Renis Inviata 16 Gennaio 2009 Segnala Inviata 16 Gennaio 2009 Non sara' alta letteratura, anzi, ben lontani dall'essere lavori letterari degni di essere definiti capolavori, i romanzi marchiati Forgotten Realms-Dragonlance ed altri costituiscono perlopiu' curiose finestre in quel mondo tanto amato da noi giocatori di ruolo (e in particolare di Dungeons&Dragons) in cui incantesimi, talenti e insomma tutte quelle regole e quelle vicissitudini tipiche di una normale sessione vengono trasposte su carta. Certo, talvolta gli scrittori si concedono ad ampie licenze poetiche, permettendo cose che in qualsiasi campagna giocata con criterio non avverrebbero mai, se non corrompendo il Dungeon Master. Leggevo appunto la saga di Icewind Dale (R. A. Salvatore), rendendomi conto che Drizzt do'Urden e compagni in questi libri ci vengono presentati come autentiche macchine di distruzione di massa, imbattibili, insuperabili, capaci di imprese degne dei livelli epici, fra cui distruggere un demone maggiore (Drizzt VS Errtu, primo libro della succitata trilogia) nonostante un dislivello di grado sfida di 10 e piu'! Il rapporto realta' di gioco/finzione letteraria e' evidente quando confrontiamo il Drizzt di Forgotten Realms 3.5 (una pallida figura di combattente, che sarei in grado di abbattere con un PG di 5 livello) alla sua controparte letteraria (un guerriero formidabile, in grado di far impallidire la dea ragno stessa!). Insomma, certi che i libri WOTC e simili puntino ad un pubblico di lettori ben definito (giocatori di ruolo) come mai all'atto pratico veniamo delusi da assurdita' ed incoerenze inspiegabili? Non trovate che i romanzi sarebbero di gran lunga piu' accattivanti per noi giocatori di ruolo se si attenessero di piu' al regolamento? E con questo non intendo dire che tutta la magia della fantasy debba ridursi al tiro di dado, ma perlomeno mantenere un certo equilibrio...
Cyrano Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Alcuni partono dall'idea di Forgotten Realms di AD&D non è che per caso questo è uno di quelli? Purtroppo rimane il fatto che i Forgotten sono più di uno (non so se la prima edizione li aveva e non so se sono usciti per la quarta) e quindi immagino anche i "poveri" scrittori... Però sono considerazioni un po' vaghe perché di quei libri ne lessi solo uno quindi non prenderle alla lettera e mi scuso se sono errate.
andrea15172 Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 I romanzi di FR, a mio parere, sono storie loffie, poco aderenti all'ambientazione, e cosa non da poco , hanno inquinato in maniera spaventosa la Storia dell'ambientazione stessa, tant'è che l'hanno resa un truogolo mostruoso, pieno di contraddizioni, tant'è che prima hanno dovuto far uscire un libro apposta per far chiaro ( grand history of the Realms ) e poi con l'arrivo del Forgotten Realms player's Guide ( Sì, Cyrano , è uscita anche per la 4e , e l'hanno presentata a Lucca in Italiano ) hanno fatto piazza pulita ammazzando per la decima volta Mystra e posticipando il tutto di 100 anni . R.A. salvatore è tutto tranne che un bravo scrittore, e ha contribuito a rendere mitiche una delle razze più sopravvalutate della storia del fantasy ( i drow ) . Icewind dale mi ha fatto vomitare e l'ho rimossa dalla memoria . La saga del cacciatore è illeggibile . Tutto è IMHO, naturalmente .
