Ginsen Inviata 21 Agosto 2009 Segnala Inviata 21 Agosto 2009 salve a tutti...è da settembre 2008 che ho iniziato a giocare a D&D e io e il mio gruppo non ha mai interpretato un PG...ed io interpretavo pure il ruolo vai combatti e ammazza tutti...molto scarso come interpretazione del PG...volevo sapere come si fa ad interpretare un PG...qualche esempio...e qualche consiglio...perchè non so proprio da che parte cominciare
Leo97 Inviato 21 Agosto 2009 Segnala Inviato 21 Agosto 2009 Be', quando crei un PG, crei una persona. Quindi basta immaginare cosa farebbe quella persona in una determinata situazione. Al limite crei un PG col tuo carattere e ti comporti normalmente.
randyll Inviato 21 Agosto 2009 Segnala Inviato 21 Agosto 2009 Di consigli ne riceverai a iosa quello che ti posso dare io è: quando giochi non pensare che stai muovendo un pupino come in un videogame ma pensa di essere tu quel pupino. E considerando alcuni paletti come la classe, l'allineamento e il bg, chiediti sempre cosa penserebbe e come agirebbe. Non il tu pg. Ma tu che in quel momento SEI il tuo pg
Zhoul Inviato 21 Agosto 2009 Segnala Inviato 21 Agosto 2009 ecco un consiglio valido: stabilisci delle regole tue, del tipo "se succede questo, faccio questo". per me agire come si agirebbe sul momento non è il massimo. questo va bene con un personaggio, ma già se lo cambi, dovresti cambiare modo di fare. sennò finisce che fai un ladro, poi un guardiano e infine un ranger tutti uguali. esempio: io sono un guerriero eladrin.appartengo ad un clan che abbandonò la selva fatata secoli fa, e sonosenza allineamento. seguo sehanine. ho deciso che: 1- non farò mai del male alla popolazione 2- mi dedicherò alla più totale eliminazione dei drow 3- non combatterò per denaro 4- non rifiuterò un combattimento con un valido avversario 5- non lascerò mai la mia spada 6-..... 7-.... capito che intendo?
Ginsen Inviato 21 Agosto 2009 Autore Segnala Inviato 21 Agosto 2009 ok se fossi io scapperei...***** uno che mi fa un buco nello stomaco con una spada...che dolore farebbe!!!!...meno male che non lo interpreto....se no sarei lì accasciato a terra con la faccia tutta bianca dal dolore XD
Gorthar Bonecrasher Inviato 21 Agosto 2009 Segnala Inviato 21 Agosto 2009 E questo porta alla prima domanda che deve porsi il giocatore/attore in D&d e che poi determina gran parte dell'interpretazione: Perchè il mio pg/io ha intrapreso una professione (quella dell'avventuriero) del genere?
smot Inviato 21 Agosto 2009 Segnala Inviato 21 Agosto 2009 Il mio consiglio è di leggere un buon libro fantasy, un mattone magari...più sono mattoni meglio è!! suggerimenti sono: il signore degli anelli e lo hobbit i libri delle saghe di shannara Cronache del mondo emerso e le guerre del mondo emerso (questo devo leggerlo ancora anche io ora che ci penso...) e centinaia di altri titoli...credimi, sono un toccasana per la fantasia e l'interpretazione (e fanno anche cultura, che non fa mai male!!)
Chromium Inviato 22 Agosto 2009 Segnala Inviato 22 Agosto 2009 Cronache del mondo emerso e le guerre del mondo emerso *vomita copiosamente* Scusa il giudizio affrettato, ma ho veramente disprezzato i lavori della Troisi, anche se ammetto che più libri si legge, con meglio si capisce il "canone" fantasy. Io per studiare l'interpretazione di un personaggio consiglio "La Ruota del Tempo" per la sua ENORME MOLE di personaggi ai quali ispirarsi. Per personaggi meno magici e più terra terra consiglio invece "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco", anche lì pieno di caratteri succosi.
