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[Dimensioni] Glennascaul (Cap 3)


mantis

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Inviato

Quan si avvicina alla porta aprendola leggermente. Dietro di essa c'è Jacor, il proprietario della locanda.

Con sguardo interrogativo e curioso, abbozzando un sorriso, dice: <<Scusatemi signori, volevo sapere se per domattina preferite del latte o l'infuso di erbe. Sapete, mi alzerò presto e andrò a comprare queste cose, per questo dovrei sapere cosa preferiscono i miei ospiti. Ve lo avrei dovuto chiedere prima, ma me ne sono ricordato solo ora, abbiate pazienza. Sentendovi discutere ho pensato che ancora non dormivate, e così....>>

Spoiler:  

@Quan: nessun altro rumore fuori nel corridoio.

@Flann, tutto tranquillo e buio fuori nel vicolo.

Inviato

Vedendo il locandiere Hurik si sente sollevato.

*Uff... Forse per stasera stop con i problemi... Speriamo...*

"Ti ringrazio, Jacor. Per me va benissimo del latte. Grazie dell'interessamento..."

Spoiler:  
Maledetto mantis... Abbiamo proprio i nervi a fior di pelle eh!!! ahahha
Inviato

"L'infuso andrà bene anche per me. Sempre solerte, il nostro Jacor... grazie."

Flann si allontana dalla finestra aperta, sorridendo in direzione dell'oste.

La sua espressione amichevole però non rispecchia per nulla i suoi pensieri, che sono molto cupi... e niente affatto cordiali.

*Accidenti a questo maledetto impiccione di un oste. E' stato avventato da parte nostra discutere in quel modo: speriamo che non abbia sentito niente di compromettente... non vorrei che ci voglia vendere all'inquisizione, e sia venuto a sincerarsi della nostra presenza. Dobbiamo andarcene, il terreno comincia a scottarci sotto i piedi.*

Inviato

Jacor, dopo avervi udito, fa un inchino, dicendo a bassa voce: <<Bene, per domani mattina avrete tutto pronto, signori. Ah, un'ultima cosa prima di lasciarvi riposare: vi pregherei di fare molta attenzione a come vi muovete la sera, con queste ronde e con gli inquisitori non si sa mai. Non vorrei che vi possa capitare qualcosa o che veniate accusati per crimini non commessi, come a volte è accaduto o che qualcuno pensi che io possa dare ospitalità a persone poco di buono. Questo è un periodo delicato per il paese, non ci si può fidare di nessuno... Buona notte.>>

Poi se ne va sbirciando nella stanza.

Inviato

L'estralo sorpreso dalla comparsa di Jacor rimane un po' in silenzio a fissare l'oste. *Ah, bon al è lui!*

Poi appena è uscito si rende conto di non avergli detto cosa preparare per lui, apre la porta, esce di qualche passo nel corridoio e dice "Oste, latte anche per me domani!" e torna nella stanza.

Inviato

mantenendo un tono di voce basso e tranquillo, Myrsus si rivolge ai propri compagni: <<cosa dovremmo fare in un caso come questo? mi rivolgo sopratutto a voi hurik e flann, sono anni che girovagate sulle strade, e probabilmente avrete idee migliori di noi su come muovervi in questi momenti...>>

la voce e i movimenti del mago, tradiscono una profonda stanchezza.

Inviato

"Per quanto mi riguarda, nessuna scelta è migliore o peggiore delle altre. Ogni situazione va affrontata sul momento, niente più. Chi non sa improvvisare resta fregato. Chi si comporta secondo schemi fissi muore..."

Inviato

il mago, sembra essere perso nei propri pensieri, e sembra parlare fra sé e sé, anche se poi si capisce che stia solo elencando le possibilità disponibili al gruppo, a voce abbastanza alta perché gli altri possano sentirlo, ma non abbastanza per essere udito al di là della porta...

