Wiggly Inviato 5 Aprile 2009 Autore Segnala Inviato 5 Aprile 2009 Asinelli si lascia pigramente adagiare contro lo schienale della poltrona senza disgiungere le mani davanti al suo petto, suona un piccolo campanellino di vetro lavorato che prende da una delle tasche dell'abito e attende qualche secondo. Dalla porta che da nei suoi alloggi esce celermente Ugo con in mano un aristocratico e quasi pacchiano vassoio d’argento sul quale sono adagiate le cinque ricche coppe che erano state servite la notte precedente, si porta vicino al tavolo con il capo chino e vi fa scivolare sopra il vassoio, poi porge la più sfarzosa al suo sire che nel mentre aveva teso noncurante la mano. L'antico cainita afferra nelle sue esili dita il regale calice, ne annusa con religiosità il contenuto e ne prende un leggero sorso. Dopo aver deglutito rivolge una occhiata severa al suo servo dicendo con voce bassa e secca: "E' appena tiepido, portami un'altra volta una schifezza del genere e mi berrò il tuo di sangue! Lo sai che voglio che sia APPENA sgorgato... ora vattene, incompetente, prima che mi arrabbi nell’appurare la tua inettitudine!". Il ghoul, con il terrore negli occhi, boffonchia una scusa tra le labbra che nemmeno i presenti non riescono a sentire da tanto è esile e insicuro il suo tono di voce, si prostra nel più languido inchino che si sia mai visto tremando come una foglia e a marcia indietro, senza mai dare le spalle al suo padrone, esce dalla stanza. Ritornata la calma, Asinelli si rivolge a Giacomo, tornando in volto rilassato: "Mio caro Giacomo, da quello che mi è stato riferito questi stolti bigotti passano la maggior parte del tempo nella loro dimora a fantasticare. Spendono anche ore e ore della loro inutile vita nella chiesa di S. Stefano, dove stanno approntando la farsa che vi dicevo prima, ma a quest’area noi non possiamo avere accesso se non su loro invito. Un altro luogo invece, sicuramente più accessibile, dove poterli incontrare è la Taverna del Santo, un posto che mi è stato detto trovarsi su via Farini e che è meta dei loro "pellegrinaggi" almeno un paio di volte a settimana. Qui sono stati visti diverse volte in abiti comuni a bere e convertire annoiati avventori con le loro ipocrite follie. Ho visto i volti di cinque di loro attraverso le menti delle mie spie e ora te ne passerò il ricordo affinché anche tu possa riconoscerli, non oppormi resistenza.". Detto questo, i suoi occhi fissano intensamente Giacomo accendendosi di un rosso soprannaturale mentre il suo interlocutore sembra perdersi per qualche attimo nella loro luce ammaliatrice. Pochi istanti e tutto torna alla normalità con Giacomo che sembra come ridestarsi da un momento di distrazione.
