Lothavier Inviato 13 Marzo 2009 Segnala Inviato 13 Marzo 2009 Per Richizo Spoiler: Osservo impassibile il pugnale saettare allo scoperto, alla fine mi aspettavo di essere tenuto d'occhio anche se forse non fino a questo punto. Comunque sono sereno mentre esprime il suo pensiero e la sua domanda. "Ja, certamente Messer Richizo", rispondo alla fine, incuriosito.
Wiggly Inviato 14 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 14 Marzo 2009 Per Richizo e Klaus Spoiler: Sentite le carrozze fermarsi e poco dopo la portiera del mezzo vi viene prontamente aperta dal ghoul... siete nel cortile interno di Palazzo Pepoli...
Wiggly Inviato 14 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 14 Marzo 2009 Per Victoria Spoiler: La carrozza si ferma come da abitudine nella piazza che si apre alle spalle di San Petronio, la cainita scende aiutata dal servitore a cassetta e si avvia silenziosa verso lo scuro portone dell'università. Arrivata davanti agli imperiosi battenti, scarta furtivamente a destra ed entra rapida, come la sua prudenza le ha insegnato a fare negli anni, in una porticina laterale poco distante, non prima di aver dato una rapida ma attenta occhiata che nessuno potesse vederla. Rinchiusa la porta alle proprie spalle, sale veloce per la scala di servizio dell'università, la via usata dai servi e dagli assistenti personali dei professori per portare attrezzature e cadaveri per le lezioni. Scivola contro la parete di sinistra fino a trovare la porticina segreta del suo alloggio, sposta la mattonella che ormai riconoscerebbe anche al buio per fare scattare il meccanismo di apertura e rapida come un gatto entra nel suo spazioso rifugio. La stanza è come era stata lasciata. Victoria appende con fare distratto la pesante cappa ancora bagnata sul'appendiabiti, scruta i libri ordinatamente aperti a ricoprire l'intera superficie della gigantesca scrivania, come a prendere di nuovo contatto attraverso questo gesto con tutto ciò che stava studiando e che aveva lasciato in sospeso. Dopo poco si getta stancamente sull'elegante letto a baldacchino finemente intagliato che la accoglie da secoli durante le ore diurne, abbandonandosi all'abbraccio dell'alba ormai alle porte e sprofondando in un pacifico torpore, mentre ancora la sua testa ricalcola tutti gli eventi della giornata per dar loro un senso...
padishar Inviato 15 Marzo 2009 Segnala Inviato 15 Marzo 2009 per klaus Spoiler: il fedele ghoul apre la portiera della carrozza, il mio sguardo non indugia su di lui e torna allo Tzmisce. "scusate la franchezza con la quale ora vi chiederò questa cosa." spero sinceramente che non si offenda, ma mi sembra corretto dimostrargli la mia sincerità " che intenzioni ha nei confronti della città di bologna? immagino che il suo ruolo non avrà termine con la consegna di questo messaggio." per il master Spoiler: non mi fido di lui. ma gli ordini di giacomo sono stati chiari. io obbedisco, anche se devo sembrare il re degli ipocriti. I miei intenti non sono ancora pacifici, ma lo scherzetto del pugnale mi ha fatto conquistare in parte la sua fiducia... penso.
Lothavier Inviato 15 Marzo 2009 Segnala Inviato 15 Marzo 2009 per Richizo Spoiler: Osservo il mio interlocutore per un lungo momento, poi rispondo. "Ci sono cose che il Vescovo Asinelli deve fare, perché ora lui e Prendiparte sono più rivali che mai. Io non ho intenzioni, solo l'ordine di Antichi Sabbat di assistere lui in vista di nostra nuova fratellanza. So di alcuni Custodi mandati come ambasciatori in baronie Tzimisce per stesso scopo. Probabile che in poco tempo riuscirò a tornare in Baviera." Detto questo gli indico cortesemente la porta della carrozza, io scenderò dopo di lui.
padishar Inviato 18 Marzo 2009 Segnala Inviato 18 Marzo 2009 per klaus Spoiler: "oh, spero vivamente che la vostra presenza sia il più piacevole possibile e che duri il tempo necessario. Quando le danze saranno finite, avremo modo di festeggiare a modo." sorrido a klaus. Rimetto il pugnale nella manica e scendo dalla carrozza porgendo una mano allo tzmisce per aiutarlo a scendere. Spero di non essere stato troppo invadente, ma d'altra parte, chiedere non è il mio metodo abituale per sapere le cose. " venite, messere. è tempo che vi mostri il luogo ove riposerete... e tempo per un piccolo dono."
