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Gilda aperta  ·  6 membri  ·  Regole

Mondo Oscuro

Panoramica

A proposito di questa gilda

Il mondo è ampio e per la maggior parte inesplorato. Antichi segreti e collegamenti inaspettati possono modificare in qualunque momento il corso degli eventi. Tutto è in divenire.
  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. "Mastro Kej-hab, nulla di tutto questo. Il vostro sforzo va in primis alla sicurezza della città, e personalmente suggerirei alle città Chessentiane di finanziare gruppi di mercenari per sostenere temporaneamente le milizie del Thay, mentre si effettua una campagna di arruolamento e addestramento specifico. I Thayan non sono nelle condizioni di rifiutare alcun tipo di aiuto, e i soldi che le città spenderebbero per arruolare delle compagnie rientrerebbero nel caso si riuscisse a riprendere il commercio col Thay. Ma non siamo qui per fare politica militare e strategia. Come ben sa la nostra preoccupazione volge alla ricerca di mastro Sandwisper. Il suo quluq riferisce che si è ritirato sui Cavalieri del Cielo, nonostante sia fuori stagione, e abbia concluso l'acquisto di un giacimento di zolfo, anche se esaurito. Temiamo per ciò che sta cercando e chiediamo licenza per prendere un mandato dei cavalli al fine andare ad indagare, ne potrebbe andare di mezzo la sicurezza della nazione oltretutto. La preoccupazione del quluq per la sua scomparsa potrebbe essere un motivo sufficiente per giustificarne la ricerca"
  3. I tre concordano la linea d'azione e, sazi e soddisfatti dal pranzo, si avviano verso i palazzi della milizia. Il Kej-hab è impegnato e il suo attendente li fa attendere per parecchio nella sala affianco al suo ufficio, una anticamera dai comodi divani imbottiti. Jebbeddo intuisce che la conversazione è tesa dai toni che ogni tanto si alzano dall'ufficio del capo della milizia. Dopo un'attesa piacevolmente alleggerita dal the alle mandorle servito freddo da un servitore, la porta si spalanca e una piccola delegazione di Thayan ne esce a lunghi passi frettolosi. Tra loro ci sono sicuramente un qualche ufficiale militare, un membro della gilda dei mercanti e un nobile, già visti dai tre dopo lo sbarco della nave infestata. Il Kej-hab li accoglie seduto alla scrivania, con la testa tra le mani e un'aria stanca. "Lieto di vedervi, ma spero che anche voi non mi chiediate di sfoltire la mia milizia. Capisco che c'è bisogno di uno sforzo comune contro il nemico che avanza, ma la mia missione è la sicurezza della città. Non posso lasciarla sguarnita." Sbuffa vistosamente, poi si alza come per mettere un punto su questa discussione e chiede il motivo della visita.
  4. "Può essere una buona idea, vale la pena fare un tentativo. Il problema sarà cosa fare una volta che arriveremo lì, temo che mastro Sandwisper sarà difficile da avvicinare, e ancora di più arduo sarà carpire i suoi segreti. Inoltre sarei refrattario a dare nuove informazioni ad messer Odesseiron, sebbene ci si possa considerare alleati e sia una persona brillante temo che sia sempre più le cose che apprende di quelle che rivela. Andiamo ad esporre la situazione al Kej-hab, poi vediamo quale sarà il prossimo passaggio "
  5. Eldon ordina zuppa e coniglio, ma preferisce buttare giù il tutto con della birra scura che ha già provato e della quale è rimasto entusiasta. Risponde al tiefling:"Dicono che le creature sono state viste sciamare nei dintorni di Nethetir, che i porti non sono più sicuri e che di notte non si può più circolare. Dicono che i bastimenti arrivati ieri saranno gli ultimi forse. Il commercio è impossibile, le coltivazioni distrutte... Il Thay sta cadendo." Poi Eldon continua. "Sono d'accordo, parliamone con Edwin e decidiamo una strategia. Per quanto riguarda la miniera, non so se il materiale specifico centri qualcosa, ma sicuramente Michares cercava qualcosa. E visto che non è più tornato o lo ha trovato o ha avuto un qualche tipo di contrattempo..." Poi si complimenta con Keidros per l'idea dei cavalli. "Forse potremmo addirittura ottenere il mandato Kej-hab, dopotutto un cittadino è scomparso. In cambio dei cavalli indagheremmo per suo conto, cosa ne dite?"
