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Incipit per una mini-avventura per D&D 5e 2

   (1 recensione)

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Sto partecipando a un concorso indetto da una fumetteria nel mio quartiere. In breve, il 'grande capo' ha estratto quattro carte da un mazzo dei tarocchi (il Cavaliere, l'Asso, il Tre e la Giustizia) e ha chiesto ai DM di scrivere l'incipit di una campagna utilizzando questi concetti.

Non è niente di che, ma già che ci siamo mi faceva piacere condividerla con voi.


Cosa c'è di nuovo nella versione 2

Rilasciato

  • Cambiati gli effetti delle daghe
  • Cambiata la definizione di party da "Poker" a "Mano"

Ancora grazie a @bobon123per i consigli!


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bobon123

   1 di 1 utente hanno ritenuto utile questa recensione 1 / 1 utente

Incipit molto ben fatto e ragionato! C'è il giusto spazio, per essere un'avventura investigativa, per parti di interpretazione e una struttura sociale complessa. E potenzialmente c'è spazio per una parte di combattimento.

Problemi minori (vista la natura dell'incipit):

  • Le due daghe sono armi completamente fuori scala, più forti di qualsiasi arma leggendaria. La daga di fiori in particolare lancia l'equivalente di un incantesimo di V (hold monster) con ogni attacco, ma più forte (senza concentrazione, senza tiri salvezza ogni round - paralizzato per 10 round vuol dire morto). Oggetti simili creano problemi se mai dovessero finire in mano ai PG.
  • I nomi ispirati al Poker rinforzano il tema, ma un poker sono quattro carte uguali, non quattro carte qualsiasi. Un poker non può essere una scala reale. Chiamerei i gruppi di avventurieri, un gruppo di carte qualsiasi, una mano (magari di 5 avventurieri, che rinforza il riferimento ad entrambi i significati del termine mano).

Risposta dell'autore:

Faccio arrivare presto la 2.0 e sistemo i flaws che hai trovato. Grazie!

Spoiler

Si vede che gioco solo a tombola, eh?

 

  • Grazie 1
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