Wiggly Inviato 18 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 18 Marzo 2009 Per Klaus e Richizo Spoiler: Il Toreador scorta il nobile ambasciatore all'interno dell'edificio corrispondente all'ala est e gli fa strada lungo la scalinata principale e diversi corridoi fastosamente abbelliti da pomposi quadri, entrambi seguiti da un numeroso seguito di servi e dallo sciancato ghoul, tutti intenti a trasportare diligentemente le pesanti valigie del nuovo ospite. Arrivati in una lussuosa suite riccamente arredata di ogni necessario al fine di gridare a chiunque vi avesse soggiornato un’idea di opulenza e maestosità tali da levare il fiato anche ad un re, i servitori si mettono subito all’opera sotto il comando del ghoul per sistemare il bagaglio e riempire gli armadi, mentre i due cainiti fanno un rapido giro di ispezione delle varie stanze che compongono lo spazioso appartamento. “Spero che la sistemazione le sia all’altezza” – sancisce con fare quasi impertinente Richizo – “ho curato personalmente l’acquisto di quasi tutta la mobilia e l’arredamento di questo spazio... posso quasi dire che sia una mia creatura, e ne vado orgoglioso!”. “Non credo di essere mai stato in presenza di cotanta armonia di gusto” – risponde Klaus – “sicuramente, se i miei sonni non saranno sereni, non sarà certo per colpa del mio domicilio. La stanza è semplicemente perfetta... ringrazi Giacomo per l’ospitalità fintanto che non avrò modo di farlo personalmente e a lei i miei complimenti per lo splendido lavoro.” proclama con un leggero inchino dando fondo a tutta la sua diplomazia e conoscenza dell’etichetta. “Ora, se voleste scusarmi... ho delle cose da ordinare prima di potermi coricare, se non le dispiace vorrei congedarmi per il giorno, ho fatto un lungo viaggio e sono molto stanco.”. Il Toreador si prodiga a sua volta in una elegante riverenza e fa per uscire dalla stanza assieme ai servitori aggiungendo: “La comprendo e la lascio dunque alla sua intimità, ci vediamo al prossimo tramonto e buon riposo... se dovesse necessitare di qualsiasi cosa non esiti a chiedere a chiunque della servitù o a me in persona.” e chiude la porta nell’uscire dalla stanza.
Wiggly Inviato 18 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 18 Marzo 2009 Per Richizo e Giacomo Spoiler: Richizo, tornato nell’ampio cortile per superarlo e raggiungere i suoi appartamenti, vede entrare la carrozza di Pepoli dal portone principale e i cavalli fermarsi ad un gesto deciso del loro cocchiere all’altezza del portone centrale dell’edificio maestro. Nel mentre che il cainita si avvicina, un servitore apre la porticina del mezzo e la figura di Giacomo spunta dalle ombre spettrali del ventre della carrozza...