  6. Non si sa se Keidros scende dalla camera riposato, ma di sicuro è affamato "Io prendo di sicuro gli antipasti, la zuppa, e almeno la bistecca..e ovviamente il vino!!..lo sai cervellone, all'inizio non mi piaceva l'idea di andare via dal Thay, ma devo dire che l'hai studiata bene!" Jebeddo, già preoccupato per le cose apprese dal quluq di Sandwisper, non riceve bene le notizie dal Thay. Congettura sulle possibili conseguenze, e sulla necessità di parlare con Edwin e risponde solo con un cenno distratto a Keidros, mentre ordina solo i carciofi ripieni. Mentre Eldon ordina, Keidros chiede lumi anche agli avventori dei tavoli vicini. Conosce bene Jebeddo e gli dà il suo tempo per ragionare sul susseguirsi degli eventi. Pasteggiando lo gnomo torna ad essere più loquace e racconta all'amico ciò che hanno scoperto in mattinata "Zolfo eh?..mi ricorda un po' casa, sarà per il mio lignaggio" replica Keidros ridendo, per poi aggiungere seriamente "sarà il caso di andare a vedere. Quando si parte?" "Mio buon amico, mi serve del tempo. Domande necessitano di risposte; come mai le miniere, e soprattutto lo zolfo?..serve per evocazioni o rituali?..o semplicemente spera di scavare troppo a fondo e trovare qualche immonda creatura?..devo studiare, conferire con messer Odesseiron e costruire anche un buon alibi che giustifichi la nostra presenza sui cavalieri del cielo. Idee?" Keidros scuote la testa "La mente sei tu, ricordi?.. però posso andare a recuperare il nostro carretto e informarmi sui costi del viaggio e comprare delle cavalcature. O meglio, farmele regalare dal Kej-hab" A Jebeddo l'idea non dispiace "Se non ci saranno intoppi partirei tra tre giorni "
  7. I due si dirigono alla solita locanda, affollata dalla solita clientela ancor più numerosa all'ora di pranzo. Uno degli oste saluta i due e prepara un tavolo. Eldon va a chiamare Keidros e torna al tavolo con una notizia. "Mentre salivo ho sentito parlare del Thai. Le voci della sua caduta diventano sempre più gravi." Poco dopo i tre si trovano al loro tavolo, una delle cameriere pronta a servirli. "Di antipasto abbiamo strisce di carne secca, carciofi ripieni al formaggio e pancetta. Poi zuppa di pollo, cereali e cipolle, coniglio saltato in padella, rana allo spiedo e bi stecca annerita in salsa con cipolle stufate. E potete bagnare tutto con un vino rosso novello, appena arrivato con gli ultimi mercantili dal Thai."
  8. Jebeddo si prende un momento per riflettere "No, forse è meglio andare subito a parlare con Keidros. Riferiamogli le novità e vediamo cosa dice. Occorre iniziare a pianificare un'eventuale partenza, se siete d'accordo..mi occorrerà studiare probabilmente, ma mi serve tempo, ed è preferibile prima condividere le nostre informazioni a Keidros..ed è quasi ora di pranzo, a pancia piena di ragiona meglio"
  9. Eldon condivide le preoccupazioni di Jebbeddo. "Sicuramente i suoi interessi non erano semplicemente legati al commercio di zolfo. Torniamo in taverna e parliamone tra noi. Vorrei andare a fondo di questa storia e trovare una spiegazione quanto prima." I due tornano quindi con calma verso la biblioteca ed Eldon chiede all'amico se vuole che vada a chiamare Keidros mentre Jebbeddo prosegue da solo.
