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Inviato

Il grande portone in pietra si chiude alle vostre spalle e quasi a stento vi guardate l'uno con l'altro dopo l'intensa discussione nella Sala del Consiglio di Pietra.

Lumiel si allontana a passo svelto quasi avesse qualcuno ad inseguirlo, mentre Yasheira si incammina silenziosa e quieta simile ad un felino che si nasconde tra le

ombre. Fenggar dal canto suo procede a passo lento ma spedito con una cadenza ritmata e costante, quasi fosse in marcia. Ethan rimane per un istante perplesso ed

immobile vedendo gli altri allontanarsi nella direzione opposta alle mura, lì dove da un passaggio sotterraneo sarebbero poi arrivati al fossato per affrontare i

Goristro. Scuotendo la testa e senza chiedere nulla l'umano fa qualche passo, incerto sulla direzione da intraprendere, ma Boendal vicino a lui è subito pronto ad

aiutarlo scortandolo verso le mura. Il dolore che ormai da tempo sembra piegare il suo corpo torna a farsi sentire con alcune sferzate improvvise che lungo il cammino

lo costringono ad arrestarsi più volte. Solo dopo alcuni minuti e profondi respiri, Ethan torna nuovamente in se.

<<Ehi tutto bene Ethan? Ti vedo distrutto, vuoi che chiami un sacerdote?>> Chiede Boendal visibilmente preoccupato una volta arrivati all'ingresso del passaggio.

<<No Boendal, grazie, sto bene, è solo un po' di spossatezza, ma è già passata... puoi andare dove devi, attenderò qui che arrivino gli altri>> Dopo un'altra rapida

occhiata all'umano, Boendal non può far altro che limitarsi a fare spallucce e allontanarsi congedandosi con un sonoro in-bocca-al-lupo.

La porta di pietra del passaggio è piuttosto stretta e bassa e sigillata in quadrupla mandata dall'interno. Ethan rimane a fissarla per alcuni istanti con la speranza

di poter rivedere quel portone dopo aver fatto ritorno da quella missione.

***

Il primo ad arrivare davanti alla casa del clan Sladgehammer è Lumiel e ad attenderlo sul portone è il viso sorridente di una piccola drow dai capelli color del fuoco

ed occhi viola come ametiste. Con un rapido saluto ed una carezza sul capo della drow Lumiel si dirige in cerca di Lirra e trovandola intenta a riordinare il grande

salone fa per avvicinars.

<<Il Gran Sacerdote mi ha detto di avervi portato una spada... la sua...>>

<<Sì>> Interviene la nana prima che l'elfo concluda il suo discorso <<Mi ha detto ogni cosa, ora seguimi>> Lirra, senza mostrare alcuna emozione o sorpresa, procede

fino ad arrivare nei pressi di un baule, lo apre, liberando il chiavistello con una pesante chiave di bronzo e dall'interno prende una spada rinfoderata la cui elsa

l'elfo sembrava non vedere da un'infinità.

<<Il Gran Sacerdote quando me l'ha portata mi ha detto di non dartela a meno che non fossi stato tu stesso a chiederla. Spero ne faccia buon uso>>

Con un breve gesto del capo l'elfo prende l'arma ancora riposta nel fodero, di cui non riesce a capire la provenienza, ma già basta l'elsa a ricordargli un infinità di

avvenimenti.

<<Ti ringrazio Lirra di averla conservata per me, farò del mio meglio>>

Senza altri indugi l'elfo fa per uscire quando fuori dal portone qualcosa attira la sua attenzione.

<<...e quando tornerete?>> Chiede la piccola drow a Yasheira che in una posizione lievemente ricurva le parla con un filo di voce.

<<Presto, non appena avremmo fatto cessare questi colpi che senti da qualche ora>> Risponde Yasheira con tranquillità, poi la drow si accorge di essere osservata e

alza la testa in direzione di Lumiel, ma qualcosa attira ancor di più il suo sguardo che si posa sulla spada che l'elfo stringe tra le mani.

<<Finalmente>> dice la drow con tono sarcastico. L'elfo accenna ad un vago sorriso sentendo le parole della drow, poi qualcosa torna a renderlo serio.

<<Già, finalmente elfo, ce ne hai messo di tempo per riprenderti quel tagliacarte>> La voce di Fenggar attira immediatamente l'attenzione delle due drow e Ghirlam gli

si fionda addosso abbracciandolo vigorosamente.

<<Torneremo presto ragazzina, non temere... tu vedi di non far uscire di testa mia madre, mi raccomando>> dopo una rapida scompigliata ai capelli della piccola drow e

un sorriso fugace, l'espressione torna terrea e si rivolge agli altri due elfi ancora immobili ed inespressivi. I tre rimangono alcuni istanti a guardarsi avvolti in

quel silenzioso colloquio, poi Fenggar rompe l'attesa.

<<Dobbiamo andare>> Dice Fenggar laconico. L'elfo fa un rapido movimento con il capo e si incammina. La drow rimane impassibile, ma anche lei segue poco distante il

passo di Lumiel.

