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Inviata

se avete una ventina di euro da spendere e amate il giappone questo libro vi affascinerà. la chiave di lettura è un po diversa dfal solito ma i riferimenti e la terminologia usata sono superbe. la bibbliografia è la migliore che si possa usare per un libro sui samurai.

consigliatissimo

voto 9 e 1/2


  • Risposte 31
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Principali partecipanti

Inviato

scusami, errore mio.

è un romanzo incentrato su una storia vera, nel 1600 circa i gesuiti entrarono in giappone per diffondere il cristianesimo e lo shogun credendo che fossero avanguardie per la conquista vieta il cristianesimo. ma un gruppo di contadini guidati da ronin e l'Inviato del Cielo assediano il castello di Hara e resistono. lo shogun richiama il più grande esercito mai visto in giappone e assedia il castello.

il finale poi ve lo lascio scoprire

Inviato

Visto l'autore, sarò ben felice di tenermi alla larga dal libro in questione.

Si, sono prevenuto.

non è il camilleri di montalbano.

anzi è molto bravo e preciso nei riferimenti e nell'utilizzo della bibliografia e dei testi di riferimento

Inviato

non è il camilleri di montalbano.

anzi è molto bravo e preciso nei riferimenti e nell'utilizzo della bibliografia e dei testi di riferimento

Si, ho ben presente di chi si sta parlando.

EDIT: Per spiegarmi meglio, le mie forti perplessità sono dovute a diversi motivi: le altre opere che ha scritto, il fatto che sia un apologeta cattolico e infine il fatto che non mi pare abbia conoscenza specifiche riguardanti il Giappone.

Inviato

Quoto Jade. La storia con la S maiuscola? Ma vi siete mai chiesti cosa fecero i GESUITI (quelli dell'epoca, meglio specificare) per essere così odiati?

I fatti non sono assolutamente censurati in Giappone semmai sono censurati qui dal vaticano, ed un motivo ci sarà... ^^

No?

Ho letto la trama... Non esprimo giudizi sul libro ma sicuramente NON è storico.

Inviato

Invece si tratta di un contesto storico accuratisismo, raccontato ovviamente attraverso un romanzo.

Riguardo cosa fecero i gesuiti? Se non si sanno le cose meglio non dire nulla....1,5 milioni di battezzati circa senza usare la spada, hanno portato una concezione di uguaglianza sociale, di fratellanza e di diritti delle persone e donne.

Sono stati spazzati via dal Giappone grazie alla convergenza di interessi di nobili giapponesi e protestanti olandesi.

Per quanto riguarda lo scrittore, che talvolta, (meglio dire ogni tanto), non condivido, ritengo abbia scritto un bel romanzo, tutto questo odio nei suoi confronti dimostra i miei forti dubbi a che la censura culturale in Italia sia propriamente filo Vaticano.....a tal proposito domando: chi sapeva che in Giappone i cattolici furono sterminati?

Inviato

Invece si tratta di un contesto storico accuratisismo, raccontato ovviamente attraverso un romanzo.

Senza polemica, ma su cosa ti basi per dire che sia un contesto storico accuratissimo? Il contesto viene spiegato in modo accurato da entrambe le parti?

Conoscendo l'autore, dubito fortemente che l'autore sia riuscito a non sbilanciarsi nel raccontare la vicenda.

Per quanto mi riguarda lui o altri possono benissimo scrivere quello che vogliono, ma io sono liberissimo di criticare o scegliere di non comprare i loro testi.

Il cristianesimo è stato represso per questioni politiche e di ordine pubblico, certo non puramente religiose.

Inviato

Oltre al fatto che i resoconti dei roghi dei Gesuiti in giappone sono stati ammessi dai Gesuiti stessi ad opera della comunità americana del culto con le relative scuse ufficiali allo shintoismo ed al buddismo. Non sul web ovviamente perché sarebbe stato troppo facile girarlo in una campagna denigrativa contro un culto troppo spesso associato ai mormoni, comunque la cosa fa piuttosto onore alla religione in questione a parer mio. Dopodiché potrebbe essere opinabile l'interesse che la cosa potrebbe avere a livello personale ma da li ad "omologare" un romanzo di parte come "storico" direi che non si può.

Direi che, al solito, in uno stato cattolico si tende sempre a "salvare" i simpatizzandi a discapito dei protestani (non che questi fossero pecorelle innocenti intendiamoci). La cosa che un pochino mi infastidisce è che come sempre ci crediamo come pecoroni solo e soltanto perché il web di queste cose non ne parla (non so se il censur si è aggiornato al riguardo).