Wiggly Inviato 19 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 19 Marzo 2009 Per Klaus Spoiler: Il nobile Tzimisce, dopo aver sistemato con cura i suoi effetti personali nella nuova dimora si abbandona su una delle comode quanto sfarzose poltrone che arredano il ricco salotto, rimane perso nei suoi pensieri per qualche minuto mentre il suo fido servo lavora alacremente per rassettare ogni cosa e disporre tutto a piacimento del suo sire, quindi con un gesto del braccio chiama a sé il suo aiutante che prontamente si presenta umile al suo cospetto. “Oggi ti sei comportato bene, Gunther, sono stato finalmente contento del tuo agire dopo mesi di delusioni, voglio premiarti.” – dice in tono tranquillo il severo cainita – “Stanotte potrai dormire e siccome le felici notizie della nottata mi hanno messo particolarmente di buon umore, voglio concederti anche il lusso di stendere nuovamente quel tuo impertinente braccio e la tua inutile gamba” e dicendo questo appoggia le sue mani sul tremante quanto rattrappito servitore. Le sue dita come per magia penetrano nella carne di Gunther come se fossero eteree ma abbastanza solide da piegare ossa, tendini e muscoli col loro tocco. La gamba e il braccio del ghoul rispondono ubbidienti al potere del sangue ritornando nelle loro giuste posizioni mentre il poveretto trattiene a stento le urla di dolore che questa operazione gli procura. Passano pochi minuti e lo Tzimisce torna ad appoggiarsi allo schienale, soddisfatto del suo operato mentre il servo si rialza ansimante e sudato, ma magicamente ristabilito da parte delle sue menomazioni. Singhiozzando per il dolore e per la gioia di poter di nuovo toccarsi il volto con la sua mano sinistra, Gunther sibila: “Fi rincrazio di cvore, Fostra fenefica maeztà! Ziete zenpre kompazionefole nela Fostra spietateza!". Di risposta Klaus commenta in tono quasi annoiato ma pur sempre velatamente intimidatorio: ” Va ora, e riposa. Avrò bisogno di te domani, e se mi servirai bene – non come prima di partire – potrai mantenere il tuo aspetto attuale”, il tono tagliente di queste ultime parole fa mancare un battito al fragile cuore del servo, che con un inchino prontamente si congeda. “Zi, Patrone.” sussurra mentre tremante chiude la porta della sua stanza.
padishar Inviato 22 Marzo 2009 Segnala Inviato 22 Marzo 2009 Per giacomo Spoiler: Apena vedo la carrozza rientrare nel cortile, un sincero sorriso mi compare nel volto. Sono contento che sia ritornato e rimango in attesa dell'uscita di Giacomo dalla carrozza. Lo abbraccio (sarò stato troppo impulsivo...ma è lo stesso) e dico a bassa voce "è quello che aspettavamo"
piri Inviato 22 Marzo 2009 Segnala Inviato 22 Marzo 2009 Per Richizo Spoiler: Mentre rifletto sui profondi cambiamenti che si abbatteranno su Bologna, quella che un tempo fu la MIA città (anche se solo la piccola parte visibile ai vivi), la carrozza si ferma. Indugio un attimo nell'abitacolo, caldamente avvolto dall'oscurità. Apro la porta, e mi colpisce subito il cielo, che pericolosamente si sta schiarendo poco prima dell'alba. Ricambio il sorriso e l'abbraccio di Richizo con sincero trasporto, piacevolmente colpito dal suo commento. Lo prendo a braccetto, conducendolo velocemente verso l'interno del palazzo e con fare da congiurato gli sussurro: "Ordunque racconta, hai finalmente cambiato idea sullo straniero?" mi fermo un attimo, appoggiando le mani sulle spalle del mio amico e guardandolo dritto negli occhi "e ti prego, sii sincero. DEVO sapere cosa realmente pensi di lui, è assai importante, per sapere come accoglierlo e se va messo alla prova..." poi sorrido con un'espressione indecifrabile e riprendo il cammino verso le mie stanze accompagnato dal Toreador.
