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[Saimon84] Assassinio a Città del Gabbiano


Saimon84

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Entro nel locale storcendo il naso per l'atmosfera di degrado che sembra pervaderlo.

<Hai qualcosa che non sia piscio di gatto?> chiedo all'oste.

Mi guardo intorno scrutando le facce degli altri avventori, concentrando maggiormente le mie attenzioni su quelli che appaiono ancora sobri e valutando se possono costituire una minaccia.

*Questo mi sembra proprio il posto giusto dove rimediare una coltellata alla schiena. Il sorriso di quel bravoosiano non mi è piaciuto per nulla. Se ha pensato di mandarmi qui per derubarmi e tagliarmi la gola, credo che lo rimpiangerà amaramente.*

<Ho parlato con un marinaio bravoosiano giù al porto. Mi ha consigliato lui questo posto.> dico accompagnando l'ultima parola con una smorfia <Mi ha fatto capire che qui avrei potuto incontrare qualche altro suo compatriota...> mi chino leggermente sul bancone e abbasso la voce ben garantire migliore riservatezza alle parole che sto per dire <...gente che ha poche riserve morali specie quando in cambio gli si può garantire un compenso adeguato...>

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@ dm + Clark + Gord

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Pfff sembra che per ora sia filato tutto liscio! la mia idea è di tornare alla locanda e mettere al sicuro questa roba lascio intendere la spada e gli anelli Poi io vorrei andare a dar manforte a Cedrick al porto che ne dite?
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DM George Gord

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Si certo! Sistemiamo questi tomi sugli scaffali e poi ognuno per la sua strada.

Dico ad alta voce

Poi riprendo il discorso con tono normale, quasi sorpeso, e chiedo spiegazioni

Dici che Cedrik è andato al porto? Avevo capito che sarebbe venuto con noi, poi mi ha detto di lasciare quel diario... mi sono distratto con l'arco e poi quando ho visto che andava da un altra parte ho pensato che volesse seguirci a distanza... Ma che sarebbe andato a fare al porto? E poi perchè lo avete lasciato andar solo? Dopo tutto ciò che è successo è un davvero da imprudenti!

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ser Cedrik

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L'uomo al che si trova attualmente dietro il bancone non sembra darti gran considerazione. Ti guarda con occhi acquosi e ondeggia leggermente sul posto, come se lottasse per mantenere l'equilibrio.

Scuote la testa violentemente dopo diversi istanti che sei entrato e mette entrambe le mani sul bancone.

Che i sette mi shtrafulmi... shtrafulm... sstrafulmini!

Come hai fatto a entrare? La taverna è chiusa!

Esce barcollando da dietro il banco, ma non riesce a fare un paio di passi che si accascia al suolo.

Non fai a tempo a fare un paio di passi verso di lui che una voce ti apostrofa da dietro:

Lascialo perdere! E' solo uno dei soliti ubriaconi che infestano la Mia taverna.

Sobbalzi, colto di sorpresa dall'esclamazione.

Ti volti e vedi entrare dall'ingresso un uomo magro, sulla cinquantina, quasi calvo.

Dannazione! Uno non può uscire cinque minuti a farsi una pisciata, nemmeno nelle ore di magra, che subito qualcuno di questi bastardi figli di cagna cerca di fregarmi!

Si avvicina all'uomo sdraiato per terra, lo rivolta sulla schiena ed esclama: Cobb! Figlio di una cagna impestata! Ancora tu!

Vedi che lo perquisisce brevemente, quindi prende qualcosa e se lo mette in tasca, poi lo solleva di peso e lo trascina fuori senza tanti complimenti.

Quando rientra ti sorride. Prego, prego. Non fare caso alla sporcizia e siediti dove vuoi. Che prendi?