  10. Jebeddo annuisce ripetutamente al racconto del quluq, mentre presta attenzione ai particolari. Di certo il fatto che Sandwisper si sia dato a scavi sotterranei era in qualche modo immaginabile, e altamente preoccupante. Sorride al pensiero di cosa si inventerebbe Keidros per convincere il quluq del fatto che siano creditori del Sandwisper, per poi tornare subito serio "Comprendo la vostra apprensione, e la condivido. Mai ci saremmo aspettati una simile conversione negli interessi da parte sua. Ci recheremo lì quanto prima, per poter conferire direttamente con lui. E, non abbia tema, sarete sicuramente avvisati appena avremo novità" Dopo aver lasciato una moneta anche al quluq, con un inchino e vari ringraziamenti lo gnomo prende congedo. "Non la vedo per niente bene" confida ad Eldon mentre si allontanano "ho il presentimento che non porteranno a nulla di buono i suoi scavi, e vorrei sapere cosa sta cercando. Tu come la vedi?.. avrò bisogno di passare dal mago rosso, e forse il biblioteca "
  11. Dopo qualche minuto di attesa un uomo dalla pelle molto scura e i lunghi capelli bianchi raccolti sulla testa si presenta all'ingresso. "Buon giorno signori, sono Batha, quluc di casa Sandwisper. Emebet mi ha detto che cercavate il padrone. Sono spiacente di dirvi che non lo vediamo da molto tempo. Prego venite, sarò lieto di aiutarvi." Quasi sollevato che qualcuno chieda e che lui possa raccontare, il quluc invita i tre ad entrare, li fa accomodare in un piccolo salotto e fa portare the alla menta e biscotti salati. La casa sembra in perfetto ordine, ma è abitata solo dai pochi domestici. Batha prosegue: "Il padrone ha sempre lavorato in biblioteca, da che io sono entrato al suo servizio molti anni fa. Recentemente però aveva iniziato ad interessarsi d'altro tipo di attività, inusuali per uno studioso. Inoltre sono sicuro non lo facesse per denaro poichè non era avido, anche se parsimonioso, e non palesava la necessità di ottenere più denaro da altre attività. In breve, iniziò ad occuparsi di cave e miniere, in particolare sui Cavalieri del Cielo. Acquistò una piccola tenuta dove si ritira spesso per brevi periodi. Mercanti e possidenti iniziarono a frequentare questa casa, portando mappe e atti di proprietà. Nell'ultimo anno prima della sua partenza stava per concludere l'acquisto di un vecchio giacimento di zolfo, dichiarato esaurito ma per il quale il padrone aveva un particolare interesse, forse perchè certo potesse nascondere ancora il prezioso componente. Credo che l'affare andò a buon fine, ma lo concluse nell'altra abitazione dove penso siano custodite le carte. Vi posso indicare sulla mappa dov'è la sua proprietà. Se lo state cercando per debiti io ho una piccola cassa che ho licenza di usare, altrimenti vi prego di avvisarmi nel caso anche voi aveste notizie. Inizio a preoccuparmi."
  12. Lo gnomo le lascia prendere la moneta, con un sorriso "Grazie, sarebbe davvero gentile. Saremo ben lieti di avere qualche informazione" Mentre la cameriera si allontana Jebeddo guarda sornione Eldon "Carina, non trovi?... speriamo che non sia il quluq a farci troppe domande!!"
