Il vostro "GIORNO DA EROI"

[Codan il bardo]

Contro due Destrachan io e un ladro (Keleron) ehhh indiminticabile!!!

Racconta!!!

[Toki]

Racconta!!!

Un attimo che magari lo becco...

[Corvo]

Forse un po'OT, è la storia del mio PG di Ultima Online, Kaiser Souze; nato come semplice fabbro, diventato prode cavaliere di un piccolo impero e morto in gloria. Vi avverto che è molto romanzata, specie verso la fine. Il "giorno da eroe" che ha vissuto è, appunto, il giorno della sua morte.

--------------------------------------------------------------------------------

Ricordo ancora la prima volta che giunsi su Trammel, nelle terre di Lord British, col piccone in spalla ed un sacco vuoto nella mano sinistra. Sacco che ben presto speravo di riempire d'oro. Purtroppo, scavando e scavando, scoprii che trovare l'oro non era cosa così semplice: la roccia era dura, le mani piene di calli ed il sole cocente bruciava la mia pelle sino al tramonto. Le cose migliorarono quando finalmente raccimolai abbastanza soldi da comprarmi uno scarafaggio gigante addomesticato (il minerale grezzo pesa ragazzi, lasciatevelo dire...). Col tempo velocizzai il mio lavoro perfezionando la mia tecnica. Scrissi anche due libri, riportando tutto ciò che avevo appreso della mia arte:

Il Minatore: un mestiere per matematici (Prima e Seconda Edizione)

e Scava che ti passa! (un trattato meta-filosofico sull'indipendenza dell'uomo raggiunta tramite il proprio piccone)

Oltre a queste due piccole opere letterarie (che ahimè non riscossero abbastanza successo, tant'è che i miei colleghi della miniera cominciarono a prendersi gioco di me, dandomi del ciarlatano) pubblicai anche una mappa geologica completa delle zone montuose e miniere più ambite dai minatori di tutto il regno. Anche qui, però, la fortuna mi voltò le spalle e ben presto divenne arduo per me trovare un angolino con ancora qualche pepita da scavare.

Decisi dunque di mettere via il piccone per tempi migliori e andai in cerca di un nuovo lavoro. L'occasione si presentò quando incontrai il gentile fabbro di Haven. Egli mi disse: "ragazzo... come te la cavi a battere il ferro?". Io non l'avevo mai fatto prima ma conoscevo bene la materia prima, così accettai la sua prima proposta di lavoro (nulla di impegnativo: dovevo solo produrre una decina di pantaloni di maglia di ferro). Guadagnai un po'di soldi e scoprii che mi piaceva battere il ferro.

Da allora accettai diversi lavori, completandoli tutti con diligenza. Negli anni passati avevo scavato così tanto minerale che mi sarebbe stato sufficiente per ancora diversi anni. La mia nuova vita mi piaceva: battevo forte il mio martello contro la lamina metallica incandescente e ne apprezzavo ogni singola scintilla. Mi piacevano quelle scintille: mi facevano sentire vivo. Divenni tanto bravo che ben presto il fabbro smise di pagarmi con semplice oro: mi fornì infatti diversi martelli runici, grazie ai quali forgiai armi e armature magiche che, forse, tuttora qualcuno di voi sta utilizzando.

Ma i tempi cambiano e ben presto mi rendo conto che il semplice battere il ferro non mi soddisfa più. Decido di cambiare vita una volta per tutte. Prendo il mio martello runico d'oro e tutti i miei lingotti di Valorite e Verite. Passo giorni, chiuso nella mia officina a creare. Infine me ne esco con le mani distrutte, il martello ormai consumato ed un carro pieno di armamentari nuovi di zecca. Prendo dal carro un'armatura mista: ha pezzi di piastre, di maglia e ad anelli, di Verite e Valorite. La indosso, il metallo è freddo ma leggero e la sua superficie risplende, ricca del potere magico influssogli dal martello. Poi raccolgo l'unico oggetto ancora rimasto sul carro: una spada di Valorite. La punto verso il cielo, gridando le seguenti parole: "Celebruin, fiamma d'argento! Ora tu nasci per servirmi del tuo magnifico potere!".