padishar Inviato 15 Giugno 2009 Segnala Inviato 15 Giugno 2009 Osservo l'intera scena sorseggiando il calice che ho rapidamente prelevato dal vassoio prima dello scatto d'ira di asinelli. Questo sangue va bene come qualunque altro. Attendo che asinelli termini con le sue operazioni mentali e dico con un ghigno sulle labbra "bene, vuol dire che ci faremo convertire da questa masnada di folli credenti" bevo d'un fiato il sangue rimasto nella coppa. " Se giacomo sa chi sono questi figuri.. tanto vale andare a fare un sopralluogo immantinente" faccio per alzarmi dalla sedia e lo faccio, conscio di aver impiegato anche troppo tempo ad ascoltare il vecchio prelato "con permesso, mio signore" Eseguo un leggero inchino rivolto ad asinelli e lancio uno sguardo a giacomo, attendendo una sua mossa
piri Inviato 15 Giugno 2009 Segnala Inviato 15 Giugno 2009 "Mio frettoloso amico, resta!" dico rivolto a Richizo. "Al solito il tuo zelo è encomiabile, ma ritengo che l'incontro con queste persone sia da pianificare un po' meglio. Senza il tuo 'Lampo' entreresti nella tana del lupo vestito da pecora?" Comportandomi come se fossi a casa mia inizio a passeggiare su e giù per la stanza, intorno alle sedie, con un braccio piegato dietro la schiena e l'altra mano che regge il mento. Nel muovermi parlo a voce udibile, sto solo esternando i miei pensieri, ma lo faccio parlando tra me e me incurante che il resto dei presenti segua il filo dei miei pensieri o meno. "Suppongo che tali persone preferiscano convertire avventori solitari e non un intero gruppo. Suppongo inoltre che tali individui ritengano che, in tempi come i nostri, solo il volgo potrebbe, per noia o altre faccende di ordine terreno, mancare ai propri doveri di Fedele. Mandare in tale osteria uno solo di noi, opportunamente mascherato, potrebbe essere la giusta esca. Se gestiita con acume questa operazione potrebbe portarli ad uscire dalla loro tana ed ad attrarli nella tana del VERO lupo. Una volta sotto il nostro controllo poi potrebbero diventare dei preziosi alleati nelle comuni mire..." Come se mi destassi da un sogno mi giro verso il gruppo: "Credo di avere un'idea!" dico sorridendo.
padishar Inviato 15 Giugno 2009 Segnala Inviato 15 Giugno 2009 Alle parole di giacomo rimango immobile con una roccia, in piedi accanto allo scranno. Attendo, come sempre, che il mio vero signore esponga il suo piano
Lothavier Inviato 15 Giugno 2009 Segnala Inviato 15 Giugno 2009 Seduto immobile con lo sguardo davanti a me, quasi a voler utilizzare più il mio udito che la vista, ascolto e prendo nota di ogni parola, ogni sfumatura di voce. Sorseggio lentamente il mio boccale mentre posso quasi "vedere" Giacomo camminare dietro di me. Alla fine mi giro verso di lui, curandomi di non dare le spalle al vescovo. "Senz'altro uno, o al massimo due soli di noi, non attireranno troppo loro attenzione." Mi prendo un attimo e poi concludo con un ghigno. "Sono ansioso di sentire il vostro piano."
piri Inviato 15 Giugno 2009 Segnala Inviato 15 Giugno 2009 "Ritengo sia il caso che il primo incontro con coloro che vogliamo diventino i nostri futuri Ospiti, debba, appunto, avvenire con uno solo di noi, quello più facilmente camuffabile da vacca. - mi giro verso i miei diretti interlocutori via via che li nomino - Klaus, credo che chiedervi di dismettere i vostri panni per scivolare in abiti plebei al fine di fingersi un popolano potrebbe risultarvi un'offesa. Victoria. Una donna, da sola, in un'osteria a tarda sera potrebbe essere vista come donna di malaffare. Comprendete quindi che quel che ho in mente è per preservare il vostro buon nome. Penso che mi sarebbe difficile adeguare il mio gergo a quello volgare, e anche i miei modi risulterebbero artificiosi. Credo quindi che Richizo potrebbe essere il più adatto a questa prima missione. Girandomi verso Asinelli continuo ad esporre il mio piano guardandolo: "Effettivamente queste mosse sono un po' azzardate, ma sono convinto che i tempi siano stretti e che la tempestività sia l'arma adatta per uscire vittoriosi da questa battaglia. Richizo dovrebbe fingersi un popolano non proprio timorato di Dio, quel tanto che basta per attirare su di sè le velleità di conversione dei nostri futuri amici. Inizialmente dovrà fingersi ritroso per poi, sempre più, far credere loro di essere colpito dai loro discorsi - mi volto verso Richizo, con occhio compassionevole - so che sarà una recita penosa, ma è necessario ai fini della Causa. - tornando a guardare Asinelli - A quel punto, fingendosi folgorato dal loro eloquio, Richizo dovrà convincere questi signori a seguirlo presso la dimora del suo anziano padrone che, essendo infermo nel proprio letto, ha perso la Fede lasciandosi andare a pratiche che sicuramente lo porterebbero alla dannazione. Se Richizo sarà sufficientemente convincente riuscirà a farli muovere dalla taverna la sera stessa. A quel punto li porterà presso una delle mie abitazioni, per la precisione quella in via Castiglione, dove s'affaccia in via de'Poeti. Sarebbe cosa opportuna se Richizo riuscisse a portarne uno solo, con sè. Magari uno sufficientemente giovane da essere sprovveduto ma non così tanto da avere un minimo di peso all'interno della congregazione cui fa parte. La mia idea è di asservire questo fortunato ai nostri scopi, facendolo agire per nostro conto e a nostro comodo, fin quando non sarà per lui facile sostituire la pergamena in loro possesso, con la nostra." Faccio un attimo di pausa, come a soppesare la validità di quanto finora esposto. "Padre, pensate che possa funzionare?"
