lepracauno Inviato 29 Maggio 2009 Autore Segnala Inviato 29 Maggio 2009 ok, D&D a parte, come dice Mokuren, è un fatto di mentalità... Allora come poter non tanto cambiare questa mentalità, quanto poterla ampliare? se il problema fosse questo(dal lato dell'utente),la crisi fose cesserebbe o si aprirebbero nuovi mercati..o sbaglio?
Strikeiron Inviato 29 Maggio 2009 Segnala Inviato 29 Maggio 2009 Per cambiare mentalità bisognerebbe anzitutto fare in modo che la gente cambi idea suil gioco di ruolo facendo loro capire che non è l'espressione di un comportamento deviante, ma il coltivare una passione che spesso cerca di far leva sui lati migliori dell'essere umano,. ovvero il gioco di squadra (spesso anche il gioco al massacro Gh!), l'utilizzo dell'intelligenza e della fantasia etc... fintantoché non sarà chiaro questo il GdR roimarrà un prodotto o di nicchia o banalizzato commercialmente... Penso cmq che dovremmo essere noi a dare significato al contenitore e far vedere che tipo di GdR merita di essere portato avanti. E un'altra cosa: non è cche nel mondo del GdR girino quantità di denaro spaventose, se si riuscisse a fatre in modo da avere più colaborazione e meno coltelli tra i denti e/o pugnalate alle spalle allora sarebbe possibile organizzare eventi molto più belli sul GdR e affermare così una tradizione dell'impegno sugli egoismi personali. Per fare questo però bisognerebbe cominciare a colpire ed isolare seriamente i furbastri... ed un aiuto legislativo alle associazioni non a scopo di lucro non andrebbe male. non si capisce perchè per fare un'associazione non a scopo di lucro ci si ritrova con una macchina mangiasoldi (soltanto per pagare il commercialista ed essere in regola con la legge)...cosa che deprime un po'.
lepracauno Inviato 29 Maggio 2009 Autore Segnala Inviato 29 Maggio 2009 EFFETTIVAMENTE.... ma gioca torino riesce a far promozione...solo che lo fa per i giochi in scatola.... forse appoggiarsi a loro e creare una "alleanza"?!?!
Nicto Inviato 29 Maggio 2009 Segnala Inviato 29 Maggio 2009 Questo ERA D&D, perché ora non è più così, che tu lo voglia o no. Ma va? Ehehe è proprio questo il punto. ok, D&D a parte, come dice Mokuren, è un fatto di mentalità... Allora come poter non tanto cambiare questa mentalità, quanto poterla ampliare? se il problema fosse questo(dal lato dell'utente),la crisi fose cesserebbe o si aprirebbero nuovi mercati..o sbaglio? Io l'ho scritto sopra, forse t'è sfuggito: La situazione che citi non è soltanto relativa all'Italia... non sono uno statista e non posso portare dati a conferma di quanto dico , ma da ciò che leggo in giro si tratta di una condizione diffusa un pò ovunque nel mondo. Come si può cambiare? Facendosi spazio a gomitate... usando il mezzo internet per diffondere il frutto delle proprie idee... associandosi con altri che hanno lo stesso scopo (e non facendo a gara a chi produce il sistema migliore)... creare una rete di libera coordinazione e associazione tra creatori di gdr indipendenti, in modo da sostenersi a vicenda ed eliminare così la necessità di un 'lucro' (almeno in teoria)... richiedere il supporto attivo dei giocatori e tenere conto delle loro idee, invece di usarli solo come fonte di guadagno e complimenti... puntare tutto sui principi di base (ossia, semplicemente vivere un'avventura interpretando un alter ego in un mondo fantastico) e lasciare numeri e statistiche sullo sfondo... saper osare, con idee e progetti anche bizzarri e strampalati... puntare sul 'classico' per opporsi ai giganti (perché spesso il rifarsi ai vecchi cliché può rappresentare di per se un'innovazione... in un mondo dove l'essere innovativi é ormai un fatto scontato, tornare indietro può rappresentare un'attrazione non indifferente). E soprattutto, mai dimenticare che si tratta di un gioco: non è una moda (non deve 'cambiare' a tutti i costi), non è un elettrodomestico, non è una religione... lo scopo è quello di far divertire.
lepracauno Inviato 29 Maggio 2009 Autore Segnala Inviato 29 Maggio 2009 Ok, osiamo: se si creasse una ambientazione valida per ogni regolamento??! se si creasse un ambientazione e dei compendi da corollario per adattarli al sistema?!?
