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Inviato

Se metti un po' di punteggiatura, di certo ti spieghi meglio. ;-)

Non era quello ciò che intendevo....

Inoltre, noto che hai cambiato tesi.

nel primo post dicevi di tarare la penalità in base al livello del PG

Solo parzialmente.

Quindi, quale delle due? UN PG potrebbe dover scalare una casa al 20° livello, non è che solo i bassi livelli fan cose facili e solo gli alti livelli fan quelle difficili.

Al 20° liv, o meglio al 21° provo a fare un salto in alto per arrivare su un tetto di una casa...... :lol: :lol:


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Principali partecipanti

Inviato

Ritengo che non sia tipico di D&D l'approccio "plausibile" che cerchino quelli che affermano che si deve tarare il malus in base al livello. In D&D si è quasi in un manga, i superpigì hanno superpoteri e supertrucchetti da impiegare, il fatto che al 20° si abbia un mano in meno si sentirà soprattutto nel non poter impugnare uno scudo, fare componenti somatiche o prendere un oggetto in mano se si ha già un'arma o una torcia. Il malus ritengo che debba essere sempre lo stesso.

Questo perchè, se al 1° un -5 mi dà parecchi grattacapi, man mano che provo e riprovo a fare le azioni capirò in che modo posso ovviare al mio problema, i miei gradi nell'abilità rappresentano proprio questo, in mio ingegno e la mia abilità nell'arrangiarmi. Scalare la difficoltà è come dire che la menomazione non resta sempre uguale ma peggiora. Il malus mi simboleggia in caratteri numerici l'handicap datomi. Una mano in meno mi rende più difficile di 5 la scalata di una scala a pioli, ok è vero, ma non ha senso pensare che fra un mese la scala a pioli sarà diversa da com'è ora.

Ve lo esemplifico più chiaramente con un altro esempio: io ho -5 a nuotare e vado così a un totale dell'abilità di -5, se a me basta poter stare a galla posso investire 5 punti nell' abilità in modo da poter capire come ovviare all' handicap. Poi non mi interessa di diventare un nuotatore olimpionico quindi lascio perdere la skill.

La mia domanda ora è, perchè fra due settimane l'azione generica di nuotare è diventata più difficile di quanto non lo sia ora?

Il vostro ragionamento lo fate nell'ottica di una skill da tenere sempre al massimo e che quindi gode di buoni punteggi sempre e comunque, ma voi dovete generalizzare e applicare la regola su larga scala perchè sia accettabile. E soprattutto i malus alle skill non sono valori soggettivi, ma impedimenti reali e oggettivi. Far andare in proporzione il malus significa cambiare l'entità dell'handicap.

Inviato

Ritengo che non sia tipico di D&D l'approccio "plausibile" che cerchino quelli che affermano che si deve tarare il malus in base al livello. In D&D si è quasi in un manga, i superpigì hanno superpoteri e supertrucchetti da impiegare, il fatto che al 20° si abbia un mano in meno si sentirà soprattutto nel non poter impugnare uno scudo, fare componenti somatiche o prendere un oggetto in mano se si ha già un'arma o una torcia. Il malus ritengo che debba essere sempre lo stesso.

Questo perchè, se al 1° un -5 mi dà parecchi grattacapi, man mano che provo e riprovo a fare le azioni capirò in che modo posso ovviare al mio problema, i miei gradi nell'abilità rappresentano proprio questo, in mio ingegno e la mia abilità nell'arrangiarmi. Scalare la difficoltà è come dire che la menomazione non resta sempre uguale ma peggiora. Il malus mi simboleggia in caratteri numerici l'handicap datomi. Una mano in meno mi rende più difficile di 5 la scalata di una scala a pioli, ok è vero, ma non ha senso pensare che fra un mese la scala a pioli sarà diversa da com'è ora.

Ve lo esemplifico più chiaramente con un altro esempio: io ho -5 a nuotare e vado così a un totale dell'abilità di -5, se a me basta poter stare a galla posso investire 5 punti nell' abilità in modo da poter capire come ovviare all' handicap. Poi non mi interessa di diventare un nuotatore olimpionico quindi lascio perdere la skill.

La mia domanda ora è, perchè fra due settimane l'azione generica di nuotare è diventata più difficile di quanto non lo sia ora?

Il vostro ragionamento lo fate nell'ottica di una skill da tenere sempre al massimo e che quindi gode di buoni punteggi sempre e comunque, ma voi dovete generalizzare e applicare la regola su larga scala perchè sia accettabile. E soprattutto i malus alle skill non sono valori soggettivi, ma impedimenti reali e oggettivi. Far andare in proporzione il malus significa cambiare l'entità dell'handicap.

hai ragione, un pg deve tenere lo stesso malus. Si abitua ad avere l'handicap, ma il malus non deve diminuire nè aumentare. Semplicemente le capacità del pg sono migliori e supererà più facilmente la prova, come un normale pg

Inviato

hai ragione, un pg deve tenere lo stesso malus. Si abitua ad avere l'handicap, ma il malus non deve diminuire nè aumentare. Semplicemente le capacità del pg sono migliori e supererà più facilmente la prova, come un normale pg

Sono d'accordo solo in parte: è vero che arrampicarsi su una casa è sempre uguale ma prova ad arrampicarti sull'everest, l'azione di arrampicarti ha la stessa CD perché è uguale? Ne dubito. Perciò direi che in base alla CD bisogna dare la penalità.

