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[d&d alternativo-Ricky Vee] Ognuno è artefice del proprio destino


Ricky Vee

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@Kaith

Le persone davanti a te sono due, non molto alte e con capelli corti e scuri; hanno in mano dei bastoni. Non avevi mai visto altri esseri umani prima d'ora oltre a tuo fratello e tuo padre. Uno di loro, il più vecchio, prende la parola e noti con sorpresa che parla la tua stessa lingua.

Ehi giovanotto chi sei tu piuttosto! Abbiamo visto questa notte del fumo provenire da un punto nel bosco e appena è uscito il sole siamo venuti a controllare. Ma cosa ti salta in mente? Accendere un fuoco in mezzo al bosco, roba da pazzi.

In ogni caso, chi sei?

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Ascolto le parole dell'uomo leggermente disorientato, cercando di riprendere il controllo di me stesso.

Il fuoco ci serviva per cucinare ciò che avevamo cacciato, altrimenti saremmo morti di fame.

Annuisco per poi continuare.

In ogni caso, stammi bene a sentire. Sono stato io a porti la domanda per primo, quindi rispondete. Chi siete voi e da dove venite?

Domando con voce più dura di prima, cercando di intimidirli e farli rispondere.

@DM

Spoiler:  

Tengo sempre l'azione preparata ma in più faccio una prova di Intimidire.

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L'uomo, sulla quarantina (mentre il secondo sembra più giovane), ti guarda e poi si mette a ridacchiare, ma non sembra che ci sia niente di cattivo in lui.

Bellissima idea ragazzo, ma lo sai cosa può succedere se accendi un fuoco in un bosco?

Comunque se sei così scorbutico, va bene, ti accontento. Io sono Louis Demizal, e questo baldo giovine che vedete al mio fianco e mio figlio Liam. Viviamo poco lontano da qui, sull'altra sponda del fiume insieme ad altre quattro persone, un po' meno valide di noi a dir la verità.

Eppure non ti ho mai visto, ora tocca a te presentarti.

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Mi accorgo di aver esagerato forse nei toni, dunque mi ricompongo e replico calmo.

Il mio nome è Kaith Katarn, e quei tre che stanno dormendo sono i miei tre fratelli gemelli. Siamo venuti qui perchè vogliamo fondare una città su quest'isola.

Annuisco calmo per poi continuare.

Vi andrebbe di unirvi a noi? Qualche braccia in più ci farebbe sicuramente comodo...

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L'uomo ride di nuovo, questa volta più forte e di gusto.

Ehi, ma quindi voi ce l'avete proprio nel sangue il mancato rispetto dell'accoglienza.

Scusami, ma non mi sono chiare alcune cose. Da dov'è che venite? E poi chi te l'ha detto che questa è un'isola? E davvero volete costruire una città? In quattro?

Siete particolari ragazzi, davvero molto particolari.

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Perdoni l'irruenza di mio fratello. Siamo leggermente stanchi per il viaggio e preoccupati per la nostra permanenza qui.

Annuisco calmo mentre faccio un cenno a mio fratello per azzittirlo.

Eravamo stufi di vivere nel nostro luogo di origine e così abbiamo costruito una zattera e siamo venuti qua. Lo so che sembra strano, ma abbiamo deciso di costruire una città in quattro e se voi ci aiuterete potrete diventare delle persone importanti della futura cittadina.

Sorrido tranquillo, facendo un passo verso di loro e allungando il braccio destro.

Allora? Volete aiutarci?

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mi rilasso poi rispondo:

scusatemi, ma dopo che ce ne siamo andati dalla nostra isola siamo un po' stanchi e dobbiamo abituarci all'idea che non siamo soli al mondo e che incontreremo spesso altre persone. ancora, scusatemi. Ricominciamo da zero: buongiorno Raon katarn fratello gemello di questi tre e futuro creatore e re, ma mi va bene anche imperatore o un'altra carica importante, della più bella città che queste terre abbiano mai visto! E voi ?

chissà forse kaith riuscirà a convincerli ad aiutarci...

mi avvicino agli uomini imitando il gesto di kaith poi volto lo sguado verso la tenda e dico:

Derek! Kahm! alzatevi, abbiamo visite!

