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Famigli e Padroni


Alarius

Messaggio consigliato

Nel topic sulle combinazioni di incantesimi è spuntato fuori un discorso interessante sul legame che un mago/stregone deve o può avere con il suo famiglio.

Per non andare OT li meglio continuare il discorso qui...

...dunque: secodno voi che tipo di rapporto ci deve essere tra mago e famiglio? il rapporto può essere condizionato dall'allineamento del padrone?

Io ho ben chiaro un mio pensiero e alcuni di voi già lo conoscono, quindi per ora non dirò la mia, mi faccio un giro tra i topic e poi ripasso ;-)

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io sono dell'idea che il famiglio abbia col padrone un legame talmente profondo che anche nel caso di un mago malvagio, questo non si senta libero di usarlo a proprio piacimento come uno schiavetto. Per questo non mi piace l'idea di chi sceglie un famiglio solo per i bonus che dà (tipico il rospo... "3 pf in più al primo livello sono tanti!"), ma credo che un vero giocatore di ruolo debba riflettere sul come e perchè il proprio personaggio sceglierebbe un famiglio invece di un altro.

Non sto dicendo che un incantatore mai e poi mai dovrà utilizzare il famiglio in combattimento perchè se no rischia di morire, ma dovrebbe utlizzarlo come userebbe se stesso, ovvero cercando di non morire in alcun modo.

Questa è la mia idea, dite un po' voi!

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Secondo me il rapporto Padrone-famiglio e famiglio-Padrone è diverso.

Mi spiego:

Il mago "crea" il suo famiglio non come un compagno animale, ne come una creatura, ma come una prova che la sua arte arcana non è limitata solo al lancio di incantesimi e quindi si sviluppa materialmente in questa bestia magica.

In sostanza, il padrone vedrà il famiglio come una sua creazione e ne andrà fiero della sua esistenza, ma non penserà mai di capire la sua specie o entrare in contatto con la natura avvicinandosi a lui, resterà pur sempre un suo "servitore" (non schiavo), a cui chiedere aiuto in caso di bisogno.

D'altro canto il famiglio vedrà il mago come un "dio" in quanto suo creatore. Ciò porta la bestia magica a fare poche proteste agli ordini del padrone (ovviamente quelle assurde o che vadano conttro la sua natura sono da escludere), e vedrà in lui SEMPRE una guida da seguire e una persona da aiutare.

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A familiar is a normal animal that gains new powers and becomes a magical beast when summoned to service by a sorcerer or wizard. - Only a normal, unmodified animal may become a familiar.

Quindi non è propriamente una "creazione" della magia del mago come ritieni tu, essendo, di base, un animale normale...

E le penalità in caso di morte del familiare non devono, secondo me, essere interpretate come una punizione, ma come la traduzione in numeri (XP) del dolore che una perdita del genere provoca nel mago/sorcerer, della lacerazione che sente nel sentire il legame magico e affettivo con il suo "servitore" spegnersi improvvisamente...

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Effettivamente l'affermazione di Sephirot dell'altro topic "Ne faccio quello che voglio" mi sembra un po' esagerata...

E' possibile secondo voi che, a parte le conseguenze "regolistiche" in caso di morte, un maltrattamento dell'animale possa dare fastidio, che ne so, a Mystra?

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Come ho detto nell'altro topic ... io credo che non ci dovrebbe essere questo stereotipo che il famiglio e il padrone siano grandi amici.

Il mio è uno stregone malvagio nel mio bg che non sto qua a scriverlo viene citato che io stesso ho ucciso la mia famiglia (anche se sono stato ingannato da un essere che mi prometteva un potere superiore, pretendendo come

sacrificio la mia stessa famiglia).

Quindi scusatemi ma io sto interpretando e penso anche molto bene il mio stregone, che per lui il famiglio è solo un mezzo per i lavori sporchi tra cui anche combattere!!!

E' vero c'è il rischio di perdita di px in caso di morte del famiglio,cosa già accaduta per 2 volte, ma fa niente

(anzi mi dovreste lodare perchè interpretando cosi lo stregone non penso ai px, ma penso solo a ruolare al meglio

il pg!!!)

Cmq il mago che avevo prima era buono e pur di non mettere in pericolo il famiglio lo faceva allontanare dal luogo

del combattimento!!

Io credo che non sto sbagliando perchè alla fine dipende dall'interpretazione !!Ovviamente questo è quello che penso io!!

Effettivamente l'affermazione di Sephirot dell'altro topic "Ne faccio quello che voglio" mi sembra un po' esagerata...

E' possibile secondo voi che, a parte le conseguenze "regolistiche" in caso di morte, un maltrattamento dell'animale possa dare fastidio, che ne so, a Mystra?

Bè si forse mi sono espresso male era solo per far capire !!