Theret Inviato 22 Agosto 2009 Segnala Inviato 22 Agosto 2009 A mio parere per interpretare bene un PG bisogna innanzitutto saperlo costruire. Realizza bene il suo Background, costruisci una mentalità, uno scopo del personaggio e quando giochi ricordati di comportarti di conseguenza... poi se il carattere del PG ti piace vedrai che va da sè l'interpretazione. Per farti un esempio ti posto il Background di un mio PG Spoiler: Beriah Mythen Razza: Doppelganger Classe: Mago Illusionista Allineamento: Caotico Buono La vita di Beriah comincia in una strada. I suoi genitori umani lo abbandonarono lì non potendo più sopportare le violente illusioni che il bambino continuamente generava grazie all’energia arcana che scorreva nel suo sangue. Il povero padre Teronim non riusciva a capire in che modo era stati capace di mettere al mondo un figlio dalla pelle grigia, capace di cambiare forma e di cambiare la forma della realtà. Solo allora, dopo 4 anni di matrimonio, la moglie Isah confessò al marito di essere una Doppelganger e che il figlio che avevano generato era come lei. Il povero Teronim per diversi mesi abbandonò la famiglia, disperato e infuriato con sé stesso. Tuttavia decise che ormai aveva un figlio e doveva accudirlo e tornò dalla moglie. Nel frattempo però il giovane Beriah generava illusioni sempre più realistiche e spaventose… gli occhi dei genitori assistevano all’incendio della casa, all’apparizione di spettri mutilati che si muovevano come in preda a crisi isteriche… vedevano bestie oscure divorare i vicini di casa venuti in loro aiuto e ritrovatasi anche loro a vivere lo stesso incubo. La famiglia rimase isolata, nessuno dei loro vecchi amici volle più avere nulla a che fare con quella casa. Teronim e Isah, temendo di impazzire, decisero con grande dolore di abbandonare Beriah… aveva solo 1 anno e mezzo quando si ritrovò di fronte a morte certa. Il destino aveva tuttavia in mente una sorte diversa per il Doppelganger. Il servo di un Mago di nome Cyret percepì una insolita attività arcana in un vicolo, nei pressi di una strada in cui era di passaggio. Annullata l’illusione, trovò Beriah affamato e debole e decise di mostrare quel piccolo prodigio a Cyret. Il Mago capì subito che il giovane era unico… la sua potenza era davvero rara tra i mortali. Decise di prenderlo come allievo, domando continuamente le sue illusioni fino a quando non fu abbastanza grande da poter lui insegnare a dominare la magia che gli scorreva nelle vene. In pochi anni il giovane Beriah apprese tutto ciò che Cyret aveva studiato in diversi decenni. La vita di Beriah si profilava come una lunga esistenza legata allo studio della magia, almeno questi erano i sogni e le speranze di Cyret. 20 anni dopo che Cyret ebbe trovato il piccolo doppelganger, Beriah abbandonò la dimora del suo maestro, annunciandogli che sarebbe tornato dopo aver concluso un lungo periodo di viaggi. In pochi giorni tuttavia, Beriah fu catturato dalle guardie ed imprigionato, che appena vista la sua natura non esitarono a imputarlo di ogni peggiore forma di tradimento per il regno. Nella fredda atmosfera del carcere e durante il processo sommario che gli fu fatto, Beriah ebbe modo di conoscere il mondo corrotto in cui abitava… un mondo pronto a discriminarlo e a ucciderlo. Tuttavia ci voleva molto più di un paio di guardie per fermare il doppelganger e la notte prima che venisse eseguita la sua condanna, liberò le illusioni più spaventose dalla propria mente, tanto che le guardie che lo sorvegliavano impazzirono, gridando come bambini di fronte agli spettri terrificanti che i loro occhi vedevano. Se Beriah non provava odio per il mondo circostante, nel vedere che appena uscito dalla prigione di carta in cui aveva passato l’intera adolescenza avevano provato ad ucciderlo, imparò che nascondere la propria essenza dietro le sue capacità era l’unica cosa che poteva salvargli la vita. Tuttavia in lui si era maturato in pochi giorni l’odio per tutto ciò che è legge e ordine, entità più fasulle delle illusioni stesse, che ora punivano i deboli, ora assolvevano i ricchi colpevoli. Un vano tentativo di disciplinare il caos e allo stesso tempo una forma per garantire al potere di rimanere sul suo scranno di velluto. L’unico antidoto all’illusione dell’ordine è la realtà del Caos e Beriah sapeva già come realizzarlo. Non appena avesse imparato ad usare la magia nel modo migliore, le sue illusioni avrebbero abbattuto la più grande delle falsità. Personalità: Beriah è un individuo educato, con la parlantina istruita e scorrevole. Apprezza molto l’amicizia delle persone, ma è capace di provare l’odio più profondo verso chiunque gli manchi di rispetto o gli faccia un torto… verso certe persone dunque mostra un esasperato sadismo. Gioca con la loro mente, li fa cadere preda di allucinazioni cruente e atroci fino a quando i suoi nemici non impazziscono. “Coloro che osano imporsi sugli altri con odiosa superiorità è giusto che rimangano imprigionati tra le urlanti carceri della mente, ad agonizzare nella follia”. Ha difficoltà ad entrare in confidenza con un individuo, per non rischiare di patirne poi le conseguenze, ma quando ritiene che una persona meriti la sua fiducia non ha problemi nel renderlo degno di conoscere la vera anima di Beriah. Odia tutto ciò che è ordine, legge e qualsiasi cosa si avvicini ad una gerarchia… rappresenta sempre la prevaricazione e l’assoggettamento e questo è ciò che Beriah più detesta. (Noi giochiamo alla 4E con il sistema di allineamento della 3.5) Altra cosa che è necessaria però è avere un clima consono all'interpretazione. Io come Player sono un Attore, ma mi trovo in enorme difficoltà se sono l'unico a interpretare nel gruppo, non ci riesco e non mi diverto. Comunque l'interpretazione vuol dire semplicemente "recitare calandoti nel personaggio" e questo è ciò che dovete fare. All'inizio potrebbe sembrare stupido e imbarazzante, ma con l'esperienza diventerete tutti più bravi e smetterete di avere difficoltà nel farlo.