Wiggly Inviato 16 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 16 Giugno 2009 Asinelli rimane fermo a osservare suo figlio per qualche minuto con un leggero abbozzo di sorriso sulle labbra, dunque appoggia sul tavolo la coppa che reggeva in mano e rivolgendosi al Lasombra risponde con tono tranquillo: “Come sempre ho piacere di confermare che la fiducia da me riposta nella tua persona rimane un solido investimento, sono sempre stato un estimatore della tua prontezza di spirito e intraprendenza, tua e del tuo fedele amico. Tuttavia non credo che le cose siano così semplici. Quegli individui sono sì fanatici, ma hanno anche però il vizio di essere guardinghi e soprattutto molto chiusi per quello che riguarda i loro affari. Sono sempre pronti a predicare il verbo di nostro signore, ma in quanto a condividere i loro affari di confraternita o affiliare nuovi membri, la cosa si fa molto più problematica... oltretutto se non si è loro membri non si potrà mai avere accesso al documento che interessa noi. L’idea di usare i nostri poteri del sangue non è malvagia... ma attenzione perché alcuni fra loro possiedono Vera Fede e potreste avere serie difficoltà a vincere la loro volontà, oltre al fatto che è vitale che la nostra natura cainita rimanga più che celata. Detto questo l’idea di infiltrare il nostro amico può essere valida, ma pondererei bene l’approccio a questi umani perché è necessario insinuarsi nella loro società e ciò non sarà facile. Non ha comunque senso agire avventatamente e in maniera frettolosa, il tempo a noi non manca di certo e le azioni imprudenti di solito non hanno mai un lieto fine. Siate dunque accorti, cauti e non abbiate fretta... il nostro obiettivo è avere la loro fiducia, il tempo è superfluo!”
Lothavier Inviato 16 Giugno 2009 Segnala Inviato 16 Giugno 2009 Mi prendo un attimo per riflettere su quanto ho appena sentito, resto seduto per non prendermi un'eccessiva libertà in questo posto, ma mi rivolgo a tutti i presenti. "L'idea di Giacomo mi sembra molto valida, e d'altra parte anche obiezioni di nostro Vescovo lo sono. Questo mi porta a pensare che potrebbe essere rischioso per noi esporci alla cieca fede di vacche bigotte. Quindi mi chiedo, e chiedo voi, se non ci sia qualche mortale di capacità e lingua tagliente che possa fare il lavoro al posto nostro. Magari qualcuno con debiti nei confronti del signore di questa magione, sì?"