NinjaFelice Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 salvatore imho non fa così schifo la saga della regina ragno a me è piaciuta molto Per quanto riguarda gli altri libri con il marchio FR è vero che ci sono molte licenze poetiche, io non ho mai letto niente su drizz ma ho letto molto su elminister e co e ci sono cose come: una persona che scopre all'improvviso di avere il fuoco magico, e che prima non aveva fatto altro che la locandiera, poi si ritrova con vari livelli di canalizzatore del fuoco magico all'improvviso senza neanche minimamente soddisfare i requisiti però questo serve a fare bello un libro e secondo me è accettabile
Renis Inviato 16 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 nel secondo libro della saga di Icewind Dale, Wulfgar (che nel primo libro viene dipinto come un barbaro potentissimo, dai muscoli d'acciaio e possessore della reliquia Aegis-fang, e in effetti l'uccisione del vecchio drago bianco Icingdeath ci fa supporre che sia almeno di livello 10) arriva in una taverna malfamata di Luskan dove i suoi compagni gli intimano di fare attenzione ai comuni tagliagole della citta', una banda di miserabili ldr che supponiamo di livello primo... in effetti Salvatore ci tiene a precisare che una lama silenziosa puo' uccidere in ogni momento... ma non ci spiega come mai un barbaro puro di livello alto come Wulfgar con schivare prodigioso debba temere il furtivo di certe mezze calzette! una cosa e' la licenza poetica, che puo' starci se usata saggiamente, un'altra e' presentarci prima un personaggio come un eroe onnipotente per poi - a seconda della necessita' - abbassarlo a un livello infimo. tremendo.
LudTW Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 nel secondo libro della saga di Icewind Dale, Wulfgar (che nel primo libro viene dipinto come un barbaro potentissimo, dai muscoli d'acciaio e possessore della reliquia Aegis-fang, e in effetti l'uccisione del vecchio drago bianco Icingdeath ci fa supporre che sia almeno di livello 10) arriva in una taverna malfamata di Luskan dove i suoi compagni gli intimano di fare attenzione ai comuni tagliagole della citta', una banda di miserabili ldr che supponiamo di livello primo... in effetti Salvatore ci tiene a precisare che una lama silenziosa puo' uccidere in ogni momento... ma non ci spiega come mai un barbaro puro di livello alto come Wulfgar con schivare prodigioso debba temere il furtivo di certe mezze calzette! una cosa e' la licenza poetica, che puo' starci se usata saggiamente, un'altra e' presentarci prima un personaggio come un eroe onnipotente per poi - a seconda della necessita' - abbassarlo a un livello infimo. tremendo. Attenzione. Vorrei sottolineare il fatto che anche nei manuali Wulfgar è un png di livello inferiore al 10°, la sua forza deriva dal suo potentissimo martello! Wulfgar non viene mai abbassato a un livello infimo, semplicemente anche se è molto più potente di un semplice popolano deve guardarsi dagli attacchi alle spalle di un ladro, non mi sembra una cosa strana! Altrimenti sarebbe come dire: "sono un pg di 20° livello, ho 240 pf, ma che importa se un ladro mi conficca il suo coltello tra le scapole, tanto mi fa solo 4 danni..."
Silverleaf Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 nel secondo libro della saga di Icewind Dale, Wulfgar (che nel primo libro viene dipinto come un barbaro potentissimo, dai muscoli d'acciaio e possessore della reliquia Aegis-fang, e in effetti l'uccisione del vecchio drago bianco Icingdeath ci fa supporre che sia almeno di livello 10) arriva in una taverna malfamata di Luskan dove i suoi compagni gli intimano di fare attenzione ai comuni tagliagole della citta', una banda di miserabili ldr che supponiamo di livello primo... in effetti Salvatore ci tiene a precisare che una lama silenziosa puo' uccidere in ogni momento... ma non ci spiega come mai un barbaro puro di livello alto come Wulfgar con schivare prodigioso debba temere il furtivo di certe mezze calzette! una cosa e' la licenza poetica, che puo' starci se usata saggiamente, un'altra e' presentarci prima un personaggio come un eroe onnipotente per poi - a seconda della necessita' - abbassarlo a un livello infimo. tremendo. Giusto per fare un po' di luce: i romanzi da te citati sono basati sulla edizione vecchia di D&D ovvero AD&D, con regole leggermente diverse. Inoltre non è detto che chia ha scritto i libri abbia in giocato al gioco di ruolo(o vi abbia anche solo dato una lettura al regolamento). Secondo me mischiare le regole con la letteratura ammazza quest'ultima, toglie quell'aura di "supereroe" ai protagonisti.
