mantis Inviata 14 Dicembre 2004 Segnala Inviata 14 Dicembre 2004 In vista del manuale delle armi, tutt’ora in fase di realizzazione, stiamo valutando una regola per gestire i danni che le armi possono subire durante un combattimento, cosa che può valer la pena fare soprattutto per le ambientazioni fantasy e storiche. Premetto che queste regole sono regole avanzate che potranno interessare solo coloro che amano una simulazione di combattimento più dettagliata. Le regole sulle Strutture, descritte a pagina 73 del manuale di Dimensioni, ci possono venire incontro. Supponiamo che ogni arma, proprio come una struttura, abbia un valore di Resistenza (simile al valore di armatura) e dei punti struttura (simili alla Vitalità). Quando un’arma viene usata per parare, se la parata ha successo, sarà l’arma a venire danneggiata. In questo caso ogni arma parante subirà un ammontare di danni pari a quelli variabili inflitti dall’arma attaccante che la colpisce meno il suo valore di Resistenza. Ad esempio se io paro con la mia spada (Resistenza 5) un colpo di spada bastarda, la mia arma subirà 1D8+1 danni variabili. Se il danno inflitto supera il valore di resistenza allora la differenza verrà scalata dai punti struttura dell’arma che, stando alle regole citate sopra, sono di default pari al triplo della Resistenza, 15 nel nostro esempio. Quindi se il danno è inferiore a 5 dalla parata non subirò danni, mentre se fosse stato pari a 8, i punti struttura della mia spada sarebbero scesi a 12, il che vuol dire che la mia arma si sarebbe leggermente rovinata. E’ ovvio però che il modo in cui vengono effettuate le parate tende ad incidere sui danni subiti dall’arma. Un abile combattente, che sa usare la sua arma, sarà più bravo di un principiante nel non rovinare il suo strumento di battaglia. Ma come possiamo simulare questo? In questo caso possiamo aggiungere alla regola vista sopra un piccolo accorgimento. Se il check di parata supera quello di attacco i danni subiti dall’arma parante verranno diminuiti di tanti punti quanto sarà la differenza tra i due checks. Ad esempio se A (totale parata 20) para, con la sua spada (5 punti Resistenza), un colpo di Spadone di B (totale attacco 16, danni variabili 1D10), la sua arma subirà per il colpo un certo ammontare di danni: supponiamo 9. La differenza fra i check è di 4 punti, che vanno sottratti al totale dei danni. Così l’arma che para ne subirà solo 5 senza danneggiarsi affatto, dato che la sua Resistenza è di 5 punti. Quindi: tanto migliore sarà la parata quanto minore saranno i danni subiti dall’arma in difesa. Queste regole possono anche essere applicate alle armature. Un’armatura avrà (salvo casi speciali) dei punti struttura pari al triplo del suo valore di protezione. Ogni volta che viene colpita e la sua Resistenza superata subirà un ammontare di danni pari al danno totale inflitto (o solo al danno variabile, dipende come si vuole simulare la cosa). Che ne pensate di questa regola? Può essere interessante? Grazie Mantis
Isahn Inviato 14 Dicembre 2004 Segnala Inviato 14 Dicembre 2004 uhm.. regole sulla resistenza dell'equipaggiamento ho avuto già modo di sperimentarle con altri gdr... benchè sia una cosa molto bella e realistica posso assicurarti che appesantiscono il combat e va a finire sempre che ci si stufa o dimentica di fare i vari check, segnarsi i danni etc. Tra l'altro in dimensioni abbiamo già l'incombenza di segnarsi l'esperienza diretta (e come abbiamo visto anche assieme spesso ce se ne dimentica ) Le armi di buona fattura fra l'altro con una manutenzione periodica (riforgiatura nel caso delle spade) possono durare parecchio La spada del mio maestro per dire c'è voluto più di un anno di uso continuato prima che apparisse la prima crepa sulla lama. Nel caso di armi con manico di legno basta sostutuirlo periodicamente (cosa che nel medioevo doveva essere un operazione abbastanza semplice, un pò come cambiare le lampadine oggi). Certo può sempre capitare il colpo brutto che ti spezza l'arma quando più ne hai bisogno.. ma credo sia un evento abbastanza raro da poter essere gestito dal Narratore. Al limite potremmo pensare a dei check di resistenza da fare nei casi particolari decisi dal narratore (non risultato binario diciamo )... o al limite ogni qual volta il valore di parata è uguale a quello di attacco o quando raggiunge il valore minimo (quando pari "per un pelo") Cosa che invece si rompono molto presto sono gli scudi. Che a differenza di quanto il fantasy ci convince erano quasi sempre in LEGNO (o al limite in bronzo) perchè, anche se meno duraturo, protegge dagli urti molto meglio del metallo. Senza contare che uno scudo medio in metallo ha un peso insostenibile. Fanno eccezione infatti scudi (molto) più piccoli di varie epoche come i "brocchieri", le targhe da pugno, le "rotelle" etc che potevano essere appunto anche in metallo. Cmq fonti storiche, se non ricordo male, ci dicono che uno scudo (quelli di legno medioevali) raramente durava più di 1-2 battaglie (rappezzamenti inclusi). Per le armature non saprei... probabilmente nella realtà duravano sicuramente più dei loro proprietari.. ^^;
