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D&D 3.5 - Bo - Vita nel Bazaar


Wazabo

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Inviato

Il sole ha ormai lasciato spazio alle stelle, quando arrivate al tempio di St Cuberth.

Il tempio è un edificio a due piani, rivestito di marmo bianco, con venature blu oltremare. Spicca particolarmente sugli altri edifici, non tanto per le dimensioni, ma per il colore. La maggior parte delle costruzioni di Cauldron sono di colore tendente al nero, lo stesso della roccia vulcanica usata per costruirle.

Due statue rappresentanti dei guerrieri, sempre dello stesso marmo, si trovano ai lati della massiccia porta di legno. Il loro volto fissa il vuoto, dietro di voi, mentre innalzano le loro mazze al' imbrunire.

Sopra l' architrave c'è una grossa scritta in comune:

DOVE C'E' LEGGE C'E' SPERANZA.

Il portone non è chiuso a chiave, e senza perdere tempo entrate. All' interno la struttura non è molto grande... La prima cosa che vedete è la statua di St. Cuberth, al lato opposto dell' entrata, sembra giudicare con il semplice sguardo chiunque entri. Ai lati ci sono delle piccole cappelle, mentre ai piedi della statua c'è un piccolo altare.

C'è un chierico dentro al tempio, sta pregando. Quando vi sente si gira di scatto, prima vi fissa con uno sguardo severo. "Benvenuti nella casa della legge, signori, cosa posso far per v... Ma cos'è success..." Dopo aver visto chi state trasportando e in che stato si trova il chierico scatta in piedi e si infila in una delle due porte laterali del tempio.

Dopo qualche attimo esce dalla stessa porta una giovane donna, i suoi capelli marroni hanno qualche segno di una grigia e prematura vecchiaia, indossa una tunica marrone, ed un simbolo di St. Cuberth d'oro appeso al collo, con una collana.

Si muove rapidamente verso di voi, "Spero mi comprendiate, ma è meglio che prima di qualsiasi parola, io pensi a Zuit."

La donna vi fa cenno di distenderlo al suolo, poi, con una preghiera a St Cuberth richiama uno dei suoi incantesimi. Le ferite del poveretto spariscono un po' alla volta, finchè non rimane traccia del più piccolo graffio.

"Zuit ti senti meglio?"

Il malcapitato riapre gli occhi, molto letamente.

@ Zuit

Spoiler:  
Sei rimasto svenuto per pochi minuti, ma a te sembra sia trascorsa una vita intera. Apri gli occhi, vedi una faccia familiare, la riconosci, è Jenya, la sacerdotessa del tempio. Attorno a te ci sono altre figure, erano presenti nel vicolo, sono quelli che hanno fatto scappare i tuoi assalitori.

"Zuit ti senti meglio?" E' Jenya a parlarti.


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Inviato

a fatica dico

Jenya... che ci fai qui? dove sono?

poi di mi alzo di scatto farfugliando

Il randello!!! dov'è? il demone... lui ... io...

poi metto a fuoco le altre persone

Chi sono questi? O no! Le avranno viste!

mi copro d'impulso la testa con il cappuccio e dando le spalle alle figure mi rivolgo a Jenya dicendo

Chi sono questi Jenya?

@DM

Spoiler:  
Jenya è il generico "chierico" del mio bg?
Inviato

"Questi sono coloro che ti hanno soccorso!"

Mi aspettavo un po più riconscenza...mah...

Mi rivolgo alla giovane donna:"Sono Ludwig Rote, faccio parte della guardia cittadina, abbiamo trovato il vostro confratello svenuto in un vicolo poco distante in quanto era stato aggredito da dei malviventi!"

Mi giro nuovamente verso la figura incappuciata:"Sai dare una descrizione di coloro che ti hanno ridotto in questa condizione?"

Inviato

"Io sono Henvy Planck VII della casata dei Plack, chievico di St.Cutbevt!" dico tronfio del mio titolo "e anche io faccio pavte dei nobil-uomini che hanno salvato la tua veligiosa vita" e alzo il mento guardando il cielo, così da mostare il lato migliore della mia persona, ovvero tutto me stesso

Inviato

Mi volto verso gli altri e stando attento a coprirmi la testa dico

Voi? eravate voi quelli nel vicolo?

mi fermo un attimo, poi

Credo di dovervi delle scuse allora... Come credo abbiate capito sono Zuit del Randello, chierico di Saint Chubert...

poi li osservo con attenzione per individuare persone sospette

meglio essere prudenti... questi DICONO di avermi salvato, ma sarà vero?

Inviato

"se evavamo noi quelli nel vicolo?" dico quasi sconcertato da tale sfiducia nelle mie parole "mettete fovse in dubbio la pavola di un Planck? Cevto che c'evo io nel vicolo bovghese Zuit...un cavalieve come me non poteva lasciave un indifeso come voi alla mevcè di quattvo banditi..." dico come se fosse una cosa ovvia

Inviato

Guardo Henry con aria di sufficenza

Mamma mia...

Torno a rivolgermi a Zuit:"Bene, scuse accettate, immagino che lei possa identificare i suoi aggressori!"

Inviato

A dire il vero no... so solo che erano due uomini e una donna. Tutti e tre avevano la faccia dipinta, metà azzurra, metà bianca. Non so chi fossero, ma sò perchè mi hanno aggredito...

mi giro per guardare Jenya

Riguarda sicuramente gli orfani...

Inviato

"e chi è il mavvano che attacca una pevsona che vuole aiutave degli ovfani?" dico sorpreso "che vazza di pevsone ignobili sono...bisogna favgliela pagave di cevto...diteci...che vogliono quelle bestie d'essevi da dei povevi ovfani?"

