Dedalo Inviato 28 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 28 Giugno 2009 Per te il fine giustifica i mezzi? Sì, può giustificare i mezzi.
xendor Inviato 28 Giugno 2009 Segnala Inviato 28 Giugno 2009 Certamente, un fine idealmente corretto e incentrato sull'amore per il prossimo giustifica qualsiasi mezzo! Su questo sono d'accordo anche io ma, visto che come detto siamo in D&D, dobbiamo mettere un muro fra il mondo reale (e il suo diritto che Dedalo cita continuamente) e D&D. Dire che il fine giustifica i mezzi vuol dire che un paladino è autorizzato a torturare i suoi nemici per ottenere informazioni volte al conseguimento di un fine buono Dire che il fine giustifica i mezzi vuol dire che il re buono può sterminare gli oppositori politici neutrali che vogliono portare al governo della città in modo più democratico possibile un governo LN invece che NB o LB perché, così facendo, il "bene" perderebbe terreno. Così facendo, il PG potrebbe fare quello che gli pare senza cambiare allineamento. Ripartendo dall'altro topic, il Paladino sarebbe quindi giustificato a uccidere l'innocente per salvare il mondo dalla fine senza subire conseguenze quando è stato discusso e accettato che il paladino può si scegliere, ma subendo le conseguenze del gesto. Il fine giustifica i mezzi vuol dire, che non ci sono conseguenze dal gesto effettuato e che quindi si è liberi di fare quel che vuole. Nel mondo reale non ci sono allineamenti, ognuno ha la sua coscienza, morale etc... In D&D a ogni PG bisogna attribuire un allineamento anche per scopi pratici (gli incantesimi individuazione del xxxxx, ad esempio). Dimmi, il Paladino è giustificato a estorcere informazione tramite cruenta tortura a png non malvagi per poter salvare una persona?
LetBloodline Inviato 28 Giugno 2009 Segnala Inviato 28 Giugno 2009 infatti IMHO esagerate tutti e due dire che il fine giustifica i mezzi sempre è sbagliato dire che il fine non giustifica mai i mezzi è altrettanto sbagliato. La realtà è che dipende dai casi e dalle situazioni.. La giusta via sta nel mezzo Ripartendo dall'altro topic, il Paladino sarebbe quindi giustificato a uccidere l'innocente per salvare il mondo dalla fine senza subire conseguenze quando è stato discusso e accettato che il paladino può si scegliere, ma subendo le conseguenze del gesto. Ti ricordo anche che di comune accordo si parlava di cambiare l'asse legale/caotico e non quello buono/malvagio quindi il fine rendeva l'azione al massimo caotica ma non malvagia il fine giustifica i mezzi a volte
xendor Inviato 28 Giugno 2009 Segnala Inviato 28 Giugno 2009 Ti ricordo anche che di comune accordo si parlava di cambiare l'asse legale/caotico e non quello buono/malvagio quindi il fine rendeva l'azione al massimo caotica ma non malvagia Quindi ha conseguenze, no? Io non ho mai parlato di conseguenze solo male/bene Per il resto, sono d'accordo sull' "a volte" se per a volte si intendono azioni della stessa branca (bene, neutralità, male) ma con asse legale/caotico diverso, che sono eseguibili senza conseguenze ma non ripetutamente. Visto che sul medio termine dovrà per forza portare a conseguenze (il LB che ruba ai ricchi per dare ai poveri bisognosi) una deviazione dall'allineamento/bg, si può dire che il fine non giustifica mai i mezzi. Passare intransigentemente sul mai è da BoED, ma il mai rimane sul medio termine, perchè altrimenti i PG sarebbero liberi di fare quello che vogliono comunque: Un PG LB che ruba il pane per darlo ai poveri solo quando i poveri possono dare informazioni Un PG CB che accetta ripetutamente di stare agli ordini di un generale in un'armata Un PG LM che si lascia ripetutamente ad andare ad azioni CM etc... Tutti questi esempi portano l'indicazione "ripetutamente" o "per convenienza", fattori importanti per stabilire se si tratta di una deviazione temporanea e portata dalla necessità o di un'azione che si ripete in contrasto l'allineamento/bg