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@ dm + Clark + Gord

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Mi ha detto che stava attento, e poi non vi avrei potuto concedere di andare voi due soli con Brigg, servivano un pò più di muscolimi metto a ridere Ma ora mi sento in colpa di averlo lasciato solo, quindi muoviamoci a raggiungere la locandaè pur sempre un compagno non dovevo lasciarlo andare da solo
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Maledico l'ubriaco con cui ho parlato sperando di avere la fortuna che mi ricapiti tra i piedi e meditando vendetta. *Se lo ritrovo qui fuori quando esco, gli spezzo qualche costola a suon di calci*

Non mi rode tanto la figura da fesso che mi ha fatto fare ma piuttosto il fatto che gli sia arrivata all'orecchio la proposta che ho fatto e ovviamente non mi aspetto che un ubriaco possa grantire la dovuta riservatezza. *Poco male* mi convinco *non sembra avere capito un'emerita fava di quanto ho detto.*

<Spero che non ti succeda spesso> rispondo all'uomo calvo appena entrato indicando il tizio appena sbattuto fuori. <Non mi sembra che questi incidenti possano giovare ai tuoi affari e il posto già di per se non aiuta...> mi guardo attorno con un sorriso di scherno a sottolineare l'atmosfera degradata del locale. Scelgo lo sgabello meno sudicio e lo avvicino al bancone piazzandomi il più vicino possibile all'oste. <Ma probabilmente avrai altre entrate... dico bene?> attendo in silenzio che l'allusione a loschi affari si faccia largo nella testa dell'uomo, poi aggiungo quanto avevo già detto all'ubriaco, facendo sempre bene attenzione che le mie parole non arrivino alle orecchie degli altri avventori.

<Ho parlato con un marinaio bravoosiano giù al porto. Mi ha consigliato lui di venire in questo posto. Mi ha fatto capire che qui avrei potuto incontrare qualche altro suo compatriota... gente che lavora con delle catene e che ha pochi scrupoli di coscienza.> mi prendo un'altra pausa studiata <Ovviamente sono pronto a pagare profumatamente i servigi di queste persone>

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@Tangrim

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La tua lettura prosegue senza intoppi per buona parte del pomeriggio. Mangi in camera alcune uova sode che ti hanno preparato in cucina e bevi una bottiglia di rosso dorniano.

Verso la quinta ora dopo mezzogiorno senti il rumore di passi che salgono verso il primo piano. Dal suono potrebbero essere più persone. I passi si fermano davanti alla porta della stanza dove ti trovi e vedi la maniglia girare.

Quando la porta si apre, vedi Clark, George e Gord che ti fissano con aria interessata.

@Clark, Gord e George

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Vi incamminate verso la vostra locanda e la raggiungete nel giro di una ventina di minuti. Più o meno valutate che sia la quinta ora dopo mezzodì.

Nella sala principale, semivuota, c'è solo la cameriera più anziana che sta strofinando i tavoli. Vi vede con la coda dell'occhio e vi saluta ma senza distogliere la sua attenzione dal suo lavoro.

Salite verso la camera e la aprite. Tangrim è sempre lì che legge il diario. Di fianco a lui, su uno dei letti, è poggiato un piatto vuoto e una bottiglia di vino ammezzata.

@ser Cedrik

Spoiler:  
L'uomo si passa una mano tra i capelli radi, quindi ti fissa negli occhi inarcando un sopracciglio.

Certo, nella mia taverna vengono molti braavosiani alla sera. Gente abituata a viaggiare per mare poco avvezza alle comodità e al lusso: per loro questo è un posto buono come un altro dove farsi una bevuta e dimenticare la loro giornata in un bicchiere di birra o di liquore.

Si stringe nelle spalle e inizia a versare della birra da una caraffa che ha tirato fuori da sotto il bancone in un boccale di peltro. Te lo avvicina e senza aspettare che tu lo prenda, prosegue.

Non so di cosa parli, questo posto è più rispettabile di quello che credi tu, ser. Non ho idea con chi tu abbia parlato, ma, come vedi, adesso non ci sono braavosiani. Se vuoi vederne qualcuno, ti conviene tornare stasera, dopo l'ottava ora da mezzodì. Gente che lavora con le catene... Sì, immagino che qualche marinaio addetto alle catene di ancoraggio dovrebbe esserci. Ma come vedi, adesso non c'è nessuno a parte qualche stupido ubriacone.

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Guardo il boccale che mi è stato messo davanti senza entusiasmo mentre ascolto il proprietario della taverna. Mi accorgo di aver fatto un altro buco nell'acqua e avverto il nervosismo crescente che cerca uno sfogo.