Elayne Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 I Libri sono libri. Ahimè si, sono scritti male, nel senso, non corrispondo alla realtà delle ambientazioni, ma come è stato detto, ci sono attenuanti. Io ho letto solo romanzi di Ravenloft. Anche qui ti vengono a volte i brividi, ma comunque mi sono sempre piaciuti molto. Basta leggerli con la mentalità giusta.
Renis Inviato 16 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Giusto per fare un po' di luce: i romanzi da te citati sono basati sulla edizione vecchia di D&D ovvero AD&D, con regole leggermente diverse. Inoltre non è detto che chia ha scritto i libri abbia in giocato al gioco di ruolo(o vi abbia anche solo dato una lettura al regolamento). Secondo me mischiare le regole con la letteratura ammazza quest'ultima, toglie quell'aura di "supereroe" ai protagonisti. Salvatore afferma, proprio nel primo libro della saga, che dopo anni di gioco e' stato entusiasmante scrivere di D&D (ahinoi). Quindi questo fatto e' risolto. Ma voglio concordare e porre il caso di un autore che, prima di scrivere libri di D&D, non aveva mai giocato e forse tantomeno sentito parlare di D&D: poniamo il caso di Laurell Hamilton, una delle poche scrittrici per la TSR/WOTC ad essere diventata famosa al di fuori di questo mondo e autrice di "Morte di un signore oscuro" (Ravenloft). Questo è uno dei suoi primi libri, e dopo poche pagine si capisce che: non conosce niente , se non a grandissime linee, dell'ambientazione; non ha la più pallida idea di cosa sia D&D, ne' tantomeno delle capacita' dei personaggi della sua storia! Se improvvisamente scrivi di qualcosa che non entra nel tuo mondo, che non ti appartiene, i cui diritti sono proprieta' di altri e di cui non conosci nulla, l'unica spiegazione è che... ti è stato chiesto! Dubito che la signora Hamilton, non sapendo cosa sia D&D, un giorno si sia svegliata e di sua iniziativa abbia detto: "Oggi mi metto a scrivere di D&D!" E' risaputo che i libri dedicati a FR sono una vetrina dell'ambientazione, un modo molto elegante di attirare nuovi giocatori. E fin qui sono d'accordissimo. Ma arrivare a denigrare cio' che per noi giocatori di ruolo un'ambientazione, i suoi eroi, le sue sfide, rappresentano per riempire la vetrina, beh... e' tutta un'altra storia. Commissionare libri va bene ma bisogna saperlo fare. Tutto questo e' ovviamente imho.
LudTW Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Salvatore afferma, proprio nel primo libro della saga, che dopo anni di gioco e' stato entusiasmante scrivere di D&D (ahinoi). Quindi questo fatto e' risolto. Ma voglio concordare e porre il caso di un autore che, prima di scrivere libri di D&D, non aveva mai giocato e forse tantomeno sentito parlare di D&D: poniamo il caso di Laurell Hamilton, una delle poche scrittrici per la TSR/WOTC ad essere diventata famosa al di fuori di questo mondo e autrice di "Morte di un signore oscuro" (Ravenloft). Questo è uno dei suoi primi libri, e dopo poche pagine si capisce che: non conosce niente , se non a grandissime linee, dell'ambientazione; non ha la più pallida idea di cosa sia D&D, ne' tantomeno delle capacita' dei personaggi della sua storia! Se improvvisamente scrivi di qualcosa che non entra nel tuo mondo, che non ti appartiene, i cui diritti sono proprieta' di altri e di cui non conosci nulla, l'unica spiegazione è che... ti è stato chiesto! Dubito che la signora Hamilton, non sapendo cosa sia D&D, un giorno si sia svegliata e di sua iniziativa abbia detto: "Oggi mi metto a scrivere di D&D!" E' risaputo che i libri dedicati a FR sono una vetrina dell'ambientazione, un modo molto elegante di attirare nuovi giocatori. E fin qui sono d'accordissimo. Ma arrivare a denigrare cio' che per noi giocatori di ruolo un'ambientazione, i suoi eroi, le sue sfide, rappresentano per riempire la vetrina, beh... e' tutta un'altra storia. Commissionare libri va bene ma bisogna saperlo fare. Tutto questo e' ovviamente imho. Scusa ma la tua posizione non è condivisibile! Un'autriceche scrive di D&D si deve attenere ai fatti avvenuti nell'ambientazione ma mi sembra che sia doveroso che ci metta del suo e che sottolinei il fatto che anche un barbaro di 20° livello è in fondo un umano, certamente molto potente, un eroe da ricordare nelle leggende, ma sempre un umano.