<<le possibili azioni a noi disponibili in questo momento sono le seguenti... primo: rimanere in locanda, così la mattina non metteremmo in agitazione nemmeno l'oste... Secondo: cercare rifugio nella paglia delle scuderie del paese... Terzo: andare da Arianne. Quarto: Dormire nel bosco.>> finito il discorso, alza gli occhi su i suoi tre compagni di disavventura, e dice: <<ognuna di queste possibilità, ha benefici, ma ha anche difetti... io mi sentirei di escludere la terza opzione, non vorrei mettere in pericolo la vita di Arianne o della sua famiglia, hanno soffertto fin troppo, ed ora meritano un po di pace. in questa scelta io mi affiderei a voi, che avete maggiore esperienza di me in questo frangente...>>

Inviato

"La mia opinione è che siamo in pericolo, e rimanere qui ci rende bersagli facili." sussurra di rimando Flann. "Siamo già malvisti in quanto stranieri, e già nelle mire dell'inquisizione. Non ci renderemo più sospetti di così andando a dormire da un'altra parte. Io dico: lasciamo credere che abbiamo lasciato il paese, e troviamo un posto sicuro dove passare la notte. Che so, un fienile. Myrsus, scrivi due righe su una pergamena, una cosa tipo 'vediamoci nel posto tal dei tali, a due miglia da Aragrad', firmala B e lasciala in bella vista. Vediamo che succede."

Inviato

<<per il biglietto, potrebbe essere pericoloso per noi lasciarlo in giro... al massimo potremmo lasciarlo nella sala comune dell'osteria, o meglio ancora in un vicolo vicino alla piazza, per quanto riguarda essere nelle mire dell'inquisizione... come hai detto tu prima Flann, noi ci siamo già perché stranieri, ma se sparissimo nella notte senza lasciar tracce e ricomparissimo domattina, diventeremmo ancor più sospetti, e dopo quello che è successo prima, direi che meno diamo nell'occhio, meglio è... purtroppo, ma la paura genera odio, e in men che non si dica, diventeremmo il bersaglio perfetto per gli inquisitori, e la rabbia della popolazione... io, non so voi, ma non ci tengo ad essere linciato da una folla inferocita, che ci addita come i mali che li affliggono.>>

tutto ciò lo dico sempre a voce abbastanza bassa, perché possa essere udito dai miei compagni, ma non all'esterno.

Inviato

Pensieroso il ragazzo risponde ai suoi compagni

"Per quale motivo lasciare il biglietto flann? Myrsus dice il vero, siamo già malvisti dagli inquisitori. Perché attirare ancora l'attenzione? E poi c'è da considerare che dobbiamo parlare con il conte. Se gli inquisitori si presentano con la lettera affermando di averla trovata in camera nostra, come possiamo pensare che il conte si fidi di noi?"

Inviato

Alle obiezioni dei suoi compagni di viaggio, Flann scrolla le spalle.

"Il messaggio è solo un'idea per guadagnare tempo confondendo le tracce. B. è sì un personaggio controverso, ma è anche un importante notabile ed il consigliere del conte; ed abbiamo visto che, per ora, questi sgherri fanatici non sono così importanti da potersi permettere di offenderlo. Se pensano che abbiamo qualcosa a che fare con il consigliere del conte, può darsi che perdano attimi preziosi a decidere se inseguirci o no. Quanto al conte, Hurik, noi siamo solo le pedine di un gioco, di cui non capiamo nè le regole nè la portata. Non è importante che si fidi di noi, quanto che sia interessato all'offerta di Mizar... quello deve essere la nostra priorità. Magari, l'idea di rintuzzare di nuovo le pretese dell'inquisizione potrebbe essere un ulteriore incentivo a proteggerci."

Il menestrello fa una breve pausa, ma nel vedere le espressioni perplesse dei suoi compagni si lascia sfuggire un sorriso vagamente beffardo prima di riprendere a parlare.

"Capisco che tutto ciò possa sembrarvi un po' complicato. Nella mia vita ho imparato che in certe situazioni l'intrigo ed il sotterfugio sono armi appena meno efficaci del denaro. Ad ogni modo, il messaggio non era così importante."

"Il mio vero timore è che giungano gli inquisitori ad arrestarci, questa notte o domani all'alba. In questo caso, amici miei, di tutti i nostri buoni propositi, del nostro onore e della nostra innocenza non ce ne faremo più nulla, perchè ci sbatteranno in cella e ci riserveranno lo stesso trattamento di Mizar. La tortura. Ecco perchè dico: andiamocene. Se saremo abbastanza veloci e fortunati, arriveremo dal conte prima di essere raggiunti."