Dedalo Inviato 28 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 28 Giugno 2009 Su questo sono d'accordo anche io ma, visto che come detto siamo in D&D, dobbiamo mettere un muro fra il mondo reale (e il suo diritto che Dedalo cita continuamente) e D&D. Sei confuso, e non poco. Chi è intervenuto qui citando a più riprese scenari tratti dalla realtà, ossia personaggi come Hitler e Mussolini, sei tu. Rileggere per credere. Ora che è stato mostrato come sia grottesca e infantile la tua posizione fai uno dei tanti passi indietro a cui ci hai abituati, dopo il non poter dimostrare, per giunta, che mentire sia un atto non buono, e saltando domande scomode. Dire che il fine giustifica i mezzi vuol dire che un paladino è autorizzato a torturare i suoi nemici per ottenere informazioni volte al conseguimento di un fine buono Mi spiace davvero per Letbloodline, perchè lui ci ha messo tutta la buona volontà, ma pare che il suo titanico sforzo di far capire che negare che "il fine non giustifica mai i mezzi" non significa forzatamente che "il fine giustifica sempre i mezzi", ma anche che "il fine talvolta giustifica i mezzi". Chi potrebbe riuscire in questa impresa sovrumana? Dire che il fine giustifica i mezzi vuol dire che il re buono può sterminare gli oppositori politici neutrali che vogliono portare al governo della città in modo più democratico possibile un governo LN invece che NB o LB perché, così facendo, il "bene" perderebbe terreno. E come da tradizione di xendor egli porta un esempio che vorrebbe far assurgere a regola. Quante volte gli avrò chiesto di dimostrarmi con un principio generale che il fine non giustifica mai i mezzi? Alla domanda "tutti i mammiferi hanno per forza gli artigli?" egli continua a rispondere "sì! guarda i leoni e i puma!". E, con serenità, trascura le balene. Ripartendo dall'altro topic, blah blah L'altro topic è lì che ti aspetta. Non inquinare questo. Grazie. Quindi ha conseguenze, no? Io non ho mai parlato di conseguenze solo male/bene Per il resto, sono d'accordo sull' "a volte" se per a volte si intendono azioni della stessa branca (bene, neutralità, male) ma con asse legale/caotico diverso, che sono eseguibili senza conseguenze ma non ripetutamente. Visto che sul medio termine dovrà per forza portare a conseguenze (il LB che ruba ai ricchi per dare ai poveri bisognosi) una deviazione dall'allineamento/bg, si può dire che il fine non giustifica mai i mezzi. Alla faccia della contraddizione, sei un campione mondiale. Scrivi che azioni sono eseguibili senza conseguenze, ma che il fine non giustifica mai i mezzi. Ripeto:azioni eseguibili senza conseguenze, ma il fine non giustifica mai i mezzi. lol: lol: lol: E se l'azione fosse isolata e, quindi, non ci sia alcun medio termine? Inoltre qui fai un capitombolo, perchè vorrebbe dire che un neutrale buono o caotico buono potrebbero applicare azioni di tal fatta ripetutamente senza problemi, in quanto il loro asse della legalità non può mutare oltre, non essendocene altri. Il che dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il fine può giustificare i mezzi. Del resto, come nell'altro topic, ancora non hai spiegato cosa tu intendi per "giustificare" i mezzi.