<Bene> mento a me stesso <Se è tutto quello che hai da dirmi forse ci rivedremo più tardi allora> mi alzo lasciando il boccale dove l'oste l'aveva posato e mi avvio verso l'uscita senza sborsare un penny.<Quella puoi rimetterla nella caraffa o addebitarla a Godd: fai come preferisci...>

Esco dal locale e controllo la strada sperando, per il suo bene, di non incrociare l'ubriaco che è stato cacciato pocanzi dalla taverna a cui somministrerei volintieri una bella dose di calci.

Decido di fare qualche altro tentativo e mi avventuro alla ricerca di altre bettole. All'occorrenza faccio qualche domanda in giro per trovare un posto abbastanza malfamato da annoverare tra la sua clientela la gente che cerco. Ad ogni modo mi adopero a non spargere la voce più del necessario volendo mantenere una certa riservatezza ed evitare il rischio che la notizia della mia ricerca trovi i sicari prima di me. Motivo per il quale conto di visitare al massimo un altro paio di locali, usando lo stesso approccio che ho adoperato sinora.

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@ tutti meno Cedrick

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Ti sei dato da fare Tangrim eh!? fisso la bottiglia di vino Bene!Bene! appoggio la spada che avevo su un letto e poi avvicinandomi alla porta dico Sono qui solo di passaggio so che Cedrick è in zona Porto, voglio andare a raggiungerlo, ma qualcuno di voi due sarebbe meglio che rimanesse con Tangrim, e gli spiegasse cosa abbiamo fatto in questo pomeriggio indico Clark e Gord chi vuole venire con me?
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@ tutti meno Cedrik

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E' andato al porto! tanto vale provare a cercarlo... se non lo troviamo torniamo indietro al più presto! Te intanto spiega a Tangrim cosa abbiamo fatto fin ora e pensate cosa rispondere al galoppino dei Monfort....andiamo Gord detto così esco dalla stanza e dalla locanda dirigendomi per strada
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@Gord e George

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Uscite dalla stanza chiudendovi la porta alle spalle e lasciando Clark e Tangrim a parlare.

Scendete le scale ed uscite dalla taverna iniziando a dirigervi verso i moli. Prendete la via del pesce e uscite dalla porta della città che conduce ai moli esterni alla cinta muraria. Una volta fuori vi guardate intorno. Il viavai di gente indaffarata è molto intenso. La strada, lastricata all'interno delle mura cittadine, diventa una pista di terra battuta che conduce ai moli. Alla vostra sinistra, prima di raggiungere la banchina, notate una serie di casupole di legno, probabilmente magazzini di qualche genere o baracche di pescatori. Davanti a voi potete vedere una fila di navi attraccate ai moli.

Marinai e scaricatori di porto sono indaffarati intorno ad ognuna di esse e in alcuni casi vengono impiegati argani per caricare o scaricare carichi più o meno pesanti.

@Ser Cedrik

Spoiler:  
L'uomo non fa storie. Storce il naso e rovescia il boccale di birra che ti aveva appena versato nella caraffa sotto il bancone.

Sembra arrabbiato ma dopo alcune occhiate sulla tua spada decide di mantenersi in silenzio.

Una volta uscito ti fai un giro lungo i moli, cercando altre locande o taverne malfamate, ma non ne trovi altre al di fuori delle mura.

Percorri tutta la banchina fino quasi al termine e lì noti alcuni uomini che se ne stanno seduti per terra, intenti a giocare a dadi lungo il molo, tra due navi. Sono in cinque. Un paio di loro sollevano gli occhi e vedendoti ti offrono di fare una partita.

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Spoiler:  

Squadro gli uomini con interesse e con sospetto.

*Chissà forse potranno dirmi qualcosa*

Decido però di trascurare la naturale diffidenza dettata dal buonsenso e mi persuado a raggiungerli sperando di avere fortuna e riuscire ad avere qualche informazione.

<Un giro ai dadi? Perchè no!?>

Mi avvicino con aria affabile valutando bene la situazione e avendo l'accortezza di muovermi in maniera tale da avere spazio per estrare la spada se dovesse essercene bisogno. (Cedrik è mancino!)

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