padishar Inviato 24 Marzo 2009 Segnala Inviato 24 Marzo 2009 per giacomo Spoiler: Sostengo lo sguardo di Giacomo con un sorriso "Sinceramente non so se possiamo ancora fidarci di lui, ma per il momento direi che è più utile da "vivo" che da morto. Accoglilo al meglio, in quanto potrebbe essere una pedina importante del piano. il suo ruolo a quanto mi ha detto è semplicemente aiutare ed assistere la transizione di questo particolar momento.. tutto sommato, non posso dire che mi dispiaccia come soggetto. Crede fermamente nella causa.." mi fermo un'attimo a riflettere.. c'è qualcosa forse che mi sono dimenticato?" ah, ha notato l'interesse particolare di Asinelli verso Victoria..a quanto ho capito non è molto in concordia con gli Usurpatori.. ma d'altra parte, chi non lo è?! gli ho detto di non preoccuparsi dato che sarò la sua guardia.." mi permetto una breve risata e seguo Giacomo in attesa di ordini
piri Inviato 24 Marzo 2009 Segnala Inviato 24 Marzo 2009 Per Richizo Spoiler: Mi unisco alla risata del mio amico "Perfetto...semplicemente perfetto...adesso andiamo a riposare, che domani sarà una notte movimentata"...e salutandolo con un abbraccio mi allontano da Richizo dirigendomi verso le mie stanze.
Wiggly Inviato 24 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 24 Marzo 2009 Si chiude così la turbolenta nottata, con gli ultimi due cainiti che si dirigono rispettivamente nei loro alloggi di palazzo Pepoli, che statuario li abbraccia nel rassicurante tepore delle sue stanze. Sull’imponente edifico e tutto intorno i primi raggi del pallido sole invernale accendono la neve che ricopre la città ancora addormentata, sfavillando giochi di luce simili a diamanti eterei nell’aria gelida e limpida dell’alba. Le strade si rianimano, gli abitanti si destano ignari degli accadimenti notturni, le strade si affollano di carri, carrozze e pedoni... la vita delle vacche riempie assordante le vie del centro senza però riuscire a penetrare il profondo sonno dei suoi immortali signori.
Wiggly Inviato 24 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 24 Marzo 2009 Tramonta finalmente il sole e il suo rosso acceso colora la neve sui tetti e sulle torri della città in un ultimo abbraccio prima del riposo. La tenebra cala sul borgo, come uscita dagli antri dei portici e dalle nicchie nei vicoli, finalmente libera e in grado di diffondere, prendendo possesso delle strade e riempiendo l’aria che sembra rabbrividire al tocco del buio. Le vie si spopolano dei mercati, delle bancarelle e dei bolognesi, poche persone rallentano il loro incedere ritardatario come rapite dalla notte che le culla in un assonnata carezza. Dal massiccio palazzo nobiliare che incombe su via D’Azeglio, una carrozza con quattro figure a bordo esce al suono dei cavalli che nitriscono sotto la frustata sapiente del loro cocchiere. Si dirige verso destra, giunge ai piedi della maestosa torre Asinelli che incombe austera sull’incrocio e svolta ancora a destra per imboccare la strada maestra. Fatto qualche centinaio di metri, il mezzo rallenta per attraversare il possente portone della sera precedente e ritrova l’ampio cortile ora libero dalla neve della notte scorsa, la servitù già attende sulla soglia dell’ingresso principale che gli occupanti escano dalla vettura. Quando la porticina della carrozza viene aperta, i quattro immortali scendono e con fare deciso si dirigono verso l’entrata, ormai esperti della strada da percorrere. Salgono gli statuari gradini dello scalone principale preceduti dal solito ghoul e attraversano la selva di corridoi fino alla ormai nota anticamera dal lugubre arredo dove vengono fatti accomodare. Nell’uscire il servo rivolge loro un umile inchino aggiungendo viscido: “Sua Eccellenza vi riceverà subito, stasera è particolarmente eccitato, sono secoli che non vedevo il mio signore così pericolosamente attivo... addirittura credo di averlo persino sentito fischiettare!” e come scosso da un gelido fremito di terrore si desta dai suoi discorsi e chiude la porta della stanza lasciando gli occupanti nel silenzio.
