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Eberron " La corsa degli otto venti"


Fiore di Loto

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Inviato

Eulian rimase come pietrificato alla vista di quei due bestioni cornuti, non riuscì a spiccicare parola e cominciò a sudare freddo.

Mazey invece sentendo i discorsi dei compagni prese parola cercando, di dispensare speranza anche se in cuor suo non era convinto di ciò che stava dicendo.

" Ragazzi, non temete, c'è un aspetto positivo se loro sono nettamente più forti di noi, e cioè che lo erano anche prima. Quindi se avessero voluto ucciderci lo avrebbero già fatto. Non è la morte che ci attende dunque... La Fiamma ci protegge. "


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Inviato

Lo gnomo, all'aprirsi della botola, si allontanò dalle scale e fissò i due minotauri sopra di loro.

" Spero almeno abbiano da mangiare...che fame. Sciocco, probabilmente arrivano a mangiare noi o farci fare la fine della testa halfling "

Inviato

Appena la pesante botola metallica fu completamente aperta i due minotauri si posizionarono uno da una parte e uno dall'altra dell'apertura con le braccia incrociate e sul cinturone la loro pesante ascia bipenne, attendendo qualcosa.

E quel qualcosa, o meglio, quel qualcuno non tardò ad arrivare...

Tra i due grossi bestioni taurini apparve, camminando lenta, una figura umanoide incappucciata vestita di un lungo saio grigio opaco, privo di simboli o disegni.

La sua voce maschile sibilò decisa e chiara all'indirizzo dei prigionieri " Salite e seguitemi. " per poi voltarsi e fare qualche passo verso l'uscita della stanza superiore.

Inviato

Tsuyo fissò attentamente la figura incappucciata per capire chi fosse, ma fu inutile. Si sentì confuso e guardò i suoi compagni di sventura in cerca di un segno.

Era indubbio che lo avrebbero seguito, ma non avrebbe fatto lui il primo passo. Non avrebbe preso lui l'iniziativa. Attese una mossa di qualcuno per poi seguirlo.

Inviato

Dillon si sentì un po' a disagio di fronte alla creatura incappucciata, i due minotauri mastodontici, per via delle sue piccole dimensioni, erano quello che gli faceva più paura però.

" Chi va per primo? Se volete parto io, ma voglio vicino a me il Paladino, altrimenti seguirò senza problema"

Inviato

Osservò i propri compagni e disse "Beh c'è già un cadavere qui... uno e mezzo.." disse volgendo lo sguardo alla cassa.

"Non è un problema di luogo dunque, ucciderci qui non gli arrecherebbe nessun fastidio. Altrettanto evidente è che non avrebbero problemi a sopraffarci in queste condizioni. Non so cosa vogliano, ma non è la morte che ci aspetta seguendo quell'umanoide. Coraggio andiamo..." disse mentre iniziò ad andare verso le scale cercando di motivare i propri compagni con questo gesto.

Inviato

Seledna interruppe improvvisamente il suo "stato ieratico" non appena udì le parole del grigiovestito.

i suoi occhi ridivennero sottili e il suo corpo smise di fremere tornando rigido. Si avviò quindi dietro a Mark senza dire una parola. Il suo sguardo indugiò solo un'ultima volta sul corpo del nano scomposto.

Inviato

Mazey fece un cenno di invito a seguire Seledna in direzione di Eulian.

Timido come al solito il mezzelfo cominciò a salire le scale dietro al silenzioso Elfo.

Il Paladino seguì Eulian e dietro a lui si accodarono Dillon e Tsuyo.

Quando tutti furono al piano superiore il grigio vestito attese che i due minotauri richiudessero la botola girando il meccanismo a catena che la collegava.

Una volta chiusa l'apertura sul pavimento l'incappucciato entrò in uno stretto corridoio seguito da uno dei minotauri, mentre l'altro minotauro si mise in coda dietro a tutti gli altri.

Il corridoio era stretto e semibuio, i due bestioni taurini ci passavano appena e ogni tanto le loro armature strisciavano i muri di quella che dev'essere una delle più vecchie torri della città.

Inviato

Conn procedeva per ultimo,dietro aTsuyo, assorto nei suoi pensieri. Ora che la possibilità di morte preamtura sembrava remota, cominciava a ragionare su chi (o cosa)li aveva condotti lì e sul perchè. Questo turbinio di pensieri e quesiti senza risposta tormentavano Conn e gli faceva assumere un'espressione accigliata:

"uhmmm..un paladino, un guerriero, un cronista, io, un contadino e un..un..uno gnomo!Apparentemente senza legami di sorta: non ci conosciamo nemmeno. E poi minotauri, gnoll servizievoli, questa antica struttura...