  13. La domestica osserva bramosa la moneta. Sicuramente l'assenza del padrone ha impensierito anche lei. Prima di afferrarla, risponde cortesemente che lei non ricorda con precisione l'ultima volta che ha visto Michares, ma è sicura sia partito poco dopo Profondinverno, periodo strano per recarsi sui Cavalieri del Cielo visto il freddo intenso. Prende quindi la moneta, la mette via ringraziando e poi si scusa. "Ora dovrei rientrare. Se avete bisogno di altre informazioni posso chiedere al quluc..."
  14. "Per Beshaba, questa è invero una brutta notizia..ci aspetteranno giorni di viaggio non preventivati. Abbiamo importanti novità da riferire. Saprebbe mica dirmi quando si è visto l'ultima volta qui a Cimbar?" Chiede lo gnomo, mentre estrae una moneta per la cameriera, per il disturbo
  15. La cameriera sospende il lavoro che sta facendo e risponde ossequiosa ai due, scendendo dalla piccola scaletta e inchinandosi leggermente. "Il signor Sandwisper non torna a casa da mesi, mi dispiace. Ha lasciato detto che si ritirava nella sua residenza estiva, sui Cavalieri del Cielo. Non abbiamo molte notizie."
  16. Jebeddo presta attenzione a tutti i discorsi di strada che sente, cercando di farsi un'idea generale dell'umore dei Chessentiani a proposito della situazione. Rimane particolarmente colpito dal fatto che sia trapelata la notizia della creatura, e cerca di captare quali informazioni trapelano dalle voci di popolo. Fortuna vuole che Eldon abbia buon gusto in fatto di donne e sia stato attento a ciò che hanno intorno, perché lo gnomo in quel momento è ancora sovrappensiero. Jebeddo ringrazia Eldon e si avvicina alla cameriera, dopo averle dato il tempo di scorgerli per non farla spaventare "Buongiorno signorina, perdoni il disturbo. Siamo studiosi,o colleghi ,se così si può dire, di messer Sandwisper. Mi aspettavo di trovarlo in biblioteca in questi giorni, siamo arrivati a Cimbar nella speranza di trovarlo. Non è più in città, gode di buona salute, se posso chiedere?" Le chiede, accompagnando la frase con un lieve inchino
  17. La passeggiataa mattutina in città è piacevole e l'atmosfera ordinata come di consueto, anche se Jebbeddo nota un fermento contenuto ma fuori dal normale per Cimbar. Le voci che si rincorrono in città parlano della creatura sulla nave e degli esercito dei cerchi di vuoto che marciano a nord. Uno strillone annuncia che presto truppe verranno inviate a supporto degli altri regni, generando nei cittadini commenti sdegnati o pieni di preoccupazione. Il quartiere dove abita Michares è caratterizzato da ampie strade alberate sulle quali si affacciano ordinate villette, tutte simili ma ognuna personalizzata dai suoi abitanti i cui nomi di famiglia luccicano su targhe in bronzo all'ingresso. Con un po' di fortuna Eldon individua l'abitazione giusta, dalle alte finestre velate da tendaggi azzurri. La villetta è curata, le finestre aperte e il giardino antistante tosato di fresco. Una cameriera molto carina, ciò che ha attirato l'attenzione dell'halfling, sta lucidando la targa in bronzo.
  18. "Allora direi che abbiamo un piano" replica Jebeddo "andiamo a vedere di persona, che talvolta è la miglior soluzione. Iniziamo a chiedere informazioni nelle vicinanze della sua dimora, alle volte è la soluzione migliore. Ci sarà una taverna nel quartiere nord ovest." Lo gnomo si premura di informare una delle cameriere di avvertire Keidros, nel caso lo chieda, della loro direzione, le lascia una moneta e i due si avviano per la città, verso il quartiere nord ovest.
  19. Eldon concorda con Jebbeddo. "Mi sembra un ottimo modo di procedere. Vediamo se riusciamo a incontrare qualcuno. Se dovesse andare male possiamo sempre avvicinarli in maniera più diretta, spacciandoci per commercianti o vecchi colleghi o chissà che altro. Se non è in città da tempo potrebbe essersi andato a nascondere nella residenza sui Cavalieri del Cielo, chissà per quale scopo."