Mesi e anni di duro addestramento mi attendevano. Diventai un guerriero tanto forte da sorprendere persino me stesso. Uccisi il mio primo drago che avevo solo 25 anni, con Celebruin ancora perfettamente integra, come quando l'avevo forgiata. Le mie indiscusse doti di gran combattente e di superbo fabbro (la cui professione avevo continuato a praticare, giusto per tenermi in esercizio), mi facilitarono l'entrata in una piccola gilda ma in via di rapida espansione. Nei primi tempi vengo rispettato: tutti mi salutano con ossequi e lusinghe e nei duelli vinco sempre io. Persino l'imperatore della gilda teme la mia forza distruttiva ma la spada che impugna valorosamente contro i nemici più forti reca inciso il mio nome, così anche lui sa di dovermi portare rispetto.

Ma un'ombra si erge a poco a poco alle mie spalle, senza che io la veda. Alcune misteriose morti e furti all'interno della gilda mettono tutti in guardia: qualcuno di indesiderato e terribilmente potente è entrato in gilda prendendo il posto di qualcun altro. La situazione si complica: tutti cominciano a guardarsi alle proprie spalle e l'atmosfera goliardica che un tempo si respirava in gilda presto scema a lasciar spazio all'angoscia e alla paranoia: nessuno si fida più di nessuno e l'imperatore è costretto a inventarsi un capro espiatorio per calmare le acque. La vittima, inutile dirlo, sono proprio io.

Vengo cacciato a malo modo dalla gilda. Girandomi indietro a rimirare il castello un'ultima volta, vedo sopra le sue mura il volto dell'imperatore che mi osserva. Le sue labbra si contraggono in un sorriso malefico, prima di sparire dietro le mura, così finalmente capisco: "ecco il colpevole, dunque...".

Passano altri mesi. Mi ritiro in contemplazione sulle montagne, cibandomi di carne di topo e bevendo neve scongelata. A poco a poco un sentimento di vendetta mi pervade, facendo emergere in me un lato oscuro che ancora non conoscevo.

Il desiderio di giustizia è tanto. Vesto l'armatura che da i più incandescenti soffi del drago mi ha difeso negli anni passati ed impugno Celebruin. Salgo infine in sella al mio Scarafaggio, unico compagno di sempre, e cavalco verso il castello, in cerca della sfida finale.

Giungo dopo settimane di peregrinaggio, infine, sotto le mura. Urlo il nome dell'imperatore, la spada sguainata. Ma egli non risponde. Solo allora noto che il castello non è più splendente come l'avevo lasciato, bensì logoro e sporco, come se nessuno se ne occupasse da diverso tempo.

Butto giù la porta, salgo le scale, sino ad entrare nella sala del trono. Seduto su di esso trovo un vecchio, magro e malnutrito, con in testa una corona troppo pesante per lui e sul fianco una spada che reca il mio nome. L'imperatore.

Imperatore: "sei infine giunto alla tua culla, Souze. Ti aspettavo..."

Io: "Risparmia il fiato vecchio demone, perchè tra poco te ne priverò. Per sempre!"

Avanzo lentamente verso la mia nemesi.

Imperatore: "così è questa la fine di questo povero vecchio. Abbandonato dai suoi sudditi; e ora costretto a fare i conti col proprio unico figlio!"

Mi aresto.

Io: "cosa hai detto?!"

Imperatore: "non ha più importanza, figliuolo. Il demone che era in me si è infine arreso. Ha abbandonato il mio corpo, lasciandolo preda della fine imminente."

Io: "fine? Ma di che stai parlando?! Dove sono tutti?!!!"

Imperatore: "scappati. L'altro ieri. L'esercito del barone rosso sta per invadere. Forse fai ancora in tempo ad andartene se ti è cara la vita..."

Io: "..."

Imperatore: "Non indugiare, figlio mio! Scappa e non voltarti indietro! Questo tuo vecchio imperatore morirà come vuole la tradizione cavalleresca: in sella al suo prode purosangue caricando verso il nemico per una fine gloriosa!"

Mi volto, con le lacrime agli occhi. Giunsi sino a qui credendo di trovare giustizia, invece ritrovai un padre che non avevo mai incontrato prima.

Io: "addio, padre."