Inviato

seguo i soccorritori finchè non entrano nel tempio...poi mi appoggio ad un muro (possibilmente all'ombra) dal quale posso osservare se escono dal tempio...mi farò raccontare tutto quando usciranno....

Inviato

"Che vigliacchi! Come hanno potuto..." Scuoto il capo, come in segno di disgusto "Ma voglio ancora vedere, se hanno il coraggio di fare gli sbruffoni contro uno come me!".

Poi il mio sguardo passa su Zuit "Comunque il mio nome è Noran, Noran figlio di Norven!"

Inviato

Assumentdo un'aria ufficiale ed impettita dico

Mi dispiace, ma anche se mi avete salvato non posso rivelarvi nulla senza il permesso di un mio diretto superiore... cioè Jenya ...

Inviato

La donna ascolta le vostre parole in silenzio, poi interviene.

"Benvenuti nel tempio della legge, io sono Jenya Urikas, e sono in debito con voi, vi ringrazio con tutto il cuore, probabilmente, se non fosse stato per voi, Zuit a quest' ora sarebbe morto."

La donna fa qualche passo verso la statua, poi continua. "Sono in debito con voi, quindi vi spiegherò cos'è successo." La donna fa un lungo sospiro e comincia a raccontare. "Da qualche tempo a questa parte, sono cominciati una serie di rapimenti, molto particolari. Non vengono rapiti giovani rampolli di famiglie nobili, oppure ricchi mercanti, ma poveri bambini dell' orfanotrofio cittadino.. Ovviamente le autorità non vogliono problemi, e siccome nessuno denuncia i fatti, la vita continua come sempre. Io tuttavia non posso permettere che qualcuno possa stare al di sopra della legge, e vorrei proprio sapere dove vanno a finire quelle povere creature. Ho così deciso di mandare Zuit ad investigare..." La donna si rattrista un attimo, soffermandosi ad osservare Zuit "Non avrei mai immaginato che la situazione fosse così grave.. Questo mi porta a pensare che ci sia qualcosa di alquanto grosso sotto. Non è che potete descrivermi gli assalitori, o magari possedete uno dei loro oggetti..."

Inviato

Esattamente, anzi... se non ricordo male avevo raccolto un pò di informazioni, ma ho la mente annebbiata, devo pensarci...

@DM

Spoiler:  
Se avevo scoperto qualcosa fammelo sapere, sennò dico che non ricordo;-)
Inviato

Guardo in faccia la sacerdotessa:"Io non li ho visti che per pochi secondi, per quello che mi ricordo erano tre tizi vestiti di nero con le facce dipinte, forse segno di appartenenza a qualche setta oscura... comunque è indecoroso che l'orfanatrofio non abbia denunciato la sparizione dei bambini ai miei superiori! Provvederò a farlo io stesso!"

Mi giro verso Zuit:"A che punto sono arrivate le tue ricerche?"

Inviato

riflettendo un pò dico

Non molto... solo che i bambini rapiti sono quattro. Si chiamano Deakon, Evelyin, Lucilda, Terrem... Nessuno dei gli altri bambini ha visto niente, e tutte le porte dell orfanotrofio erano chiuse e tutte sono dotate di lucchetti e serrature all' avanguardia.

Inviato

quanto parlano questi...

durante tutta la discussione ero rimasto in disparte ad osservare i presenti e sopratutto a riflettere sulle loro parole

non c'è niente da fare, i guai mi perseguitano...però quei bambini...

tiro un lungo sospiro e mi intrometto nella discussione in atto parlando ad alta voce rivolto a tutti i presenti, ma guardando principalmente Zuit e Jenya...

credo di poter essere molto più preciso di queste persone nel raccontarvi l'accaduto, infatti sono stato il primo ad arrivare e a scagliare una freccia contro gli assalitori, quando gli altri sono arrivati li avevo già fermati. le descrizioni fisiche che avete dato sono precise, posso solo aggiungere che la donna ha usato una bacchetta per sparire; inoltre ho esaminato la scena e non ho trovato indizi, se non questo pugnale e dicendo questo estraggo con velocità fulminea il pugnale dallo stivale, porgendolo dalla parte del manico verso la sacerdotessa

@DM

Spoiler:  
prova conoscenze arcane +3 per vedere se conosco la bacchetta
Inviato

La sacerdotessa prende il pugnale, "Molto, molto interessante, questo potrebbe darci parecchie informazioni, aspettatemi qui un attimo.." La sacerdotessa si reca dietro la statua e ritorna dopo un attimo impugnando una mazza. "Non dovrei usarlo, ma visto che questo è un caso estremo... Questa mazza offre dei potenti poteri divinatori, forse potremmo scoprire qualcosa.."

La donna si allontana leggermente da voi, posizionandosi ai piedi della statua. Sta impugnando la mazza con una mano e il pugnale con l' altra. Poi attiva il potere dell' arma... Passano un paio di secondi di silenzio assoluto.. Di scatto la donna volge lo sguardo verso l' alto, ed il suo corpo sembra come essere posseduto da qualcosa.

Lentamente la testa si abbassa, fino a fissare nel vuoto, dietro di voi. Il corpo della chierica trema, i suoi occhi sembrano uscire dalle orbite. Con una voce profonda, completamente diversa dalla sua, Jenya, proferisce queste parole.

I lucchetti sono le chiavi per trovarli.

Guardate oltre le tende, sotto il Calderone,

ma fate attenzione alle porte dentate.

Scendete nella fortezza di malachite,

dove con oro si comprano preziose vite.

Un mezzo nano li possiede, ma non per molto.

Dopo queste parole, la donna a poco a poco torna in se.

@ Gebreth

Spoiler:  
Puoi immaginare che fosse un effetto simile ad invisibilità, o comunque un' illusione.

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