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[Saimon84] Assassinio a Città del Gabbiano


Saimon84

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Tutti insieme vi incamminate verso la piazza grande e la raggiungete dopo pochi minuti di cammino sotto il sole.

La folla è un po' calata dalla mattinata ma c'è sempre un gran viavai di uomini, carri e carretti trainati da bestie da soma che trasportano praticamente di tutto.

Mentre vi state avvicinando notate che le porte principali del tempio sono sbarrate, a differenza di quando siete arrivati stamattina, ma la porta più piccola, ritagliata in una delle massicce ante del portone di ingresso, è solamente accostata in modo da far passare i fedeli.

Entrate all'interno della grande struttura dalla base ettagonale e immediatamente venite circondati dal silenzio e dal fresco dell'interno.

Dalle vetrate entrano diversi raggi di luce colorata che illuminano parzialmente l'interno, le panche e l'altare con la stella a sette punte. Ad ogni lato dell'ettagono, le raffigurazioni dei Sette Dei sono illuminate da giochi di luce e dal lucore delle candele.

Ci sono pochi fedeli ma sono concentrati soprattutto intorno al tabernacolo del Padre e del Fabbro.

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Bisbiglio di rimando a Cedrik

"A quanto pare voleva vendere un anello, e voglio controllare se assomiglia a quello che avete trovato, quindi voglio comprarglielo. Ah.."

Faccio un cenno a Clark perchè venga vicino in modo che possa sentire anche lui.

"Il Septon con cui ho parlato mi ha informato che il campanaro oltre ad essere deforme nel corpo lo è anche nello spirito. La Madre non è stata gentile con lui, quindi cercate di non additare le sue menomazioni e di non farlo alterare."

Detto questo mi guardo attorno, cercando il volto del septon con cui ho parlato qualche ora fa.

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Rimanete fermi nel tempio, guardandovi intorno, ma del septon con cui avevate parlato al mattino non c'è traccia.

In fondo al tempio, due porte chiuse si trovano una da un lato e una dall'altro del tabernacolo dedicato al Padre situato nell'angolo sul fondo della sala.

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<Anello?> domando sempre a bassa voce guardando dubbioso prima Tangrim e poi Clark come a riordinare mentalmente tutti i pezzi di un mosaico <Forse ti riferisci alla spilla...> dico riflettendo sulle parole di Tangrim <Ad ogni modo se non avete nulla in contrario vi aspetterò qui>

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Rispondo a Cedrik, sempre sottovoce e con un gesto di impazienza

"Si la spilla è il gioiello che avete trovato alla Vergine, mentre il campanaro dovrebbe essere in possesso de di un anello prezioso. Almeno credo."

Poi rispondo a George

"Non ne ho idea, ma non credo sia un buona idea entrare, sarà meglio posticipare."

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Annuisco alle parole di Tangrim

Si Cedrik ti sei perso il pezzo di storia che ci ha raccontato l'oste di una bettola vicino alla Vergine... tiro fuori il ritratto malfatto del mendicante il tipo ci ha detto che ha visto un mendicante, probabilmente il campanaro, con un vistoso anello prezioso entrare proprio dentro la sua bettola. Dobbiamo solo capire dove l'ha trovato... potrebbe essere il primo ad aver trovato il cadavere e a ripulirlo. Se troviamo lui troviamo la refurtiva e quindi delle prove.

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Dopo essere rimasto in silenzio per tutto questo tempo, con un cenno della mano, cerco di attirare l'attenzione dei miei compagni, rispondendo poi alle parole di George con voce bassa, in modo che solo i miei compagni possano udirmi.

Potrei farlo io. Sono bravo in questo genere di cose.. Intendo dire che so intrufolarmi e muovermi silenziosamente molto bene.. Non sono un asso a combattere, ma potrei magari metterlo fuori combattimento e poi portarlo in un punto in cui potremmo prelevarlo tutti insieme. Che ne dite?

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Mi porto una mano alla fronte, come se fossi improvvisamente stanco. Poi Sempre bisbigliando mi rivolgo agli altri

"Forse non mi sono spiegato bene. Quel povero demente è protetto dai Septon. Cosa molto strana, se vuoi il mio parere. Comunque, dato che qui non possiamo fare altro, sarà meglio andarsene e tornare in locanda, dove protemo parlare meglio e mangiare qualcosa.

Mi da fastidio parlare di simili cose qui."

Rivolgo un occhiata infastidita alla statua dello straniero.

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L'interno del tempio è tranquillo.

Il leggero brusio dei pochi fedeli in preghiera dinanzi agli altari dei sette si sente a malapena e i movimenti sono piuttosto sporadici.

La vostra attenzione viene attirata tutto a un tratto da il rumore di una porta sul fondo del tempio che si apre e si chiude velocemente. Scrutando nella penombra, riuscite a notare una figura ammantata, mediamente alta, che inizia a percorrere il perimetro del tempio, arrancando leggermente, come se zoppicasse.

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Guardando distrattamente la statua del guerriero con la coda dell'occhio percepisco il movimento della figura che esce zoppicando dalla porta. Mi muovo con passo lento verso gli altri per non attirare attenzioni indesiderate. Quando raggiungo Clark gli tiro il braccio verso di me per assicurarmi la sua attenzione. Parlo con lui ma le mie parole sono chiaramente indirizzate alle orecchie di chi è stato aggredito il giorno prima.

<Che si tratti del capobanda o di uno di quelli che vi ha attaccato ieri?>

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<Fate attenzione! Può essere solo un'esca per distrarvi.> sussurro come avvertimento a George mentre scocco una rapida occhiata attorno a cercare altri movimenti furtivi.

Un attimo dopo il mio sguardo torna seguire la persona incappucciata e decido di muovermi cautamente per intercettare l'uomo. Con finta indifferenza cerco di avvicinarmi alla sua stessa meta (l'uscita?) seguendo un percorso leggermente più lungo per assicurarmi di essere fuori dal suo campo visivo e a debita distanza dal resto del gruppo.

@Master

Spoiler:  
Se dovesse servire ricorro all'abilità osservare (10) per individuare altri movimenti sospetti. Per quel che concerne la manovra d'intercettamento, spero di essere stato chiaro su come intendo agire; la mia intenzione è di precederlo tentando di capire quale sia la sua meta (che sto supponendo essere l'uscita del tempio) in maniera che in caso di fuga si trovi più o meno in mezzo tra me e gli altri. In caso di un eventuale scontro fisico con il presunto campanaro o se ti dovesse servire per valutare quanto do nell'occhio nella mia manovra di aggiramento, ti ricordo che in questa giornata di gioco mi sono mosso in città senza armi, nè armatura.
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