento nella strada che affianca la "Stella d'inverno". Se decidi d'indagare leggi sotto per sapere cosa ti trovi davanti, considerando anche che é probabile che le guardie arrivino presto, altrimenti scegli una strada. Il conte Elettore non ha un palazzo qui, ma solo una casa, data a lui come agli altri ospiti altolocati venuti per il concilio di domani. Se davvero vuoi andare da lui, dovrai trovare qualcuno a cui chiedere, oppure tentare la sorte. Oltre al quartiere in cui ti trovi, le strade principali da percorrere sono quattro. La via che porta ai templi ed al Palazzo della Pietra, quella del quartiere commerciale, quella che arriva al parco interno alle mura e quella che porta alla zona della milizia. La via su cui ti trovi taglia la cittá fino al grande portale d'ingresso, ed é quella che ospita la maggior parte delle abitazioni. Che fai? @Seleyes @BeastfromtheEast Calibano & Cassandra Quartiere centrale - tramonto. Calibano. Lo hai detto tu. Sei puro istinto. Schivi agile, gettandoti contro l'uomo con il giusto tempismo, facendolo scivolare al suolo. Purtroppo per te, nel cadere batte la testa. Forte. Molto forte. Il sangue si allarga copioso sulla strada fatta di pietre, i tuoi sensi da predatore quasi ti ottenebrano ogni giudizio. Senti l'infrenabile istinto di assaggiarne la carne. Non per fame. Tu non senti la fame. Ma solo per il gusto di farlo. Non ti preoccupi neanche più per la ragazza vicino a te. Che cosa fai? Cassandra, ti abbassi elegante e sinuosa come un serpe. La tua gamba scivola perfetta come quella di una ballerina delle tribù nomadi durante i balli rituali. Ed il tuo assalitore non può far altro che finire a terra. Cade di faccia, sbracciando per la sorpresa e, nel gesto estremo di evitare di battere il naso lancia via l'arma che s'infrange contro una delle finestre della locanda. Il vociare di uomini sorpresi arriva dall'interno. Non ci vorrà molto prima che qualcuno venga a controllare fuori. Intanto il "presunto nobile" sembra inerme. Ha preso una bella botta per la quale si lamenta, ma stranamente sembra "innocuo" rispetto ad un attimo prima. Sicuramente spaesato. L'altro invece é a terra in una pozza di sangue. Non sai se é ancora vivo, ma a giudicare da come il cane-lupo lo sta guardando, potrebbe non far molta differenza Che cosa fai?
  15. Seleyes

    Prologo: Il Concilio

    ☽ ♫ Cassandra ♬ ☾ Scheda Personaggio Quartiere Centrale - Tramonto Rimango stupita dalla reazione dei due. Ero quasi certa avrebbero optato per un allontanamento, spaventati dall'incombente pericolo, o quanto meno si sarebbero rivolti alla bestia, e a lei soltanto. Il lupoide sembra stare mirando all'assassino, quindi almeno uno di loro non sarebbe stato un problema per la sottoscritta, per ora. Il secondo, d'altro canto, eccolo estrarre un pugnale ricurvo. Dannazione. A vederlo sembra di pregiata fattura, non di certo un'arma che chiunque potrebbe permettersi. Riesco a udire il suo bofonchiare qualcosa sul possedermi, ad ogni costo. Ancora. Colta alla sprovvista da quel figuro che mi si avvicina, braccia protese, attendo sia a portata dei miei arti inferiori. La verità è che non sapendo chi sia non posso permettermi un attacco diretto, avrebbe potuto significare conseguenze imprevedibili in base all'identità di lui, ripercussioni che non posso prevedere. L'utilizzo della spada è da scartare. Inoltre preferirei stordirlo, chissà che nel caso non riesca a investigare su cosa sia accaduto a lui e agli altri, quel comportamento è sospetto e desidero raccogliere maggiori informazioni in merito, se possibile. Ergo: mi serve vivo. E quel pugnale, perché no, si intonerebbe benissimo ai miei occhi, dai toni violacei sotto le fonti di luce. Un interessante bottino. Non appena sufficientemente vicino mi accovaccio e con la gamba sinistra compio un movimento circolare, rasente il suolo, con l'intento di fargli perder l'equilibrio, concedendomi in caso di riuscita tempo per organizzarmi le idee e decidere il da farsi.
  16. CIANAGLIA