LetBloodline Inviato 29 Giugno 2009 Segnala Inviato 29 Giugno 2009 Quindi ha conseguenze, no? un PALADINO IMHO sì perchè ha infranto il suo codice per riuscirci. Un qualsiasi legale buono dipende. Se la sua visione del mondo è cambiata cambia allineamento altrimenti non ha conseguenze Per il resto, sono d'accordo sull' "a volte" se per a volte si intendono azioni della stessa branca (bene, neutralità, male) ma con asse legale/caotico diverso, che sono eseguibili senza conseguenze ma non ripetutamente. Con "a volte" intendo un insieme composto di due situazioni 1 situazioni in cui alcune circostanze possano rendere fattibili delle azioni che solitamente si percepiscono come "malvagie" come ferire un innocente, ma che determinati fini rendono buono l'atto e quindi ripetibile lo stesso atto per la stessa motivazione all'infinito senza pericolo di cambio allineamento (e non tirare in ballo la tortura perchè non ricade in questo caso) 2 situazioni in cui la situazione e i fini rendono possibile un'azione "una tantum" ed è una tantum perchè il solo fine non è sufficente a giustificare il mezzo ma si intromette nella bilancia una situazione occasionale che rende visibile il tutto in un'ottica diversa Passare intransigentemente sul mai è da BoED, ma il mai rimane sul medio termine, perchè altrimenti i PG sarebbero liberi di fare quello che vogliono comunque: Quel manuale è una pessima guida etica e un'accozzaglia di ancor peggiori poteri e classi, portarlo a regola sul come gestire i casi etici è come voler usare un libro di hitler sugli ebrei per valutare come comportarsi con loro. Improponibile Un PG CB che accetta ripetutamente di stare agli ordini di un generale in un'armata Inutile sottolineare che ci sono centinaia di possibili ottime ragioni per cui un CB giocato in maniera impeccabile resti sotto un generale anche a vita, lo sai vero?
xendor Inviato 29 Giugno 2009 Segnala Inviato 29 Giugno 2009 Chi è intervenuto qui citando a più riprese scenari tratti dalla realtà, ossia personaggi come Hitler e Mussolini, sei tu. Servivano esempi pratici. Se noti, poi, ho parlato anche di trasposizione in D&D. Questo perché sia Mussolini che Hitler che Stalin volevano portare alla grandezza la propria nazione (fine neutrale, non trovi?). Il modo con cui hanno tentato di farlo è atroce (diverse azioni malvagie). Questo per dire che, se il fine giustificasse i mezzi, questi personaggi non avrebbero fatto nulla di male. Tu dici che il fine giustifica a volte i mezzi. è un'interpretazione diversa della mia versione (o viceverse), che ora tento di spiegarti (ma l'ho già fatto nell'ultimo post, in realtà). Alla faccia della contraddizione, sei un campione mondiale. dove? Scrivi che azioni sono eseguibili senza conseguenze, ma che il fine non giustifica mai i mezzi. Stai togliendo parole alle mie frasi, a questo non rispondo neanche perché ti risponde già il mio post precedente Ripeto:azioni eseguibili senza conseguenze, ma il fine non giustifica mai i mezzi. lol: lol: lol: aspetta, fammici pensare.... mai detto questo Visto che sul medio termine dovrà per forza portare a conseguenze (il LB che ruba ai ricchi per dare ai poveri bisognosi) una deviazione dall'allineamento/bg, si può dire che il fine non giustifica mai i mezzi. questo ho detto E se l'azione fosse isolata e, quindi, non ci sia alcun medio termine? Medio termine non comporta una consecutività fra le azioni, ma una ripetizione di esse, tanto per chiarire questo. L'azione non è mai isolata, poi: se un'azione fosse isolata, vuole dire che era talmente fuori dalla coscienza del giocatore che questo non la vuole più ripetere, no? Una conseguenza c'è stata, quella di far capire che questa azione non va ripetuta. Per ripetizione, non si intende una specifica azione ma un complesso di azioni e situazioni: rubare il pane per un povero e non stare agli ordini di un generale per futili motivi (per un LB), non contano come 2 "punti" separati, ma come un accumularsi di situazioni e azioni discordanti dal suo allineamento e bg. Insomma, a tutti capita di "sbagliare", no? Se uno non "sbaglia" più, è perché ha capito la lezione (rafforzamento della propria coscenza in un certo campo) mentre, se uno "sbaglia" più volte, sta perseverando nell'errore, quindi c'è un cambio di coscienza e idee (cambio di allineamento o di parte del carattere/morale). Del resto, come nell'altro topic, ancora non hai spiegato cosa tu intendi per "giustificare" i mezzi. essendo partito per le vacanze 2 settimane fa, ho accantonato il topic. Te lo spiego qua: giustificare i mezzi significa lasciar correre, lasciar andare senza conseguenze morali o "effettive" (cambio di allineamento). Per conseguenze morali intendo quelle conseguenze che non si vedono, più o meno inconscie: se tu devi leggermente dalla tua morale, non dirai "oddio, cosa ho fatto, sarò dannato per sempre!!!", no? Semplicemente ti dici "ho fatto questo e quello, ma sarà meglio non farlo più" Oppure, anche seguendo la morale, incappi in una situazione dove devi scegliere tra due possibilità drastiche. Come abbiamo detto nell'altro topic, una scelta drastica comporta un cambio di allineamento? No, naturalmente, altrimenti tutto sarebbe troppo "stretto" per i PG e gli allineamenti, invece che essere piuttosto fissi, sarebbero volatili e fluttuanti. Ma una scelta drastica, non ti porta a un cambio di morale? Prima non eri disposto a fare qualcosa ma, quando ti sei trovato nel mezzo della situazione da te ipotizzata e per la quale avevi costruito un "codice comportamentale", le cose potrebbero variare e il "codice" da te costruito cadere. Una variazione c'è stata, non trovi? Il paladino che ruba il pane per il povero per puro altruismo, 1)o si troverà davanti a un mondo stile "conversione di San Francesco", rendendosi conto che è così che si fa il bene e quindi cambiando allineamento 2)o si renderà conto di esser deviato dalla sua coscienza, promettendosi di non farlo più 3)o diventerà per lui una cosa normale fare ciò. Vuol dire che in futuro ripeterà l'azione, è sulla strada del "medio termine e ripetizione" Ecco perché dico che non giustifica mai i mezzi: giustifica non vuol dire "rende incapacitati di..." per me, ma "non porta a conseguenze di alcun genere"
Dedalo Inviato 29 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2009 xendor, sei tu? Qualcuno sta usando il tuo account. Per accertarmene ti chiedo: se un paladino si trovasse a scegliere, per la prima e unica volta nella sua vita, tra l'uccidere un innocente e salvare il mondo o lasciar correre e distruggere tutte le forme di vita, e scegliesse la prima opzione, cosa accadrebbe?
xendor Inviato 29 Giugno 2009 Segnala Inviato 29 Giugno 2009 decade perché non stiamo parlando di variazione legge-caos ma di variazione sull'asse bene-male. Sempre che sia il tipico paladino LB, dipende dal suo bg. Mettendo che sia il tipico paladino LB, vedi sopra
Dedalo Inviato 29 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2009 decade perché non stiamo parlando di variazione legge-caos ma di variazione sull'asse bene-male. Sempre che sia il tipico paladino LB, dipende dal suo bg. Mettendo che sia il tipico paladino LB, vedi sopra Il che significa che, invece, ove si tratti di asse legge/caos vi possono essere atti che, isolatamente presi, non comportano conseguenze? Fermo restando che vorrei capire perchè rubare è sull'asse legge/caos e uccidere sull'asse bene/male. Ecco perché dico che non giustifica mai i mezzi: giustifica non vuol dire "rende incapacitati di..." per me, ma "non porta a conseguenze di alcun genere" Il che significa che secondo la tua bislacca definizione, in ogni caso, è possibile vi sizno azioni senza ripercussioni regolistiche, ergo che il fine possa sul tal fronte giustificare i mezzi.
DTM Inviato 29 Giugno 2009 Segnala Inviato 29 Giugno 2009 Fermo restando che vorrei capire perchè rubare è sull'asse legge/caos e uccidere sull'asse bene/male. bhè sul rubare a questo punto potrebbe dipendere dal tipo di danno che provochi...... se rubi per cupidigia a chi non ha nulla ad esempio portebbe essere asse bene/male.... se rubi ad un riccone tipo paperon de paperoni che ha tanti soldi da non sapere che farsene (salvo magari il bagno:-p) potrebbe sfociare sull'asse legale/caos o no?