Wiggly Inviato 16 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 16 Giugno 2009 "Un mortale sarebbe una creatura totalmente inaffidabile per un compito così delicato, oltre al fatto che non ho nella mia cerchia nessuna vacca che possa lontanamente godere di così tanta considerazione... anche se si maschererebbe certo meglio agli occhi dei templari non avrebbe sicuramente le capacità per gestire una tale responsabilità!" dice il Vescovo con tono freddo, quasi sdegnato, mentre giocherella con l'anello vescovile al suo mignolo destro. Poi, sistemandosi sul suo scranno cremisi, rivolto a tutti: "Credo comunque, signori miei, che risulti abbastanza difficile per ora individuare la o le persone giuste da infiltrare senza avere un quadro chiaro e ben definito dei nostri cari amici. Vi esorto quindi, prima di agire in qualunque modo, di indagare più nel dettaglio coi vostri mezzi sulle loro consuetudini e particolarità, sia sociali che individuali."
Lothavier Inviato 23 Giugno 2009 Segnala Inviato 23 Giugno 2009 Annuisco e, dopo un lungo silenzio, decido di prendere la parola. "Forse nostra opzione migliore è provare con la taverna, io credo che con un poco di vino in corpo potrebbero essere più portati a parlare, più da compagnia, se mi seguite..." Una semplice frase, come mia abitudine, per poi attendere una replica o una reazione.
viridiana Inviato 24 Giugno 2009 Segnala Inviato 24 Giugno 2009 Ascolto attentamente i pareri dei miei compagni mentre rimango seduta a sorseggiare il mio sangue poi mi alzo e prendo parola: "Come il Vescovo già sà, sono un apersona abbastanza influente qui e con un certo giro di conoscenze che potrebbero essere utili allo scopo. Potrei scoprire dai miei informatori le varie consuetudini dei nostri "amici" per poi poter pensare un ottimo piano per la riuscita dei nostri intenti. Se voi tutti siete d'accordo ovviamente. Mi siedo lanciando un sorriso al vescovo e aspetto le varie risposte.
Wiggly Inviato 25 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 25 Giugno 2009 Asinelli ricambia leggermente il sorriso della Tremere per poi rivolgersi ai suoi interlocutori con espressione decisa e voce ferma: "Signora e signori miei, credo che ora voi abbiate tutti gli elementi per procedere nel vostro lavoro. Mi raccomando la discrezione e l'anonimato... sono fondamentali. Relazionatemi i vostri progressi in merito e siate scrupolosi e attenti nel vostro agire... perdere questa preziosa opportunità mi manderebbe davvero in collera!" - e mentre dice quest'ultima frase le ombre intorno a lui sembrano piangere e contorcersi in una danza di dolore. "Andate ora... aspetto vostre notizie sperando per voi che siano positive, io ho delle cose di cui occuparmi." Con piglio deciso si alza dalla sedia, fa un breve cenno ai cainiti di fronte a lui e si dirige verso la porta secondaria senza voltarsi.
Wiggly Inviato 29 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2009 Il servitore, entrato nella stanza subito dopo l'uscita del suo signore, vi scorta con fare eccessivamente servizievole e ancora visibilmente provato dal rimbrotto precedente verso l'uscita, dove vi lascia non prima di essersi sperticato in servili inchini e ossequi. Davanti a voi rimane il cortile interno della enorme casa nobiliare, due servitori percorrono lo spiazzo con in spalla pesanti borse mentre quattro guardie armate passeggiano lungo i bordi dell'edificio osservandovi con la coda dell'occhio. Alla vostra vista il cocchiere di Giacomo si alza dal suo cocchio e omaggia il suo padrone con un cenno di saluto mentre si appresta rapido a scendere da cassetta per fare strada ai cainiti e aprire loro la porta della lussuosa carrozza dai vetri oscurati. Assieme a lui si ridesta dall'assopimento anche il goul di Klaus, oggi visibilmente meno contorto nelle posture e apparentemente anche più bello nei lineamenti, che si era posizionato assieme al cocchiere sulla cima della carrozza. Anch'egli scende dalla vettura e si avvicina al suo signore diventando più curvo al diminuire della distanza dal suo sire.
piri Inviato 6 Luglio 2009 Segnala Inviato 6 Luglio 2009 "Andiamo da me" ordino ai due cocchieri. "Io e i Signori abbiamo alcune faccende di cui discutere con calma - dico voltandomi indietro verso Klaus e Victoria che mi seguono, soffermandomi un po' più su quest'ultima - avete qualcosa in contrario riguardo la nostra destinazione?"