Direi che chiunque ci abbia imprigionato deve essere assai potente...il che non mi piace: vuol dire che potremo fare poco o niente per opporci al nostro "ospite"..."

Inviato

Si fermò prima dell'inizio del corridoio e con fare esitante disse: "Ehmm.. Non ci vedo molto in quel corridoio e ad attaccarmi al minotauro per non inciampare non ci tengo. Qualcuno di voi riesce a vedere anche con quel buio?":

Inviato

" Zitto e cammina. " rispose seccamante l'incappucciato alle parole di Mark.

Dopo una quarantina di metri il corridoio sfociò in una sala illuminata da torce perenni.

La sala era piuttosto spaziosa, circa dieci metri per dieci, ma dalle pareti completamente spoglie eccezion fatta per le torce e una porta di metallo che dava dalla parete opposta ai nuovi arrivati.

Al centro della stanza vi era un lungo tavolo di legno, di non ottima fattura e che mostrava diversi anni, con nove sedie: quattro a destra, quattro a sinistra e una, di dimensioni molto più grandi, in fondo a capotavola.

Sul tavolo non vi era ancora seduto nessuno, però era apparecchiato: c'erano nove piatti di coccio semplice con rispettive posate e bicchieri di legno, un tovagliolo di stoffa pulito per ogni coperto e tre candele appena accese per illuminare meglio la tavolata.

Tuttavia le portate e le bevande non erano ancora state portate.

I due minotauri si posizionarono in altrettanti angoli opposti della stanza, con le braccia incrociate e aria vigile.

L'incappucciato disse " Sedetevi. " facendo un cenno con la mano, coperta da un guanto in cuoio nero, e si sedette nel posto alla destra del capotavola.

Inviato

Conn prima di sedersi esattamente di fronte all'incappucciato diede una rapida occhiata allla stanza"beh non si può certo dire che sia un salone delle feste...e quella sedia enorme mi preoccupa assai". Una volta a tavola, osservò attentamente il loro ospite, senza proferire parola, in attesa che tutti i suoi compagni di sventura si accomodassero.

@DM

Spoiler:  
prova di osservare sulla stanza in cerca di elementi anomali, con penalità -5 per via della rapidità. Inoltre prova di osservare sul'umanoide per cercare di capire chi o casa fosse: diciamo che vorrei vederne il volto
Inviato

Seledna, dopo aver udito Mark lamentarsi del buio, lo precedette lungo il corridoio per fargli da silenziosa guida. Una volta giunto presso il tavolo apparecchiato egli prese posto sul seggio accanto a tsuyo, sul lato del misterioso incappucciato. Quindi si sedette composto e guardò fisso davanti a sé, in attesa.

Inviato

I due lati della tavolata si riempirono, rimaneva vuoto solo il posto a capotavola.

Alla destra del posto a capotavola c'erano dunque in ordine: il grigio incappucciato, il riccio Mark, lo scheletrico Seledna e il robusto Tsuyo.

Alla sinistra del posto a capotavola c'erano rispettivamente: il gracile Conn, il devoto Mazey, il timido Eulian e il variopinto Dillon.

Nessuno proferiva parola, ma i pensieri della maggior parte dei presenti si interrogavano su ciò che sarebbe accaduto e su chi o cosa il lungo vestito grigio in realtà celasse.

I presenti ebbero all'incirca un minuto di tempo prima di sentire un rumore provenire dalla porta, e di vedere la manopola della stessa ruotare per farla aprire...

Inviato

Mark si sedette accanto all'uomo incappucciato senza proferir parola..

Guardò nuovamente tutti i suoi compagni in quel lungo minuto. L'aprirsi della porta lo sorprese e si voltò per guardare chi sarebbe entrato.

"E anche l'ultima sedia trava il suo padrone" pensò infine.

Inviato

...La porta si aprì in modo brusco, i presenti, tutti tranne l'incappucciato erano rivolti verso di essa curiosi di chi dovesse entrare.

Sorprendentemente non si vide nessuno e, altrettanto sorprendentemente, la porta si richiuse da sola rigirando la maniglia nella posizione iniziale.

Fu solo allora che l'incappucciato disse con voce tranquilla " Non sforzatevi di vedere ciò che non è captabile dalla vista. "

Inviato

La porta si aprì e si chiuse senza che nessuno entrasse o uscisse. Tsuyo rimase per un po' sorpreso. Poi le parole del tizio incappucciato lo fecero preoccupare ancora di più.

"Con quale essere abbiamo a che fare?", pensò, senza riuscire ad aprire bocca.

Non potè fare altro che rimanere in attesa di scoprire qualcosa di più.

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