Cyrano Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 A che serve leprecauno? Lo vedi da te... Si cerca di parlare di un'eventuale crise del GIOCO DI RUOLO e si finisce sempre con D&D. Benché apprezzi le idee di Nicto dichiaratamente stavolta siete andati ot e questo la dice lunga... A che servono i giochi di ruolo quando il problema è sempre quello? D&D non è in crisi, ci sono centinaia di manuali e se una persona sa l'inglese non c'è nessuno problema a reperire ogni edizione a prezzi onesti. Se poi apprezzate terza e quarta nemmeno la lingua rappresenta un problema. Dopodiché io vi suggerirei di spostare la discussione in altra sede e lasciar perlare gli altri degli altri giochi che invece in crisi, un po', sono veramente. Anche "grazie" a D&D (quindi abbiate un po' di delicatezza grasssie!!!)
lepracauno Inviato 1 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 1 Giugno 2009 L'OT è ormai una cosa normale.. Quello che noto è che siamo anche noi a voler centrare tutto sulla WOTC... Black library, Fantasy Flight Games, Moongoose, ecc ecc.. di realtà ne stanno tante(citando quelle estere ma volendo anche da noi...) La crisi esiste in Italia a livello economico anche per colpa della distribuzione che spesso assorbe circa il 50% dei proventi... Riuscire a risparmiare parte di quei soldi per una"campagna" pubblicitaria seria anche online per un gdr in pdf, dal mio punto di vista, creerebbe un avversario a D&D..
Cyrano Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 Come dicevo ci han provato con lex arcana ma in Italia il supporto informatico non piace molto. Questa realtà è comunque presente anche negli usa dove i giochi "che vanno" come Agon propongono SEMPRE entrambi i formati acquistabili dal sito. Poi, scusami se metto un po' di ironico orgoglio ma io sto giocando da un bel po' con prodotti Rose and Poison e Das Product. LOL
Mokuren Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 Poi, scusami se metto un po' di ironico orgoglio ma io sto giocando da un bel po' con prodotti Rose and Poison e Das Product. LOL Io avevo preso Angeli e Demoni, ormai saranno stati sei anni fa, ma non sono mai riuscito a giocarci. Avevo anche l'espansione Anno Zero. Poi credo di essere uno dei pochi possessori (in Italia) di un manuale cartaceo di BESM terza edizione e di Weapons of the Gods. Citerei anche Hero System ma in effetti non so quanto è diffuso qui...
Karonte82 Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 Io credo che il GDR morirà nel momento stesso in cui a nessuno importerà più il semplice atto di stare seduto ad un tavolo a chiaccherare del più e del meno. Quando a nessuno importerà più leggere un libro. Quando a nessuno importerà più il sentirsi se stesso ma vorrà essere a tutti i costi uguale ad un altro( tile wowiano: son fico se son Txx e tu solo se sei come me sei fico). Estremizzo. Il GDR ha un significato proprio, Gioco Di Ruolo, il GDR rimane tale finchè c'è un ruolo discostato dalla persona fisica da interpretare, lo stare seduti ad un tavolo a giocare a BANG impersonando realmente lo sheriffo è tanto GDR quanto stare con una scheda di statistiche in mano ed è la stessa chosa che parlare in prima persona attraverso skipe o una chat davanti ad un PC. Smette di essere GDR nel momento in cui un PG medioevale parla di Ferrari e gare automobilistiche, quando la stat cavalcare viene usata per guidare un Boing 737 (dato che per le vacanze si è andati alle maldive) oppure quando lo sceriffo invece di sparare con la sua rivoltella parla di carri armati e lanciamissili. Insomma filosoficamente parlando tutte le azioni fatte all'atto di raffigurare una diversa persona in una situazione differente in un luogo strano è tutto appartenente al mondo dei GDR e anche o scrittore nel momento in cui si chiede cosa farebbe Pippo in questa situazione, non fa altro che giocare ad un GDR. Ora il GDR può morire?? Il GDR è già morto??? Il GDR è prossimo alla morte???? A mio avviso sono tutte domande che non meritano una risposta, sicuramente come ho già letto il GDR è un mondo in evoluzione, e sotto certi aspetti si sta deevolvendo in una struttura più semplice. E' vero che le menti che creano GDR sono più semplici rispetto a quelle del passato ma basta guardare anche nel mondo della scrittura. Tolkien ha creato un mondo vivo con tanto di studi alfabetici razze diverse ecc ecc Mss Erry potterina ha creato un maghetto che vive tra due mondi. Mr Brizingle ha fatto un