Parto al galoppo, scendo le scale, sin fuori dal castello. Ma la mia corsa ben presto si arresta: davanti a me un esercito di 200 cavalieri in armatura rossa come il sangue sguainano le spade, pronti alla battaglia.

Io: "in sella al suo prode purosangue caricando verso il nemico per una fine gloriosa... Per l'imperatore!!!!!!!! Morte al nemico!!!"

Da quella battaglia, certo, non uscii vivo. Molti morirono sotto i miei colpi, sotto i colpi della mia amata Celebruin. Ora vago nel mondo sotto forma di fantasma, in cerca di mio padre. E se anche voi siete prodi e valorosi cavalieri, non piangete la mia morte ma glorificatela con le vostre lame, nel nome dell'Imperatore.

[BomberDede]

beh, io in realtà ho 2 momenti di gloria, il primo dopo una battaglia per la difesa del cromyr ci ritroviamo a combattere una maga dalla quale, una volta uccisa, esce un simpaticissimo balor....da bravissimo mezz'orco barbaro di 15° livello nn ci penso due volte e lo carico(volevo troppo al sua spada)...in siema e me c'era un ranger/guerriero/tempesta....alla fine a me rimanevano 25pf, a lui 18...ma lo strunz è morto sotto la mia ascia acida....ho anceh tenuto il conto di quelli uccisi prima: 79 guerrieri, 3 giganti, 3 troll, 1 generale e 2 glabrezu...si, sno una bestia..

il 2° momento di gloria è + compleso da spiegare:

io e il soltio guerriero una notte sognamo entrambi di essere imprigonati in un gabbia, grzie all'ira la apro facilmente e, doipo aver sfondato 30 porte, ci svegliamo nel nostor letto...non mi ero preoccupato, però nei giorni successivi accadono strani fatti nel nostro castello...un sacco di attachi(tra cui un dinosauro con 1200 simaptici pf) e bambini che sentono voci e che scappano dalla famiglie. Capita una notte un altro sogno...siamo in un campo e davanit a noi c'è un coniglio..oviiamente lo uccido x mangiarlo....arriva poi una voce che ci intima di seguirlo...ci svegliam con danvanti questo coniglio che ci aspetta, lo seguiamo e arriviamo in una galleria dove, priam dobbimao uccidere questo simatico coniglio che per l'occazione si era trasformato in un ibrido tra uomo e congili alto 2 metri, poi diustruggere una 20ina di globi di luce e, dopo esserci immersi in un lago ch eci cura le ferite un vermone con GS 20 con 4 simatici tentacoli sulla coda e il suo simpatico mrso velenoso...uccisolo ci ritroviamo davanti un cucciolo di drago purpureo e scopriam che ci ha fatto 1 prova per diventare un drago purpureo a tutti gli effetti....torna allora il babbo incazzato come una biscia che ci cacci avia a calci nel sedere dopo averci fatto promettere di non parlare in cambio di + pf...

naturalmente il mio amcio maghetto n mi ha creduto..sigh

[Codan il bardo]

Forse un po'OT, è la storia del mio PG di Ultima Online, Kaiser Souze; nato come semplice fabbro, diventato prode cavaliere di un piccolo impero e morto in gloria. Vi avverto che è molto romanzata, specie verso la fine. Il "giorno da eroe" che ha vissuto è, appunto, il giorno della sua morte.

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Ricordo ancora la prima volta che giunsi su Trammel, nelle terre di Lord British, col piccone in spalla ed un sacco vuoto nella mano sinistra. Sacco che ben presto speravo di riempire d'oro. Purtroppo, scavando e scavando, scoprii che trovare l'oro non era cosa così semplice: la roccia era dura, le mani piene di calli ed il sole cocente bruciava la mia pelle sino al tramonto. Le cose migliorarono quando finalmente raccimolai abbastanza soldi da comprarmi uno scarafaggio gigante addomesticato (il minerale grezzo pesa ragazzi, lasciatevelo dire...). Col tempo velocizzai il mio lavoro perfezionando la mia tecnica. Scrissi anche due libri, riportando tutto ciò che avevo appreso della mia arte:

Il Minatore: un mestiere per matematici (Prima e Seconda Edizione)

e Scava che ti passa! (un trattato meta-filosofico sull'indipendenza dell'uomo raggiunta tramite il proprio piccone)

Oltre a queste due piccole opere letterarie (che ahimè non riscossero abbastanza successo, tant'è che i miei colleghi della miniera cominciarono a prendersi gioco di me, dandomi del ciarlatano) pubblicai anche una mappa geologica completa delle zone montuose e miniere più ambite dai minatori di tutto il regno. Anche qui, però, la fortuna mi voltò le spalle e ben presto divenne arduo per me trovare un angolino con ancora qualche pepita da scavare.