Un grazie a Jade per la delicatezza e l'obiettività che in questo caso sono sinonimo di educazione. Grazie. ^^

Inviato

Penso che una cosa siano i dati oggettivi, un'altra cosa le chiacchere politiche e le scuse politiche.

La Chiesa si é scusata perfino per la Vandea.

In Giappone i missionari come é noto, non possedevano eserciti.

Si sono ribellati solo i giapponesi stessi convertiti per non essere massacrati a gratis.

Ps.: l'interesse per la storia secondo me serve solo a essere liberi, in quanto verità.

Inviato

Senza polemica, ma su cosa ti basi per dire che sia un contesto storico accuratissimo? Il contesto viene spiegato in modo accurato da entrambe le parti?

Conoscendo l'autore, dubito fortemente che l'autore sia riuscito a non sbilanciarsi nel raccontare la vicenda.

Per quanto mi riguarda lui o altri possono benissimo scrivere quello che vogliono, ma io sono liberissimo di criticare o scegliere di non comprare i loro testi..

Da un dato di fatto, si compì un massacro.

Il cristianesimo è stato represso per questioni politiche e di ordine pubblico, certo non puramente religiose.

Ti do assolutamente ragione su questo.

Inviato

Da un dato di fatto, si compì un massacro.

Che la rivolta sia stata sedata con metodi brutali così come era la norma non credo lo stia mettendo in discussione nessuno. E' un fatto storico.

Quello che volevo sapere era su quali testi o conoscenze ti basi per affermare che il testo in questione ricostruisce un "contesto storico accuratissimo". La tua affermazione evidentemente si basa su confronti con altre fonti, sbaglio?

Inviato

Sbagli, si basa solo su quello che c'è scritto in calce al libro.

In giappone i gesuiti procedettero con la loro solita "dottrina" dei legami economici. Ma nessuno si chiede come facevano (di fatto anche se non in termini che noi chiameremo "legali") a POSSEDERE un intero castello come quello di Hara?

Generosi i convertiti nipponici che dite? ^^

Oltre al fatto che "i missionari non possedevano eserciti" è la chiacchera politca più grossa visto che se di fatto non essitevano le truppe armate gesuite è altrettanto vero che nei vari sbarchi trasmigrò in giappone un numero di persone letteralmente troppo alto per considerarli tutti "missionari".

Fonte: lo "HA DAIUTSU" (ventura e sventura dei gesuiti in giappone di di Adriana Boscaro)

Inviato

magari se si converte il proprietario di un castello, é ipotizzabile dico, che lo siano andati a trucidare al suo interno, e che al suo interno, prima di farsi scannare, abbia tentato di difendersi...che ne dite?

Approfondire per favore.

A me il Giappone sta molto simpatico come paese, é inoltre l'unico impero esistente, quindi doppiamente simpatico, ma che la storia imperante sia a senso unico lo state dimostrando voi ora, asserendo che i missionari convertirono in soli pochissimi mesi, oltre un milione di persone, quando é documentato che non usavano assolutamente metodi brutali, a che pro poi non si capisce.

Che poi la propaganda protestante-o nipponica politica del tempo, sparasse peste e corna con chi veniva ad emancipare un popolo che disperato come era prima, aderì spontaneamente in massa e velocissimamente alla fede cattolica, per giustificare il massacro di gente inerme, é un dato di fatto.

Ora chi spara sulla Chiesa si diverte a citare fonti (che alla prima osservazione seria crollano come castelli di carte) di parte anticattolica, ma la storia rimane storia.

Vi invito ad appronfondire e a ragionarci sopra a quanto avete detto,

vi saluto, ma prima di congedarmi da questo thread, viva l'impero del Giappone e la sua imperatrice Cattolica attuale !

Inviato

Più che citarti la fonte non saprei che fare... Ti ricopio il libro pagina per pagina? ^^

Ti invito invece a citare le tue fonti, come stiamo facendo da circa CINQUE post. Chissà perché sospetto siano le solite (web, web ed ancora web).

Inviato

Ma di fonti te ne si possono citare a bizzeffe, dallo stesso Rino Cammilleri con i suoi svariati articoli, a Civiltà Cattolica e numerose altre riviste, tipo Storia in Rete.

Diciamo che più attendibile e super partes del Centro Nazionale di Ricerca comunque non esiste nulla.

Ciao di nuovo.

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