    Prologo: Il Concilio

    Regulus, Ingannatore (Umano) Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - tramonto. "Eccoci... Le guardie del Conte.. Sporco bastardo.." un lieve sorriso si apre sul mio volto, sorriso che però provo a nascondere mentre la mia mente continua a lavorare il più velocemente possibile per togliersi da questa spinosa situazione "sicuramente qualcuno pagherà per questo. Le informazioni erano una trappola, ed in quanto tale, approntata per eliminarmi." <<Perchè voi cosa diamine avreste gridato eh..??>> Rispondo arrogantemente di rimando alla guardia della cortigiana. Mi osservo nuovamente intorno e all'arrivare della milizia proseguo sempre in direzione della guardia del Conte <<Voi non avete nessuna giurisdizione in questo luogo.>> Reinserisco il foglio di pergamena all'interno del mio mantello mentre con espressione dura provo a mantenere la mente lucida <<Sentitevi libero di informare chi vi pare, anzi... Fatemi la cortesia di dire al Conte che ho fallito nel mio compito, così almeno mi solleverete di questo peso e non dovrò essere io stesso a portare la notizia..!>> concludo con uno sguardo sottile ed un lieve ghigno <<Sono sicuro che apprezzerà molto questo rapporto... e chi gliela porta..>> Sottolineo ironicamente le ultime parole per poi perdere totalmente interesse verso la guardia del Conte e portare la mia attenzione alla milizia. "Potrei farmi portare dal comandante Gariega.. Amante dell'Erba Loras ma... potrebbero essere anche quelle informazioni fasulle... dannazione.." <<Capitano...>> Inizio rivolgendomi all'uomo che par essere il capo del piccolo manipolo e ignorando il miliziano in avvicinamento <<Sono un diplomatico di alto rango e voi non potete portarmi in una cella, soprattutto alla luce del documento che ho appena mostrato..>> i modi sono fermi mentre sposto lo sguardo sul volto di lui. Il tono di voce viene modulato e mi concentro sugli insegnamenti che mi sono stati dati. Socchiudo poi per qualche istante gli occhi e quando li riapro sono fissi in quelli del comandante. <<Lasciatemi andare fuori..>> il comando viene dato con voce autoritaria tuttavia vi si può percepire una nota melliflua in queste parole, quasi come fossero sussurrate a un'amante. Sposto poi il volto in direzione delle guardie del Conte. <<Andrò personalmente a parlare con il Conte. Ed andrò da solo. Ricordatevi..>> Alzo una mano gesticolando verso di lui <<..vi sono superiore in grado. Date decenza al corpo e raggiungetemi il prima possibile al Palazzo Elettore>> emetto un sospiro mentre osservo il corpo della donna in terra <<Il Conte si trova li..>> "Credo.. in ogni caso comunque è il suo Palazzo... " verbio con finta espressione dispiaciuta per poi alzare lo sguardo sul capitano iniziando a muovere i primi passi che, se nessuno tenterà di fermare, mi porteranno all'esterno della Locanda.
  17. Calibano - Druido umano Quartiere centrale - Tramonto Unq volta avvicinatomi, mi rendo conto di aver compiuto un errore di valutazione. I vestiti di ottima fattura di quelli che a prima vista sembravano dei semplici balordi mi fanno pensare di avere di fronte uomini di alto rango o, addirittura, nobili. Uccidere o anche solo ferire un nobile avrebbe potuto avere delle conseguenze terribili - penso. Oltre questo, l’atteggiamento sprezzante e la risata divertita della ragazza non fanno l’impressione di una fanciulla in difficoltà. Questo tuttavia non ha importanza, in quanto improvvisamente l’uomo coperto di sangue si scaglia contro di me in modo scomposto e articolando parole senza senso. La mia mente non ha il tempo di formulare una serie di istruzioni precise. Sono puro istinto. Le zampe posteriori si flettono indipendentemente dalla mia volontà facendomi balzare poderosamente contro il mio aggressore. So perfettamente in quale momento scagliarmi contro la gamba destra con tutta la forza del mio poderoso corpo lupoide per far perdere l’equilibrio all’uomo sfruttando la goffaggine dei suoi movimenti.
  18. Crees