Decisi dunque di mettere via il piccone per tempi migliori e andai in cerca di un nuovo lavoro. L'occasione si presentò quando incontrai il gentile fabbro di Haven. Egli mi disse: "ragazzo... come te la cavi a battere il ferro?". Io non l'avevo mai fatto prima ma conoscevo bene la materia prima, così accettai la sua prima proposta di lavoro (nulla di impegnativo: dovevo solo produrre una decina di pantaloni di maglia di ferro). Guadagnai un po'di soldi e scoprii che mi piaceva battere il ferro.

Da allora accettai diversi lavori, completandoli tutti con diligenza. Negli anni passati avevo scavato così tanto minerale che mi sarebbe stato sufficiente per ancora diversi anni. La mia nuova vita mi piaceva: battevo forte il mio martello contro la lamina metallica incandescente e ne apprezzavo ogni singola scintilla. Mi piacevano quelle scintille: mi facevano sentire vivo. Divenni tanto bravo che ben presto il fabbro smise di pagarmi con semplice oro: mi fornì infatti diversi martelli runici, grazie ai quali forgiai armi e armature magiche che, forse, tuttora qualcuno di voi sta utilizzando.

Ma i tempi cambiano e ben presto mi rendo conto che il semplice battere il ferro non mi soddisfa più. Decido di cambiare vita una volta per tutte. Prendo il mio martello runico d'oro e tutti i miei lingotti di Valorite e Verite. Passo giorni, chiuso nella mia officina a creare. Infine me ne esco con le mani distrutte, il martello ormai consumato ed un carro pieno di armamentari nuovi di zecca. Prendo dal carro un'armatura mista: ha pezzi di piastre, di maglia e ad anelli, di Verite e Valorite. La indosso, il metallo è freddo ma leggero e la sua superficie risplende, ricca del potere magico influssogli dal martello. Poi raccolgo l'unico oggetto ancora rimasto sul carro: una spada di Valorite. La punto verso il cielo, gridando le seguenti parole: "Celebruin, fiamma d'argento! Ora tu nasci per servirmi del tuo magnifico potere!".

Mesi e anni di duro addestramento mi attendevano. Diventai un guerriero tanto forte da sorprendere persino me stesso. Uccisi il mio primo drago che avevo solo 25 anni, con Celebruin ancora perfettamente integra, come quando l'avevo forgiata. Le mie indiscusse doti di gran combattente e di superbo fabbro (la cui professione avevo continuato a praticare, giusto per tenermi in esercizio), mi facilitarono l'entrata in una piccola gilda ma in via di rapida espansione. Nei primi tempi vengo rispettato: tutti mi salutano con ossequi e lusinghe e nei duelli vinco sempre io. Persino l'imperatore della gilda teme la mia forza distruttiva ma la spada che impugna valorosamente contro i nemici più forti reca inciso il mio nome, così anche lui sa di dovermi portare rispetto.

Ma un'ombra si erge a poco a poco alle mie spalle, senza che io la veda. Alcune misteriose morti e furti all'interno della gilda mettono tutti in guardia: qualcuno di indesiderato e terribilmente potente è entrato in gilda prendendo il posto di qualcun altro. La situazione si complica: tutti cominciano a guardarsi alle proprie spalle e l'atmosfera goliardica che un tempo si respirava in gilda presto scema a lasciar spazio all'angoscia e alla paranoia: nessuno si fida più di nessuno e l'imperatore è costretto a inventarsi un capro espiatorio per calmare le acque. La vittima, inutile dirlo, sono proprio io.

