Vai al contenuto

Messaggio consigliato

Inviata

Immagino che molti di voi si siano trovati di fronte alla buona idea (non per forza l'idea geniale), che abbiano buttato giù un primo schema narrativo o magari le prime righe di un racconto, per poi trovarsi spiazzati dalla mancanza di competenze sulla materia trattata.

Purtroppo è un'esperienza che ho sperimento fin troppo spesso e ogni volta scegliere se lasciar perdere, tirare dritto scrivendo quel poco che si sa o mettersi di buona volontà a documentarsi è una scelta non facile. Non è tanto una questione di pigrizia, ma quanto piuttosto che, per un semplice racconto breve, si rischia magari di dover passare intere settimana a leggere libri e documenti vari.

Ora, poniamo che il progetto che abbiamo in mente sia un pelo più ambizioso di un racconto breve (che ha tutta la sua dignità, per l'amore del cielo, ma come sopra, non credo che il gioco valga la candela ogni volta).

Poniamo che ci sia venuta in mente l'idea che attendavamo da tanto tempo, che la storia fili nella nostra mente e che il contesto ci stuzzichi quanto mai. Ma poi ci rendiamo conto che delle teorie sulla fisica quantistica o della storia di una determinata civiltà non sappiamo pressoché nulla, se non le due righe lette su Focus tre mesi prima.

Come vi muovete (o muovereste) voi? Esiste un metodo per raccogliere una documentazione utile a un'opera letteraria? Ci sono questioni di cui tener conto e da cui non si può prescindere?

Mi rendo conto che l'argomento è molto vasto, ma mi gira per la testa da parecchi mesi, da quando cioè mi è venuta l'idea per un romanzo ambientato in una mitologia a me quasi sconosciuta. Ho letto alcuni libri e altri ne sto leggendo, ma mi sembra di fare tutto in modo troppo casuale e confusionario.

In sintesi, più che un tutorial, mi aspetto una discussione aperta in cui ognuno possa esporre le proprie esperienze e condividere i propri consigli. :-)


  • Risposte 11
  • Creato
  • Ultima risposta

Principali partecipanti

Inviato

Immagino che molti di voi si siano trovati di fronte alla buona idea (non per forza l'idea geniale), che abbiano buttato giù un primo schema narrativo o magari le prime righe di un racconto, per poi trovarsi spiazzati dalla mancanza di competenze sulla materia trattata.

Purtroppo è un'esperienza che ho sperimento fin troppo spesso e ogni volta scegliere se lasciar perdere, tirare dritto scrivendo quel poco che si sa o mettersi di buona volontà a documentarsi è una scelta non facile. Non è tanto una questione di pigrizia, ma quanto piuttosto che, per un semplice racconto breve, si rischia magari di dover passare intere settimana a leggere libri e documenti vari.

Ora, poniamo che il progetto che abbiamo in mente sia un pelo più ambizioso di un racconto breve (che ha tutta la sua dignità, per l'amore del cielo, ma come sopra, non credo che il gioco valga la candela ogni volta).

Poniamo che ci sia venuta in mente l'idea che attendavamo da tanto tempo, che la storia fili nella nostra mente e che il contesto ci stuzzichi quanto mai. Ma poi ci rendiamo conto che delle teorie sulla fisica quantistica o della storia di una determinata civiltà non sappiamo pressoché nulla, se non le due righe lette su Focus tre mesi prima.

Come vi muovete (o muovereste) voi? Esiste un metodo per raccogliere una documentazione utile a un'opera letteraria? Ci sono questioni di cui tener conto e da cui non si può prescindere?

Mi rendo conto che l'argomento è molto vasto, ma mi gira per la testa da parecchi mesi, da quando cioè mi è venuta l'idea per un romanzo ambientato in una mitologia a me quasi sconosciuta. Ho letto alcuni libri e altri ne sto leggendo, ma mi sembra di fare tutto in modo troppo casuale e confusionario.