miscuglio delle due ed è pure stato acclamato come nuovo tolkien. l mondo si semplifica sempre di più e non sta a noi giudicare. Qualcuno diceva "la realtà è vera solo perchè la massa dice che è vera, se la massa fosse piena di deficenti allora gli asini volerebbero e la terra sarebbe a 10000 m " non ricordo la fonte però XD. Daltrocanto se una cosa non piace nulla vieta di prendere ciò che di bello c'è nelle regole e riutiizzarle per creare qualcosa che piaccia, ma la vera domanda è se la cosa piacesse a tutti noi non sarebbe considerabile anchessa "di massa"??? Se piace a solo una persona avrebbe lo stesso peso di 1Kg di piombo contro 1KG di piume. Concludendo Siamo sicuri che sia il GDR a morire??? a mio avviso si stanno semplicemente banalizzando le menti dei fruitori dei GDR, non è nemmeno una questione di voler aumentare le vendite di un prodotto, tanti prodotti sopravvivono senza pubblici da 8.000.000 di utenze (vedi WoW), anzi certi sopravvivono con 100.000 utenti nel mondo (vedi anarcky on line) quindi non cera motivo per Hasbro aka Wizzard of the coast , di creare una 4ed di D&D potevano andare avanti con la 3.5 dato che Hanno molti altri titoli molto più utili e massivi per far soldi (parlo dei giochi di carte collezzionabili) Semplicemente credo che l'evoluzione/involuzione delle regole di D&D sia legata ad una reale richiesta dei giocatori di D&D la moltitudine dei giocatori, non le minoranze che , comunque vada, continueranno ad utilizzare i vecchi regolamenti e ad espandere il gioco sotto molteplici versi. Saluti^^
Cyrano Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 Scusami la "cattiveria" ma penso che il gioco di ruolo morirà sicuramente se paragoniamo tolkien alla Rowling. All'età in cui i ragazzini si leggono HP noi leggevamo Salgari mica Tolkien e, con tutto il rispetto per Emilio, la Rowling è adirittura migliore. Inoltre vedendo i titoli che escono or ora (Agon? Polaris?) direi che non si può certo parlare di banalizzazione. Al limite sarebbe il caso di riflettere sui costi di traduzione assoluamente eccessivi.
Karonte82 Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 Scusami la "cattiveria" ma penso che il gioco di ruolo morirà sicuramente se paragoniamo tolkien alla Rowling. All'età in cui i ragazzini si leggono HP noi leggevamo Salgari mica Tolkien e, con tutto il rispetto per Emilio, la Rowling è adirittura migliore. .... QUOTE] io purtroppo conosco ragazzini di 26 anni che leggono HP (e lo reputano un fantasy fantastico )e ciò mi porta a dire che il fantasy si sta banalizzando...... Lo so comunque ho fatto un esempio molto azzardato ma era per rendere forti le differenze se avessi paragonato Herry a Shadow hunter avresti capito il paragone? Invece almeno ho suscitato un reazione e ciò è un successo^^ Tra le altre cose ho scritto ESTREMIZZO apposta
Cyrano Inviato 2 Giugno 2009 Segnala Inviato 2 Giugno 2009 Invece io ho fallito in quanto i giochi che ho citato a te non han suscitato il bencheminimo interesse.
kottin Inviato 4 Giugno 2009 Segnala Inviato 4 Giugno 2009 @Nicto mi dispiace che l'hai presa sul personale per la storia degli stereotipi, non mi riferivo di certo a te, il mio era un discorso generale con cui volevo esprimere il mio disappunto verso tutte queste menate in stile "una volta si stava meglio" & "non ci sono più le mezze stagioni" (viste ovunque non solo in questo topic), fatte da persone che spesso non hanno visto le reali alternative che offre in questo periodo il mondo dei GDR. Per quanto riguarda la parola GDR: se notate NON ho paragonato i risultati, o l'atmosfera di un GDR cartaceo con quello di un MMORPG full-gdr, ma ho detto che il termine "Gioco di Ruolo" può essere usato benissimo per entrambi senza discriminazioni. Sono entrambi giochi che si sviluppano sul divertimento derivante dall'impersonare dei ruoli in un mondo virtuale. Quindi usare i termini "GDR", o "GDR puro", o "vero spirito del GDR", o "GDR a tutti gli effetti","vero scopo del GDR" soltanto per indicare GDR-cartacei-non-gamisti-vecchio-stampo-usati-come-li-usavate-voi, è sbagliato. Inoltre ripeto che se molta gente, preferisce giocare a "chi trova la spada più potente", invece che a "divertiamoci a impersonare un personaggio particolare, e immedesimiamoci in un'avventura in un mondo fantastico", non succede nulla, e non ci deve essere nessuna riscoperta del secondo modo di giocare. Entrambi gli stili HANNO effettivamente lo STESSO valore e