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[Ricky Vee - d&d3.5] Capitolo I: Il bazaar della vita


Ricky Vee

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Inviato

Fai andare me, Lamir. Tu intanto prepara del the caldo e fai portare delle coperte a questi amici in modo che si possano asciugare.

Ruphus si offre di andare egli stesso a chiamare la chierica, e dopo aver ricevuto un cenno di assenso da Lamir, corre verso una porta e la richiude dietro le sue spalle.

Nel frattempo, Lamir vi conduce vicino ad un camino e subito dopo vi passa delle coperte e il the. La sensazione di caldo e di asciutto vi fa sentire benissimo e vi solleva di molto il morale


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Inviato

Humm.. devo parlare ad Alek di quegli strani tizzi... e dei segni sulla loro faccia...

quindi estraggo lentamente la freccia dalla mia spalla...

... mi ero quasi scordato di te...

fatto ciò sistemo il cappuccio e dopo un bel sorso di té mi rivolgo agli stranieri dicendo

Forse sarò indiscreto ma.. cosa vi ha portato a Cauldron?

Inviato

Mi stringo nella coperta vicino al camino e ad Amastacia provando una piacevolissima sensazione di calore, accentuata ancora di più da un sorso di the caldo.

Questa pioggia e l'aspetto di questa città fanno quasi dimenticare cosa sia il calore...

Purtroppo non sono bravo a esprimere la mia gratidune quindi rispondo alla domanda di Zuit senza ringraziare per the e coperte.

Per motivi che non sto qui a spiegare faccio il mercenario, ho scortato qui una carrovana di mercanti timorosi di assalti di banditi.

Detto questo torno a sorseggiare il mio the aspettando che anche gli altri rispondano.

Inviato

Al sicuro tra le mura del tempio, mormoro alcune parole arcane, e con tranquillità passo il palmo delle mani a poca distanza dai vestiti miei e di Elianor, asciugandoli rapidamente, quindi rimetto in ordine i miei capelli.

@DM

Spoiler:  
Prestidigitazione, posso effettuare trucchi minori per un'ora.

Appena Elianor risponde a Zuit, mi affretto a continuare.

"Io ho ritrovato giusto ieri mio fratello qui a Cauldron, dopo molte lune sulle sue tracce. Da troppo tempo non ci siamo visti, e voglio accompagnarlo lungo i suoi viaggi. Poi abbiamo sentito le urla di Ruphus e abbiamo cercato di dare una mano, infine eccoci qui."

Aspetto un attimo, poi introduco il discorso che realmente mi sta a cuore.

"Quella donna là fuori ha nominato dei bambini..."

Inviato

Accetto the e coperte calde con un sorriso.

Mmmm.. mi piace questa sensazione di calduccio..

Io sono giunto a Cauldron in cerca di... diciamo "un'amica"; appena giunto in città, ho sentito il grido e sono corso a vedere se potevo dare una mano. Ed eccomi qua! concludo con un sorriso verso Zuit.

Inviato

Passano pochi minuti, in cui riuscite ad asciugarvi un po' e a riscaldarvi.

Dopo un po' si avvicina a voi una donna giovane ma con alcune sfumature di grigio sui lunghi capelli castani e viene avanti con la mano tesa in segno di amicizia. Indossa una tunica marrone con delle strisce dorate e il marchio di St.Cuthbert sul petto.

Buona sera ragazzi, ciao Zuit. Ho parlato con Ruphus e sono venuta a conoscenza della sua brutta avventura, e del vostro notevole eroismo. Sono Jenya, la somma sacerdotessa momentanea, sono in debito con voi.

Se venite nella mia stanza possiamo parlare di quello che è successo stasera e di quelle che possono essere le cause. E poi vorrei chiedervi una cosa.

Inviato

come abitudine mi batto il pugno sul petto in segno di saluto

Salve lady Urikas... se permette prima di raggiungervi vorrei andare un attimo nel mio alloggio a sistemare una cosa... posso?

Inviato

Annuisco a mio fratello e senza proferire ulteriori parole seguo gli altri, ansiosa di sapere di più su quel che sta accadendo, in particolare ai bambini.

Inviato

Entrate nella stanza di Jenya Urikas, e notate con sollievo che anche qui l'aria è riscaldata da un fuoco scoppiettante all'interno del camino. Poco dopo ritorna Zuit e Jenya prende la parola.

Vi ringrazio, senza di voi non so che fine avrebbe fatto il nostro Ruphus.

Ora vi starete chiedendo che ci facevano là i nostri due ragazzi, stavano cercando degli indizi riguardo gli ultimi rapimenti.

In città da alcuni mesi spariscono delle persone di notte, scompaiono dalle loro case, come se nulla fosse successo I vetri non sono rotti, le porte non sono sfondate. Semplicemente il mattino dopo non ci sono più.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso però c'è stata qualche giorno fa. Quattro bambini innocenti scomparsi dall'orfanotrofio di Via della Lanterna. La guardia cittadina non sa dove mettere la testa e nessuno vuole che ci immischiamo. Nel frattempo i rapimenti non finiscono e l'ultima volta ci hanno rimesso quattro poveri fanciulli

Inviato

Una volta che la chierica ha finito intervengo

... ed ora questa aggressione... Lady Urikas, erano in quattro, ma non erano venuti per ucciderci... ci hanno solo intimato di lasciar perdere questa storia... cosa che non faremo... purtroppo non saprei riconoscerli... avevano la faccia pitturata metà di bianco e metà di nero...

Inviato

L'ultima risata...

Dice Jenya Urikas tra sè e sè, poi si riferisce a voi

Se come dice Zuit avevano le facce pitturate di bianco e nero erano membri di una gilda di ladri che opera in città, che possano essere immischiati nella faccenda?

La nostra chiesa sta indagando, ma ci tengono gli occhi puntati addosso. Potreste aiutarci? Vi dirò tutto quello che sappiamo e prometto che sarete premiati.

Inviato

"Se questo può portare al ritorno a casa di quei bambini, sarei felice di aiutarvi!"

Guardo Elianor, speranzosa che anche lui condivida questa idea.

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