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[Ricky Vee - d&d3.5] Capitolo I: Il bazaar della vita


Ricky Vee

Messaggio consigliato

Città di Cauldron.

Ore 21.47.

@Zuit del Randello

Spoiler:  
Piove per le strade della tua città. Sotto un cielo grigio cenere e una pioggia abbondante, le strade di Cauldron sono deserte; tutta la gente è ormai chiusa nelle proprie case e sono poche le luci che ancora si possono vedere accese. Molte finestre sono sbarrate, ma come si può criticare la paura della gente? Con l'ultimo rapimento il numero di persone scomparse ha superato la soglia dei 30, ma questa volta è tutto ben più grave, è toccato a quattro orfani innocenti.

Tu e Ruphus Laro, un altro sacerdote dell'onorevole St.Cuthbert che hai conosciuto da poco, siete stati mandati da Jenya Urikas nei pressi dell'orfanotrofio, per vedere se riuscite a trovare un indizio che possa portarvi a quei colpevoli di cui ancora non si conosce l'identità.

Ruphus, di poco più esperto di te, ti ha chiesto di aspettare a distanza ed è andato in avanscoperta, ma ad un certo punto un urlo squarcia il silenzio della notte, fino ad ora coperto soltanto dalla pioggiare dallo scrosciare dlle grondaie. E' la sua voce.

Aiuto! Vi prego, smettetela! Zuit, aiuto!

Mentre senti la sua voce implorante, ci sono anche altri rumori. Tonfi sordi e schiaffi, qualcuno lo sta picchiando

@Ethel

Spoiler:  
Sei a Cauldron da una mezza giornata. E' particolare come città. E' stata costruita all'interno del cratere di un vulcano ormai spento con materiali prelevati da esso; per questo motivo la maggior parte degli edifici ha assunto un colorito nero che le da un non so che di inquietante, soprattutto in una notte piovosa come questa.

La pioggia ti ha sorpreso mentre stavi passeggiando per le via della città in preda ai tuoi pensieri. Sinceramente neanche tu sai dove sia effettivamente, ma la tua mente è ancora fissa su quel bottino perso e sugli anni passati con Thiara, che è stata capace di abbandonarti da un giorno all'altro con tutto quello che avevate accumulato. Nel frattempo le strade sono diventate deserte e la gente si è barricata nelle case, forse a causa della pioggia.

Stai già progettando il tuo futuro prossimo in questa città e nel frattempo stai realizzando quanto sia noiosa, quando nel frattempo una voce rompre il silenzio della notte, coperto fino ad ora soltanto dal rumore della pioggia e dallo scrosciare delle grondaie.

Aiuto! Vi prego, smettetela! Zuit, aiuto!

La voce proviene da un vicolo alle tue spalle che hai superato da poco senza accorgerti di nulla. Senti anche il rumore di una zuffa. Qualcuno se le sta dando di santa ragione.

@Elianor e Amastacia

Spoiler:  
Siete entrambi arrivati in città da una mezza giornata, giusto il tempo per incontrarvi, cenare insieme e uscire a fare una passeggiata. Le cose da dire sono molte, non vi vedevate da molto tempo e avete davvero tanto da raccontarvi, anche se i momenti rotti da gesti di gioia e di affetto sono sempre capaci di togliervi le parole. A cena vi siete entrambi raccontati cosa vi è successo dopo la fuga di Elianor e quanto avete sentito la mancanza l'uno dell'altro.

Ora state passeggiando per le strade deserte di Cauldron, ma siete stati sorpresi da una pioggia che si fatta abbondante. Poco importa, non può qualche goccia d'acqua interrompere il vostro momento, perciò continuate a camminare senza una meta, percorrendo molte volte uno dei quattro cerchi concentrici che costituiscono le strade principali della città. Intorno a voi le luci nelle case si spengono e le porte vengono sbarrate in attesa della notte. State ancora parlando quando un'altra voce, oltre alla vostra, riecheggia nella notte.

Aiuto! Vi prego, smettetela! Zuit, aiuto!

Sembra provenire da un vicolo davanti a voi, a meno di cento metri di distanza. Oltre alla voce sentite anche il rumore di alcuni colpi. Qualcuno se le sta prendendo di santa ragione.