    Prologo: Il Concilio

    @CIANAGLIA Reulus Rahl Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - tramonto. << E perché la donna stava gridando che stavate cercando di ucciderla? >> Una delle guardie armate della cortigiana fa l'ennesimo passo verso di te, mettendosi fra il tuo foglio ed il locandiere sul quale stai cercando di far ricadere la colpa. Catcaceo dal canto suo avvampa di rabbia gridando a sua volta la sua discolpa. << Ad ogni modo sarò felice di andare ad informare direttamente il Conte Elettore dell'accaduto e verificare la vostra storia. >> Ed ecco qua ciò che non ci voleva. Una guardia diligente e insospettabilmente fedele. Mentre ragioni su come controbattere, la milizia cittadina entra dall'ingresso della taverna, probabilmente richiamata da qualcuno degli avventori. Sei uomini in uniforme e dall'aspetto duro con i lineamenti tipici di quelle terre. Accertata la situazione ci mettono poco a decidere il da farsi. <<Mettete via le armi. Lo staff di cucina, di sala, il proprietario e lei ( Ti indica) verrete interrogati, mentre aspettiamo di metterci in contatto con il Conte Elettore. Scortateli alle prigioni.>> L'uomo che parla è alto, con la pelle segnata da profonde rughe espressive e lunghi baffi grigi. Al volto stanco. Non devono essere giorni facili, con tutta quella gente in più per le strade e fuori dalle mura. Con tutti quei nobili e nobili minori sui cui i soldati possono imporre le proprie leggi solo fino ad un certo punto, anche per evitare un incidente diplomatico. Non sarebbe esattamente il momento migliore con l'enorme minaccia che affligge il continente. Uno dei soldati della milizia si avvicina a te quindi, facendoti il gesto di seguirlo. Cosa fai? @Seleyes @BeastfromtheEast Calibano & Cassandra Quartiere centrale - tramonto. Calibano. Muti il tuo corpo oramai da tempo immemore e non fatichi a passare da una forma all'altra, neanche in quel tuo gesto tanto nobile. Ma sei sicuro che sia la donna ad aver bisogno di protezione? La sua risata, la sua spavalderia sarebbero un allarme più che lecito. Ma non hai modo di pensare. Perché nonostante la tua forma e la tua evidente "minaccia" gli uomini non ne sembrano spaventati. Cechi e sordi si gettano disperati contro di te e la ragazza, farfugliando parole incomprensibili. L'uomo che ti assale è già coperto di sangue, ed in mano ha una lama leggera e sporca, con l'impugnatura riccamente ornata. Non è un combattente, lo sai per certo. È instabile sui suoi passi, senza equilibrio ne tecnica. Che cosa fai? Cassandra, se tu non avessi fatto il bardo, che gran peccato sarebbe stato per tutti loro. Una consapevolezza che ti dovrebbe cogliere in ogni momento che trovi adatto a tirar fuori poesia o prosa che sia. Il mezzolupo sicuramente non è una minaccia, almeno per ora, ed avrai forse modo di scoprirne di più in seguito. Adesso però devi difenderti. L'uomo che armeggiava da poco prima estrae effettivamente un arma. Un pugnale dalla lama curva con una grossa pietra viola sul pomolo ed incisioni dorate. Vaneggia qualcosa sul fatto che deve averti, ancora non rassegnato, ossessionato e senza ragione. Nel suo avanzare non capisci se voglia pugnalarti o stringerti per minacciarti, visto che entrambe le mani sono protese verso di te. Che cosa fai?
  19. Seleyes