xendor Inviato 29 Giugno 2009 Segnala Inviato 29 Giugno 2009 se rubi per cupidigia a chi non ha nulla ad esempio portebbe essere asse bene/male.... se rubi ad un riccone tipo paperon de paperoni che ha tanti soldi da non sapere che farsene (salvo magari il bagno) potrebbe sfociare sull'asse legale/caos certo, parlavo della situazione in cui il LB ruba al ricco per dare al povero (quindi asse legge/caos) Il che significa che, invece, ove si tratti di asse legge/caos vi possono essere atti che, isolatamente presi, non comportano conseguenze? Dal punto di vista "regolistico", quindi dal punto di vista di parole o numeri da cambiare sulla scheda si. Rimandandoti all'altro mio post, c'è ben spiegato perché per me anche quelle azioni isolatamente prese portano sempre a una variazione di qualcosa. Fermo restando che vorrei capire perchè rubare è sull'asse legge/caos e uccidere sull'asse bene/male. Non parlo tanto della singola azione ma della situazione: non è il NB quello che ruba per dare ai poveri? Quindi la stessa azione effettuata da un LB lo porta a varia su: N contro L (diversi) B contro B (uguali) visto che l'asse bene/male è uguale ma è diverso quello caos/legge, l'azione è effettuata sull'asse caos/legge Il che significa che secondo la tua bislacca definizione, in ogni caso, è possibile vi sizno azioni senza ripercussioni regolistiche, ergo che il fine possa sul tal fronte giustificare i mezzi. Come spiegato nel post sopra, delle scelte dei PG rimane traccia comunque Te lo spiego qua: giustificare i mezzi significa lasciar correre, lasciar andare senza conseguenze morali o "effettive" (cambio di allineamento). Per conseguenze morali intendo quelle conseguenze che non si vedono, più o meno inconscie: se tu devi leggermente dalla tua morale, non dirai "oddio, cosa ho fatto, sarò dannato per sempre!!!", no? Semplicemente ti dici "ho fatto questo e quello, ma sarà meglio non farlo più" Oppure, anche seguendo la morale, incappi in una situazione dove devi scegliere tra due possibilità drastiche. Come abbiamo detto nell'altro topic, una scelta drastica comporta un cambio di allineamento? No, naturalmente, altrimenti tutto sarebbe troppo "stretto" per i PG e gli allineamenti, invece che essere piuttosto fissi, sarebbero volatili e fluttuanti. Ma una scelta drastica, non ti porta a un cambio di morale? Prima non eri disposto a fare qualcosa ma, quando ti sei trovato nel mezzo della situazione da te ipotizzata e per la quale avevi costruito un "codice comportamentale", le cose potrebbero variare e il "codice" da te costruito cadere. Una variazione c'è stata, non trovi?
DTM Inviato 29 Giugno 2009 Segnala Inviato 29 Giugno 2009 certo, parlavo della situazione in cui il LB ruba al ricco per dare al povero (quindi asse legge/caos) dal punto di vista delle regole scritte il LB non ruberebbe mai...... dal punto di vista degli allineamenti soggettivi (li ho battezzati così) di Dedalo dipende da molti fattori Non parlo tanto della singola azione ma della situazione: non è il NB quello che ruba per dare ai poveri? mi pare sia il CB....... sempre da regola
Dedalo Inviato 29 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2009 Dal punto di vista "regolistico", quindi dal punto di vista di parole o numeri da cambiare sulla scheda si. Quindi secondo le regole, dato che quelle sono condivise tra tutti i giocatori e DM, il fine può giustificare i mezzi. Non parlo tanto della singola azione ma della situazione: non è il NB quello che ruba per dare ai poveri? No, ma a parte questo ancora non vedo perchè invece uccidere sia sul piano bene/male, quando si sa che in D&D è un atto di per sè neutrale. Come spiegato nel post sopra, delle scelte dei PG rimane traccia comunque Solo nella tua personale visione del "giustificare", che non trova riscontro nelle regole, che, essendo universali per tutti, lascia il tempo che trova e conclude che il fine talvolta può giustificare i mezzi. Tant'è che poi, anche nella realtà, il fine giustifica i mezzi anche se lascia problemi morali. Se io ammazzo 100 persone in 100 occasioni distinte, tutte le volte per legittima difesa, io sarò sempre giustificato (tant'è che non avrò conseguenze penali di alcun genere), anche se ciò potrà turbarmi gravemente sul fronte morale. Ecco dimostrato ancora una volta che il fine può giustificare i mezzi. E ancora ti chiedo: un tizio che viva in eremitaggio su una montagna, e si limiti a coltivare ortaggi di cui si nutre, e non fare praticamente altro nelle sue giornate, che azioni fa? L'avevo già chiesto, ma chi ha un QI di 164 sa che deve saltare le domande scomode se non vuole dover ammettere un altro passo indietro.