In sintesi, più che un tutorial, mi aspetto una discussione aperta in cui ognuno possa esporre le proprie esperienze e condividere i propri consigli. :-)

Generalmente molti autori nei ringraziamenti citano persone di un determinato settore con cui hanno parlato.

Io proverei a leggere per documentarmi e poi cercherei qualcuno con cui poter parlare, a cui poter chiedere tutto quello che non ho capito o che vorrei approfondire in modo che una persona di quel determinato campo di conoscenza mi chiarisca i dubbi o mi indirizzi verso testi adatti.

Inviato

Ciao,

se conosci l'inglese, anzitutto ti consiglio questo libro:

http://en.wikipedia.org/wiki/The_Hero_with_a_Thousand_Faces

Si tratta di un saggio di un antropologo sulla figura dell'eroe nelle varie mitologie delle principali culture del mondo.

E' un'analisi dettagliata ed estremamente interessante, molto utile in quanto estrae una sorta di matrice che poi è alla base di tutte le storie epiche in cui esiste un'evoluzione dell'eroe.

Ho conosciuto questo libro perché lo citano M. Weis e T. Hickman nell'edizione commentata delle Cronache di Dragonlance (edizione bellissima, sempre solo in inglese).

Ti consiglio anche di leggerti qualche saggio specifico sulla mitologia della cultura che fa più al caso tuo e più si adatta all'ambientazione che hai in mente.

Se ti interessano la mitologia nordica, celtica ed il ciclo arturiano, fammi un fischio che magari ho qualche consiglio da darti.

In generale, ti direi di andare su saggi e libri di storia, piuttosto che romanzi, che per documentarsi non sono mai affidabili.

Ultima nota, Stephen King ha scritto un bellissimo saggio sulla scrittura creativa: On Writing - questo esiste anche in italiano http://www.ibs.it/code/9788882747534/king-stephen/writing-autobiografia-mestiere

Buona lettura! :)

Inviato

Ciao,

se conosci l'inglese, anzitutto ti consiglio questo libro:

http://en.wikipedia.org/wiki/The_Hero_with_a_Thousand_Faces

Si tratta di un saggio di un antropologo sulla figura dell'eroe nelle varie mitologie delle principali culture del mondo.

E' un'analisi dettagliata ed estremamente interessante, molto utile in quanto estrae una sorta di matrice che poi è alla base di tutte le storie epiche in cui esiste un'evoluzione dell'eroe.

Ho conosciuto questo libro perché lo citano M. Weis e T. Hickman nell'edizione commentata delle Cronache di Dragonlance (edizione bellissima, sempre solo in inglese).

Ti consiglio anche di leggerti qualche saggio specifico sulla mitologia della cultura che fa più al caso tuo e più si adatta all'ambientazione che hai in mente.

Se ti interessano la mitologia nordica, celtica ed il ciclo arturiano, fammi un fischio che magari ho qualche consiglio da darti.

In generale, ti direi di andare su saggi e libri di storia, piuttosto che romanzi, che per documentarsi non sono mai affidabili.

Ultima nota, Stephen King ha scritto un bellissimo saggio sulla scrittura creativa: On Writing - questo esiste anche in italiano http://www.ibs.it/code/9788882747534/king-stephen/writing-autobiografia-mestiere

Buona lettura! :)

Ti ringrazio per il tuo intervento.

Mi sto proprio documentando sulla mitologia nordica e finora ho letto un paio di saggi (molto semplici a dire il vero) e l'Edda.

Ma ogni consiglio è più che ben accetto! ;-)

PS: il libro di King lo lessi tempo fa, ne ho fatto anche una brevissima recensione sul mio blog. Grazie comunque. ^^

Inviato

Ti ringrazio per il tuo intervento.

Mi sto proprio documentando sulla mitologia nordica e finora ho letto un paio di saggi (molto semplici a dire il vero) e l'Edda.

Ma ogni consiglio è più che ben accetto! ;-)

PS: il libro di King lo lessi tempo fa, ne ho fatto anche una brevissima recensione sul mio blog. Grazie comunque. ^^

Allora vado a leggermi la recensione sul tuo blog!