    Prologo: Il Concilio

    ☽ ♫ Cassandra ♬ ☾ Scheda Personaggio Quartiere centrale - Tramonto Non faccio in tempo a valutare il da farsi in questo contesto così ambiguo che ad un tratto odo un ringhio, poco lontano da me. Mi volto di scatto nella direzione di provenienza di quel suono raggelante e noto quello che parrebbe un lupoide, dalla stazza atipica. Sembrerebbe puntare a loro e loro soltanto. Che situazione bizzarra, come se già non fosse una stranezza il comportamento di quegli uomini, quasi ossessionati dalla mia persona. Eseguo un balzo indietro, la mia risata scoppia inaspettata. "Se non è questa scena degna d'una canzone! Violenza chiama violenza, miei cari. Che non sia forse l'animale del messere da voi ucciso? Non spiegherei in altra maniera questa sua aggressività nei vostri riguardi. Per quanto poco lucide le vostre menti dubito vogliate intraprendere una lotta con una bestia di tali dimensioni...ed essendo io una creatura poco credente nel caso dichiaro dunque chiuse le trattative per i miei servigi. Certa sono che qualcuno li otterrà e domani presenzierò al di lui, o lei, fianco, altrettanto sicura mi sento di dir che non sarà nessuno fra voi." un rapido inchino a chiuder quel teatrino insulso, mentre abbasso il capo un sorriso di scherno mi si dipinge in volto. Torno ad osservarli, a testa alta, in attesa di una loro decisione. La guardia non posso abbassare, non ancora, rimango vigile. Nella mente cominciano a balenar diversi quesiti. Avevo mentito su quella figura canina, dubitavo si trattasse di un qualsivoglia essere di compagnia, men che mai di un figuro così squallido. Perché questo intervento? E perché puntare soltanto loro? Che l'avesse inviato qualcuno? Un altro nobile desideroso delle mie capacità? Molteplici le domande, eppur debbo attendere per dei responsi. Prima devo aver la certezza d'esser al sicuro.
  20. Calibano Quartiere centrale - Tramonto Sarebbe un azzardo immischiarsi in una situazione del genere. Potrei venire scoperto e potrei compromettere la missione principale. Ma, d'altro canto, non posso ignorare il pericolo che sta correndo la fanciulla. Oltre questo, quegli uomini sembrano solo dei balordi e credo che sarà facile spaventarli. Certamente non in questa forma. Mi lancio dal tetto della casa richiamando le energie dei venti della magia trasmutando nuovamente il mio corpo. Atterro con un tonfo pesante emergendo dalle ombre del vicolo come un enorme cane-lupo dal pelo lucido e nero come la pece. Sento gli occhi iniettarsi di sangue e la salivazione aumentare mentre l'odore del sangue del cadavere mi penetra le narici. Questa la parte più difficile. Una volta presa la forma animale oltre alle fattezze della bestia, si acquisiscono anche gli istinti e in questo momento sarebbe così facile abbandonarsi a questi istinti primitivi e soddisfare la brama di uccidere. Tuttavia, non voglio creare troppo tumulto e richiamo tutta la mia forza di volontà per controllarmi. Mi avvicino lentamente fermandomi a pochi metri dalla ragazza. Ho solamente intenzione di intimidirli. Pertanto assumo una posa da alpha puntando gli occhi come gocce di sangue ardenti sui tre uomini, rizzando il pelo sulla schiena e emettendo un ringhio profondo come se provenisse dalle recessi più profondi della terra. Un sorriso bestiale mi si dipinge sul volto attento a cogliere qualsiasi segno di attacco.
  21. CIANAGLIA