possono procurare lo stesso divertimento, l'importante è che piacciano a chi ci gioca. @quelli che dicono che i nuovi giochi non invogliano il ruolaggio - non stimolano a usare il cervello Per prima cosa non vedo come i vecchi giochi invitassero di più a vivere il GDR secondo schemi non gamisti (le giustificazioni che ho letto erano arrampicate sugli specchi). Inoltre moltissimi GDR new wave, offrono ottimi e solidi spunti/regole , per vivere il GDR come occasione di immersione in un altro mondo, e immedesimazione in un personaggio. Cosa che prima non veniva fatta da altri giochi (e non venitemi a dire che siccome D&D 2 era più "mortale" invogliava a usare il cervello ). La filosofia della nuova ondata di gdr moderni è proprio 'più potere ai giocatori!'. Non viene più accettato il vecchio concetto secondo il quale 'il master adatta le regole alla situazione, inventandosele durante il gioco'. Altro argomento, altro discorso, comunque... Mi permetto di citare questa frase per fare notare che se il regolamento è un "contratto" tra i giocatori (compreso il master) per poter giocare senza sfociare in un casino infantile, assolutamente senza senso, il master non si può permettere di cambiare le regole a piacimento, perché È prendere per i fondelli le altre persone attorno al tavolo. Il sistema DEVE funzionare senza modifiche (altrimenti il sistema non funziona, continuare a tenerlo in vita è accanimento terapeutico), e se i giocatori vogliono apportare modifiche al regolamento, DEVE essere fatto a priori. Facendosi spazio a gomitate... usando il mezzo internet per diffondere il frutto delle proprie idee... associandosi con altri che hanno lo stesso scopo (e non facendo a gara a chi produce il sistema migliore)... creare una rete di libera coordinazione e associazione tra creatori di gdr indipendenti, in modo da sostenersi a vicenda ed eliminare così la necessità di un 'lucro' (almeno in teoria)... richiedere il supporto attivo dei giocatori e tenere conto delle loro idee, invece di usarli solo come fonte di guadagno e complimenti... puntare tutto sui principi di base (ossia, semplicemente vivere un'avventura interpretando un alter ego in un mondo fantastico) e lasciare numeri e statistiche sullo sfondo... saper osare, con idee e progetti anche bizzarri e strampalati... puntare sul 'classico' per opporsi ai giganti (perché spesso il rifarsi ai vecchi cliché può rappresentare di per se un'innovazione... in un mondo dove l'essere innovativi é ormai un fatto scontato, tornare indietro può rappresentare un'attrazione non indifferente). È questo il punto della questione: vi state lamentando della non esistenza di qualcosa che esiste, è vivo, ed è estremamente attivo: THE FORGE Infine voglio sapere su cosa si basa questa fantomatica crisi: -Alcuni dicono che i giocatori di GDR stanno diminuendo. Per me non c'è alcun problema che diminuscano. E non mi sembra che sia vera questa affermazione. -Altri si lamentano che le nuove leve non giocano come loro, e danno la colpa ai nuovi manuali o al fatto che sia diventato un evento di massa. La realtà, è che una piccola elité di giocatori sia nel passato sia nel presente giocano in maniera non-gamista (per svariate ragioni). Questa elité non svanirà mai, e anche se i giocatori "IMPURI" (che termine del cavolo, ma mi sto immedesimando nel nostalgico medio) aumenteranno a dismisura, c'è solo più probabilità che di più si uniscano alla piccola elité. In ogni caso anche se rimanessi il solo a giocare in una certa maniera non me ne fregherebbe nulla. -Altri ancora si lamentano che D&D è il 90% del mercato e le ultime edizioni fanno schifo quindi c'è crisi Ancora, mi chiedo dove sia il problema: esistono centinaia di alternative e quello che fa la massa non è un problema mio. In totale vi state lamentando che il 90% dei giocatori interpreta il gioco in una maniera diversa, e le case editrici ovviamente vendono manuali per loro. Tutto questo senza rendervi conto che queste discussioni sono state superate da un pezzo, e gente che aveva voglia di fare qualcosa veramente si è riunita da tempo per tirare su un nuovo mondo di GDR. Che poi ce l'abbia fatta o meno... Ai posteri l'ardua sentenza. TL;DR: la discussione ha senso solo se ti importa di più quello che fanno le masse che quello che fai te, se ritieni D&D IL GDR e non hai mai letto nulla della teoria del GDR, e se ti senti offeso/in qualche modo toccato dall'andamento delle cose nell'ultimo periodo.