(Sperando che non sia estremamente negativa :-D )

Sui miti nordici, conosci il saggio di Gianna Chiesa Isnardi, chiamato appunto "I miti nordici" (ed. Longanesi)?

A me è piaciuto tantissimo e l'ho trovato molto interessante.

Inviato

penso che alla fine, scrivere un libro o un ambientazione, o perchè no, anche una avventura abbiano la stessa struttura..

Sicuramente ti posso consigliare un qualunque libro che spieghi come si prepara una sceneggiatura in quanto spiegano i climax all'interno di una storia.

io ho dato un esame in questa materia e ti posso assicurare che è stato veramente utile.

per quel che riguarda le fonti penso che sia una cosa che vada pari passo con la storia che stai scrivendo. Non sempre si è pronti su tutto e a volte nella narrazione o nella descrizione di qualcosa ci accorgiamo della nostra ignoranza...

un pò come quando si fa i master e ci si accorge che non si sa descrivere una chiesa o un castello..

l'importante penso sia sapere quali sono gli ingredienti principali del racconto e studiar bene quelli e man mano si vedrà!

Inviato

In linea più generale, ritengo che molto dipenda da registro dello scritto. Un romanzo d'avventura in un mondo verosimile deve in qualche modo conservare una coerenza adeguata a non interrompere la sospensione della realtà nel lettore.

Tanto più il mondo è verosimile, tanto più la sospensione della realtà diventa profonda. Il "problema" è che la cultura media del pubblico "lettore" è generalmente aumentata, quantomeno in termini di diffusione dell'informazione.

Ad esempio, se fino a metà secolo la fisica di frontiera era un argomento magico e sconosciuto, quindi con radiazioni nucleari e/o raggi cosmici, si poteva giustificare qualsiasi cosa in ambito fantascientifico, oggi serve sapere di cosa si parla quando si toccano certi argomenti. Idem per un libro fantasy o storico: i clichèe vanno spesso arricchiti al punto che qualsiasi informazione palesemente approssimativa rischia di essere uno scivolone per almeno una parte erudita dei lettori.

Nonostante tutto questo, rimane la domanda di fondo: quanto ho bisogno di approfondire un argomento? Quanto è funzionale alla storia, alla trama, all'avventura?

Credo che per definire di volta in volta questo indice si debbano tenere presente una serie di domande:

1) Quante volte parlerò dell'argomento e quanto approfonditamente

2) Quanto l'assenza di dettagli toglie alla storia

3) Dei potenziali lettori, visto il genere del romanzo e il target che mi sono prefissato, che percentuale ha una cultura maggiore della mia sull'argomento? (Ad esempio, riguardo alla storia della Russia tra il IX e il X!!! secolo, per dire...)

4) Un'imprecisione sarebbe giustificabile come espediente narrativo o sarebbe una palese evidenza di ignoranza da parte dell'autore?

Ci potrebbero essere altre questioni che non vedo ma credo che le decisioni debbano essere prese di volta in volta.

Riguardo al purismo, farò un esempio: Tolkien ha fatto poco più che impastare una serie di mitologie, rimpiazzando di sana pianta quel che non gli andava a genio. Per molti versi un purista della mitologia norrena, ad esempio, potrebbe scoprire inorridito come alcuni degli infidi e reietti dvergar siano diventati amabili e simpatici compagni di viaggio del povero Bilbo (Tolkien non si è inventato TUTTI i nomi di TUTTI i nani de "Lo Hobbit"). Questo pastone senza criterio, oltrechè giustificato dal secolo di letteratura ormai passato, non è però niente di strano se si considera il tutto come un espediente narrativo.

Differente sarebbe se ad oggi qualcuno volesse approfondire i temi trattati da Asimov nel ciclo dei Robot. Scrivere un romanzo credibile sulle AI al giorno d'oggi richiede uno studio approfondito, intelligente e sagace sull'argomento, che renda la parte fanta credibile più o meno quanto la parte scienza.