    Prologo: Il Concilio

    Regulus, Ingannatore (Umano) Osservo la donna mentre lentamente, o almeno così a me sembra, cambia espressione del volto. Quando ella inizia ad urlare afferro il bastone con la mandestra e mi alzo dal tavolo per tentare di aiutarla. <<Presto, presto! Un medicus! Chiamate un medicus..>> Le mie parole, dapprima urlate, si smorzano all'ultimo quando mi rendo conto che Marie è morta. La mia mente vaga per qualche istante a cercarne la causa, completamente sordo a qualsivoglia altro movimento della sala intorno a me. "Come è possibile... sono sicuro di aver fatto le cose per bene..." mi osservo intorno, la sala sembra scossa le guardie sono in allerta ed i cavalieri stessi, che prima mi trattavano con deferenza, ora sembrano volermi attaccare da un momento all'altro. Osservo il corpo. "Maledizione, mi hanno fottuto... E di fatto, l'ho avvelenata io... anche se inconsapevolmente...merda!" Lo sguardo si sposta sulla sala per vagliare le opzioni a mia disposizione "circondarli.. lo escludo.. Fuggire... Anche." Sollevo la schiena e infilo una mano nella tasca interna del mantello quando noto gli uomini avvicinarsi a me <<Fermi! Il mio nome è Luxor Favonius, Duca di Altarupe!>> osservando attentamente la sala il mio sguardo si ferma poi sulle guardie personali della fu Maria, ed a loro mi rivolgo mentre estraggo un modesto foglio bianco di pergamena dal mantello <<Sono stato incaricato dal Conte Elettore in persona, Markus Von Klain, di scortare in incognito questa donna..>> respiro lentamente per fermare la voce mentre tenendo la pergamena per la parte alta, e con il braccio teso parallelo al suolo, essa si srotola per rivelare il contenuto a coloro che sono di fronte a me <<siglato e sigillato da lui stesso in persona, il quale mi concede l'incarico ed il diritto di scortarla anche all'interno del concilio...>> sposto nuovamente lo sguardo sui presenti tenendo ben stretto il foglio ed andando a concludere <<Da tempo si sospettava qualcosa del genere e purtroppo... Par essere accaduto>> Guardo con aria fintamete dispiaciuta il cadavere per qualche attimo prima di alzare il tono di voce in direzione di Cactaceo <<Quanto vi hanno pagato per avvelenare le pietanze eh..? Chi lavora nelle vostre cucine?>> e mentre il mio tono si fa chiaramente accusatorio, un pensiero passa per la mia mente. "Devo fare attenzione.. se quì si trovano persone di alto rango del Conte Elettore le cose si possono complicare ulteriormente..."
  22. Crees

    Prologo: Il Concilio

    @CIANAGLIA Regulus Rahl Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - Tramonto. Termini la frase riguardo il vino con disinvoltura di chi sa il fatto suo, forte delle informazioni che hai appreso nella lettera. E con la stessa disinvoltura vai a parlare del cervo che stai sporzionando con mano esperta. Continui ad incantare, preparandoti al brindisi e ripesando agli affari della donna di cui hai rimembranze. Il tuo scavare nella memoria ti impedisce di accorgerti di cosa stia succedendo in tempo e quando lo fai è troppo tardi. L'espressione della donna davanti a te ti allarma. Il sorriso civettuolo di un attimo prima scompare, mentre la bocca si piega in una smorfia che non avresti immaginato poter deturpare un volto tanto bello. I suoi occhi si allargano, mostrando capillari arrossati nella sclera altrimenti bianchissima. Lancia per terra il vino gridando ed attirando inevitabilmente l'attenzione di buona parte della sala. << Aiutatemi, costui sta cercando di uccidermi! Aiutatemi vi prego! >>, la sua voce ha perso molto del fascino mentre il rosso della sua pelle avvampa. Si alza, per poi appoggiarsi al tavolo con fatica ed infine scivolare a terra tirandosi vassoi e piatti. Un rantolo arriva dalla sua bocca, le cui labbra sono improvvisamente gonfiate e macchiate da una bava biancastra. È morta. Il panico prende l'intera locanda. I cavalieri presenti e le guardie dei nobili, comprese quella della cortigiana impugnano le armi e ti intimano di fermarti. C'è ben poco che possiamo fare. Affrontarli non sembra un opzione, anche perché se tu riuscissi a mettere fuori combattimento gli otto uomini armati che si stanno avvinando, dove potresti scappare? Cosa faresti dopo? Cosa ne sarebbe della tua reputazione? Cosa ne sarebbe di me ? Il tuo cervello rettiliano si affanna come solo lui sa fare. Come è potuto succedere? Che qualcuno abbia avvelenato il cibo? Potrebbe essere stato quel Cactaceo o come si chiama... con i suoi baffi perfetti e quell'aspetto sudaticcio e tutte quelle allusioni al bardo. Sicuramente intendeva che ti sarebbe servito avere un cantastorie dietro le sbarre, per narrare di come sei stato incastrato. Ed avrebbe avuto qualcos'altro di cui lamentarsi con le guardie. Lo avrá fatto per quello...sicuramente. Neanche il limbico se la passa troppo bene. Comincia già a fantasticare. Eppure la sua reazione alla tua "elegante" spiegazione del menù dovrebbe già averti dato un indizio. No? Guarda il corpo. Pelle arrossata, estremità gonfie, bava.. ancora nulla? Allergia, genio. Esatto, la Neocorteccia ti viene in soccorso. La lista degli ingredienti preferiti dalla contessa erano in realtá le sue peculiari e rare allergie. Qualcuno ti ha fregato. Che cosa fai?
  23. CIANAGLIA

