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Permettete nel gruppo le guarigioni lampo?


Yrael Narsh

Messaggio consigliato

Il mio vecchio gruppo non usava quasi mai le guarigioni dei chierici e le resurrezioni.

Questo perchè le ho sempre considerate abbastanza rare e soprattutto non mi piacciono gli "a volte ritornano".

Ciò ha sempre creato una sorta di brivido lungo la schiena dei PG ogni volta stavano vicino ai 10 PF.

Voi come gestite le magie curative nelle vostre avventure?

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Principali partecipanti

Io di solito interpreto il guaritore del gruppo e nei miei turni cerco di restarmene ben difeso e pronto a sostenere o guarire... insomma, attacco raramente.

Come master permetto la resurrezione solo in alcuni casi e i requisiti sono:

-disponibilità completa di risorgere (componenti, focus, PE, ecc...)

-buona interpretazione del personaggio nella fase di resurrezione

-causa della morte qualificabile.

Per esempio se un giocatore è morto perchè si è lanciato volontariamente nella bocca di un vulcano per vedere cosa succedeva, è chiaro che non permetto la resurrezione.... o comunque viene risorto con un -6 permanente all'intelligenza.

Invece un paladino morto per salvare un alleato, è una buona interpretazione del personaggio e quindi merita la resurrezione (sempre che abbiano il materiale e i soldi per farla).

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Io rendo disponibilissime le cure, cioè se ci sono chierici nel gruppo non vedo perchè dovrei togliergli la capacità di curare... Se incvece non ci sono chierici faccio comprare senza problemi le pozioni di cura, purchè sappiano dove cercarle e abbiano i soldi... Per le resurrezioni, beh, credo che ai bassi livelli sia meglio far cambiare PG, ma a livelli più alti, dove ormai ci si è affezionati a un PG preferisco trovare il modo di farli resuscitare...

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Come da manuale le cure: se ci sono, si usano. Anche perchè di solito quando c'è qualche scontro, difficilmente è facile, e se tutto va bene perdi almeno metà del sangue che hai in corpo prima di partire...

Per le resurrezioni, un po' più i piedi di piombo: queste, essendo molto "contro" natura, presuppongono non solo la capacità e la volontà di castatore e del morto, ma anche l'intercessione della propria divinità, in solitaria o presso Kelemvor (almeno per noi che giochiamo nei Forgotten Realms).

Quindi chi muore spesso preferisce il cambio di personaggio, piuttosto che l'<<a volte ritornano>>...

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Infatti fino a oggi avrò effettuato, non scherzo, 3 o 4 resurrezioni quando c'ero io master.

Gli "a volte ritornano" sono un'espressione usata da un mio ex-giocatore, che mi disse di non voler resuscitare il suo PG, nonostante fosse un chierico potente e aveva anche il benestare della sua divinità.

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Come da manuale le cure: se ci sono, si usano. Anche perchè di solito quando c'è qualche scontro, difficilmente è facile, e se tutto va bene perdi almeno metà del sangue che hai in corpo prima di partire...

Per le resurrezioni, un po' più i piedi di piombo: queste, essendo molto "contro" natura, presuppongono non solo la capacità e la volontà di castatore e del morto, ma anche l'intercessione della propria divinità, in solitaria o presso Kelemvor (almeno per noi che giochiamo nei Forgotten Realms).

Quindi chi muore spesso preferisce il cambio di personaggio, piuttosto che l'<<a volte ritornano>>...

Ovviamente non posso che quotare, visto che si gioca insieme... :-p:-p

Ma mi sorge un dubbio...

Perchè le cure magiche dovrebbero essere limitate? :confused::confused:

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il problema da me non si presenta: i miei giocatori creano dei guaritori solamente se messi sotto tortura (per me è lo stesso, solo che essendo io il master la cosa non ha molta importanza); per le cure si organizzano come possono: ad esempio un personaggio del gruppo aumentava regolarmente i gradi a utilizzare oggetti magici al passaggio di livello, in modo da poter utilizzare pergamene e bacchette con incantesimi di cura di cui faceva incetta ogniqualvolta fosse possibile. quando si tratta di resuscitare i morti nessuno ne ha la possibilità: le pergamene di resurrezione non si trovano alla bottega dello gnomo, per non parlare di quelle di resurrezione pura; dato infatti l' altissimo costo in componenti materiali di questi incantesimi, difficilmente dei png creano oggetti magici ad essi relativi.

comunque, se ci fosse un chierico nel gruppo non credo che limiterei la sua possibilità di curare o resuscitare

Ovviamente non posso che quotare, visto che si gioca insieme... :-

p :-p

Ma mi sorge un dubbio...

Perchè le cure magiche dovrebbero essere limitate? :confused::confused:

per immergere giocatori e relativi personaggi in una ambientazione in cui gli avventurieri muoiono come mosche, credo

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come si è detto la resurrezione è una cosa rara,ma se il giocatore non vuole crearne un altro e vuole continuare con quello perchè si è affezionato penso che nn ci sia nessun problema a farlo "ressare"(o dai giocatori o dal dm).

dnd è fatto per divertirsi se i pg non si divertono che gusto c'è a fare il dm?.

poi è vero ci sono dei casi che neanche il dm può fare niente; se un pg si butta in mischia contro 30 gnoll e poi crepa,se l'è cercato :D

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Una volta usammo un HR dove si potevano curare tot ferite provenienti da un unico attacco.