Blackstorm Inviato 5 Giugno 2009 Segnala Inviato 5 Giugno 2009 Ok, osiamo: se si creasse una ambientazione valida per ogni regolamento??! se si creasse un ambientazione e dei compendi da corollario per adattarli al sistema?!? Per qual motivo? L'OT è ormai una cosa normale.. Quello che noto è che siamo anche noi a voler centrare tutto sulla WOTC... Black library, Fantasy Flight Games, Moongoose, ecc ecc.. di realtà ne stanno tante(citando quelle estere ma volendo anche da noi...) La crisi esiste in Italia a livello economico anche per colpa della distribuzione che spesso assorbe circa il 50% dei proventi... Riuscire a risparmiare parte di quei soldi per una"campagna" pubblicitaria seria anche online per un gdr in pdf, dal mio punto di vista, creerebbe un avversario a D&D.. No. La WotC ha un conto in banca che definire astronomico vuol dire minimizzarlo. E questo nonostante la crisi. Quello che secondo me sta sfuggendo di vista è che un mercato di nicchia in italia vuol dire poche migliaia di perosne, in america vuol dire diversi milioni. La differenza mi pare evidente. Ora il GDR può morire?? Il GDR è già morto??? Il GDR è prossimo alla morte???? A mio avviso sono tutte domande che non meritano una risposta, sicuramente come ho già letto il GDR è un mondo in evoluzione, e sotto certi aspetti si sta deevolvendo in una struttura più semplice. Io ho una proposta alternativa: ma un po' meno seghe mentali fra tutti ce la facciamo? E' vero che le menti che creano GDR sono più semplici rispetto a quelle del passato ma basta guardare anche nel mondo della scrittura. Tolkien ha creato un mondo vivo con tanto di studi alfabetici razze diverse ecc ecc Mss Erry potterina ha creato un maghetto che vive tra due mondi. Mr Brizingle ha fatto un miscuglio delle due ed è pure stato acclamato come nuovo tolkien. Il mondo letterario non lo userei certo ocme termine di paragone per la discusisone in atto. Vogliamo parlare di gente come la Le Guin? Parliamo di Terry Pratchett? Parliamo del futuro futuribile di Heinlein (che lo so che non è propriamente fantasy, ma le raccolte dela storia futura sono molto vicine al mondo fantasy, come struttura: c'è una linea storica, c'è un mondo come il nostro, ci sono cose diverse da quelle "reali")? Vogliamo prendere in considerazione G.R.R. Martin? L'eterogeneità temporale e stilistica degli autori di opere letterarie, anche restringendosi al solo fantsy, è ben più ampia dell'asse tolkien-rowling-paolini. l mondo si semplifica sempre di più e non sta a noi giudicare. Uh? Questa è da baci perugina. Qualcuno diceva "la realtà è vera solo perchè la massa dice che è vera, se la massa fosse piena di deficenti allora gli asini volerebbero e la terra sarebbe a 10000 m " non ricordo la fonte però XD. Ma che cretinata. Il relativismo si che ammazza, altro che gdr moribondo. Daltrocanto se una cosa non piace nulla vieta di prendere ciò che di bello c'è nelle regole e riutiizzarle per creare qualcosa che piaccia, ma la vera domanda è se la cosa piacesse a tutti noi non sarebbe considerabile anchessa "di massa"??? Eh? Se piace a solo una persona avrebbe lo stesso peso di 1Kg di piombo contro 1KG di piume. Che come è noto hanno la stessa massa, e sulla terra anche lo stesso peso. Quindi cosa vuoi dire? Siamo sicuri che sia il GDR a morire??? Il gdr non sta per morire. E' un ritornello che negli ultimi dieci anni ho sentito almeno una volta ogni uno o due anni. quindi non cera motivo per Hasbro aka Wizzard of the coast , di creare una 4ed di D&D potevano andare avanti con la 3.5 dato che Hanno molti altri titoli molto più utili e massivi per far soldi (parlo dei giochi di carte collezzionabili) Non diciamo baggianate, per favore. Se tu azienda automobilistica vai forte nelle vendite di utilitarie, vuol dire che devi mantenere la stessa berlina di 10 anni fa perchè tanto hai altri rami produttivi? Un settore in perdita o che non riesce più a crescere è un settore morto, che va estirpato o potato. Se si estirpa muore, ergo nient epiù dnd. Se si pota, produce germogli nuovi, e allora ecco la 4ed. Vediamo di vedere le cose da un punto di vista realistico e non con le fette di prosciutto sugli occhi. Quindi usare i termini "GDR", o "GDR puro", o "vero spirito del GDR", o "GDR a tutti gli effetti","vero scopo del GDR" soltanto per indicare