  20. Lo gnomo concorda pienamente con Eldon "Hai ragione, mio buon amico, sono rimasto invero molto deluso dalla laconicità della missiva. Sono incline a pensarla come te,occorre smuovere le acque partendo dal basso. Ma bisogna muoversi con cautela, dobbiamo trovare un modo per avvicinare la servitù senza creare dubbi. Potremmo recarci in una taverna nelle vicinanze di casa Sandwisper e sperare in un'occasione fortunata. E semmai in biblioteca ci andremo più avanti. Che ne dici?"
  21. Eldon è pensieroso. Sperava in maggiori informazioni dal kej-hab. "Il thayan sicuramente può insegnarci parecchio del nostro nemico e avere un alleato così dentro ai palazzi è sempre utile. Io comunque proseguirei ad indagare sul bibliotecario. Perchè nessuno lo ha più visto in città? Che fine a fatto? Forse la servitù a casa sua saprà darci qualche spiegazione."
  22. Jebeddo durante la serata segue con la consueta attenzione le speculazioni di Eldon, non sa dare alcuna risposta alle sue domande e ovviamente se ne pone altre, riguardo alla effettiva senzienza delle creature (in quanto strutturate gerarchicamente e organizzate) e se , essendo collegate alla leggenda dei Sepolti e in qualche modo avversi al patrono di Keidros, a loro volta possano avere una aliena divinità. Lo gnomo si carica con più domande che risposte, come di consueto; e come di consueto in questi casi si sveglia affamato di cibo e notizie; non lesina domande a Keidros a riguardo dei suoi sogni, ma il tiefling è troppo stanco per stare dietro all'amico e rimanda il discorso a quando si sarà ripreso, lamentandosi e borbottando per la durata della colazione; alla conclusione del pasto Keidros decide di ritirarsi nuovamente in camera "tanto oggi non abbiamo nulla da fare" Jebeddo per nulla scoraggiato chiede ad Eldon se è venuto a capo delle sue domande, e successivamente si demoralizza molto nel leggere la missiva. Mentre consegna una moneta al messo chiede all' halfling cosa abbia in mente per la giornata, e palesa la sua intenzione di andare a parlare con Edwin
  23. I tre si ritrovano alla locanda, discutendo degli avvenimenti della giornata. Eldon è davvero rimasto stupefatto dalla capacità di adattamento dei Ferus. Utilizzando il corpo morto di un abitante della superficie come "nido" hanno trovato il modo di sopravvivere, vincendo la loro naturale avversione per il piano del Faerun. Questo però pone a Eldon una domanda per lui fonte di speculazioni filosofiche: e alla loro morte? Ora che sono in qualche modo maggiormente legati al piano materiale, cosa ne sarà della loro essenza alla loro morte? La serata comunque procede tranquilla e senza sorprese. I tre provano a raccogliere qualche informazione in locanda sugli avvenimenti della giornata ma niente di troppo rilevante sembra colpirli, ad eccezione delle sempre più insistenti voci di una disfatta del Thay a nord ad opera dei Ferus. Ma questi pettegolezzi sono conditi da esagerazioni e orpelli barocchi quasi sicuramente frutto del passaparola e quindi poco credibili. L'unica voce che sembra essere confermata è che anche a sud la situazione sembra essersi aggravata, ma le notizie non sono confermate ufficialmente. I tre vanno a dormire. La notte passa tranquilla tranne per Keidros che, suo malgrado, si rigira in branda sognando abissi di oscurità e la progenie di chi quella oscurità la abita che tenta in ogni modo di raggiungerlo e ucciderlo ma, per sua fortuna, invano. All'alba però si sveglia stanco come se avesse combattuto tutta la notte. La colazione ai Calabroni è ottima e abbondante e proprio poco dopo che i tre hanno finito di consumarla e stanno per alzarsi, un giovane messo entra in locanda e chiede di loro. La missiva che porta reca scritto: "Michares Sandwisper, funzionario della biblioteca di Cimbar, addetto all'archivio cronache. Ritirato a vita privata, da circa un anno se ne sono perse le tracce a Cimbar. Residenza primaria nel quartiere nord ovest. Residenza estiva alle pendici dei Cavalieri del Cielo. Individuo schivo e poco apprezzato, ma mai indagato o colpevole di alcun crimine."