xendor Inviato 29 Giugno 2009 Segnala Inviato 29 Giugno 2009 Quindi secondo le regole, dato che quelle sono condivise tra tutti i giocatori e DM, il fine può giustificare i mezzi. Per una campagna il bg è obbligatorio, no? Nessuno gioca senza uno straccio di bg o impronta di carattere No, ma a parte questo ancora non vedo perchè invece uccidere sia sul piano bene/male, quando si sa che in D&D è un atto di per sè neutrale. Neutro, vorrai dire. Dipende ammazzare come e perché. Così uccidere può diventare un'azione malvagia, neutrale o buona Se io ammazzo 100 persone in 100 occasioni distinte, tutte le volte per legittima difesa, Ti hanno attaccato, no? L'azione è neutra perché si tratta di un combattimento Tant'è che poi, anche nella realtà, il fine giustifica i mezzi anche se lascia problemi morali. Se sei davvero convinto che quello che hai fatto è per un fine superiore, non dovresti avere problemi morali, no? E ancora ti chiedo: un tizio che viva in eremitaggio su una montagna, e si limiti a coltivare ortaggi di cui si nutre, e non fare praticamente altro nelle sue giornate, che azioni fa? neutre
Dedalo Inviato 29 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 29 Giugno 2009 Per una campagna il bg è obbligatorio, no? Nessuno gioca senza uno straccio di bg o impronta di carattere Ma ognuno ha il proprio secondo le sue convinzioni anche sul fronte morale, ergo il fine potrà ancor più giustificare i mezzi. Ennesima prova che il fine può giustificare i mezzi. Dipende ammazzare come e perché. Così uccidere può diventare un'azione malvagia, neutrale o buona Dipende rubare come e perché. Così rubare può diventare un'azione malvagia, neutrale o buona. Non è difficile da capire. Ecco perchè ti chiedo: perchè uccidere è sul piano bene/male e rubare sul piano legge/caos? E dove è scritto che mentire è un'azione non buona? Ti hanno attaccato, no? L'azione è neutra perché si tratta di un combattimento E se sono in guerra? Una guerra d'occupazione e io sono tra gli attaccanti? Se sei davvero convinto che quello che hai fatto è per un fine superiore, non dovresti avere problemi morali, no? Sciocchezze. La madre che dà uno schiaffo al figlio perchè questi ha commesso una fesseria che gli sarebbe potuta costare la salute è conscia di farlo per il suo bene, eppure non è certo contenta di farlo, e moralmente la cosa la ferisce comunque, pur nella consapevolezza di aver inflitto del dolore alla sua amata creatura. per la sua protezione Come si può vedere la vita così in bianco e nero? Ti chiedo: un uomo che segua ferreamente un codice simil-bendettino, il quale ritenga che ognuno di noi sia parte di un grande cuore pulsante dove ognuno deve fare la propria parte perchè tutti possano vivere felici e dignitosamente, e lavora instancabilmente la sua terra, non incontrando praticamente nessuno e limitandosi a dormire, mangiare e coltivare, col pensiero fisso che egli desidera il bene del suo prossimo e che col suo operato lo sta contribuendo a realizzare, che allineamento avrebbe?