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per come la vedo io il famiglio e` molto diverso dall'animal companion del druido o dalla cavalcatura del paladino: e` l'unico la cui morte comporta una perdita di XP (a memoria) e credo che questo simboleggi lo shock ed il trauma che prova il master, un po' come se la morte del famiglio fosse un po' la sua. io farei di tutto per non farlo morire anche se fossi malvagio, poi ognuno e` libero di fare quello che vuole

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Bè ragazzi facendo cosi la state mettendo sul fatto di non perdere px.... io lo sto facendo a livello interpretativo

ci sono i pro e i contro come in tutte le cose !!! che ci posso fare??? alla fine uno stregone che non ha nessun

rimorso di aver ucciso la propria famiglia credo che non gli importi se muore un famiglio anche se si sente male

quando muore (cioè perdita di px).

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Ma (sempre ragionando insieme sull'argomento, che mi pare stia producendo qualche frutto per tutti!!), se anche il malvagio sente qualcosa per la perdita del famiglio (che nel caso della sua famiglia non ha sentito), allora il famiglio è qualcosa di più anche di un amico, di un genitore, eccetera.

Senza contare che, nel caso del druido, anche se non sono previsti punti exp in meno in caso di morte del familiare, come giocatore ho sempre tenuto l'amico fuori dalle mischie (a meno di non rischiare io direttamente la pellaccia... ma lo interpretavo come la volontà dell'animale di rischiare per la mia vita, e non l'inverso, cioè io che per salvarmi mandavo a morire lui)... e come DM manderei giù un bell'avatar di Sylvanus se un giocatore-druido usasse il compagno come carne da cannone...

Questo per dire che, se siete d'accordo con me che il famiglio è ancora di più, dovrebbe avere ancora un maggior "occhio di riguardo"...

Anche perchè il lungo (e costoso) cerimoniale richiesto per poter avere un famiglio è strettamente volontario... qualcosa che si fa se intimamente convinti... e buttare tutto via con un colpo di spada mi sembra fuori luogo.

Ma se volete, possiamo continuare a discuterne! :-)

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Ma (sempre ragionando insieme sull'argomento, che mi pare stia producendo qualche frutto per tutti!!), se anche il malvagio sente qualcosa per la perdita del famiglio (che nel caso della sua famiglia non ha sentito), allora il famiglio è qualcosa di più anche di un amico, di un genitore, eccetera.

Senza contare che, nel caso del druido, anche se non sono previsti punti exp in meno in caso di morte del familiare, come giocatore ho sempre tenuto l'amico fuori dalle mischie (a meno di non rischiare io direttamente la pellaccia... ma lo interpretavo come la volontà dell'animale di rischiare per la mia vita, e non l'inverso, cioè io che per salvarmi mandavo a morire lui)... e come DM manderei giù un bell'avatar di Sylvanus se un giocatore-druido usasse il compagno come carne da cannone...

Questo per dire che, se siete d'accordo con me che il famiglio è ancora di più, dovrebbe avere ancora un maggior "occhio di riguardo"...

Anche perchè il lungo (e costoso) cerimoniale richiesto per poter avere un famiglio è strettamente volontario... qualcosa che si fa se intimamente convinti... e buttare tutto via con un colpo di spada mi sembra fuori luogo.

Ma se volete, possiamo continuare a discuterne! :-)

Ti devo dire la verità io sono pienamente d'accordo con te non è che voglio cambiare sta cosa ... è solo che a livello interpretativo io sento il dolore della perdita del famiglio in egual modo di un affondo di spada ricevuto in pieno petto (non so se mi sono spiegato) !!!

Vorrei far capire che cmq non è una regola che il famiglio è tuo migliore amico sempre !!

(a meno di non rischiare io direttamente la pellaccia... ma lo interpretavo come la volontà dell'animale di rischiare per la mia vita, e non l'inverso, cioè io che per salvarmi mandavo a morire lui)

Sia chiaro non ho mai avuto questa intenzione anche con uno stregone malvagio .... lo usavo semplicemente per gli incantesimi prendendo l'avversario alle spalle ...

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tra l'altro quando si parla di famiglio non si parla mai anche di "allineamento": un mago/stregone (se vuole) può avere un famiglio PUNTO, non c'è scritto che lo può avere solo se è buono :poke:

così su due piedi mi viene subito in mente jafar del cartone animato Aladin (fantastico :heartbeat ) anche lui aveva un famiglio (il pappagallo) e di certo non lo trattava con troppi riguardi, ma come lui stesso afferma l'ha scelto perchè ha un modo di comportarsi che a lui piace (chiaro che in d&d non ci sono i "caratteri", ma negli animali più intelligenti esiste cmq una "tendenza" all'essere più tranquilli o più attivi) quindi, seppur non "amandolo", ci teneva cmq a lui tanto da non fargli rischiare la vita.