  24. Mentre Keidros saluta con un cenno disinteressato il Kej-hab ed Edwin, concentrato sul vascello, Jebeddo replica ai saluti di entrambi "Ho già fatto un paio di visite alla biblioteca, enorme fonte di cultura, e scritto qualche appunto; ma sicuramente un'altra visita in sua compagnia sarebbe piacevole; abbiamo molto da approfondire. Vedremo quali consigli porterà la notte" Poi lo gnomo prende congedo, ansioso di assistere all'operazione di passaggio della nave nello squarcio. Poi il gruppo rientra alla locanda dei Calabroni, spronato dalla fame di Keidros.
  25. La decisione è presa. Il kej-hab approva la soluzione e gli incantatori danno le ultime istruzioni ai presenti per liberare la nave. La breccia verrà creata lì, in mare, in modo da spostare tutto il vascello. Vengono individuate guardie thayan e chessentiane che vigilino sulle operazioni e dignitari di entrambe le parti che assistano. Una lancia accompagna il gruppo a terra. il kej-hab si congeda, promettendo di far avere il rapporto in mattinata alla locanda dei Calabroni, mentre Edwin si attarda ancora qualche istante. "Abbiamo ancora molto da dirci sulla questione. Ma ora devo sbrigare alcune faccende che attendono anche da troppo tempo. Abbiamo la fortuna di essere a Cimbar, la cui biblioteca è famosa in tutto il Faerun. Voglio sfruttare questa occasione per approfondire le mie conoscenze in merito e verificare su alcune cronache se mai eventi simili sono stati documentati. A presto amici miei. Se avrete bisogno di me sarò negli alloggi che lo Sheptanar avrà riservato per noi esuli." Detto ciò si allontana, mentre i primi raggi rossi del tramonto iniziano a colorare il mare. Poco dopo un lampo di luce azzurra attira l'attenzione dei tre. Uno squarcio bianco dai bordi frastagliati si è aperto nell'aria davanti alla nave che pian piano scivola al suo interno, per poi scomparire, al sicuro con il suo carico al di là del piano materiale.
  26. Le parole di Edwin portano subito alla mente di Jebeddo la storia narrata sulla pergamena del suo collega, la missione lasciatagli dal suo collega. "Mi piacerebbe avere l'occasione di parlare delle fonti che ha trovato su questa leggenda, anche per interesse personale. Arrivati a questo punto punto una condivisione delle informazioni diventa fondamentale" replica lo gnomo, prima di ringraziare il Kej-hab per l'impegno di prendere le informazioni. "Siamo sicuri che non possa creare qualche disfunzione nelle uova, o accelerarne la schiusa?..non c'è alcuna creatura pericolosa all'interno?.." risponde al chessentiano di getto, prima di rendersi conto di essere fuori luogo in questa discussione "..ma scusate l'intrusione, non ho sicuramente la posizione né le conoscenze per intromettermi. La nave è Thayan, e il Kej-hab ha l'autorità di poter parlare della sicurezza del Chessenta" conclude facendo un inchino sinceramente contrito. Keidros invece ha ascoltato parte del discorso dei chessentiani, senza capire un granché del significato, e sembra contento di poter spedire le uova su un altro pianeta, anche perché sta iniziando ad annoiarsi sulla nave.
  27.  
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