Strikeiron Inviata 1 Luglio 2005 Segnala Inviata 1 Luglio 2005 Nessuno ha sentito notizie sulla prossima diffusione nei cinema in Italia di questo nuovo film di Miyazaki?
chandwick Inviato 1 Luglio 2005 Segnala Inviato 1 Luglio 2005 No, non ne ho mai sentito parlare. Ma di cosa tratta?
Shar Inviato 1 Luglio 2005 Segnala Inviato 1 Luglio 2005 L'unica notizia che ho è che andrò a vederlo. In Italia (almeno nei cinema della nostra zona) si fa questo ragionamento: Cartoni=Bambini, e si proietta alle tre del pomeriggio... Così sembra non sarà per Miyazaki... anche se è uscito il 2 settembre scorso negli USA, non so quando uscirà qui, anche se temo dopo l'estate.
Strikeiron Inviato 1 Luglio 2005 Autore Segnala Inviato 1 Luglio 2005 No, non ne ho mai sentito parlare. Ma di cosa tratta? Miyazaki è ritenuto un genio dell'animazione giapponese (ha vinto l'orso d'oro al festival di Berlino ex equo con un altro film con "La città incantata")... «Howl's Moving Castle», l'animazione che batte la fiction di Dario Zonta Anche la Mostra di Venezia, quest'anno, ha il suo film d'animazione in Concorso. Dopo Berlino e Cannes, rispettivamente con La città incantata e Shreck 2, il Lido accoglie il principe dell'animazione: Hayao Miyazaki. Giapponese di Tokio, è stato scoperto dal pubblico occidentale proprio con La città incantata. Nel 2002 vince l'Orso d'oro a Berlino, l'Oscar per il miglior film d'animazione e, cosa ancor più significativa, sbanca i botteghini portando il grande pubblico a vedere un cartone animato (definizione limitativa) che non sia quello natalizio e tradizionale della Disney, quello digitale e «off» della Pixar o quello «contro» della Dreamworks. Il mondo dell'animazione ha, almeno, tre grandi vie: quella americana, quella giapponese e più timidamente, quella europea, soprattutto francese, al cui ultimo rappresentante, Sidney Chomet di Appuntamento a Belleville, il nostro Miyazaki sembra occhieggiare quando mischia per Howl's Moving Castle, ambientazioni in costume con il modernismo tecnologico. L'ultima fatica di Miyazaki è l'adattamento dell'omonimo romanzo della scrittrice inglese Dianne Wynne. Siamo in Europa alla fine dell'Ottocento: città di eclettiche architetture asburgiche e inglesi, dominate da palazzi imperiali di assoluta magniloquenza, e alpeggi bianchi e verdi con caprette e pastori fanno da sfondo a una storia di «streghe e principi». L'inizio, anche esteticamente, ricorda il candore di Heidi e Candy Candy minacciato dall'ombra di immense aeronavi da combattimento alla Capitan Harlock. In questa «città incantata» Miyazaki disegna, infatti, l'ombra scura della guerra. I cieli dell'Ottocento europeo sono attraversati da navi da guerra volanti, congegni macchinosi e ferrosi con ali a forma di remi e frastuono e fumo. A contendere questi mostri di ferro è il mago Howl, bello come l'argento di giorno e cupo come l'uccello notturno cui è costretto a trasformarsi. È la prima delle metamorfosi cui assistiamo, il primo incantesimo, metà magia a metà condanna. Il principe Howl vive in un castello errante con un bambino e un diavoletto per fuoco che manda avanti il baraccone. Sul Castello per caso vi sale una nonnina, in verità una dolce ragazza invecchiata da un ennesimo incantesimo. Insieme a uno spaventapasseri, a un cagnolino asmatico e una vecchia strega afflosciata e senza poteri, libereranno Howl dalla condanna ad essere rapace alato e il mondo dalla guerra. Il film è un po' più difficile del precedente La città incantata, perché meno narrativo e più onirico. Si aprono nella tela della vicenda, mondi su mondi e ogni invenzione ne porta un'altra in un carosello di infinite possibilità. Come quelle che apre la porta del Castello errante. Sopra c'è una girandola colorata e prima di uscire gli abitanti la fanno correre. Dal colore che essa sceglie cambia il mondo che fa trovare fuori: una città o le Alpi. Il Castello errante è così che si nasconde dalle bombe e dalla distruzione. In questo consiste il detto di Miyazaki che recita: «I film non si fanno usando la logica, bensì aprendo le porte dell'inconscio». L'inconscio e il talento di questo maestro dell'animazione hanno attraversato la Mostra con la lucentezza e la rapidità di una stella cometa. Howl's Moving Castle viaggia in altri cieli e illumina dall'alto il triste film del Concorso che gli è succeduto: Tout un hiver sans feu. È stata un po' una cattiveria programmarlo a così stretto contatto. La tristissima storia di una coppia che ha perso la figlia e ne metabolizza il lutto sulle alpi Svizzere, paga due volte di più il suo essere un mediocre film da manuale e di essere incredibilmente pesante. Viva l'animazione!
Shar Inviato 1 Luglio 2005 Segnala Inviato 1 Luglio 2005 Ultime notizie non confermate da fonti ufficiali ma rinvenute in un sito di appassionati che hanno messo in piedi un conto alla rovescia: Nov. 2 - Howl's Moving Castle di Hayao Miyazaki (-124 gg)
Strikeiron Inviato 1 Luglio 2005 Autore Segnala Inviato 1 Luglio 2005 Verso il 2 settembre....FORSE questi i doppiatori: Ecco i nomi dei doppiatori della versione italiana di Howl's. Sophie: Roberta Pellini Howl: Francesco Bulckaen Strega delle Lande: Ludovica Modugno Calcifer: Luigi Ferraro Markl: Furio Pergolani Rapa: Marco Vivio Paggi di Suliman: Fabrizio DeFlaviis Bessie: Antonella Rinaldi Fanny: Emanuela Rossi Lettie: Domitilla D’Amico Re di Ingary (Howl): Fabrizio Temperini Re di Ingary: Roberto Draghetti Madam Suliman: Maria Pia Di Meo
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