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Panoramica

A proposito di questa gilda

Il Drago del Picco Gugliaghiacciata e le successive avventure, con le classi di Laserllama e una bella manciata di mie homebrew.
  1. Cosa c'è di nuovo in questa gilda
  2. Il re pazienta un attimo per ascoltare ciò che gli avventurieri hanno da dirgli. Gnerkli- "Non temete, noi gnomi non siamo per le lunghe celebrazioni. Datemi solo un momento per cambiarmi, poi potremo parlare della vostra ricompensa e degli affari che vi hanno portato a Gnomengarde." Rassicurata la gente alta, Re Gnerkli si dirige alla sala del trono. Passa una manciata di minuti. Fibblestib ha svegliato gli gnomi nel dormitorio, e Dabbledop ha raccolto i cuochi dalla zona est. L'intera popolazione di Gnomengarde, un miscuglio di gnomi curiosi, ansiosi e sollevati, si raccoglie nel corridoio che porta alla sala del trono insieme ai suoi eroici salvatori. Uno degli gnomi entra da solo nella stanza, e poco dopo la spalanca dall'interno dietro ordine del re. La sala, illuminata dalle solite lampe ad olio e ancora priva del suo tappeto, si fa presto molto più piccola quando gli gnomi la riempiono. Ulla guida gli avventurieri verso il centro, mentre gli altri gnomi si aggregano ai lati. In fondo alla stanza, sul trono sinistro, siede Re Gnerkli, che ha cambiato le sue vesti da camera per degli abili più adatti alla situazione, compresi un lungo mantello rosso e una corona d'oro decorata con gemme intagliate di vari colori. Quando tutti sono presenti, il re alza una mano per portare il silenzio, poi si alza. Gnerkli- "Popolo di Gnomengarde, la nostra comunità ha sofferto. Abbiamo vissuto momenti di paura, di dubbio e di pericolo. Ma oggi, grazie al coraggio di questi eroi, la minaccia che si celava tra noi è stata sconfitta. È finita!" Un mormorio di sollievo attraversa la sala, e alcuni gnomi scambiano sguardi fiduciosi mentre altri lasciano scivolare via lacrime di gioia. Gnerkli- "Questi valorosi avventurieri non solo hanno sconfitto il mostro mutaforma, ma ci hanno dimostrato che la paura non può mai essere più forte della determinazione. Che possiamo rialzarci, anche quando tutto sembra perduto. Per questo, Gnomengarde deve loro una ricompensa adeguata alla loro impresa e alla nostra gratitudine. Questa non sarà solo una ricompensa materiale, bensì un simbolo della nostra rinascita. Abbiamo imparato una lezione dolorosa, ma necessaria: che dobbiamo sempre restare uniti e che mai più permetteremo alla paura di dividerci o renderci ciechi di fronte ai nostri doveri." Un applauso fragoroso esplode nella sala, gnomi che battono le mani e picchiettano i piedi sul pavimento di pietra, esultando con grida di gioia e speranza. Alcuni lanciano cappelli in aria, altri abbracciano i vicini. Re Gnerkli, visibilmente più sereno, produce una chiave da sotto il mantello e fa un cenno agli avventurieri. Seguendo il suo gesto, Ulla e Fibblestib rivelano a loro volta delle chiavi identiche: le tre chiavi della tesoreria di Gnomengarde. Gnerkli- "Abbiamo sempre una scelta, e poiché questi eroi hanno scelto di mettersi in pericolo per aiutarci, così potranno scegliere una ricompensa fra le migliori delle invenzioni che le nostre menti hanno concepito!" Mentre gli applausi continuano, il clima di festa inizia a diffondersi nella sala, come una brezza fresca che scaccia via la cappa di paura e incertezza. Gnerkli- "Prima di dirigerci alla tesoreria però, è arrivato il momento di ascoltare i nostri salvatori e di trattare della motivazione che li ha spinti nella nostra casa." Il re torna a sedersi sul suo trono, e con un ampio gesto del braccio passa la parola al gruppo di avventurieri.