Wiggly Inviato 26 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 26 Marzo 2009 La nera porta a specchi dello studio di Asinelli si apre e il servitore fa un cenno formale a tutti di entrare. Una volta varcata la soglia, il gruppo si accorge che il buio nel lussuoso ambiente è differente dalla sera precedente, le ombre sono più scure, l’aria è più fredda e le tenui candele che bruciano sul pesante tavolo sembrano tentare disperatamente di sopravvivere, simili ad agnellini circondati da un branco di enormi lupi famelici. Più i quattro individui si portano verso le loro sedie già predisposte ai piedi della regale poltrona cremisi, più l’etere intorno a loro sembra sfrigolare di gelide scintille invisibili, tali da scatenare una immemore reazione di brivido in corpi ormai lontani secoli dall’ultima sensazione umana. Dal fondo della stanza, come a plasmarsi dalle ombre viventi che la riempiono, esce lento Asinelli con in mano diverse pergamene, si avvicina al suo scranno e vi si siede composto, facendo un cenno ai suoi ospiti di fare lo stesso sulle loro sedute. Senza alterare di una virgola il suo viso inespressivo, ripone delicatamente le carte che reggeva sul tavolo, badando bene di non sgualcirle, infine rivolge la sua attenzione ai quattro facendosi scuro in volto, mentre delle dita di tenebra scendono lungo la sua scura veste fino ad accarezzare i braccioli della poltrona, per poi dissolversi.
Wiggly Inviato 26 Marzo 2009 Autore Segnala Inviato 26 Marzo 2009 “Buona sera signori miei, spero siate riposati perché un arduo compito vi attende...” pronuncia Asinelli con un tono autoritario tale da fare abbassare il già pallido bagliore delle fiammelle sul tavolo. Gli occhi del Vescovo sembrano accendersi di un’aura innaturale e le ombre intorno alla coterie cominciano a vorticare in modo alieno come spiriti di un mondo lontano. Quando tutto torna ad acquietarsi, l’alto prelato ricomincia a parlare, e il suo tono questa volta è un misto di risolutezza e premeditazione tali da fermare il cuore in chiunque ne abbia ancora uno funzionante: “I miei... anzi, i nostri propositi sono semplici... Prendiparte deve cadere! Ma se questo fosse facile l’avrei già fatto secoli fa... purtroppo il nobiletto è tutt’altro che stupido e men che meno sprovveduto e questo rende la questione molto più problematica.” – si adagia contro lo schienale e giunge la dita in modo riflessivo davanti a sé – “Ho i miei motivi per fidarvi di voi e usarvi per raggiungere lo scopo comune, per questo ho deciso di rendervi partecipi di un piano che ho elaborato nei decenni e che mi metterà in condizione di esautorare Alberigo. Per raggiungere lo scopo però occorre essere cauti e preparare un elaborato raggiro nei confronti di una certa congrega che ho scoperto risiedere all’interno delle mura della città e che è particolarmente sensibile a determinati stimoli... noi è su quei punti che dovremo agire per fare sì che essi lavorino a nostro comodo e che ci aiutino nel nostro scopo. Il gruppo in questione è una confraternita di cavalieri templari, stabilitasi segretamente a Bologna diverse decadi passate e che vive tra S. Stefano e la Torre della Maggione. Sono grossomodo in una dozzina e al momento sono occupati, secondo le mie fonti, a costruire una copia del Santo Sepolcro nei sotterranei di S. Stefano, la ragione per cui stanno facendo tutto ciò è che pensano che per salvare il mondo, l’unico modo sia quello di fare risorgere il Cristo Salvatore. Fortunatamente per noi la loro follia è assecondata da stralci di pergamene in loro possesso che spiegano un folle quanto inutile rituale per compiere tutto ciò. Io ho qui in mio possesso una copia esatta e completa di quelle pergamene” – e indica le carte adagiate sul tavolo – “in queste però sono apportate alcune essenziali modifiche per fare sì che questi idioti creduloni lavorino per noi... qui infatti è scritto che per compiere il fatidico rito si necessita di una boccia di sangue del Cristo, la quale è gelosamente conservata in una misteriosa cripta nei pressi di Gerusalemme.”. Alzando gli occhi al cielo per un attimo si lascia sfuggire un leggero sorriso subito controllato e dopo un breve momento di riflessione torna a concentrarsi sui suoi interlocutori: “Vedete, il mio scopo principale è quello di impossessarmi di quel sangue, ma non vedo ragione per intraprendere un viaggio lungo e periglioso alla volta di Gerusalemme per passare indicibili e rischiosi pericoli, quando c’è una valida manica di folli in grado di farlo al posto mio, non trovate!?” – e scoppia in una sonora risata compiaciuta – “quelle vacche fanatiche possono benissimo svolgere quello che per noi sarebbe un duro lavoro data la distanza e il problema a spostarsi in una città così piena di luoghi trasudanti una così nauseante idolatria. Ed è proprio qui, miei cari, che entrate in gioco voi... il vostro delicato compito è quello di avvicinare questa combriccola di bigotti ed entrare nelle loro grazie, al fine di poter dare loro la “vera” pergamena completa e fare sì che quegli stolti partano per fare il nostro lavoro... al loro ritorno vi impossesserete del prezioso sangue e me lo porterete, così io potrò sbarazzarmi finalmente di Prendiparte e la città sarà Sabbat!”
