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Le notevoli azioni di Lord Greyhound al torneo di Approdo del Re


Jade Silvershine

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Il sole illuminò la sontuosa camera da letto filtrando attraverso le pesanti tende andando a disegnare ombre e giochi di luce sul pavimento in pietra.

Lord Jenos Greyhound si destò rimanendo a godere del tepore delle coperte e della compagnia con cui divideva il letto per alcuni minuti.

Si mise a sedere e stirò il corpo massiccio sentendo le ossa scrocchiare e i muscoli tendersi.

Si alzò e andò ad affacciarsi alla finestra e si godette il panorama dalla propria fortezza. I suoi servitori erano già all'opera da ben prima del sorgere del sole.

Si volse verso la porta e chiamò un servo: < Glen!! Glen!! >

"Stupido ragazzo. Dove si è messo?!"

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Lady Cecyl Greyhound aprì gli occhi di soprassalto al richiamo del marito. Trattenne a stento una lamentela, forzandosi di mantenere il suo stato perennemente imperturbabile.

Stirò appena le braccia per non scomporre la camicia da notte, piegò le coperte di lato e si alzò senza dire una parola.

<<Potresti aspettare che almeno mi vesta, prima di far entrare qualcuno in camera?>>.

Cercò con lo sguardo la vestaglia e se la infilò con rapidità prima che il servo potesse irrompere nella stanza.

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Jenos fece una smorfia di disappunto alle lamentele della moglie prima di girarsi con un sorriso poco convincente <<Tranquilla Cecyl. Glen di solito non è mai al suo posto e anche stavolta non si smentisce. Hai tutto il tempo per renderti presentabile alla servitù.>>.

"Calma Jenos. Calma. Respira."

Le sorrise ancora come per cercare di rabbonirla. Non voleva cominciare la giornata con una discussione che di sicuro si sarebbe protratta fino a sera.

Andò a mettersi qualcosa addosso e guardò la propria immagine allo specchio ammirando il fisico statuario e i capelli neri che scendevano sulle spalle.

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La donna sbuffò in modo impercettibile. Anche a lei cadde un occhio sul corpo del marito e dovette ammettere che in fondo, per essere stato un matrimonio politico, non poteva di certo lamentarsi. L'ambizione di Jenos spesso offuscava qualunque altro aspetto del suo carattere, ma non poteva decisamente lamentarsi.

Non sentendo passi nel corridoio fuori dalla porta, decise di vestirsi direttamente per la colazione. Non aveva né tempo né voglia di un lungo bagno, la giornata pretendeva tutta la sua partecipazione e lei era già in ritardo.

  • 2 settimane dopo...
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Lord Jenos terminò di vestirsi assieme alla moglie.

Alcuni passi pesanti e frettolosi annunciavano l'arrivo di Glen, il giovane servitore di Lord Jenos.

Bussò alla porta, attese il permesso e ansimante entrò nella stanza.

Subito fece un profondo inchino e bofonchiò un <<Buongiorno mio Lord, mia Lady>> direzionando poi l'inchino anche a Cecyl. Glen era un ragazzino da poco entrato nella pubertà, non tanto alto e molto magro. Si presentò con un vestito dai colori spenti tendenti al marrone chiaro. I capelli, di un biondo paglierino, erano spettinati e ricadevano male sul volto.

Lord Jenos si avvicinò e con sguardo severo gli diede un leggero schiaffo sulla nuca <<Ti sembra il modo di presentarti? Dopo indosserai un vestito più consono a questa dimora e ti darai una sistemata. Ma prima assicurati che la colazione sia pronta per quando scenderemo nella sala principale e fai preparare nel mio studio tutto l'occorrente per oggi. Cecyl, mia cara, ti serve qualcosa?>>

Glen rimase fermo immobile rivolgendo la sua attenzione a Cecyl, pronto per accogliere le sue richieste.

Inviato

<<Una colazione abbondante è tutto ciò che mi serve. Del resto me ne occuperò con Tyara. Le mie cose sono ormai pronte comunque, potremo partire quanto prima.>>

  • 2 settimane dopo...
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Glen, con il viso rosso per il rimprovero, annuì, facendo un altro inchino.