  3. Dumaas COme si suol dire dalle mie parti "tra moglie e marito non mettere il dito." Suppongo sia la stessa cosa tra i due re, motivo per cui rimango ad osservarli e non intervengo nel loro scambio di idee ed opinioni. Piuttosto, seguo gli altri, fino a quando non ci dicono di attendere. E se possibile...stringiamo i tempi. Abbiamo fin troppe cose da fare ancora. Sospiro. Più che altro voglio tornare a respirare aria pulita ed andarmene da qui.sussurro ai miei compagni.
  4. Lucretia Mejias Oyarzabal Osservo la discussione fra i due re senza proferir parola e lo seguo sempre rimanendo in silenzio rivedendo mentalmente le cose che sono successe da nostro arrivo in questo luogo... se posso permettermi maestà ci servirebbero delle protezione magiche per i danni da freddo , se ne aveste sarebbero una ricompensa più che gradita per noi...
  5. Nash Kelling Credevo che il re volesse parlare con suo marito, ma sembra che abbia già preso una decisione. Seguo Gnerkli, lanciando un'ultima occhiata a re Pog, ormai in uno stato veramente miserabile. La ringrazio per l'offerta, maestà. Dico a re Gnerkli quando ci offre una ricompensa. Se possibile, vorremmo anche avere la possibilità di discutere con lei uno scambio commerciale. Eravamo venuti qui per acquistare una delle invenzioni del vostro popolo: avevamo già iniziato a parlarne con Facktorè, la creatrice della macchina, ma ci è stato detto che serve anche l'approvazione di uno dei re.
  6. Gnerkli si volta verso Pog, la sua voce risoluta nonostante la fatica e l'emozione. Gnerkli- "Pog, resta qui e assicurati che Re Korboz non lasci questa stanza. Ha bisogno di riflettere su ciò che ha fatto e di considerare le sue azioni. Deciderò in seguito come affrontare questa situazione." Korboz, abbattuto, non si oppone. Guarda suo marito con occhi colmi di rimorso, ma non dice nulla. Pog annuisce solennemente e si porta accanto alla porta, balestra in pugno. Pog- "Come desidera, Maestà!" Re Gnerkli si volta verso gli avventurieri. Il suo volto si addolcisce leggermente, ma la stanchezza è evidente. Gnerkli- "Grazie per il vostro coraggio. Grazie per non averci lasciati a noi stessi, paralizzati dalla paura, ma per aver agito. Per voi ci sarà una ricompensa degna del vostro valore. Vi chiedo solo di pazientare un momento mentre mi rimetto in ordine." Con un respiro profondo, Gnerkli esce dalla stanza. Il suo portamento regale, nonostante tutto, trasmette un senso di determinazione. Pog chiude la porta dietro di lui e si apposta di guardia, lasciando Korboz in silenziosa solitudine. Il re si dirige a passo deciso verso il laboratorio degli inventori di corte. Aprendo la porta alla sua sinistra, entra nella stanza dal piano rialzato che gli fa da pulpito. Appena si accorgono della sua presenza, Fibblestib e Dabbledop si rivelano entusiasti e lo tempestano di domande su cosa sia successo. Gnerkli alza una mano per placare la loro curiosità e va dritto al punto. Gnerkli- "Fibblestib, Dabbledop, ho bisogno di voi. Radunate immediatamente tutti e raggiungetemi nella sala del trono. Portate con voi le chiavi della tesoreria. È tempo che Gnomengarde onori chi ci ha salvato." Gli inventori si scambiano uno sguardo rapido, gioiosi e ancora un po' confusi. Fibblestib risponde con un cenno del capo. Fibblestib- "Come desiderate, Maestà. Ci occuperemo subito di radunare tutti. Dateci qualche minuto." Il re annuisce e torna a rivolgersi al gruppo di avventurieri. Gnerkli- "Se volete scusarmi, vi precedo. Vi prego, venite nella sala del trono insieme a tutti gli altri."
  7. Nash Kelling Mi aspettavo di trovare un cadavere o uno gnomo morente, non certo un re che tiene prigioniero il suo compagno con un solvente alchemico. Abbiamo risolto un altro mistero, per lo meno. Non so come reagire di fronte alla scena e sento di non dover intervenire. Forse sarebbe meglio uscire e lasciarvi chiarire la questione tra voi, maestà. Abbiamo alcune questioni di cui parlarvi, ma direi che vanno discusse a mente fredda. Propongo ai due re, guardando i miei compagni per capire se siano scioccati dalla scena tanto quanto il sottoscritto.