Vengo cacciato a malo modo dalla gilda. Girandomi indietro a rimirare il castello un'ultima volta, vedo sopra le sue mura il volto dell'imperatore che mi osserva. Le sue labbra si contraggono in un sorriso malefico, prima di sparire dietro le mura, così finalmente capisco: "ecco il colpevole, dunque...".

Passano altri mesi. Mi ritiro in contemplazione sulle montagne, cibandomi di carne di topo e bevendo neve scongelata. A poco a poco un sentimento di vendetta mi pervade, facendo emergere in me un lato oscuro che ancora non conoscevo.

Il desiderio di giustizia è tanto. Vesto l'armatura che da i più incandescenti soffi del drago mi ha difeso negli anni passati ed impugno Celebruin. Salgo infine in sella al mio Scarafaggio, unico compagno di sempre, e cavalco verso il castello, in cerca della sfida finale.

Giungo dopo settimane di peregrinaggio, infine, sotto le mura. Urlo il nome dell'imperatore, la spada sguainata. Ma egli non risponde. Solo allora noto che il castello non è più splendente come l'avevo lasciato, bensì logoro e sporco, come se nessuno se ne occupasse da diverso tempo.

Butto giù la porta, salgo le scale, sino ad entrare nella sala del trono. Seduto su di esso trovo un vecchio, magro e malnutrito, con in testa una corona troppo pesante per lui e sul fianco una spada che reca il mio nome. L'imperatore.

Imperatore: "sei infine giunto alla tua culla, Souze. Ti aspettavo..."

Io: "Risparmia il fiato vecchio demone, perchè tra poco te ne priverò. Per sempre!"

Avanzo lentamente verso la mia nemesi.

Imperatore: "così è questa la fine di questo povero vecchio. Abbandonato dai suoi sudditi; e ora costretto a fare i conti col proprio unico figlio!"

Mi aresto.

Io: "cosa hai detto?!"

Imperatore: "non ha più importanza, figliuolo. Il demone che era in me si è infine arreso. Ha abbandonato il mio corpo, lasciandolo preda della fine imminente."

Io: "fine? Ma di che stai parlando?! Dove sono tutti?!!!"

Imperatore: "scappati. L'altro ieri. L'esercito del barone rosso sta per invadere. Forse fai ancora in tempo ad andartene se ti è cara la vita..."

Io: "..."

Imperatore: "Non indugiare, figlio mio! Scappa e non voltarti indietro! Questo tuo vecchio imperatore morirà come vuole la tradizione cavalleresca: in sella al suo prode purosangue caricando verso il nemico per una fine gloriosa!"

Mi volto, con le lacrime agli occhi. Giunsi sino a qui credendo di trovare giustizia, invece ritrovai un padre che non avevo mai incontrato prima.

Io: "addio, padre."

Parto al galoppo, scendo le scale, sin fuori dal castello. Ma la mia corsa ben presto si arresta: davanti a me un esercito di 200 cavalieri in armatura rossa come il sangue sguainano le spade, pronti alla battaglia.

Io: "in sella al suo prode purosangue caricando verso il nemico per una fine gloriosa... Per l'imperatore!!!!!!!! Morte al nemico!!!"

Da quella battaglia, certo, non uscii vivo. Molti morirono sotto i miei colpi, sotto i colpi della mia amata Celebruin. Ora vago nel mondo sotto forma di fantasma, in cerca di mio padre. E se anche voi siete prodi e valorosi cavalieri, non piangete la mia morte ma glorificatela con le vostre lame, nel nome dell'Imperatore.

... decisamente FANTASTICA!!!!

[Codan il bardo]

beh, io in realtà ho 2 momenti di gloria, il primo dopo una battaglia per la difesa del cromyr ci ritroviamo a combattere una maga dalla quale, una volta uccisa, esce un simpaticissimo balor....da bravissimo mezz'orco barbaro di 15° livello nn ci penso due volte e lo carico(volevo troppo al sua spada)...in siema e me c'era un ranger/guerriero/tempesta....alla fine a me rimanevano 25pf, a lui 18...ma lo strunz è morto sotto la mia ascia acida....ho anceh tenuto il conto di quelli uccisi prima: 79 guerrieri, 3 giganti, 3 troll, 1 generale e 2 glabrezu...si, sno una bestia..