warlock infernale Inviato 23 Agosto 2009 Segnala Inviato 23 Agosto 2009 A mio parere per interpretare bene un PG bisogna innanzitutto saperlo costruire. Realizza bene il suo Background, costruisci una mentalità, uno scopo del personaggio e quando giochi ricordati di comportarti di conseguenza... poi se il carattere del PG ti piace vedrai che va da sè l'interpretazione. Per farti un esempio ti posto il Background di un mio PG Spoiler: Beriah Mythen Razza: Doppelganger Classe: Mago Illusionista Allineamento: Caotico Buono La vita di Beriah comincia in una strada. I suoi genitori umani lo abbandonarono lì non potendo più sopportare le violente illusioni che il bambino continuamente generava grazie all’energia arcana che scorreva nel suo sangue. Il povero padre Teronim non riusciva a capire in che modo era stati capace di mettere al mondo un figlio dalla pelle grigia, capace di cambiare forma e di cambiare la forma della realtà. Solo allora, dopo 4 anni di matrimonio, la moglie Isah confessò al marito di essere una Doppelganger e che il figlio che avevano generato era come lei. Il povero Teronim per diversi mesi abbandonò la famiglia, disperato e infuriato con sé stesso. Tuttavia decise che ormai aveva un figlio e doveva accudirlo e tornò dalla moglie. Nel frattempo però il giovane Beriah generava illusioni sempre più realistiche e spaventose… gli occhi dei genitori assistevano all’incendio della casa, all’apparizione di spettri mutilati che si muovevano come in preda a crisi isteriche… vedevano bestie oscure divorare i vicini di casa venuti in loro aiuto e ritrovatasi anche loro a vivere lo stesso incubo. La famiglia rimase isolata, nessuno dei loro vecchi amici volle più avere nulla a che fare con quella casa. Teronim e Isah, temendo di impazzire, decisero con grande dolore di abbandonare Beriah… aveva solo 1 anno e mezzo quando si ritrovò di fronte a morte certa. Il destino aveva tuttavia in mente una sorte diversa per il Doppelganger. Il servo di un Mago di nome Cyret percepì una insolita attività arcana in un vicolo, nei pressi di una strada in cui era di passaggio. Annullata l’illusione, trovò Beriah affamato e debole e decise di mostrare quel piccolo prodigio a Cyret. Il Mago capì subito che il giovane era unico… la sua potenza era davvero rara tra i mortali. Decise di prenderlo come allievo, domando continuamente le sue illusioni fino a quando non fu abbastanza grande da poter lui insegnare a dominare la magia che gli scorreva nelle vene. In pochi anni il giovane Beriah apprese tutto ciò che Cyret aveva studiato in diversi decenni. La vita di Beriah si profilava come una lunga esistenza legata allo studio della magia, almeno questi erano i sogni e le speranze di Cyret. 20 anni dopo che Cyret ebbe trovato il piccolo doppelganger, Beriah abbandonò la dimora del suo maestro, annunciandogli che sarebbe tornato dopo aver concluso un lungo periodo di viaggi. In pochi giorni tuttavia, Beriah fu catturato dalle guardie ed imprigionato, che appena vista la sua natura non esitarono a imputarlo di ogni peggiore forma di tradimento per il regno. Nella fredda atmosfera del carcere e durante il processo sommario che gli fu fatto, Beriah ebbe modo di conoscere il mondo corrotto in cui abitava… un mondo pronto a discriminarlo e a ucciderlo. Tuttavia ci voleva molto più di un paio di guardie per fermare il doppelganger e la notte prima che venisse eseguita la sua condanna, liberò le illusioni più spaventose dalla propria mente, tanto che le guardie che lo sorvegliavano impazzirono, gridando come bambini di fronte agli spettri terrificanti che i loro occhi vedevano. Se Beriah non provava odio per il mondo circostante, nel vedere che appena uscito dalla prigione di carta in cui aveva passato l’intera adolescenza avevano provato ad ucciderlo, imparò che nascondere la propria essenza dietro le