  8. Quando gli avventurieri entrano nella stanza, vengono accolti da una scena intensa. Uno gnomo anziano siede su una poltrona in modo estremamente rigido: braccia e mani sui braccioli, polpacci uniti alle gambe di sostenimento, schiena dritta e nuca sullo schienale. Al suo collo, un bavaglio bagnato di saliva, chiaramente rimosso da pochissimo. Un altro gnomo siede su di lui, abbracciandolo. I visi di entrambi sono solcati dalle lacrime. Korboz, notando l'ingresso degli avventurieri, si alza lentamente, cercando di comporsi. Korboz- "Avete fatto ciò che io non ho avuto il coraggio di fare. Ve ne sono grato." Gnerkli lo interrompe, la voce ferma ma carica di emozione. Gnerkli- "Korboz, non è questo il punto... Come hai potuto?" Lo gnomo libero non riesce ad affrontare lo sguardo del suo compagno, né quelli degli altri presenti. Tenendo la testa bassa, produce una boccetta di liquido scuro da una tasca sotto la propria veste. Si tratta del solvente mancante, l'Olio della Forma Eterea. Korboz esita un po' ad avvicinarsi di nuovo a Re Gnerkli, ma infine fa un passo in avanti, apre la boccetta e ne versa il contenuto con attenzione. Gnerkli esala un sospiro di sollievo, finalmente capace di cambiare posizione. Il re si alza con fatica, e passa una manica sul suo volto per asciugarlo dalle lacrime. I suoi occhi sono lucidi ma fermi, lo sguardo indurito dal dolore e la delusione. Gnerkli- "Io ti amo, Korboz. E capisco che hai agito pensando di proteggermi, ma il tuo amore per me non può essere una scusa per dimenticare il nostro dovere. Sì, il mimic è stato sconfitto, ma tu hai abbandonato il nostro popolo quando aveva più bisogno di noi. Ci hai chiusi qui dentro, ossessionato dalla paura, mentre ha dovuto affrontare il caos senza una guida."
  9. Lucretia Mejias Oyarzabal Concordo...dico in risposta alle apriole di Dumaas...tutta questa situazione è decisamente straniante... andate pure avanti voi , io vi seguo...
  10. Dumaas Sono ancora vagamente scosso dalla morte della gnoma e mi muovo quasi meccanicamente, ritrovandomi davanti la porta dei re senza accorgermene. Per fortuna ci pensa Nash a convincere re Korboz ad aprire il portone, una magra consolazione penso tra me. Le parole di Korboz, che capisco giusto a metà per l'idioma che non conosco, mi danno l'impressione di una persona poco stabile mentalmente, ed i miei dubbi trovano conferma in ciò che ci riferisce Nash, che da quanto ho capito comprende la loro lingua. Faccio un profondo respiro mentre mi preparo a varcare la soglia. Sai Nash, sarò più tranquillo quando ce ne saremo andati definitivamente da qui. Questa storia mi ha consumato definitivamente. Ammetto. Lo si legge pure sul mio volto: sono esausto, spompato da questa caccia, e soprattutto dubbioso sul nostro successo finale contro il drago.
  11. Nash Kelling La paranoia del re torna a farsi presente, nonostante l'avessimo già convinto a farci entrare. Ma quando non sento una risposta alla sua domanda inizio ad avere un dubbio. Pog, probabilmente è meglio se tu ci attendi qui. Dico alla guardia, parlando poi ai miei compagni Entrate con cautela e preparatevi a dover assecondare un... Una persona con una mentalità particolare. Concludo, scegliendo le parole più cortesi per esprimere il mio concetto. Spingo quindi la porta, aspettandomi di vedere un solo gnomo nella stanza.
