Vai al contenuto

[Ricky Vee - d&d3.5] Capitolo I: Il bazaar della vita


Ricky Vee

Messaggio consigliato


  • Risposte 310
  • Creato
  • Ultima risposta
Inviato

Seguo lo gnomo giù dalle scale, in silenzio...

@Dm

Spoiler:  

quando sono nella bottega da solo con lo gnomo mi rivolgo a lui dicendo

Devo dirle la verità... non ho visto nessun congegno... Volevo scusarmi con lei per la reazione che ho avuto prima, mastro Keygan... ma devo anche farle una domanda... come le ha viste?

e ticchetto il dito sulle tempie...

Inviato

@Zuit

Spoiler:  
Lo gnomo aspetta un attimo per risponderti, poi dice

Ho avuto un sogno questa notte. Un chierico con le corna sarebbe arrivato nel mio negozio, seguito da tre elfi. Pensavo che dovessi essere per forza tu, e da come hai reagito penso proprio di si. Però nel sogno le tue corna erano molto più alte.

Inviato

@Dm

Spoiler:  
Più lunghe... spero non sia un sogno troppo veritiero...

Un sogno... strano... bè, come avrà capito dalla mia reazione ci terrei a non far sapere in giro che non sono esattamente "umano"... troppe complicazioni... la prego di mantenere il segreto...

Inviato

@Dm

Spoiler:  
Bene...

quindi faccio per tornare di sopra, poi mi blocco e chiedo allo gnomo

Già che siamo qui... mi mostrerebbe l'entrata del passaggio che conduce a Jzadirune? Così non necessiteremo del suo aiuto domani, e lei potrà restare al sicuro nel tempio...

Inviato

@Zuit

Spoiler:  
Certo... Seguimi, è nella stanza in cui si trovano gli altri

Il chierico e il fabbro tornano nella stanza in cui vi trovate. e quest'ultimo chiede a tutti di scendere dalle scale.

Quando siete accanto a lui, si avvicina al sottoscala e sposta un telo rosso che era appeso al muro. Dietro di esso, una porta molto piccola conduce nell'oscurità (è della taglia di uno gnomo).

State attenti se entrate là dentro, una volta Jzadirune era un luogo felice e fiorente, ora è pieno di insidie, ed esse non dipendono soltanto dagli alti e dai bassi che si sono insediati là dentro. Le porte dentellate di Jzadirune sono piene di pericoli e di trappole, e inoltre aleggia ancora la malattia che ha causato l'abbandono dell'enclave da parte dei miei genitori e di tutti coloro che vi abitavano.

Inviato

Guardo la porta perplesso pensando a un modo per riuscire ad entrarci viste le mie dimensioni.

Fantastico, se l'inizio è questo non oso immaginare il resto...

Tengo per me questi pensieri e dico agli altri:

Se qui è tutto faremmo meglio ad andare a riposarci, avremmo bisogno di tutte le nostre forze domani.

La creatura posso portarla sulle spalle io se occorre, anche se daremmo molto nell'occhio.

Inviato

rifletto un attimo, quindi dico

Bè, se avete un sacco e una corda potremo incapucciare questo essere, e legargli gambe e braccia... così nessuno capirà che non è umano, e non ci saranno allarmismi... quanto al dare nell'occhio... non è il primo delinquente che viene portato in prigione a forza...

quindi mi rivolgo a tutti i presenti

Avete un sacco e una corda? Perchè io ne sono sprovvisto...i

Inviato

Pericoli.. trappole letali.. ci sarà da divertirsi la sotto.. inoltre tutto questo indica la presenza di tesori..

Perso tra i miei pensieri sorrido in maniera quasi ebete.

Alle parole di Zuit rimango un attimo perplesso, a pensare; poi, illuminandomi, esclamo:

Si! Io ho una corda.

Quindi mi chino a terra, porto lo zaino sul davanti, lo apro e prendo la corda di seta. Poi chiudo lo zaino e me lo rimetto in spalla, porgendo, nel frattempo, la corda a Zuit.

Inviato

"Non ho nulla di utile per incappucciarlo, ma credo che potremmo comprare un sacco o un cappuccio qui dentro..."

Dico mentre studio la mappa.

"Presumo che l'ingresso sia questa rampa di scale al centro... se è vero che questo negozio è l'unica entrata a questo luogo e alcune guardie terranno d'occhio l'ingresso stesso, quantomeno queste creature non potranno più uscire e creare problemi a Cauldron, ma la questione della malattia è ancora aperta.

Per caso questa malattia è già stata studiata negli ultimi 75 anni? Esiste una cura, un modo per contrastarla? Avete scoperto come si diffonde, se con l'aria, il cibo o il semplice contatto?"

Inviato

Faremo a meno del sacco... passeremo per le vie meno trafficate...

prendo la corda e la porgo a Elianor dicendo

Sarà meglio se lo leghi tu... serve un nodo stretto bene...

Inviato

Nel frattempo lo gnomo risponde ad Amastacia

La malattia si diffondeva utilizzando gli oggetti magici costruiti all'interno dell'enclave da un certo momento in poi, ma non era trasmissibile da persona a persona. Semplicemente chi utilizzava un oggetto infetto iniziava a sparire e poco tempo dopo non c'era più.

I miei genitori e tutti coloro che vivevano con loro, non avendo mai trovato una cura, hanno cercato di distruggere tutti gli oggetti magici che si trovavano all'interno prima di abbandonare Jzadirune, ma non è detto che non sia sfuggito loro qualcosa.

Inviato

D'accordo, dico prendendo la corda dalla mano di Zuit.

Poi, arrivato vicino alla creatura svenuta prendo tutto il tempo necessario per legarla per bene: lego prima i suoi polsi tra loro, poi alcuni giri attorno al corpo per fermare le braccia e infine con quel poco di corda che rimane gli lego i piedi.

Tanto avevamo comunque intenzione di trascinarcelo no?

Dico rivolto al gruppo.

Inviato

*Hihihi, quanti problemi per un sacco*

"Aspettatemi qui un istante, vado a comprare un sacco al mercato, poi ci penserete voi forzuti a portarvelo in spalla."

Faccio un salto alla bottega più vicina e compro un sacco di juta, tale che possa contenere per intero la piccola creatura. Poi torno al negozio dello gnomo.

Spoiler:  
Dovrebbe essere una moneta d'argento
Inviato

Amastacia ci mette poco a trovare una bottega che venda un sacco in cui rilegare la creatura ancora svenuta e torna dopo una decina di minuti con il nuovo acquisto

Spoiler:  
3ma, in fondo il sacco deve essere bello grande per contenere un umanoide di taglia media
Inviato

"Il sacco è abbastanza largo da contenere la creatura per intero, potresti portarla come porteresti un sacco di patate, no?

Non vedo come potresti incappucciarla con un sacco così grande.

Perchè limitarsi a un cappuccio? Anche se copri il volto il resto del corpo è comunque visibile. Ho pensato che così risolviamo anche il problema degli sguardi inopportuni della gente. Il sacco è di juta, l'aria passa quindi non devi nemmeno preoccuparti della sua salute, dopotutto dobbiamo solo portarlo fino al tempio."

Sorrido a Zuit, come se questa logica fosse la più naturale possibile.

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...