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Ascolto le parole di mio fratello e scuoto la testa quasi rassegnato subito dopo torno all'uomo e affermo.

Si. Mi farebbe molto piacere..però non possiamo trattenerci per molto perchè abbiamo moltissimo lavoro da fare e cibo, acqua e risorse scarseggiano pesantemente.

Mi avvicino ai due uomini cominciando ad incamminarmi.

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intanto io mezzo-addormentato sento quello che dicono e appena sento che stanno per incamminarsi mi alzo sveglio Rand e dico:

Salve, aspettatemi che arrivo....

intanto faccio volare rand e gli dico di tenere d'occhio la situazione dall'alto, se caso mai succedesse qualcosa di avvisarmi

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Mi sveglio sentendo la conversazione dei miei fratelli con questi sconosciuti.

Mi stiracchio, poi mi alzo e mi presento:

Salve stranieri. Il mio nome è Derek. Come ha detto mio fratello Kaith, ci farebbe piacere visitare il vostro insediamento.

Detto questo raccolgo il mio equipaggiamento e mi preparo a partire.

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Finalmente qualcuno che si ricorda che cosa sia la cortesia. Io sono Lucius Demizal, e questi è mio figlio Liam. Ora seguiteci

L'uomo vi porta verso il bosco, e vi fa attraversare il fiumiciattolo in un punto in cui vi sono delle pietre che sporgono dal letto, largo circa 2m. Poi, dopo altri cinque minuti di cammino, uscite dalla selva dalla parte opposta alla spiaggia.

Due capanne molto rudimentali si trovano al limitare del bosco, su un prato all'apparenza enorme. Poco più in là un fuoco acceso intelligentemente in mezzo ad un cumulo di pietre riscalda due donne sedute intorno ad esso. Appena vi vedono, e notando con sollievo che avete le armi riposte vi vengono incontro.

Dietro di loro, vi osserva incuriosita una bambina di circa 5 anni tra le braccia di una vecchia.

Non vi è nient'altro all'interno del campo. Una delle donne, quella più adulta, prende la parola.

Bentornati Lucius e Liam; e benvenuti ragazzi

Poi guarda il più giovane, mentre egli dice riferendosi all'altro uomo

Papà, io vado a vedere se le trappole che abbiamo piazzato nel bosco hanno preso qualcosa e poi do un'occhiata intorno per vedere se è tutto apposto. A dopo

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Inizio a guardarmi attorno con aria molto curiosa.

Questo sarebbe un punto ottimo per poter iniziare la costruzione della città.

Dunque annuisco calmo e mi rivolgo verso l'uomo.

Quanti siete qui? Mi sembrate molto organizzati..chi comanda?

Domando tranquillamente, mentre continuo a guardarmi attorno cercando di studiare i minimi particolari di quell'organizzazione che a me sembra impeccabile.

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L'uomo guarda Kaith, sempre sorridendo.

Oh, qua non comanda nessuno. Siamo una famiglia e ci sosteniamo a vicenda, senza il bisogno di prevalere l'uno sull'altro. Ci limitiamo a vivere insieme senza ambizioni, quelle le abbiamo perse da tempo.

Poi rimane qualche istante in silenzio.

Scusate se non possiamo offrirvi niente al momento, ma Liam è andato a vedere se c'è qualcosa di interessante

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Louis indica la più vicina a lui

Ella è mia moglie Ula, mentre la ragazza accanto a lei è mia figlia Jenny. La bambina in braccio a mia madrè Selma è Sarah, ha sei anni.

@tutti

Spoiler:  
La figlia Jenny è tutto sommato carina

p.s: per quanto tempo devo continuare a ripetervi di mettere i nomi come titolo del post?

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