sue capacità era l’unica cosa che poteva salvargli la vita. Tuttavia in lui si era maturato in pochi giorni l’odio per tutto ciò che è legge e ordine, entità più fasulle delle illusioni stesse, che ora punivano i deboli, ora assolvevano i ricchi colpevoli. Un vano tentativo di disciplinare il caos e allo stesso tempo una forma per garantire al potere di rimanere sul suo scranno di velluto. L’unico antidoto all’illusione dell’ordine è la realtà del Caos e Beriah sapeva già come realizzarlo. Non appena avesse imparato ad usare la magia nel modo migliore, le sue illusioni avrebbero abbattuto la più grande delle falsità. Personalità: Beriah è un individuo educato, con la parlantina istruita e scorrevole. Apprezza molto l’amicizia delle persone, ma è capace di provare l’odio più profondo verso chiunque gli manchi di rispetto o gli faccia un torto… verso certe persone dunque mostra un esasperato sadismo. Gioca con la loro mente, li fa cadere preda di allucinazioni cruente e atroci fino a quando i suoi nemici non impazziscono. “Coloro che osano imporsi sugli altri con odiosa superiorità è giusto che rimangano imprigionati tra le urlanti carceri della mente, ad agonizzare nella follia”. Ha difficoltà ad entrare in confidenza con un individuo, per non rischiare di patirne poi le conseguenze, ma quando ritiene che una persona meriti la sua fiducia non ha problemi nel renderlo degno di conoscere la vera anima di Beriah. Odia tutto ciò che è ordine, legge e qualsiasi cosa si avvicini ad una gerarchia… rappresenta sempre la prevaricazione e l’assoggettamento e questo è ciò che Beriah più detesta. (Noi giochiamo alla 4E con il sistema di allineamento della 3.5) Altra cosa che è necessaria però è avere un clima consono all'interpretazione. Io come Player sono un Attore, ma mi trovo in enorme difficoltà se sono l'unico a interpretare nel gruppo, non ci riesco e non mi diverto. Comunque l'interpretazione vuol dire semplicemente "recitare calandoti nel personaggio" e questo è ciò che dovete fare. All'inizio potrebbe sembrare stupido e imbarazzante, ma con l'esperienza diventerete tutti più bravi e smetterete di avere difficoltà nel farlo. Esiste il caotico buono nella 4.0? Io pensavo che fosse il legale buono. Il mio consiglio è di leggere un buon libro fantasy, un mattone magari...più sono mattoni meglio è!! suggerimenti sono: il signore degli anelli e lo hobbit i libri delle saghe di shannara Cronache del mondo emerso e le guerre del mondo emerso (questo devo leggerlo ancora anche io ora che ci penso...) e centinaia di altri titoli...credimi, sono un toccasana per la fantasia e l'interpretazione (e fanno anche cultura, che non fa mai male!!) E' veramente utile. Poi dipende se vuoi fare l'eroe o uno che fa le avventure inn modo "sicuro": fino a quando non rischio combatto quando c'è un'avversario che mi potrebbe ficcare la spada nella pancia allora no, scegliti i fantasy meno eroici.
Lascar Dhemel Inviato 24 Agosto 2009 Segnala Inviato 24 Agosto 2009 E' stato detto praticamente tutto. Quoto questo, con riserva: quando giochi non pensare che stai muovendo un pupino come in un videogame ma pensa di essere tu quel pupino Devi immaginare di essere tu quel "pupino", ma allo stesso tempo non devi esserlo, altrimenti saresti TU(persona) a trovarti dentro quel mondo fantastico e non il personaggio che vuoi creare, cosa che potrebbe stonare un poco. Come dice Zhoul, stabilisciti delle regole da seguire, un *qualcosa* che ti illumini nel momento in cui si verifica *qualcos'altro*. E poi poniti delle domande, molte domande. Ad esempio, chi sono i tuoi genitori?Cosa odi di più?Perchè sai usare così bene la spada?Ecc.. Ovviamente questi suggerimenti ti saranno utili solo se il resto del gruppo prova anche solo ad interpretare, o se il DM invoglia a farlo
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