Lothavier Inviato 3 Aprile 2009 Segnala Inviato 3 Aprile 2009 Ascolto con attenzione le parole del vescovo, prendendo nota mentalmente di ogni cosa e di ogni sfumatura nella voce, e attendo ancora in silenzio dopo che ha finito di parlare, sperando che qualcuno prenda la parola. Dato che sembrano tutti immersi nelle loro riflessioni, decido di schiarirmi la voce, anche se ovviamente si tratta di un gesto volto solamente ad attirare l'attenzione. "Se ho capito bene, intendete far scarrozzare questi fanatici per mezza Europa fino a Gerusalemme alla ricerca di una boccia di sangue secco. Sembra buona idea già per fare in modo che portino via loro assurda fede dalla città, ma in che modo quel sangue può aiutare noi a rovesciare Prendiparte? O meglio, siete sicuro che questo sangue vecchio di mille anni esista davvero e che abbia la forza che voi sperate? Ovviamente, onorato vescovo, è solo un chiarimento per comprendere meglio vostro piano e realizzarlo nel modo migliore."
Wiggly Inviato 3 Aprile 2009 Autore Segnala Inviato 3 Aprile 2009 “La tua domanda è più che ben spesa mio caro Klaus” – dice Asinelli mentre giocherella distrattamente con un cordone del suo vestito – “Sono abbastanza certo che quel sangue esista e sia anche recuperabile in un sudicio sotterraneo di qualche bislacca chiesa, si vada a sapere se di fede musulmana o cristiana, in quel luogo cambiano sponda come bandiere al vento. In verità vi posso anche testimoniare che non è una boccia di sangue secco ma di sangue tenuto fresco dal potere della magia, una magia antica e potente” e lancia una complice occhiata a Victoria accennando un sorrisetto scaltro. Poi si china verso i suoi interlocutori come a voler tenere segrete le parole che gli sarebbero uscite dalle labbra di lì a poco: “Se quel sangue fosse realmente il sangue di Gesù Cristo Salvatore – e si fa il segno della croce – esso avrebbe il potere di incenerirci nel solo momento in cui si stesse nella stessa stanza o forse anche da più distante... quello che quei bigotti ignoranti e creduloni non sanno è che quello è sì sangue arcano... ma NON di Gesù Cristo!” e il suo famelico sguardo predatore passa in rassegna quasi tagliando l’aria davanti a sé i quattro vampiri che ha davanti...
piri Inviato 4 Aprile 2009 Segnala Inviato 4 Aprile 2009 Dalla mia sedia non mi scompongo, in attesa che qualcun altro faccia LA domanda. Notando che nessuno vuol fare il passo così avventato (e compiacendomi in parte tra me e me che nessuno dei miei compagni sia così impulsivo) cambio discorso: "Dunque, mio Signore, non ci resta che entrare in contatto con questi fanatici. Dall'alto della Vostra infinita saggezza avete un consiglio da darci sul modo in cui ci convenga avvicinarli?"
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