    Prologo: Il Concilio

    Regulus, Ingannatore (Umano) <<Le vostre parole mi lusingano Mia Signora.. anche se, un poco ci speravo>> verbio in risposta alla definizione di "amici" di lei. Verso con delicatezza il Falernum nel bicchiere di lei e poco dopo ne verso anche nel mio, quindi poggio la caraffa e sollevo nuovamente lo sguardo sul di lei volto <<Noto che avete molto più che un ottimo gusto...>> forzo nuovamente un sorriso prima di proseguire <<Ora state bevendo del Falernum, una bevanda molto speziata con mandorla...>> bevo un sorso dal bicchiere <<... zenzero...>> lascio qualche attimo di sospensione tra un ingrediente e l'altro <<..e limone, insieme a qualche altro piccolo gusto pungente..>> strizzo un occhio verso di lei in segno ammiccante. Poggio poi il bicchiere sul tavolo mentre vado a prendere il coltello ed il cucchiaio da portata ed inizio a sporzionare il cervo alla donna <<Vedete normalmente si beve con il dolce ma dalle mie parti può essere abbinato all'aperitivo>> ed indico con un cenno del capo la frutta candita e glassata che si trova sul lato destro del tavolo. Metto quindi nel piatto di lei il cervo andando poi a versarci sopra la salsa di mirtilli. <<E sentite... il sapore di questo nobile animale..>> Attendo quindi che ella abbia il tempo di mangiare ed assaporare i piatti prima di incalzare <<Gli affari si, sono loro che permettono al nostro mondo di andare avanti. E per l'appunto voi in questi sembrate maestra>> sollevo il vino di Lancia Ardente appena il Falernum della donna termina andando a rimboccarne il calice. <<Si dice che voi siate sempre alla ricerca di nuove proposte ed io ho deciso di cogliere l'occasione per presentarvene una...> Passo la lingua sulle labbra mentre sollevo il mio calice in segno di brindisi pensando a quello che conosco e posso aver sentito sugli affari della donna. Se è alla ricerca di qualcosa oppure se ama offerte specifiche. Nel mentre prendo tempo <<..ma nel mentre.. agli affari dunque>> brindo, e bevo un sorso.
  24. Crees

    Prologo: Il Concilio

    @BeastfromtheEast Calibano Quartiere centrale - Tramonto La tua forma è agile, snella. I tuoi passi felpati si muovono con la grazia e la sicurezza che solo un felino possiede. Anche se fragile e piccolo come un gatto. Con pochi ed eleganti passi salti sul tetto della dimora difronte. Un edificio elegante, in pietra grigia come quelli accanto. Dalle sue tegole incastrate ad arte osservi la locanda. Finestre aperte ad ogni piano, qualche piccola grata alle fondamenta che forse permette il passaggio delle acque o l'areazione dei magazzini o della cucina. Di modi per entrare ve ne sono a dismisura, non hai bisogno d'indagare per quello. Dalla tua posizione noti anche un altra cosa. Subito oltre la locanda, in una viuzza che si apre su uno dei suoi lati un corpo giace a terra. Una ragazza ed altri due uomini sono lí in piedi che parlano. Non riesci a sentire cosa si stanno dicendo, ma noti che uno di loro è armato. Che cosa fai?
  25. Calibano Quartiere centrale - Tramonto Dopo essermi calato sopra la testa il cappuccio per coprire le mie fattezze osservo di sottecchi i pochi passanti. L'ottima fattura delle mie vesti, anche se logore, sarebbe stata sufficiente per rendermi riconoscibile, ma è lo stemma dell'ordine finemente ricamato sul mio pesante mantello verde scuro, un albero di ciliegio, che avrebbe tolto ogni dubbio. Sorrido leggermente alla mia stupidità. Continuo a camminare mentre il mio corpo si trasforma. Una folta peluria nera inizia a ricoprirmi il corpo, denti aguzzi e fini come aghi mi crescono al posto degli incisivi. Velocemente assumo la forma di un gatto nero dagli occhi ambrati. Un'insegna di una locanda con sopra vergata una stella a cinque che mi ricorda Aisha, la stella del Nord, attira la mia attenzione. Mi muovo furtivamente in direzione della locanda toccando a malapena i ciottoli della strada. In quel luogo si saranno radunate un gran numero di persone che avrei potuto osservare da vicino per soddisfare la mia curiosità. Balzo agilmente in cima al tetto della casa di fronte alla locanda osservando attentamente se ci sia un punto di accesso oltre alla porta principale.
  26. Crees