«Tutto sarà pronto quanto prima.» Rimase qualche secondo in attesa di ulteriori istruzioni, poi, evitando lo sguardo dei presenti, ritornò fuori dalla stanza. «Con permesso...»

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Lady Cecyl attese che una delle serve venisse ad aiutarla a sistemarsi il vestito e a pettinarla. Forse aveva scelto un abito poco comodo per il viaggio che li attendeva, ma come sempre era stato il giusto compromesso.

Jenos era già sceso e lei si prese qualche istante per fare mente locale. Non poteva permettersi di tralasciare qualcosa di importante. Controllò mentalmente i bagagli e i documenti e decise che ogni cosa era al suo posto.

Scese quindi per fare colazione insieme al marito.

Nella fortezza c'era quel tipico fervore che precede ogni partenza di lunga durata. Approdo del Re era sufficientemente lontana e sufficientemente importante per presentarsi preparati a una lunga (o quanto meno fruttuosa) permanenza.

La colazione venne consumata in fretta e Cecyl represse a stento l'impazienza di mettersi subito in viaggio. Ma nulla, neanche il più piccolo dettaglio doveva venire trascurato.

  • 2 settimane dopo...
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Durante la colazione Jenos se la prese comoda. Tutto era pronto e non restava altro che salire a cavallo e dirigersi verso Approdo del Re. Il cibo calmò i crampi notturni della fame e predispose al meglio il suo animo. Sorrise alla moglie come per rassicurarla. Sapeva quanto ella tenesse a questo viaggio.

Terminato il tutto si congedò dalla sposa <Cecyl, mia cara, vado nello studio per raccogliere le ultime cose. Lasceremo la fortezza in mano a Owen>. Owen era l'intendente alla fortezza, colui che si occupava di tutto quando i signori erano assenti. <Devo preparare le ultime annotazioni per lui. Te sei già a posto? Ti serve altro?> Se poteva esserle d'aiuto l'avrebbe fatto, non voleva che si spazientisse troppo. Un lungo viaggio con una moglie arrabbiata può rivelarsi interminabile.

  • 1 mese dopo...
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Il maestro si stropicciò stancamente gli occhi. Dato che i passaggi successivi del libro trattavano lungamente di noiosi dettagli su tutti i preparativi necessari al viaggio, decise di saltarli per arrivare a una parte decisamente più interessante.

"Ecco, qui Lord Greyhound è ormai a metà del viaggio, ormai nei pressi di Duskendale... Non è qui che ha quell'incidente con Lord Darklyn?"

Per rinfrescarsi la memoria sulle vicende descritte, il maestro decise di rileggere attentamente quel passaggio che descriveva alcuni eventi che avrebbero avuto importanti ripercussioni future.

Ormai era sera e i viaggiatori erano stanchi, dopo una lunga giornata a cavallo.

Il viaggio verso sud era stato fortunatamente privo di contrattempi e Lord Greyhound era sicuro di poter arrivare in anticipo sull'inizio del torneo ad Approdo del Re.

Il cielo si era annuvolato nelle ultime ore e l'aria lasciava presagire un temporale.

Duskendale, sede della casata dei Darklyn, era ormai in vista. Si trattava di un borgo di medie dimensioni, con alcune splendide ville appartenenti a nobili locali appena fuori dal centro. Il piccolo porto garantiva un attracco sicuro alle piccole imbarcazioni di pescatori e alle più rare navi mercantili. Su tutto questo dominava il forte, una struttura di pietra circondata da un'alta staccionata. La posizione del forte, su una piccola collina, permetteva ai Darklyn di avere un'ampia visuale su tutta la cittadina sottostante e anche sul mare che si estendeva dopo il porto.

Glen, che cavalcava di fianco a Lord Greyhound, avvicinò il suo cavallo.

«Mio Lord, volete che ci prepariamo per chiedere riparo a Duskendale?»

  • 5 settimane dopo...
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La lunga giornata a cavallo cominciava a farsi sentire e Lord Jenos non chiedeva altro che un bagno e un buon letto. Quando finalmente arrivarono in prossimità del borgo di Duskendale Lord Jenos tirò un appena percettibile sospiro di sollievo.