I tre raggiungono Ethan, ancora intento a contemplare la struttura del portone e il passaggio. <<Il gruppo di nani a noi affidato sarà qui a breve, così almeno mi ha

detto un soldato>> dice l'umano con un'espressione ancora vagamente dolorante.

<<Bene, quando saremo davanti ai Goristro dovremo...>> Poi le parole di Fenggar vengono interrotte da una voce anziana.

<<...dovrai ricordare le parole di tuo padre ragazzo, e gli insegnamenti che ti ha impartito>> Seccato ed incuriosito, il nano si volta per capire chi lo abbia

interrotto.

<<Elgir, cosa fai qui?>> Chiede Fenggar perplesso.

<<Porto consigli... e anche qualche piccolo dono da parte di una città che ha chiesto molto agli impavidi eroi, che ora sono pronti a morire per lei>> Risponde il

vecchio nano aprendo un fazzoleto in seta blu contenente quattro anelli dorati intarsiati di minuscoli granelli argentanti. <<Questi sono i Dowrin... gli anelli d'oro

diamantato. Esistono pochissimi esemplari di questi anelli e quei pochi, sono affidati ai protettori di Adbar. La forgiatura per comporre questi anelli è nota solo ai

nove Fucinieri e solo loro possono decidere a chi vanno concessi. Dovete aver fatto davvero una buona impressione a Dama Blademaker>> Dice il nano con una vena di

sarcasmo <<Ma non sono solo anelli quelli che porto oggi>> Alle spalle del vecchio nano vedete sopraggiungere alcuni nani avvolti da cappe marroni e con armature molto

meno pesanti e rumorose rispetto ai normali combattenti che siete abituati a vedere.

<<Il mio nome è Thrummen Silentstone>> dice un nano calvo dalla pelle abbrozzata dal centro dello schieramento <<Noi siamo gli Esploratori delle Profondità e siamo qui

per riscattare il nome della nostra congrega>> il tono del nano è serio e deciso, ma l'espressione del volto sembra vagamente rattristata <<Le voci sul tradimento

della nostra comandante, Helva Darkwatcher, sono giunte anche a noi e ci sentiamo in dovere di mostrare ai soldati che hanno subito questo scempio, che non tutti gli

esploratori, così come non tutti i nani di Adbar, sono immeritevoli di fiducia.>> Il nano fa un rapido gesto con la mano e due nani dallo schieramento dopo alcuni

silenziosi passi in avanti mostrano di avere qualcosa in mano.

Il primo porge dinanzi a Fenggar un paio di guanti d'arme. <<Questi guanti sono chiamati Mani di Moradin, la loro presa può diventare una possente arma in nelle mani

giuste>>

Il secondo arriva davanti ad Ethan e gli mostra una cappa marrone <<Questa è la Veste d'Ovunque, con essa ogni sguardo si poserà a fatica su di te e in qualsiasi

situazione che ti si presenti ostile, potrai allontanarti con straordinaria facilità>>

<<Inoltre...>> interviene Thrummen <<Ci siamo presi la libertà di donare all'elfo il fodero per la sua lama. Grazie ad esso, nei primi istanti di combattimento con la

lama che deciderai di racchiudervi ti sembrerà di muoverti rapido come una foglia nel vento>> Il nano fa qualche passo indietro, poi si volta ancora verso i quattro

avventurieri. <<So che questi doni non potranno ripagare il disonore fatto da Helva, ma almeno saranno un monito della fiducia che noi riponiamo in voi e speriamo che

voi possiate fare lo stesso>> detto questo il nano fa un rapido saluto e si allontana con il resto del gruppo.

<<Non ti aspetterai che dei nani intenti a vagar nelle grotte abbiano qualcosa per un'incantatrice>> Dice Elgir sarcastico a Yasheira prendendola un po' alla

sprovvista dopo che gli Esploratori si sono allontanati. <<Non preoccuparti di me, ho già veduto in passato gente della tua razza non essere ostile con chiunque e se

Fenggar ti ha portata qui, tu fai parte di quelle persone. Per te ho pensato io a qualcosa. Non credo di aver molto da poterti offrire, ho visto cosa sei riuscita a

fare e la trama si piega alla tua volontà come i mastri forgiatori fanno con il metallo. Ma da giovane, in una delle mie missioni ho rinvenuto un oggetto magico di ben

noto valore e non avendo mai avuto una vera occasione di utilizzarlo, bhè lo affido a te, sperando che tu possa trovare il modo di renderlo utile>> Il nano porge alla

drow un bastone con uno smeraldo infisso in un'estremità che brilla vistosamente. D'un tratto vedete quattro nani pesantemente armati che si avvicinano a passo di

marcia.

<<Ora, credo sia giunto per me il momento di andare>> Dice Elgir vedendo i nani <<Buona fortuna ragazzo>> guarda Fenggar con un lieve nota di tristezza <<buona fortuna

a tutti voi>>

Spoiler:  

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