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@DM

Spoiler:  
Aiuto? Devo intervenire!

estraggo la mia mazza, mi assicuro che il cappuccio della mia veste mi copra le tempie e la fronte, quindi corro in direzione delle urla

Descrizione

Spoiler:  
Zuit è un uomo di media altezza e corporatura. ha gli occhi neri come la pece ed un pizzetto di un colore fra il rosso rame e il nero... indossa gli abiti clericali di st chutbert, il cui cappuccio gli copre tutta la testa e la fronte. E' armato con una mazza pesante.
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Descrizione:

Elianor è un elfo molto particolare. E' alto attorno al metro e 90 e di corporatura molto muscolosa. Porta i suoi capelli bianchi e lunghi sciolti e ha gli occhi color argento con alcuni riflessi rossi. La sua pelle è scura.

@Dm e Amastacia

Spoiler:  
Sto camminando sotto una lieve e triste pioggia con mia sorella che non vedevo da anni e dopo tanto tempo un po di calore umano sfiora il mio cuore reso freddo dai pregiudizi della mia razza.

Proprio quando sto pensando che finalmente dopo tanto tempo avevo passato una giornata piacevole sento delle grida di aiuto.

Maledizione, stava andando tutto troppo bene...

Mi giro rapidamente verso Amastacia, è la mia sorellina nonchè una delle poche persone a cui voglio bene e non voglio che si metta in pericolo.

Cerca una guardia e chiamala, io vado a vedere cosa succede!

Detto questo estraggo la spada dal fodero e corro verso il vicolo.

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L'elfa che avete di fronte vi colpisce per il suo sguardo bellissimo ma estremamente timido, come se ella fosse pienamente cosciente della fragilità della propria razza.

La pelle è candida come petali di ninfea, nascosta sotto una veste di lino bianco che si apre con una gonna larga fino al calcagno, e lascia visibile solo il viso, le mani e i piedi, permettendo appena di intravedere la forma del piccolo seno. L'abito è ornato da ricami floreali dai colori d'oro, argento e smeraldo, esempio lampante di manifattura elfica. Gli stivali bianchi sono in pelle robusta e percorsi da simili motivi.

Il viso, come il resto della corporatura, è esile come ci si aspetterebbe da un'elfa, con la bocca circondata da labbra sottili che si piegano facilmente in un sorriso quando sente di aver fatto la cosa giusta. Gli occhi sfuggenti sono a mandorla con l'iride di un marcato colore verde smeraldo. I lunghi capelli neri sono lisci e ben pettinati, arrivando fino a metà schiena, parzialmente coperti dallo zaino e dalla faretra. Le tipiche orecchie a punta completano il quadro, anche se sono quasi del tutto nascoste dalla chioma fluente.

Porta attorno ai fianchi una cintura di anelli metallici sottili simile a una catena, se non fosse che la forma sinuosa degli anelli richiama più l'arte elfica che non un utilizzo più mondano. Alla cintura sono fissate una borsa in pelle con alcune rune draconiche sopra e il fodero nero da cui si vede l'elaborata elsa di un fioretto.

Sulla spalla sinistra porta un arco in legno e sulle spalle si notano lo zaino con sacco a pelo e una faretra di frecce.

@DM, Elianor:

Spoiler:  

Annuisco a mio fratello e faccio per avviarmi rapidamente alla ricerca di un armigero.

Prima di andare, gli parlo in elfico.

"Corro, ma tu fai attenzione, ti ho appena ritrovato e non voglio perderti di nuovo!"

Mi volto e corro in cerca di gendarmi, dirigendomi verso il più vicino posto di guardia.

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@Tutti tranne Amastacia

Spoiler:  
I rumori vi portano all’imbocco di un vicolo nascosto dalla nebbia, in cui vedete tre figure che stanno assalendo un uomo che giace per terra con la faccia rivolta verso la fredda pietra della strada bagnata. Uno degli assalitori toglie il cappuccio dal volto della vittima e lo spinge contro un muro, mentre un altro urla: stai lontano dall’orfanotrofio, hai capito?

Detto questo tira un altro calcio nelle costole al poveretto.

Il rumore di passi sembra mettere in guardia uno di loro, che girandosi vede Elianor: ehi cosa ci fai qui? Questo posto non fa per te elfo, vedi di tornartene subito a casa.

Poi, dopo che quest ultimo lancia un'occhiata ai suoi amici, i tre estraggono le spade: vi ricordiamo che abbiamo un prigioniero

Notate che è difficile riconoscere i volti degli uomini, sia per il buio, ma anche perchè sono dipinti, una metà nera e l'altra bianca. Sono a circa 10 metri da voi.