GDR-cartacei-non-gamisti-vecchio-stampo-usati-come-li-usavate-voi, è sbagliato. Non necessariamente. Per esperienza personale un mmorpg puro gdr lo devo ancora trovare. @quelli che dicono che i nuovi giochi non invogliano il ruolaggio - non stimolano a usare il cervello Per prima cosa non vedo come i vecchi giochi invitassero di più a vivere il GDR secondo schemi non gamisti (le giustificazioni che ho letto erano arrampicate sugli specchi). Inoltre moltissimi GDR new wave, offrono ottimi e solidi spunti/regole , per vivere il GDR come occasione di immersione in un altro mondo, e immedesimazione in un personaggio. Cosa che prima non veniva fatta da altri giochi (e non venitemi a dire che siccome D&D 2 era più "mortale" invogliava a usare il cervello ). Ah, i giochi new wave. Croce (mia) e delizia (di fenna, che prima o poi mi convincerà a provare). Mi permetto di citare questa frase per fare notare che se il regolamento è un "contratto" tra i giocatori (compreso il master) per poter giocare senza sfociare in un casino infantile, assolutamente senza senso, il master non si può permettere di cambiare le regole a piacimento, perché È prendere per i fondelli le altre persone attorno al tavolo. Il sistema DEVE funzionare senza modifiche (altrimenti il sistema non funziona, continuare a tenerlo in vita è accanimento terapeutico), e se i giocatori vogliono apportare modifiche al regolamento, DEVE essere fatto a priori. Ah, le mitiche teorie forgiste. Il suddetto sistema ha continuato a non funzionare per anni. C'è stato un accanimento terapeutico per 40 anni, e continua ad esserci. Eppure ha fatto divertire milioni di persone. Ho già discusso la questione "regola zero", e non ho molta voglia di ripetermi. Il regolamento non è necessariamente un contratto e la regola zero non è necessariamente un male. Anzi, ti dirò di più: ci sono casi in cui è assolutamente fondamentale, e che grazie ad essa il gdr funziona a meraviglia. È questo il punto della questione: vi state lamentando della non esistenza di qualcosa che esiste, è vivo, ed è estremamente attivo: Si, si, conosco i link alle teorie forgiste. Si passa dal "facciamo che" di quando eravamo bambini ad un progetto di un gioco studiato a tavolino per non scontentare nessuno e per far sentire tutti pari (e ancora non ho visto un gdr che sia uno che rende master e pg uguali e sullo stesso piano). In ogni caso anche se rimanessi il solo a giocare in una certa maniera non me ne fregherebbe nulla. Probabilmente si, invece, perchè con chi diavolo giochi? -Altri ancora si lamentano che D&D è il 90% del mercato e le ultime edizioni fanno schifo quindi c'è crisi Ancora, mi chiedo dove sia il problema: esistono centinaia di alternative e quello che fa la massa non è un problema mio. E' un problema tuo se la massa soffoca i tentativi di espansione di altri giochi.
Beld Inviato 5 Giugno 2009 Segnala Inviato 5 Giugno 2009 Se vi interessa nell'ultimo numero di DM Magazine (il 23) c'è un editoriale molto interessante che riguarda proprio questo aspetto del mondo dei GdR. http://www.grottadimerlino.com/dcs/DM_Magazine_23.zip
Cyrano Inviato 5 Giugno 2009 Segnala Inviato 5 Giugno 2009 Quanta carne al fuoco do qualche concetto sparso: The forge è una realtà molto bella ma che è ben lungi, dati alla mano, dal rappresentare LA soluzione. Il gioco indie più venduto è Agon che non è forgista. Senza entrare in tematiche sul giusto o sbagliato la grande massa non sì è mossa poi tantisdimo per questa realtà al momento. La Wotc ha un conto in banca enorme grazie a magik. Dal punto di vista gdr Steve Jakson e WW la sorpassano. Non mi citate ursula "copiodadionfortune" le guin LOL Infine quanti di voi hanno letto o giocato i titoli qui citati? Vi do provocatoriamente la soluzione ultima della crisi: Amate i giochi di ruolo? Veramente? Il prossimo mese COMPRATEVENE un paio di nuovi. ^^