  12. Re Korboz, ancora rintanato dietro la porta, ascolta le parole di Pog e di Nash. Per un po', resta in silenzio. Korboz- "Un... un mimic, dite?" Nella sua voce, Nash trova una mistura di incredulità e speranza. La sua mente paranoica lotta contro il desiderio di credere che il pericolo sia davvero passato. Korboz- "Avete davvero sconfitto quella maledetta creatura? Ma... come posso esserne certo? Non sarà forse una trovata per farmi abbassare la guardia!? Forse il mostro è oltre questa porta, a replicare le voci di Pog e degli avventurieri appena uccisi!" Korboz si allontana per riflettere. Il suono dei suoi passi è abbastanza pesante da sentirsi oltre la porta. Korboz- "E se fosse una trappola? No, no, no... Cosa ne pensi?" Non si sente alcuna risposta alla sua domanda. Korboz- "Si, forse hai ragione... Devo essere saggio. Devo essere... calmo. Forse ho lasciato che la mia paura ci imprigionasse più del mostro stesso..." Infine, il suono della pesante serratura riecheggia per il corridoio. La porta è finalmente aperta.
  13. Nash Kelling Sospiro con amarezza alle parole di Dumaas: non sono nato come avventuriero, effettivamente, e non mi piace veder morire delle persone per colpa dei miei errori. Cammino mesto verso le stanze dei re, spiegando brevemente agli inventori quanto successo. Pog sta facendo il suo dovere, maestà: come da accordi, abbiamo sconfitto il mutaforma che ha causato tanto dolore a Gnomengarde. Dico al re dopo aver sentito le sue parole, aggiungendo Si trattava di un mimic, una creatura in grado di assumere le sembianze di qualsiasi oggetto comune. Ora non potrà più disturbarla.
  14. Ulla- "Spero che finalmente i re usciranno dalle loro stanze. Pog, accompagna gli eroi. Io..." La guardia sposta nuovamente lo sguardo sul cadavere del mimic. Ulla- "Io andrò nelle cucine..." Pog risponde mettendosi sull'attenti. Pog- "Si, signora!" Lo gnomo fa cenno agli avventurieri di seguirlo, ma il suo capitano aggiunge un ultimo commento prima di separarsi dal gruppo. Ulla- "Non credo ce l'avremmo fatta senza di voi. Non senza perdere ancora più vite." Ulla si avvia verso le cucine, mentre gli altri seguono Pog in direzione delle stanze dei re. Quando il gruppo passa per il laboratorio di Fibblestib e Dabbledop, gli inventori si avvicinano per essere aggiornati sulla caccia al mimic, e sono ovviamente felici e sollevati dalla notizia. Finalmente, Pog, Dumaas, Nash e Lucretia raggiungono le stanze dei sovrani di Gnomengarde, e lo gnomo bussa alla porta. Pog- "Miei re, ho portato gli ospiti alti, con buone notizie per tutti!" Si sente del movimento oltre la porta, seguito dalla voce spazientita di re Korboz. Korboz- "Pog! Mi auguro tu abbia un buon motivo per aver lasciato la tua postazione!"
  15. Dumaas Alla fine, grazie all'intervento dei due gnomi, riusciamo ad abbattere il dannato mutaforma, che per un istante si contorce a terra prima di esalare l'ultimo respiro. Una lacrima bagna ancora il mio viso quando mi avvicino agli altri. Inizio a credere...mugugno vicino a Nash e Lucretia. ...che non siamo tagliati per tutto questo. Qualsiasi cosa noi facciamo qualcuno ci lascia sempre le penne. Dico con amarezza. Sospiro profondamente abbassando il capo mentre con il dorso della mano cerco di asciugarmi il volto. Portateci dai re. Borbottò infine, girandomi un'ultima volta ad osservare la bestia che ha divorato la piccoletta davanti a me.
  16. Nash Kelling Non dovrete più preoccuparvi di un mutaforma, per lo meno. Dico per cercare di trovare un piccolo lato positivo alla situazione, prendendo poi delle bende dalla mia bisaccia per dare un po' di sollievo a Lucretia. Volete accompagnarci dai re per comunicargli la notizia? Master, Lucretia
  17. Rattristita dalla notizia, e ancora un po' incredula, Ulla si avvicina al cadavere e lo smuove con la balestra per assicurarsi che il mutaforma sia davvero morto. La balestra aderisce alla pelle del mimic a causa della colla rimasta su di essa, ma senza il mimic che controlla attivamente la sostanza si stacca senza grosse difficoltà. Ulla- "Tre fratelli portati via da questo coso..." Anche Pog si avvicina, alzando lo sguardo verso gli avventurieri. Pog- "Gran bel lavoro! Dobbiamo avvisare i re!"