xendor Inviato 30 Giugno 2009 Segnala Inviato 30 Giugno 2009 Ecco perchè ti chiedo: perchè uccidere è sul piano bene/male e rubare sul piano legge/caos? Così come uccidere può essere classificato oltre che su bene/male anche su legge/caos a seconda della situazione, allo stesso modo anche rubare può essere classificato su bene/male. Inoltre, come potrai notare negli allineamenti, più si va sul caotico più si è "propensi" al furto, o comunque lo si accetta moralmente. Per tutti gli allineamenti. Dipende rubare come e perché. Così rubare può diventare un'azione malvagia, neutrale o buona. Anche, ma l'asse principale rimane il legge/caos E se sono in guerra? Una guerra d'occupazione e io sono tra gli attaccanti? Perché stai occupando? Sei buono e il nemico è malvagio? Sei autorizzato Ma se lo stato fosse buono e innocente e voi steste massacrando la popolazione? Sareste ancora autorizzati se siete buoni? La madre che dà uno schiaffo al figlio perchè questi ha commesso una fesseria che gli sarebbe potuta costare la salute è conscia di farlo per il suo bene, eppure non è certo contenta di farlo, e moralmente la cosa la ferisce comunque, pur nella consapevolezza di aver inflitto del dolore alla sua amata creatura. per la sua protezione Non la ferisce lo schiaffo ma il fatto che il figlio non l'abbia ascoltata e abbia fatto una fesseria, mettendo a repentaglio la sua salute Ti chiedo: un uomo che segua ferreamente un codice simil-bendettino, il quale ritenga che ognuno di noi sia parte di un grande cuore pulsante dove ognuno deve fare la propria parte perchè tutti possano vivere felici e dignitosamente, e lavora instancabilmente la sua terra, non incontrando praticamente nessuno e limitandosi a dormire, mangiare e coltivare, col pensiero fisso che egli desidera il bene del suo prossimo e che col suo operato lo sta contribuendo a realizzare, che allineamento avrebbe? neutrale, perché non sta aiutando nessuno e allo stesso tempo non fa male a nessuno
Dedalo Inviato 30 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 30 Giugno 2009 Così come uccidere può essere classificato oltre che su bene/male anche su legge/caos a seconda della situazione, allo stesso modo anche rubare può essere classificato su bene/male. Allora ritratti la tua precedente affermazione. Inoltre, come potrai notare negli allineamenti, più si va sul caotico più si è "propensi" al furto, o comunque lo si accetta moralmente. Per tutti gli allineamenti. Idem dicasi per qualunque forma di mancato rispetto della "legge" comune. Ma ciò in alcun modo si sposa con la tua precedente affermazione, che ora più che mai deve essere o giustificata o ritrattata. Perché stai occupando? Sei buono e il nemico è malvagio? Sei autorizzato Sono neutrale e lo è anche il nemico. Non la ferisce lo schiaffo ma il fatto che il figlio non l'abbia ascoltata e abbia fatto una fesseria, mettendo a repentaglio la sua salute Veramente la ferisce anche lo schiaffo, altrimenti è un po' tocca. O i tuoi genitori ti prendono serenamente a sberle a cuor sereno? neutrale, perché non sta aiutando nessuno e allo stesso tempo non fa male a nessuno Perchè non sta aiutando nessuno? Col suo lavoro nella sua ottica fa la sua parte. Si è buoni solo se si aiuta il prossimo? Inoltre, a tuo avviso quindi i monaci benedettini sono neutrali? E pregare che azione è?
Magnifico SIRE Inviato 30 Giugno 2009 Segnala Inviato 30 Giugno 2009 un uomo che segua ferreamente un codice simil-bendettino, il quale ritenga che ognuno di noi sia parte di un grande cuore pulsante dove ognuno deve fare la propria parte perchè tutti possano vivere felici e dignitosamente, e lavora instancabilmente la sua terra, non incontrando praticamente nessuno e limitandosi a dormire, mangiare e coltivare, col pensiero fisso che egli desidera il bene del suo prossimo e che col suo operato lo sta contribuendo a realizzare, che allineamento avrebbe? per me sarebbe sicuramente buono... per quanto riguarda pregare... secondo me l'azione non è allineata di per sé: pregare è entrare in contatto con la propria divinità. dipende quindi dal perchè si prega e dalla divinità in questione.