    Prologo: Il Concilio

    @Seleyes Cassandra Strada, quartiere centrale - Tramonto << Perché? perché voi siete la cosa più bella che io abbia mai visto. Il vostro modo di cantare deve essere per me e me soltanto. E quel violino poi, produce le note più perfette che siano mai state suonate. Non potete negarmelo. >> sbotta il primo che interroghi senza apparente bisogno di altre pressioni. L'altro che stava cercando di estrarre qualcosa si blocca guardandoti. << Promettete di essere mia e nessun sangue verrà versato, neanche una goccia. Mai più. Vi costruirò un palazzo per farvi suonare ed io starò li ad ascoltarvi ogni giorno, ogni notte. >> Promesse sconclusionate di chi non ci sta con la testa e che aizzano inevitabilmente l'altro uomo. Lo vedi diventare rosso e sudare ancor di più mentre stringe la mano intorno alla sua arma sporca di sangue. In quel breve momento capisci come ti sia impossibile accontentare entrambi e che promettere qualcosa all'uno o l'altro, addirittura anche la tua semplice attenzione, faccia rovinare quel quadretto nell'ennesimo omicidio. La cosa buona per te, è che non sembri essere in pericolo. O meglio, non finché non neghi completamente i tuoi servizi. A quel punto difficile dire cosa farebbero quei due. Potresti prometterti ad uno dei due e lasciare che risolvano la cosa fra di loro, oppure scappare. La tua lama é pronta e sai di poterla estrarre in tempo se servisse. Una cosa è certa, c'è qualcosa di innaturale nelle loro reazioni così esagerate. Che cosa fai? @CIANAGLIA Regulus Rahl Locanda "Stella d'inverno", quartiere centrale - Tramonto. Accenna con il capo che potere servirle da bere, mentre lei si accarezza la collana con la mano. Un pendente di argento ed oro con una grossa pietra verde al centro. Un regalo del Conte Elettore probabilmente. Ti osserva, sicuramente cercando di capire cosa vuoi da lei o comunque studiandoti. Il banchetto è perfetto, il tavolo è perfetto. Tutto sembra essere al posto giusto e le monete che hai promesso al buon locandiere non potrebbero essere più meritate. Il vino scivola delicato nella coppa e poi in bocca alla dama che sorseggia lentamente. <<Sono gli affari che fanno girare questo nostro vasto mondo. Quindi si, cerco di tenermi un passo avanti in tal senso. E soprattutto sono una donna molto riconoscente con gli "amici". E dopo tutto il vostro impegno per organizzare questa serata mi potrei esporre a chiamarvi tale. Il cibo ed il bere mi mettono sempre di buon umore. A cosa devo quindi questo piacevole svago?>> Continua a bere e mangiare distrattamente immersa in un reciproco scambio di sguardi. Un rossore sale rapido sulla pelle del collo e poi a macchiarle le guance. Forse non è una gran bevitrice. <<Questo vino è ottimo, ma ha un retrogusto familiare ma che non riesco a riconoscere. Anche il cibo così speziato, una rarità interessante. Con cosa mi state facendo la corte? >>
  27.  

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