Ovvero se il guerriero riceveva 3 attacchi da 5 pf ciascuno il chierico poteva curare soltato 5 pf a incantesimo (anche se si trattava di cura ferite medie o superiori) in modo tale da rivalutare la armi piccole come pugnali e altro.

Solo in quell' occasione ho provato su pelle delle cure limitate.

Per quanto riguarda alle resurrezzioni mai vista una.

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per immergere giocatori e relativi personaggi in una ambientazione in cui gli avventurieri muoiono come mosche, credo

OK... ma allora è meglio un'ambientazione low-magic... sennò un mago fa quel ca$$o che gli pare mentre un chierico non conta nulla (o quasi)... ;-)

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io ABORRO totalmente le resurrezioni!!!!!!!!

Completamente contrario!!!!! Va contro ogni etica del combattente/avventuriero/essere vivente/etc.

Ogni qualvolta un PG muore e viene resuscitato, si compie una grave mancanza di rispetto nei confronti SIA del giocatore che lo ha ruolato e SIA del PG stesso (che volendo ha una sua identità).

PERKE'!!!!!

Se prendiamo l'esempio di un pazzo esaurito che guarda nella bocca di un vulcano e pensa... "cacchio, lì sotto farà caldo?? Andiamo a vedere!"

Costui non merita di essere resuscitato (anche perchè la sua vita sarebbe cmq stata breve).

Se prendiamo l'esempio dell'eroe che si getta nella battaglia e muore per salvare un amico... BHè questo gli fa onore, e nell'aldilà il guerriero si sentirà fiero delle sue gesta. Certo il giocatore ci rimarrà male, ma è anche questo il brivido di D&D, compiere VERI atti eroici in questo modo... salvare i propri compagni rischiando un PG di 15° livello al quale si era affezionati, ma se la missione richiedeva quel sacrificio allora così deve essere!!!!

Questo è essere veri eroi e non saper poi di essere ricompensati con un bel resuscita morti... ovviamente IMHO

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Per quanto rigurada le resurrezioni, appannaggio esclusivo di PNG in quanto nel gruppo in cui nasterizzo non ci sono chierici ( :banghead: ), le concedo a prezzi elevatissimi, per invogliare il party a non abusarne.

Per quanto riguarda le guarigioni magiche (pozioni della salute incluse) ne faccio trovare in quantità modeste, in modo che i miei PG possano valutare attentamente la possibilità di utilizzarle subito per poi, come già successo, restare senza nei momenti clou. ;-)

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Per le resurrezioni, un po' più i piedi di piombo: queste, essendo molto "contro" natura, presuppongono non solo la capacità e la volontà di castatore e del morto, ma anche l'intercessione della propria divinità, in solitaria o presso Kelemvor (almeno per noi che giochiamo nei Forgotten Realms).

Quoto. Non ho mai considerato la resurrezione una cosa "a prezzo" e come alcuni tipi di cure, ammetto (e come pg trovo carino) la concessione a gratis anche tramite png, ma con criterio e senza buonismo...

Punto fermo, non è l'attaccamento del giocatore al suo pg, ma anche la decisione del suo gruppo e magari del chierico png a latere, sempre a seconda del tipo di pg e non della simpatia verso il giocatore in sé... quindi spesso ai primi liv. perché un "avventuriero qualunque" dovrebbe risorgere?... aiuti forti, quali le resurrezioni, devono far parte dell'ambientazione e delle trame fantastiche nelle quali i pg si trovano impelagati... ;-)

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Ora che ci penso sono risorto qualche volta: la prima solo perchè la "morte" era i nrealtà una scelta narrativa dell'allora masterizzante Sharuwen, la seconda fu in realtà un ritorno dagli inferi (quindi non una vera resurrezione), la terza successe in una mini avventura, ma senza consenso da parte mia (comunque avevo già cambiato personaggio).

Di principio, salvo casi molto particolari, non sono favorevole alla resurrezione. Perfino quando morì il mio PG preferito (Arctic Dwarf!) mi piegai alle leggi di natura.

Però di casi particolari ce ne possono (raramente) essere... Altrimenti non ci sarebbe l'opportunità di scatenare gli Inevitabili! :evilhot:

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Però di casi particolari ce ne possono (raramente) essere... Altrimenti non ci sarebbe l'opportunità di scatenare gli Inevitabili! :evilhot:

Già, gli Inevitabili, uno dei loro principi è 'Tutti muoiono, prima o poi'. Me ne ero completamente scordato.

Credo che un Marut (GS15) che compare in game per 'avvertire' i PG che stanno abusando troppo delle resurrezioni può essere un buon deterrente, o comunque uno spunto in più per una partita.

Lo userò presto...

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Altrimenti non ci sarebbe l'opportunità di scatenare gli Inevitabili! :evilhot:

Cos'è? Torniamo al discorso dei mostri immortali? :rolleyes::-p

Gli Inevitabili (IMHO) non sono utilizzabili solo per volere del master ma per motivi ben precisi. Non per niente sono costrutti intelligenti e infatti hanno il loro allineamento LN :rolleyes:

Per chi conoscesse solo gli inevitabili dei manuali dei mostri, avviso che ce ne sono altri due molto simpatici in Abissi e Inferi:

Quarut, che controlla il tempo e chi infrange le sue regole (Tasslehoff Burrfoot stranamente non se lè vista brutta) e Varakhut, protettore delle divinità (con il loro bel GS 19) :-D

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