Credo quindi che un rapporto "forte" fra mago e famiglio possa esistere anche in allineamenti malvagi.

ps: e soprattutto una cosa....non è obbligatorio avere un famiglio; se non ve la sentite di averlo oppure già sapete che non avreste voglia di dare così tanta attenzione a una cosa che non è il vostro PG, non prendetelo! nel mio gruppo c'è una PG che ha come famiglio il gufo ma non lo usa MAI e questa è una cosa che mi infastidisce moltissimo :banghead:

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intendevo che una spadata non ti fa perdere xp, a meno che tu non muoia, venga risorto e perda un livello (a meno di true resurrection)

dusdan era una metafora la perdita di px paragonata alla morte del famiglio come una spadata ... Per dire che non è che non sento il dolore per una parte che è morta, ma questo dolore lo paragono a una spadata chiaro!!

e soprattutto una cosa....non è obbligatorio avere un famiglio; se non ve la sentite di averlo oppure già sapete che non avreste voglia di dare così tanta attenzione a una cosa che non è il vostro PG, non prendetelo! nel mio gruppo c'è una PG che ha come famiglio il gufo ma non lo usa MAI e questa è una cosa che mi infastidisce moltissimo

Bè io di certo non posso dire che non lo uso affatto anzi forse lo sfrutto troppo !!!

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Per dire che non è che non sento il dolore per una parte che è morta, ma questo dolore lo paragono a una spadata chiaro!!

e io volevo dirti che con una spadata perdi punti ferita, con la morte del famiglio perdi punti esperienza, e ci sono ben poche cose che te li fanno perdere

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Io penso che il mago non sia legato + di tanto al famiglio, perchè, essendo una sua creazione ed essendo consapevole della sua superiorità, lo tratterà sempre come un suo sottoposto.

A seconda della potenza e del legame empatico che otterà dall'esperienza, ci penserà però 2 volte secondo me prima di rischiare la perdita di un prezioso 'strumento', a differenza dei bassi livelli.

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Rieccomi. Dunque, parlavo della perdita di PX.

Come dicevo a prescindere dal prorpio allineamento il rapporto che si ha con il famiglio va oltre il semplice legame padrone-compagno. Durante il rituale parte del mago e parte della creatura si fondono fino a far si che la mente di uno sia fusa con quella dell'altro. Al livello di regole questo viene rappresentato da una perdita di PX nel caso in cui il famiglio dovesse morire (e da un sacco di regolette varie). Dal lato ruolistico però la cosa potrebbe non avere libertà di interpretazione. Insomma a prescindere dal carattere del padrone non si dovrebbe sfruttare il famioglio fino a sacrificarlo pe ri prprio scopi...credo che padrone malvagio sia più propenso a sacrifcare un compagno che il proprio famiglio. La perdita del famiglio è un avvenimento negativo per uqalsiais padrone, dal NM al NB...insomma con il famiglio si perdono conoscenza e potere (i PX) e non solo, in pratica sarebbe come perdere una parte del proprio corpo dato che il famiglio è da considerarsi un rpolungamento del corpo del mago.

Al livello interpretativo il famiglio lo si può trattare come si vuole...può essere una pezza da piedi o il miglior amigo del padrone, sta al giocatore decidere come ruolare al cosa. non sta scirtto da nessuna parte che essendo parte del mago va trattato come un principino...anzi, un mago lo può tratatre anche come un schiavo senza particolari remore.

Il problema arriva quando lo si deve sacrificare. Ecco che qui anche il padrone più cattivo del mondo dovrebbe iniziare a sudare freddo. La morte del famiglio equivale a sacrificare parte del proprio potere e delle proprie conoscenze...insomma quale mago lascerebbe morire il proprio famiglio? uno Buono, non uno mlavagio.

Ruolisticamnte parlando credo ci sia più probabilità che a sacrificare il proprio famiglio sia un padrone buono che si prodiga per il gruppo e non un padrone cattivo che pensa solo a se stesso. Un padrone egoista non sacrificherebbe mai una parte di se...lo farebbe solo nel caso in cui non avesse altre alternative o si ritrovasse isolato. Invece un personaggio buono potrebbe tranquillamente arrivare a sacrificare una parte di se per salvare gli altri.

Sta di fatto che tutti i padroni dopo il trauma della prima perdita dovrebbero riflettere bene su come impiegare il proprio famiglio.

Fin'ora ho giocato un sacco di maghi con famigli e a prescindere dall'allineamento del PG non mi sono mai sognato di sacrificarlo...ma se lo avessi dovuto fare lo avrei fatto con un PG buono, mai on uno mlavagio...piuttosto avrei sacrificato un compagno del gruppom(stanno li apposta no?).

Cmq il bello del famiglio sta nel fatto che eleva a potenza la caratterizzazione del PG.

Tra i vari famigli che ho avuto il migliore di tutti rimane senz'altro quello di Alarius...è troppo fico e spassoso...credo che alla morte di Alarius inizierò a giocare con il famiglio!

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