Nicto Inviato 5 Giugno 2009 Segnala Inviato 5 Giugno 2009 (Cyrano e gli altri mi perdonino se vado OT... secondo me tutto il discorso è comunque attinente alla questione 'crisi') KOTTIN: No, non l'ho presa 'sul personale'... non hai fatto il mio nome nel tuo post, ma è chiaro che ti stavi riferendo a me e tutti quelli che la pensano come me. Allo stesso modo in cui tu stavi esprimendo il tuo disappunto su "tutte queste menate in stile "una volta si stava meglio" & "non ci sono più le mezze stagioni" (parole tue), io stavo esprimendo il mio nei riguardi di chi, come te, confonde spesso la parola 'nostalgia' con 'preferenza e spirito critico'. A me sembra che ogni volta che qualcuno dice qualcosa contro le nuove edizioni di D&D venga tacciato di (delle tre l'una): 1- eccesso di nostalgia; 2- retrogado / inesperto riguardo alle nuove concezioni; 3- arrogante borioso che crede di essere in possesso della Verità Assoluta sui gdr. Siccome noto risposte come le tue in un sacco di forum, mi sono sentito in dovere di chiarire la mia posizione... non ho mai aggredito le persone, né le loro opinioni (e mi pare di averlo dimostrato anche in questo topic), ma la politica della compagnia che produce il gioco. So bene che esistono alternative a D&D e la mia critica infatti non tocca gli Indie e le altre realtà del settore... ma per favore e questo lo dico anche al buon Cyrano (che pure ha ragione quando dice che si parla sempre e solo di D&D), non prendiamoci in giro: il monopolio ce l'ha WOTC, e sono loro a stabilire le tendenze (prima facevo l'esempio di Cyberpunk)... se c'è una crisi, credo che gran parte della colpa sia da attribuire a chi dirige le danze. Per quanto riguarda la parola GDR: se notate NON ho paragonato i risultati, o l'atmosfera di un GDR cartaceo con quello di un MMORPG full-gdr, ma ho detto che il termine "Gioco di Ruolo" può essere usato benissimo per entrambi senza discriminazioni. Sono entrambi giochi che si sviluppano sul divertimento derivante dall'impersonare dei ruoli in un mondo virtuale. Quindi usare i termini "GDR", o "GDR puro", o "vero spirito del GDR", o "GDR a tutti gli effetti","vero scopo del GDR" soltanto per indicare GDR-cartacei-non-gamisti-vecchio-stampo-usati-come-li-usavate-voi, è sbagliato. (Grassetto mio) No... non puoi fare questi paragoni. Anche in Doom e in Diablo interpreto un ruolo; definiresti questi giochi GDR? Una volta esisteva il termine C-RPG... ossia Computer Role Playing Game, se non sbaglio... se è stata aggiunta una 'C' un motivo ci sarà no? Ed è che il GDR è quello giocato al tavolo, mentre il resto... beh, divertenti o meno non sta a me stabilirlo, ma non sono GDR. Inoltre ripeto che se molta gente, preferisce giocare a "chi trova la spada più potente", invece che a "divertiamoci a impersonare un personaggio particolare, e immedesimiamoci in un'avventura in un mondo fantastico", non succede nulla, e non ci deve essere nessuna riscoperta del secondo modo di giocare. Entrambi gli stili HANNO effettivamente lo STESSO valore e possono procurare lo stesso divertimento, l'importante è che piacciano a chi ci gioca. Si si certo, la solita minestra... Se è per questo c'è anche chi gioca a tresette o scala quaranta, ma non sono GDR... giocare a 'troviamo la spada più potente' perlomeno, non rientra nella mia classificazione di GDR. Né la considero un'evoluzione (semmai il contrario). Ci sono i Wargames per questo. Chiaro il concetto? Per cui gioca pure a D&D come ti pare (uso la seconda persona ma non mi riferisco a te perché non ti conosco), divertiti, ma non venire a dire a me che sono nostalgico... a mio modo di vedere sei tu che stai giocando in modo sbagliato, non stai sfruttando le potenzialità del sistema, e questa è la mia opinione, che deriva dall'esperienza avuta con entrambi gli approcci - old school e new school. Se poi alcuni interpretano queste mie considerazioni come arroganti, problemi loro... io ho il diritto di dire la mia comunque. Mi permetto di citare questa frase per fare notare che se il regolamento è un "contratto" tra i giocatori (compreso il master) per poter giocare senza sfociare in un casino infantile, assolutamente senza senso, il master non si può permettere di cambiare le regole a piacimento, perché È prendere per i fondelli le altre persone attorno al tavolo. Il sistema DEVE funzionare senza modifiche (altrimenti il sistema non funziona, continuare a tenerlo in vita è accanimento terapeutico), e se i giocatori vogliono apportare modifiche al regolamento, DEVE essere fatto a priori. Ti è mai capitato di trovarti davanti ad una situazione dubbia durante il gioco (da master ovviamente)? Una per cui il tuo preziosissimo regolamento che DEVE funzionare a tutti i costi non dice nulla? Che fai a quel punto? "Eh no ragazzi... il regolamento non dice niente... io non posso