Jade Silvershine Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Scusa ma la tua posizione non è condivisibile! Un'autriceche scrive di D&D si deve attenere ai fatti avvenuti nell'ambientazione ma mi sembra che sia doveroso che ci metta del suo e che sottolinei il fatto che anche un barbaro di 20° livello è in fondo un umano, certamente molto potente, un eroe da ricordare nelle leggende, ma sempre un umano. Tu parli di "sfumature", ma io purtroppo so bene quello di cui parlava Renis, cioè far scrivere opere a persone che non ne hanno proprio un'idea, al di là della bravura. Si va molto al di là del "metterci del proprio".
LudTW Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Tu parli di "sfumature", ma io purtroppo so bene quello di cui parlava Renis, cioè far scrivere opere a persone che non ne hanno proprio un'idea, al di là della bravura. Si va molto al di là del "metterci del proprio". Ti assicuro che io ho letto tutti i libri che Salvatore ha scritto su Drizzt (tranne l'ultimo) e tutte queste grandi incoerenze non le ho riscontrate!
Jade Silvershine Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Ti assicuro che io ho letto tutti i libri che Salvatore ha scritto su Drizzt (tranne l'ultimo) e tutte queste grandi incoerenze non le ho riscontrate! Il mio discorso (e anche quello di Renis, visto che cita Hamilton) non si limitava ai libri scritti da Salvatore. Per quanto mi riguarda stavo pensando in particolare al quinto libro della serie "guerra della regina ragno". Oppure anche alla serie "Avatara", ma non so quanto sia da imputare alla traduzione orribile.
LudTW Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Il mio discorso (e anche quello di Renis, visto che cita Hamilton) non si limitava ai libri scritti da Salvatore. Per quanto mi riguarda stavo pensando in particolare al quinto libro della serie "guerra della regina ragno". Oppure anche alla serie "Avatara", ma non so quanto sia da imputare alla traduzione orribile. Probabilmente è colpa della traduzione che, effettivamente, è molto, ma veramente molto, scarsa (per non dire di peggio)
Renis Inviato 16 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Il fatto che lo stile di uno scrittore piaccia o non piaccia e' puramente soggettivo (almeno in parte, per i Seldarine). Ma fra mettere farina del proprio sacco e deformare l'ambientazione fino a farla divenire un luogo grottesco, in cui uccisori di draghi e giganti del gelo (con un solo colpo!) tremano come donnicciuole alla vista di tagliagole da taverna, insomma in una bolgia, un'accozzaglia ricca solo di incoerenze - perche' attenzione, e' del rapporto d'incoerenza fra il nostro amato D&D e delle sue vetrine letterarie che stiamo parlando -, questo e' tutto un altro discorso. Un discorso, imho, lontano dall'essere soggettivo per chi ama davvero D&D. Ps. sono madrelingua inglese e leggo i libri in originale: vi dico che talvolta con le traduzioni guadagnano qualche punto!
LudTW Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Ma fra mettere farina del proprio sacco e deformare l'ambientazione fino a farla divenire un luogo grottesco, in cui uccisori di draghi e giganti del gelo (con un solo colpo!) tremano come donnicciuole alla vista di tagliagole da taverna, insomma in una bolgia, un'accozzaglia ricca solo di incoerenze - perche' attenzione, e' del rapporto d'incoerenza fra il nostro amato D&D e delle sue vetrine letterarie che stiamo parlando -, questo e' tutto un altro discorso. Un discorso, imho, lontano dall'essere soggettivo per chi ama davvero D&D. Io, invece, questa la chiamo coerenza, come ho già detto precedentemente in più di un post, un personaggio, anche se ha battuto un drago, non per questo è immortale e dovrà comunque guardarsi dai tagliagole. Altrimenti facciamo il ragionamento ho 200 pf chi se ne frega se mi piantano un pugnale nelle scapole, che è puro metagaming! Ricordo inoltre che Wulfgar, secondo i manuali, è di livello inferiore al decimo e la sua forza è data in gran parte dal suo martello...