O almeno che faccia andare le due cose assieme, senza evidenti cuciture.

Per un esempio di documentazione a mio avviso perfetta cito "Il quinto giorno" di Franz Schatzing oppure "Nel bianco" di Ken Follet.

Per fare un esempio di un caso letterario basato sulle imprecisioni documentali e sull'espediente narrativo della "coerenza interna", mi duole dover premiare "Il codice Da Vinci".

Augh e buona strada. ;-)

Inviato

Io credo che sia difficile scrivere alcunchè senza prima un'attenta documentazione. Appena ti affacci oltre quello che è l'ambito quotidiano, bé, ti trovi a dover studiare.

Penso anche che gran parte della differenza tra uno scrittore "amatoriale" e un professionista stia spesso più nella qualità dello studio che della semplici capacità narrative (con le dovute eccezioni). Ovvero, detto in altre parole: i professionisti si documentano bene, prima di scrivere. Se vuoi iniziare un progetto serio, io dico che non c'è altra via.

Poi, a seconda dei casi, ci sarà da studiare tanto o poco. La cosa migliore è cercare infoemazioni in modo il più possibile mirato.

Io inizierei scrivendo, anche se con qualche lacuna, che colmerei con il supporto della documentazione in fase di revisione. Però, è tutta teoria :)

Inviato

Ok io ti consiglio innanzitutto un qualche ripasso all'analisi logica poi sulle metodologie di scrittura ognuno dice la sua.

Per iniziare comunque piò essere molto più utile cercare di "imitare" lo stile di un bravo autore.

Ora mi fermo perché io in quanto a lessico faccio pena lol (se conosci qualche grafico che abbia il vecchio manuale della zanichelli comunque ci trovi molti consigli su punteggiatura ed accenti che ti potrebbero interessare, sopratutto per l'uso delle virgolette che noi italiani sbagliamo sempre)

Il mio internvento è ivece volto a consigliarti il mitico libro della Isnardi "I miti Nordici".

  • 2 settimane dopo...
Inviato

credo che l'unica cosa in questo caso, tralasciando tutti i vari consigli, sia riempirti di materiale attinente al tuo progetto e leggere come un disperato. anche io ho lo stesso problema, e la soluzione la sto trovando nella libreria di casa: accumulo libri su libri che riguardano l'argomento (nel mio caso una questione particolare della Sardegna) e a breve inizierò a leggerli, scrivermi appunti, dovrò cercare qualcosa anche su internet (che da sempre una mano) e se non trovo qualcosa in particolare, magari anche nella biblioteca comunale.

credo che in questi casi sia il miglior modo per muoversi.

Inviato

Mi è capitato più volte questo problema, sia per progetti seri sia per quelli meno seri. Non sono ancora riuscito a risolvere questo "enigma" ma un consiglio posso dartelo. Non documentarti TROPPO. Sembra una contraddizione ma a volte l'accumulare nozioni su di un argomento svia dall'obiettivo che si era prefissato.

:bye:

  • 4 settimane dopo...
Inviato

Per me la documentazione riguardo a un racconto va effettuata nei più minimi particolari.

Se si tratta di questioni di stile, allora è consigliabile leggere altri libri dello stesso genere, anche se leggendo Verga si ci fa una buona cultura scrittoria generale su come affrontare diverse situazioni (parlo dei romanzi, come Mastro Don Gesualdo e non tanto delle novelle, che sono buone comunque).

Se si tratta di documentazione vera e propria mi documento su internet.

Per esperienza posso dire che non è tanto la competenza che manca, quanto il non sapere come proseguire. Magari si ci blocca in un passaggio, non si trova la frase giusta; io amo scrivere la sera: forse c'è più freddo, o altro, ma comunque scrivo meglio.

Consultare un dizionario può essere una buona idea, in particolare quello dei sinonimi e dei contrari. Per il resto leggere, leggere, leggere, leggere.

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...