il 2° momento di gloria è + compleso da spiegare:

io e il soltio guerriero una notte sognamo entrambi di essere imprigonati in un gabbia, grzie all'ira la apro facilmente e, doipo aver sfondato 30 porte, ci svegliamo nel nostor letto...non mi ero preoccupato, però nei giorni successivi accadono strani fatti nel nostro castello...un sacco di attachi(tra cui un dinosauro con 1200 simaptici pf) e bambini che sentono voci e che scappano dalla famiglie. Capita una notte un altro sogno...siamo in un campo e davanit a noi c'è un coniglio..oviiamente lo uccido x mangiarlo....arriva poi una voce che ci intima di seguirlo...ci svegliam con danvanti questo coniglio che ci aspetta, lo seguiamo e arriviamo in una galleria dove, priam dobbimao uccidere questo simatico coniglio che per l'occazione si era trasformato in un ibrido tra uomo e congili alto 2 metri, poi diustruggere una 20ina di globi di luce e, dopo esserci immersi in un lago ch eci cura le ferite un vermone con GS 20 con 4 simatici tentacoli sulla coda e il suo simpatico mrso velenoso...uccisolo ci ritroviamo davanti un cucciolo di drago purpureo e scopriam che ci ha fatto 1 prova per diventare un drago purpureo a tutti gli effetti....torna allora il babbo incazzato come una biscia che ci cacci avia a calci nel sedere dopo averci fatto promettere di non parlare in cambio di + pf...

naturalmente il mio amcio maghetto n mi ha creduto..sigh

Carina lo prima, invece sulla seconda ti posso assicurare una buona realizzazione poetica (trionfale)

[Emerod Galanodel]

Codan, stimola la nostra curiosità, raccontaci una TUA storia; non intendo una di un PG del tuo gruppo ma una proprio accaduta a te personalmente.

[Codan il bardo]

Codan, stimola la nostra curiosità, raccontaci una TUA storia; non intendo una di un PG del tuo gruppo ma una proprio accaduta a te personalmente.

IO sono un narratore!!!!! E' ovvio che non ho vissuto in prima persona grandi gesta (per ora!!!!!).

E poi ancora non si è presentata l'occsione

[Emerod Galanodel]

IO sono un narratore!!!!! E' ovvio che non ho vissuto in prima persona grandi gesta (per ora!!!!!).

E poi ancora non si è presentata l'occsione

Si, Si... come no!!!

[Codan il bardo]

Si, Si... come no!!!

E' vero!!!!!

[Emerod Galanodel]

E' vero!!!!!

Scusa è vero...hai solo creato morte. A causa dei tuoi interessi sono morti 3 compagni.Niente di così eroico.

[Codan il bardo]

Non era colpa mia...

DM: Codan tira il D20 e fai una prova di raggirare!!

Codan: ok tiro... .....1....

OK è stata colpa mia, ma che devo fare, io invece di un giorno da eroe ho vissuto parecchi giorni come "becchino" (Maledetto DM)

[Nemo]

non posso che constatare che per molti il giorno di gloria equivalga al giorno del decesso...

ripensandoci, anche per me. c' è qualcosa di perverso in tutto questo...

[Emerod Galanodel]

IO intanto colgo l'occasione per dare il mio benvunuto ad una dolce madamigella che mi scuserà per questo mia tardiva accolgienza!!

Un gentile omaggio a titolo di scuse: :rose::rose::rose: QUOTE]

Grazie Toki per il tuo benvenuto!!!E grazie anche delle magnifiche rose

Codan mi riferivo al fatto che la missione che ha portato alla morte dei tuoi compagni è avvenuta xchè stavate conducendo una missione che andava a tuo solo favore e che gli altri nn erano convinti di svolgere (viaggio veramente lungo e pericoloso come poi è stato)

Comunque stiamo andando OT

Ciao ciao compagni

[Codan il bardo]

La verità è che ogni giorno per Codan è un giorno da eroe!!!!!!!

vabbè non proprio però!!!