  18. Ho aggiornato il mio post precedente con l'esperienza per aver sconfitto il mimic. Non ho considerato Ulla e Pog nella divisione, tranquilli!
  19. Lucretia Mejias Oyarzabal Si , devo avere diverse costole ammaccate...dico mentre mi rialzo con l'aiuto di Nash... poi osservo il cambio di colore della pigmentazione della pelle... interessante...dico poi sorridendo...chissa per quanto rimmarrà cosi...
  20. Nash Kelling Mi sto preparando a far partire dei dardi contro il mostro, ma vengo preceduto da Ulla, che lo finisce con un quadrello. È il mutaforma responsabile dell'attacco al re e delle sparizioni. Purtroppo, è riuscito a uccidere anche Tervaround prima che potessimo fare qualcosa. Dico rattristato alla gnoma, avvicinandomi quindi a Lucretia per aiutarla ad alzarsi. Hai bisogno di cure?
  21. La spada di Lucretia, legata magicamente alla sua proprietaria, sparisce nello stesso modo in cui è comparsa. Invece di armarsi nuovamente, la maga decide di lanciare un incantesimo alla vecchia maniera, piegando la trama al suo volere con gesti delle mani e una formula arcana. Con un boato, il mimic viene spinto con forza contro il muro, e i veri barili di vino di fungo accanto ad esso vengono danneggiati e cominciano a perdere il loro contenuto dalle crepe create nel legno. Forse Lucretia non ha lo stesso controllo sulla magia di Dumaas, i cui poteri sono innati, o forse si tratta di semplice sfortuna, ma l'onda d'urto non è l'unico risultato dell'incantesimo. Prima che lei stessa possa accorgersene, Dumaas e Nash notano l'effetto dell'incantesimo causato dalla trama ingarbugliata di Gnomengarde: la pelle di Lucretia diventa di un colorito azzurro estremamente intenso e appariscente! Il mimic è debole, sanguinante e scolorito, e tenta come può di fuggire. Sfruttando la sua attuale forma di barile, il mostro rotola sul suo fianco, travolgendo Lucretia. La spadaccina resta schiacciata per terra, poiché il mimic decide di non sfruttare la sua pelle adesiva per fissarla a sé. Di fronte allo sguardo di Dumaas e Nash, il mutaforma genera un nuovo braccio che fissa per terra per trascinarsi verso l'uscita, ma trova Ulla a sbarrargli la strada. Sorpresa dall'incontro col mostro, la guardia scocca un quadrello che si incastona in un occhio della bestia, finendola. Ulla- "Bracciale di Ferro! Cos'è questo coso!?"
  22. Lucretia Mejias Oyarzabal Lascio la spada e dopo un attimo questa sparisce... Tappatevi le orecchie e buttatevi a terra...urlo agli altri... poi inizio a mormorare alcune parole arcane...e sbattendo violentemente le mani provoco una potente onda d'urto... @ DM
  23. Scusate rispondo subito .
  24. Tocca a Lucretia, e come agirà non è scontato.
  25. Nash e Dumaas rimangono a debita distanza dal mostro adesivo, scagliando incantesimi e dardi incantati. Il mezzo drow si allontana dalla luce delle lampade ad olio, e sente che la sua nuova arma, lo Sputo di Drider, favorisce questo cambiamento. Mentre Lucretia è ancora disarmata, il mimic cambia posizione in modo da non presentare più il suo volto alla maga, bensì il fianco. Iniziativa:
  26. Dumaas Sono ancora accecato dall'ira per la morte della gnoma. Faccio un passo avanti aggrottando le sopracciglia, è un miracolo che io riesca a pronunciare le giuste formule dei miei incanti. Muori mostro! Ripeto, scagliando su di lui l'ennesima magia.
  27.  

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