azzardarmi a modificare le regole, che scherziamo! Si rischia la galera per questo! Chiudiamo qui e andiamoci tutti a fare una bevuta... domani telefono alla compagnia e chiederò delucidazioni.' Il Gdr è da sempre una questione di creatività, di intuito, di immaginazione e di buon senso. Si tratta di adattare delle variabili e dei numeri a qualcosa che di matematico ha ben poco... a meno che no vogliamo considerare la vita stessa un'insieme di variabili matematiche. Il regolamento che 'funziona' io non l'ho ancora trovato... e sono quasi vent'anni che navigo nell'ambiente gdr. Una cosa così astratta come il gdr non potrà mai fondarsi su regole precise, perché ciò che può accadere durante il gioco è ciò che più o meno potrebbe accadere durante la vita reale... anche di più, visto che spesso le situazioni di gioco eludono le regole della fisica. Troppe variabili. Il massimo che un regolamento può fare è fornire delle linee guida, che i Master adatteranno situazione per situazione... se i giocatori non si fidano del Master e hanno paura che cambi le regole a loro svantaggio, non dovrebbero sedersi nemmeno al tavolo da gioco. La fiducia tra Mater è giocatori è il primo presupposto. Questo è un problema caratteriale, non del sistema che non funziona, caro Kottin. I giocatori si lamentano perché il master ha adattato una regola e a loro non piace? A fine sessione se ne discute. Punto. Ma la manipolazione delle regole è necessaria, per i motivi che ho spiegato sopra.
Beld Inviato 5 Giugno 2009 Segnala Inviato 5 Giugno 2009 ...Ma la manipolazione delle regole è necessaria, per i motivi che ho spiegato sopra. Non ri- cito tutto quello che hai "spiegato sopra" per un motivo molto semplice, tu stesso dici di non aver mai trovato giochi che "funzionano" e da qui fai derivare tutto il tuo ragonamento che posto nelle tue esperienze è ovviamente logico e coerente... ma, c'è un ma. I giochi che funzionano esistono, strano vero? giochi che il master (e il giocatore) non deve interpretare, perchè la regola è li pronta, basta solo leggerla, e, può sembrare strano, non crea situazioni in cui il regolamento ha buchi, quindi nessun rattoppo volante del master. Ovviamente puoi capire come a questo punto il tuo ragionamento decade, è quindi inutile continuare a portarlo avanti se non dicendoti prova questi giochi, quali? te ne cito un po. Cani nella Vigna, Avventure in Prima Serata, Solar System (o la sua versione gratuita, The Shadow of Yesterday), Polaris, ma ce ne sono molti altri. Chiedo scusa se sono un po uscito fuori tema ma credo che sia una tematica interessante e Borderline rispetto al tema trattato nel topic proprio perchè credo che ci siano molte persona che ragionino come Nicto, e credo sia anche per questo che il GdR non si sia mai sviluppato molto, come fenomeno, proprio perchè visto come qualcos'altro, non come un gioco dove leggi le regole e giochi ma come una specie di rituale sacro che per giocarci abbia bisogno di chissà quali abilità elettive (ed effettivamente per il GdR tradizionale queste abilità sono assolutamente necessarie per ovviare a dei regolamenti non coerenti).
lepracauno Inviato 5 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 5 Giugno 2009 io mi trovo in buona parte d'accordo con Nicto. Sicuramente il gdr si fonda sulla Home rules ma per il semplice motivo che ogni gruppo di gioco vede il gdr o il gioco in maniera personale. Sicuramente oggi il mercato è arrivato ad un livello in cui riesce ad accontentare ogni bocca. Medioevo, fantasy, sci-fi, dark, horror, gothic, fiabesco, cartoon ecc ecc.. per essere volgari manca solo il gdr dei peli del c**o di garibaldi... Credo che anche tutta questa eterogeneità abbia portato in parte alla crisi in quanto, visto che alla fine non è colpa tanto della domanda di richiesta ma della distribuzione,le major riescono a prendere la fetta più grossa non permettendo a quella eterogenità di farsi avanti e semmai ad attrarre quelle fette di gdristi scontenti. Io ormai credo di essere arrivato in un punto in cui le regole son di secondo piano. fosse per me farei solo interpretazione e ambientazioni, e ho portato amici ad arrivare solo a questo e ne son felice. persone come Nicto le capisco e le appoggio ma anche Beld da canto suo ha la sua fetta di ragione.
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