[DarthVader]

non posso che constatare che per molti il giorno di gloria equivalga al giorno del decesso...

ripensandoci, anche per me. c' è qualcosa di perverso in tutto questo...

il giorno di gloria del mio più grande pg è coinciso con il giorno del suo matrimonio. più che altro è stato un breve periodo, però giocato tutto in una grandiosa ed estenuante giornata-maratona ruolistica. é stato un periodo di stragi: prima del matrimonio botte di qua e di là per salvare l'imperatrice di turno, uccidere il marito e scagnozzi vari, poi il matrimonio con l'imperatrice salvata, poi mi uccidono subito la consorte mentre il mio pg era in missione diplomatica, e sterminio sistematico e brutale degli assassini... ah la vendetta...

[Codan il bardo]

il giorno di gloria del mio più grande pg è coinciso con il giorno del suo matrimonio. più che altro è stato un breve periodo, però giocato tutto in una grandiosa ed estenuante giornata-maratona ruolistica. é stato un periodo di stragi: prima del matrimonio botte di qua e di là per salvare l'imperatrice di turno, uccidere il marito e scagnozzi vari, poi il matrimonio con l'imperatrice salvata, poi mi uccidono subito la consorte mentre il mio pg era in missione diplomatica, e sterminio sistematico e brutale degli assassini... ah la vendetta...

La vendetta porta al LATO OSCURO!!!!

Non farti trascinare Anakin, non farlo, NOOOOOOOO!!!

[DarthVader]

mentre giocavo a un certo punto si è pure sentita in sottofondo la marcia imperiale...

[BomberDede]

no, in d&d la vendetta è la cosa migliore ch epossa esserci...soprattutto se sei il più grosso

[Codan il bardo]

Scusate se ricaccio fuori il mio topic, ma devo sfogarmi!!!!

Il mio DM (per una volta devo ammetterlo) è stato FANTASTICO!!!!!!

Nell'ultima seduta della sua sessione di gioco ha creato un epilogo favoloso, ricollegando avvenimenti nell'arco di un intero anno di gioco!!!!

E lo scontro finale... quello sì che è stato un momento da EROI!!!!!

io (bardo/mago), un Cantauro (guerrero), un nano (guerriero) con 3 gregari, una umana (Emy, druida)...

...abbiamo affrontato...

...Un mago rosso (la persona che dovevo uccidere nella missione), protetto da una guardia nera (che in precedenza era il giocatore del DM quando io masterizzavo e che noi ci eravamo poi quasi ammazzati per far risorgere), un non morto pazzesco (non so chi fosse, ma il GS era 13) e per gran finale, un nostro amico nel party si era messo daccordo col master e per tutto il tempo che era stato con noi aveva solo recitato una parte... dunque sorprese a GO GO.

INOLTRE!!!!

Il mago rosso che dovevo uccidere si era rivelato alla fine il mio maestro di magia, che non avrebbe mai creduto che io riuscissi a sopravvivere a così tante difficoltà (ripeto una sessione durata più di un anno) e alla fine lo scontro è stato memorabile...

...inizio incontro alle 23:15 circa, dopo alcuni minuti di chiarimenti vari, si da il via alle danze con l'iniziativa...

...lo scontro finisce con la morte del Mago rosso, la guardia nera, il non morto dalla parte del nemico... mentre noi abbiamo perso solo i tre nani gregari (cmq una considerevole perdita)... e il PG che si era imboscato nel nostro party, per poi tradirci, si è dato alla fuga appena ha visto che la situazione buttava male.

...fine dello scontro ore 03:35, per una durata complessiva di "soli" 11 RD...

...durante lo scontro è successo di tutto: il mago prima è diventato invisibile, buttando tutti nel panico (tranne me che avevo previsto una mossa del genere dal DM), poi ha iniziato a lancare incantesimi devastanti tipo cerchio di morte, palle di fuoco massimizzate e incantesimi di paura con TS astronomici...

...poi sono riuscito ad aggiustare le cose con vedere invisibilità, l'ho inquadrato, e con polvere luccicante l'ho reso visibile... in modo che i miei lo facessero a pezzi... così non è stato perchè dopo lo scontro con i seguaci tutti erano a pezzi, quindi ho lanciato un bel fulminozzo addosso al mago e con i miei mitici D6 l'ho fatto secco!!!!!

...come dice Valentino...

...CHE SPETTACOLO!!!!!!...