@ Amastacia

Spoiler:  
Continui a girare a vuoto, ma le strade sono stranamente deserte e non trovi un solo edificio che abbia le porte aperte a quest'ora
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@Tutti tranne Amastacia

Spoiler:  
Maledizione... altri spettatori...

mi rivolgo agli assalitori dicendo

Non intimidirete un chierico del Randello come Ruphus con le vostre minaccie, ne tanto meno me!!! In guardia malviventi!!!

quindi mil lancio su di loro in una carica furiosa

@Dm

Spoiler:  
Carico un malvivente. cerco di evitare più attacchi opportunità possibile. uso Mazza pesante +4 (1d8+2, x2) CA 15 fino alla fine del turno (statistiche impostate con i bonus ed i malus della carica)

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@DM

Spoiler:  
*Dannazione, non c'è nessuno in questa città? Nemmeno una guardia?

Inutile girare a vuoto, tornerò da mio fratello, spero non sia in pericolo...*

Avendo appurato che la città sembra dimenticata da qualsiasi forza dell'ordine, torno rapidamente indietro, con l'arco in mano pronta a incoccare una freccia.

*Corri, corri*

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@ tutti tranne Amastacia

Spoiler:  
Quando arrivo nel luogo delle grida vedo un uomo malmenato da altre tre persone, sto per scagliarmi contro di loro quando la minaccia di far del male al prigioniero mi ferma.

Che cavolo di situazione, spero che almeno Amastacia sia al sicuro...

Il mio pensiero è interrotto da un tizio che si butta contro i tre uomini brandendo una mazza ferrata.

Maledizione, ormai parlare è impossibile, devo agire!

Mi scaglio contro uno dei 2 banditi non ancora impegnati in combattimento sperando così di distrarre l'attenzione dal loro ostaggio.

@Dm

Spoiler:  
Carico con la spada lunga uno dei due banditi non ancora impegnati in combattimento: bonus d'attacco 6 (1 Bab + 3 for + 2 carica), spada lunga 1d8, 19/20 x 2, CA fino al mio prossimo round 13.

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  • 2 settimane dopo...

Arrivo trafelata nell'oscurità, arco in pugno, e vedo quel che accade.

"Ehi, voi! Fermatevi!" dico con accento straniero e melodioso.

Decisa a non lasciare che i malviventi proseguano nella loro fuga, mormoro delle parole arcane per evocare un muro di pietra alto tre metri che blocca la loro via di fuga dal vicolo.

@DM

Spoiler:  
Immagine Silenziosa, ha raggio lungo (120 metri) quindi dovrei riuscire a posizionarla in maniera tale da bloccarli. Finché non interagiscono col muro (lo toccano o cercano di scavalcarlo) non hanno diritto a un tiro salvezza per dubitare dell'illusione. Se falliscono il tiro salvezza, agiscono come se il muro fosse reale. Ovviamente non è in grado di sostenere il loro peso perchè è un illusione, ma se tentano di scalarlo potrebbero cadere proni nel tentativo. :cool:
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Mentre i malviventi sono in fuga, da dietro vengono lanciati due incantesimi. Il primo, da parte di Zuit, investe in pieno il malvivente rimasto più indietro

Spoiler:  
TS su volontà con CD 14: d20+x=6 (fallito)

Il soggetto è scosso.

Subito dopo egli inizia ad urlare e ad agitarsi, ma corre ancora dietro agli altri.

Nel frattempo Amastacia, dopo aver preso un ciuffo di pelliccia dalla borsa, pronuncia delle parole per lanciare un incantesimo, ma...

Le parole non le escono di bocca.

Anzi, tutto intorno a voi è diventato all'improvviso silenzioso. Non sentite alcun rumore, neanche le urla di quel poveraccio che sta continuando a scappare.

Il viso del chierico, ancora a terra, è terrorizzato. Sembra che anche lui non senta più niente.

C'è qualcosa di molto strano.

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*C-cosa sta succedendo?*

Impaurita per il fallimento del suo incantesimo, Amastacia si muove a cercare riparo vicino ai muscoli di suo fratello, mentre cerca di capire l'accaduto.

@DM:

Spoiler:  
Sapienza Magica per capire se è l'effetto di un incantesimo in atto (+7, +9 vs divinazione, +2 vs necromanzia).
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Mentre cerco di capire se la vittima dell'aggressione sta bene vedo arrivare Amastacia verso di me.

Maledizione, che ci fa qui? Le avevo detto di cercare aiuto, è pericoloso...

Amastacia! Faccio per chiamarla ma le parole non escono di bocca.

Spaventato mi alzo d'istinto e le vado, non so cosa stia succedendo, non c'è tempo per pensarlo, l'unica cosa che mi fa muovere in questo momento è l'intenzione di impedire che a mia sorella succeda qualcosa.

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