Renis Inviato 16 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 La sua forza e' data dal suo martello, d'accordo, ma un barbaro di livello 10 con un'arma epica non puo' guardarsi da tagliagole di locanda. Imho se non ammetti che R. A. Salvatore innalza a livelli di potenza inaudita i protagonisti, per poi degradarli fino a livelli infimi, se non riconosci che vengono mossi come marionette a seconda dell'utilita' del caso di questo -- di questi scrittori poco abili e poco esperti del gdr che tanto amiamo e di cui scrivono impunemente, ebbene non ho nient'altro da aggiungere.
Jade Silvershine Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 Ps. sono madrelingua inglese e leggo i libri in originale: vi dico che talvolta con le traduzioni guadagnano qualche punto! Ah, siamo messi bene.
LudTW Inviato 16 Gennaio 2009 Segnala Inviato 16 Gennaio 2009 La sua forza e' data dal suo martello, d'accordo, ma un barbaro di livello 10 con un'arma epica non puo' guardarsi da tagliagole di locanda. Imho se non ammetti che R. A. Salvatore innalza a livelli di potenza inaudita i protagonisti, per poi degradarli fino a livelli infimi, se non riconosci che vengono mossi come marionette a seconda dell'utilita' del caso di questo -- di questi scrittori poco abili e poco esperti del gdr che tanto amiamo e di cui scrivono impunemente, ebbene non ho nient'altro da aggiungere. Io non vedo tutta questa potenza nei personaggi di salvatore, dopotutto Wulfgar e Drizzt sono in difficoltà quando sfidano un gruppo di giganti. Si trovano in difficoltà in moltissime situazioni! L'unica eccezione è il combattimento contro il Balor del quale mi sfugge il nome. Comunque erano da prendere in considerazione anche il luogo del combattimento (una caverna deove l'estrno faceva notevole fatica a muoversi). Vorrei sottolineare il fatto che se due avventurieri si preoccupando dei ladri e dei tagliagole non vengono affatto sminuiti, anzi, è proprio quello che ogni avventuriero degno di questo nome dovrebbe fare!
Renis Inviato 17 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato 17 Gennaio 2009 Io non vedo tutta questa potenza nei personaggi di salvatore, dopotutto Wulfgar e Drizzt sono in difficoltà quando sfidano un gruppo di giganti. Si trovano in difficoltà in moltissime situazioni! L'unica eccezione è il combattimento contro il Balor del quale mi sfugge il nome. Comunque erano da prendere in considerazione anche il luogo del combattimento (una caverna deove l'estrno faceva notevole fatica a muoversi). Vorrei sottolineare il fatto che se due avventurieri si preoccupando dei ladri e dei tagliagole non vengono affatto sminuiti, anzi, è proprio quello che ogni avventuriero degno di questo nome dovrebbe fare! non nego che la tentazione di rispondere e' troppo forte: il demone in questione si chiama Errtu, e Salvatore specifica che la sua potenza e' tale da essere seconda (o addirittura pari) a quella dei Principi Demoniaci! ricordiamo dunque che in quanto Demone Unico, Errtu ha sicuramente teletrasporto superiore a volonta', e trovarsi in una posizione "svantaggiosa" non puo' costituire - in uno scontro che vede sfidarsi un Demone Unico e un ranger drow di livello medio - un errore fatale appunto perche' Errtu puo' teletrasportarsi in ogni momento (per non parlare della grande lista di capacita' magiche che possiede). inoltre, a Drizzt basta addirittura un SINGOLO colpo di scimitarra per abbattere il demone. mettendo caso che il nostro amico del sottosuolo abbia crittato... Errtu avra' i suoi grassi 300 PF e passa, no? ma questi sono dettagli, quello che imho importa e' tutto cio' che ho ribadito nei precedenti messaggi. Salvatore&Co. sono dei mestieranti che hanno deformato e abbrutito bellissime ambientazioni.
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