La domanda di Glen riportò Lord Jenos alla realtà e si accorse di avere il giovane al suo fianco.

<Noi non chiediamo riparo. Ma che ci accolgano degnamente come ben si addice al nostro rango!> Diede poi un'occhiata al giovane per vedere se era presentabile o meno. Lo giudicò sufficientemente adatto.

<Ora va'. Noi ci fermeremo poco più avanti per attendere la tua risposta.>

Poi si volse indietro in cerca di sua moglie.

  • 3 settimane dopo...
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Lady Cecyl era stanca e preoccupata per il mutare del tempo.

Catturò lo sguardo del marito e lo ricambiò con un'espressione di insofferenza per le tante ore di viaggio.

Sperò che i lord di Duskendale non si lasciassero sfuggire la classica parola di troppo che avrebbe fatto infuriare suo marito, costringendoli a un accampamento fortuito sotto il temporale.

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Lord Jenos tirò leggermente le briglie del cavallo il quale rallentò quasi fino a fermarsi. Egli attese che la moglie lo raggiungesse e riprese a cavalcare al suo fianco.

< Ti vedo stanca mia signora. Non appena varcheremo le mura di Duskendale potrai godere del calore del focolare e appagarti con le specialità del luogo.> Le sorrise con fare rassicurante

  • 3 settimane dopo...
Inviato

La coppia e il corteo si avvicinarono sempre più al borgo di Duskendale.

Lord Jenos strizzò gli occhi in cerca del giovane paggio e vide che si stava avvicinando alle porte della città.

"Era ora. Speriamo sia di ritorno con una risposta veloce" pensò.

  • 1 mese dopo...
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Dopo una breve attesa, Lord Greyhound e Lady Cecyl videro tornare Glen.

Il giovane non perse tempo e si avvicinò alla coppia, con un sorriso soddisfatto.

«Mio Lord, Lord Darklyn riferisce che sarà onorato della vostra presenza questa sera. Siamo attesi all'interno del forte.»

Spoiler:  
@Sami: è probabile che Glen stia un po' "abbellendo" il messaggio per non urtare l'orgoglio di Lord Darklyn.
  • 4 settimane dopo...
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[Procedo più celermente supponendo che Sami non abbia niente in contrario]

Il maestro saltò alcune righe del testo in modo da arrivare direttamente all'incontro tra Lord Greyhound e Lord Darklyn. Il signore di Duskendale era un uomo ormai di mezz'età, con i capelli grigi ormai radi. Il fisico si era appesantito con gli anni, ma era evidente che Lord Darklyn era stato un valente uomo d'armi in gioventù. Come la maggior parte delle casate, i Darklyn erano piuttosto orgogliosi, il che era anche motivato dal fatto che in passato alcuni Darklyn erano stati scelti per la guardia reale.

Era ben noto che i Darklyn sostenevano fortemente Daeron II.

Una volta finito di sistemare gli ospiti, Lord Greyhound e la sua delegazione si presentarono per cenare nella sala dei ricevimenti.

Il forte era molto affollato, dati i preparativi per partire alla volta del torneo e tutte le persone fedeli a Lord Darklyn o coloro che speravano di entrare al suo servizio si erano dirette a Duskendale, per cercare di sfruttare al meglio l'occasione.

Per questi motivi, anche la sala dei ricevimenti era piena di persone, il che creava diversi malcontenti tra i nobili, che spesso non ritenevano il posto a loro assegnato sufficientemente adeguato alla propria importanza.

«E chissà quanto erano entusiasti di avere anche questi oppositori a Daeron II a cui pensare.» Mormorò il maestro, continuando a leggere.

Lord Darklyn vide arrivare Lord Greyhound e mandò un servo a far loro strada fino ai posti.

Inviato

Lord Jenos entrò nella sala con la moglie al suo fianco. Squadrò tutti i presenti e ritenne decisamente troppo affollata la stanza.

Attese che un servo si fece avanti per accompagnarli al loro posto. Non si aspettava troppa cortesia da parte di Lord Darklin. Le loro idee politiche erano in contrasto, ma era convinto che avrebbe rispettato le norme dell'ospitalità.

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