Inviato

Dopo aver riflettuto qualche attimo sulle parole del compagno, Hurik si decide a prendere parola.

"Mi hai convinto, vagabondo!" dice con aria vagamente ironica. Poi, tornando serio continua il suo discorso.

"Sono sicuro che in fatto di intrighi e doppi giochi tu ne sappia più di me. Quindi hai il mio appoggio, per me si può fare come dici tu. Qualcuno ha obiezioni?"

Inviato

L'estralo è rimasto in silenzio, con espressione corrucciata, per tutta la discussione tra i compagni di viaggio.

"Come sapete non sono di queste terre, e non conosco né la sua gente, né gli inquisitori bene come voi. So che queste persone sono spaventate e quindi sono pericolose, come hai visto anche tu Hurik; ma non so quanto veramente siano pericolosi questi inquisidors, e le tue parole mi inquietano, Flann. Non so cosa è meglio fare. Entrambe le vie hanno dei vantaggi e degli svantaggi e non riesco a capire quale è migliore." quindi dopo una breve pausa prosegue "Mi affido a voi per la decisione."

Inviato

I minuti passano repentini e la notte inizia ad essere meno rumorosa ma più inquietante. I quattro devono prendere una difficile decisione, che può determinare il successo o il fallimento del loro operato, la vita o la morte di Mizar, il trionfo o la sconfitta dei loro nemici...

Spoiler:  

@Tutti: dunque qual è la vostra decisione? ;-)

Inviato

<<L'idea del menestrello, riguardo al messaggio non mi garba completamente, ma se siete convinti... cosi sia!>> lo stregone si siede ad uno dei tavolini, e si mette a scrivere il biglietto, appena finito si rialza e rivolgendosi ai compagni, sempre bisbigliando dice: <<Bene. Andiamo?>>

Inviato

Un sorriso guizza sul volto del silvano, per poi svanire sostituito da un'espressione di intensa determinazione.

"Va bene, allora. Se siete d'accordo, prima andrò io in esplorazione, in cerca di un posto sicuro dove passare la notte. Aspettatemi qui, intanto Myrsus potrebbe riposare un po'. Lancerò dei sassolini sulla finestra per indicarvi la mia presenza qui sotto. Tenete spenta la luce, se potete. Tornerò presto."

Ciò detto, il menestrello spegne la lucerna. Quando i suoi occhi si sono sufficientemente abituati all'oscurità, riapre la finestra facendo meno rumore possibile e getta uno sguardo all'esterno. Tutti i suoi sensi sono protesi ad avvertire ogni piccolo movimento o suono... quando è sufficientemente sicuro che nessuno sia in vista, scivola fuori.

@ tutti

Spoiler:  
Se a tutti va bene, ovviamente! Altrimenti edito.

@ Mantis

Spoiler:  
In caso ti servissero, Prova di Percezione 12+8=20 ; prova di Furtività 16+2=18 (acc...) . Mi dirigo verso l'ingresso del villaggio, per vedere il livello di sorveglianza delle guardie; cerco comunque un posto riparato nelle vicinanze dove trovare rifugio per quattro persone. Fienili, meglio ancora case abbandonate. Mi muovo sempre nell'ombra, in caso di ronde o guardie mi nascondo finchè non passano. E' una notte di luna?
Inviato

Dopo essersi messi d'accordo, Flann si cala dalla finestra, tornando tra le buie mura di Aragrad.

La notte si è fatta fredda. La luna calante, facendo capolino fra le nuvole, illumina a tratti i suoi movimenti furtivi.

Arrivando velocemente presso la porta di entrata del villaggio nota che due guardie sono di vedetta sulla piccola torre a fianco, che rendono molto difficile l'uscire e l'entrare senza essere scorti.

Cercando un posto dove ripararsi inizia a perlustrare il paese. Dovo aver girato un po' nota diversi uomini rumoreggiare e venire dalla sua parte, sono gli uomini di Quintus. Intimorito si getta tra le buie spire di un vicolo cercando di non farsi notare. Aspetta qualche minuto, per fortuna la ronda non passa dalle sue parti.

Poi sente poco lontano due persone che parlano tra loro sottovoce. Non lo hanno notato. Uno sembra essere alto e robusto, l'altro più piccolo....

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