xendor Inviato 30 Giugno 2009 Segnala Inviato 30 Giugno 2009 Allora ritratti la tua precedente affermazione. No, parlo di "filoni" nel quale il primo è il principale e il secondo è il secondario, utile per determinare l'allineamento esatto dell'azione. Non a caso a più di un allineamento è "concesso" rubare, ma più si va verso la legge meno lo è. Allo stesso tempo, a più di un allineamento è permesso uccidere con sempre meno dubbi morali, e questa scala va dal buono (cerca di fare di tutto per non uccidere, solitamente) al malvagio (uccide con discreta indifferenza). Questo perché rubare influisce sulla libertà personale (L: non ruberei mai! N: potrei rubare, a volte, o comunque lo faccio perché mi serve. C: posso rubare quando voglio). Uccidere, invece, incide sul rispetto della vita (B: uccido solo i malvagi, gli altri gli uccido solo se costretto. N: uccido chi mi pare ma con giustificazione. M: uccido chi mi pare). Andando ad aggiungere l'altro filone, si hanno cose come: LB: non ruberei mai NB: rubo solo se costretto CB: rubo per la giustizia LN: non ruberei mai se la legge non me lo permette NN: potrei rubare, a volte, ma dipenderebbe dalla situazione (l'eterno indeciso XD) CN: faccio quel che mi pare (non prendiamolo in causa il CN) LM: non ruberei mai se non per mio interesse personale e solo in alcune situazioni NM: rubo per arricchirmi CM: rubo quando voglio, come voglio, perché voglio Come vedi aggiungendo buono, neutrale e malvagio, la situazione cambia ma non troppo: il perché si ruba diventa sempre più effimero (dalla morale del buono, alla legge e alla indecisione del neutrale allo spirito opportunista del malvagio). La stessa cosa accade per l'uccidere LB:uccido i non-malvagi solo se è proprio necessario e non ci sono altre vie già provate NB:uccido i non-malvagi quando sono pericolosi e non ci sono altre vie CB:uccido i non-malvagi solo se mi sono ostili e provano ad aggredirmi o sono contro la giustizia LN: essendo questa persona criminale, posso ucciderla NN: bho, fate voi... mah... CN: faccio quel che voglio LM:uccido quando mi pare solo chi è contro il mio regime/idee NM: uccido quando mi pare ma con un buon motivo CM: uccido chi mi pare, quando mi pare, ogni volta che è possibile, come mi pare Qui con caos, neutralità e legge le cose cambiano ma si attengono al filone del bene/male. Prova ora con rubare sul filone bene/male: cercando un'assonanza fra tutti i buoni, tutti i neutrali e tutti i malvagi non si trova, visto che hanno idee diverse l'uno dall'altro. Prendendo invece il filone caos/legge, trovi che: tutti i L hanno la stessa idea di base: non rubare. Il buono vi si attiene perché è morale, il neutrale vi si attiene se è legge, il malvagio vi si attiene solo se rubare non gli serve per suoi interessi personali Tutti i C sono propensi a rubare, il B per la giustizia (morale), il N perché può decidere di fare come vuole a differenza della situazione, il M perché se può facilitarsi la vita rubando, lo farà sempre. Etc... Sono neutrale e lo è anche il nemico. Perché lo stai attaccando? O i tuoi genitori ti prendono serenamente a sberle a cuor sereno? Non lo so. Non mi prendono a sberle da molto tempo. Io, personalmente, mi preoccuperei più di quel che ha fatto lui di quel che ho fatto io Perchè non sta aiutando nessuno? Perché è eremita, no? Se invece si trova in collettività, vuol dire che sta aiutando la collettività, e le cose cambiano: la regola di san benedetto va usata nella collettività, altrimenti è come dire che ogni muscolo del cuore pulsane lavora con il suo ritmo e discordinatamente dagli altri, il che non fa funzionare il cuore perché, in principio, non c'è cuore senza collettività Si è buoni solo se si aiuta il prossimo? Fai te dagli allineamenti... Inoltre, a tuo avviso quindi i monaci benedettini sono neutrali? vedi sopra E pregare che azione è? neutra, cosa stai facendo?
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