Lothavier Inviato 7 Luglio 2009 Segnala Inviato 7 Luglio 2009 "Io no", rispondo avanzando verso Giacomo. "In effetti credo che discutere nei vostri confortevoli alloggi ci aiuterà a schiarire nostra mente e trovate giusta soluzione. Sarà mio piacere seguirvi, Giacomo." Annuisco verso Gunther e salgo sulla carrozza ignorando Victoria.
viridiana Inviato 12 Luglio 2009 Segnala Inviato 12 Luglio 2009 "Sono sicurissima che nei vostri alloggi nessuno ci disturberà, la ringrazio per l'offerta". Detto questo salgo sulla carrozza mettendomi davanti Klaus.
Wiggly Inviato 13 Luglio 2009 Autore Segnala Inviato 13 Luglio 2009 La carrozza parte spedita percorrendo Strada Maggiore fino a Torre Asinelli, per poi piegare a sinistra per via Castiglione. Raggiunta dimora Pepoli si incunea agile attraverso il portone che porta all'ampio spazio interno e qui si ferma, a poca distanza dall'entrata colonnata della ricca dimora nobiliare. I servi a cassetta si adoperano velocemente per scendere dal mezzo e aprire la porta ai loro padroni che, uno dopo l'altro, scendono a terra nella notte fredda ma serena, mentre intorno a loro ancora sfavilla alla luce della luna il bianco della neve caduta il giorno precedente. Due servitori escono dalla magione con un profondo inchino, pronti ad accogliere gli ordini del loro padrone e dei suoi ospiti.
piri Inviato 13 Luglio 2009 Segnala Inviato 13 Luglio 2009 "Che la sala delle udienze sia pronta. Subito." intimo ai servitori. Procedo in testa al gruppo fino al portone di ingresso, poi mi fermo e mi faccio di lato, lasciando il passo ai miei ospiti: "Benvenuti a casa mia" dico invitandoli ad entrare. Lascio che a chiudere il portone ci pensi uno dei miei servitori mentre riprendo la testa del gruppo dirigendomi con passo lento ma deciso verso la sala di cui sopra. Come per l'ingresso in casa, mi faccio da parte nel farli entrare nella sala, ma questa volta a chiudermi la porta dietro le spalle sono io stesso. "La servitù sarà presto qui con qualcosa per voi. Accomodatevi pure e fate come se foste a casa vostra." Esauriti i convenevoli mi siedo anche io: "Bene, Signori miei. Adesso è il momento in cui si devono tradurre le chiacchiere in fatti. Quali sono le vostre idee?"
viridiana Inviato 15 Luglio 2009 Segnala Inviato 15 Luglio 2009 Prendo parola senza sedermi "Come ho detto prima davanti a tutti voi ho molte conoscenze qui a Bologna che possono aiutarmi a capire chi sono i nostri "amichetti" prima di fare una qualsiasi mossa. Sono persone fidate che sanno a cosa andrebbero incontro se mi tradissero". Guardo i miei due compagni in attesa di un parere.
padishar Inviato 28 Luglio 2009 Segnala Inviato 28 Luglio 2009 Rimasto indietro, mi faccio avanti con un leggero schiarimento di voce, quasi per chiedere il permesso. "Ogni informazione riguardo questi signori, non può che esserci d'aiuto, lady Victoria.."raggiungo la zona ben illuminata della stanza " se è possibile, sarebbe buona cosa attivare subito queste.... pedine"[
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