mantis Inviato 15 Dicembre 2004 Autore Segnala Inviato 15 Dicembre 2004 Cmq fonti storiche, se non ricordo male, ci dicono che uno scudo (quelli di legno medioevali) raramente durava più di 1-2 battaglie (rappezzamenti inclusi). Per le armature non saprei... probabilmente nella realtà duravano sicuramente più dei loro proprietari.. ^^; E' vero che una regola in più appesantisce il gioco, ma in un manuale dettagliato come quello delle armi si può aggiungere come regola opzionale. Non è stata messa nel manuale base proprio perchè non necessaria, ma a giocatori più combat oriented potrebbe non dispiacere. A me non dispiace, magari per quelle armi come gli scudi che, come tu hai detto, si rompevano spesso. In questo modo possiamo "misurare" la loro usura.... Vorrei sentire anche altre persone più esperte che ne pensano... Fatevi sentire. Mantis
Wolf Inviato 15 Dicembre 2004 Segnala Inviato 15 Dicembre 2004 Io ci provo, anche se non conosco il regolamento di Dimensioni. Da quello che ho capito leggendo il tuo post sopra, ne deduco che in Dimensioni o pari, o non pari. Cioè, se riesci nella parata, i danni subiti sono pari a 0, o al massimo si danneggia l'arma. Mi sembra un po' irreale come cosa; penso al caso in cui io, ragazzo di 70 kg, paro un colpo di spadone da 30 kg con lo scudo di legno che ho in mano...certo, probabilmente riesco a fermare il colpo, ma se non mi si spezza il braccio o lussa la spalla sono veramente fortunato. Dovrebbe essere previsto anche questo..ma cosi sto andando fuori tema. Tornando ai punti resistenza delle armi, cosa succede se l'arma si spezza? Cioè, alla mia spada sono rimasti 3 punti struttura, mi arriva un colpo con uno spadone e mi fa 7 danni alla spada. Cosa succede ai 4 in eccesso? Immagino arrivino a me.. Per il resto il sistema adottato mi sembra buono, anche se non so se possa fare molta differenza il valore di parata..cioè, se io sono un guerriero con molta esperieza e tanta parata, diventa quasi impossibile che uno quasi novizio mi spacchi la spada? Vabbè..commenti fatti senza conoscere il regolamento..vi ho detto quello che mi passava in mente leggendo..spero torni utile
Isahn Inviato 15 Dicembre 2004 Segnala Inviato 15 Dicembre 2004 si, si può fare tutto però io rimango dell'idea che è meglio evitare regole (anche se avanzate) che portano a dover fare controlli, tiri di dado, annotazioni o qualsiasi altra cosa ad OGNI round o ad ogni parata. Meglio un sistema di controlli una tantum anche se meno accurato. Ah poi dimenticavo per le armi da fuoco vale lo stesso discorso di prima, calcola che ho una beretta 92 da 20 anni e ancora funziona perfettamente Certo è un caso limite perchè è un arma notoriamente durevole e robusta e l'uso non è stato continuato.. ma i un caso limite inverso, diciamo 1 anno, già non vale più la pena farci delle regole sopra IMHO.
mantis Inviato 15 Dicembre 2004 Autore Segnala Inviato 15 Dicembre 2004 Tornando ai punti resistenza delle armi, cosa succede se l'arma si spezza? Cioè, alla mia spada sono rimasti 3 punti struttura, mi arriva un colpo con uno spadone e mi fa 7 danni alla spada. Cosa succede ai 4 in eccesso? Immagino arrivino a me.. Per il resto il sistema adottato mi sembra buono, anche se non so se possa fare molta differenza il valore di parata..cioè, se io sono un guerriero con molta esperieza e tanta parata, diventa quasi impossibile che uno quasi novizio mi spacchi la spada? Per i punti in eccesso si potrebbe ipotizzare che vanno a colpire il bersaglio. Quindi se un'arma in difesa ti si spezza sei te che subisci i danni.. E' un'ipotesi. In ogni caso, dato che Dimensioni è un gioco Narrativo, sono d'accordo con Isahn quando dice di non appesantirlo troppo. Ricordo che, come disse un gran filosofo dei GdR, l'interpretazione è sempre la miglior simulazione... Comuque parlandone fra di noi fa sempre bene a capire cosa va e cosa no... Mantis
Serghuio Inviato 19 Dicembre 2004 Segnala Inviato 19 Dicembre 2004 concordo sul punto appensantimento, tuttavia un'arma non è che si distrugge ad ogni battaglia, in linea teorica si potreebbe valutare l'idea di usaura prioposta da mantis, però il gioco viene rallentato e snarrativizzato. L'ideale sarebbe es. spada lunga: 50punti. qindi ne assorbe 50, si tiene conto dell'ammontare delle parate e si detrae. La cosa si complica quando però si arriva, mettiamo, a 6 punti. Le condizioni dell'arma non ne consentiranno un uso decente. Se poi bisogna considerare tutte le costanti (abilità cmbattente, arma contro arma,...) diventa un vero macello. Quindi se non si può mettere un sistema completamente funzionale, tanto vale non metterlo, rischiando solo uno spreco di carta. Comunque si potrebbe far notare la necessita di considerare l'usora al Narratore, che agicsce di conseguaneza.
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