Per una Cd di scalare l'everest un -7 ci sta tutto poiché è molto più difficile che arrampicarsi su una casa (-5/-3). (Ai livelli epici non mi arrampico più su una casa: se voglio andare sul tetto faccio un salto in alto con la rincorsa.............. io lo farei.............)

Inviato

bè un momento, arrampicarsi su una scala ha difficoltà diciamo 5, quindi al massimo il tiro base sarà pari a 10, ma arrampicarsi sull'everest sarà già di base più difficile, avendo un a difficoltà di 15, 20, 40 o qual si voglia. Quindi la difficoltà sarà già di base più alta...mentre la mano sarà sempre quella.

Il malus -5 appartiene al pg, è la sua mano mancante, non rappresenta la parete da scalare o la serratura da scassinare, quella è rappresentata dalla CD, che infatti cambia a seconda dell'azione da intraprendere.

Mentre il malus/bonus appartiene al pg, la CD appartiene all'azione.

Inviato

bè un momento, arrampicarsi su una scala ha difficoltà diciamo 5, quindi al massimo il tiro base sarà pari a 10, ma arrampicarsi sull'everest sarà già di base più difficile, avendo un a difficoltà di 15, 20, 40 o qual si voglia. Quindi la difficoltà sarà già di base più alta...mentre la mano sarà sempre quella.

Il malus -5 appartiene al pg, è la sua mano mancante, non rappresenta la parete da scalare o la serratura da scassinare, quella è rappresentata dalla CD, che infatti cambia a seconda dell'azione da intraprendere.

Mentre il malus/bonus appartiene al pg, la CD appartiene all'azione.

Prova a scalare una casa senza usare una mano e poi l'everest. Vedrai che scalare l'everest senza una mano è molto più difficoltoso che non scalare una casa

Inviato

quello che io ti contesto è che secondo me i malus e la cd delle prove sono due cose separate e da non confondersi. Mentre il primo appartiene al soggetto in sè, la CD delle prove dipende unicamente dalla natura della prova, per questo persisto nel mio discorso. Difatti se hai notato quello che gli altri ti contestano è che siccome tu aumenti il malus pensano che tu voglia dire che la menomazione peggiori mentre così non è in realtà.

Per il discorso che tu fai sulla differente "difficoltà", credo che in realtà tu intenda dire che con una mano sola ci si stanchi di più, e questo è vero, ma il discorso cambia, a questo punto occorrerà costruire semplicemente delle skill challenge diverse per il pg monco piuttosto che per i pg "integri", mantenendo il malus standard ma moltiplicando le prove di resistenza rispetto a quelle degli altri, non l'entità del malus.

Scalare un monte per 5 o per 2'000 metri differiscono solamente in lunghezza, scalare un muro o una parete di roccia differiscono nella qualità della superficie. E' proprio per questo che le CD sono differenti.

Comunque il tuo discorso si applica solamente per quanto riguarda le prove di scalare o per tutte le azioni che coinvolgono l'utilizzo della seconda mano?

La regola a cui io solitamente mi attengo è "mantienilo semplice", una regola deve essere generalizzabile e facilmente applicabile. Ergo, un semplice malus di 5 è universale, un malus che cambia a seconda del tipo di superficie da scalare, della dimensione della serratura da scassinare, della lunghezza del percorso da scalare, della CA del bersaglio durante un attacco, del nodo da compiere su una corda, della forza e testardaggine del cavallo da cavalcare o ancora della superficie su cui stare in equilibrio, merita un manuale tutto suo e soprattutto i malus sono molto opinabili essendo decisi per ogni occasione a spanne.

Per evitare discussioni ingame fra i gioctori e il dm su modificatori "cangianti" anche per non far sembrare che il dm si accanisca contro un pg solo perchè ha scelto questo particolare tratto il mio consiglio è di restare sul semplice. Dà colore, dà fastidio ma non è esageratamente azzoppante. Altriumenti cippa che la prossima volta qualcuno sceglierà un background particolare!

PS

La casa ha le pareti liscie e gli appigli (finestre) separati da un paio di metri di liscio muro, un monte può non avere tutte pareti verticali ma anzi inclinate e scalabili camminando, arrancando, facendo serpentine per evitare il percorso dritto verso l'altro e ha molti più appigli, escludento notabili esempi di pareti particolarmente e notoriamente difficili. In pratica è più semplice arrivare in cima ad un monte se si sceglie un percorso appropriato piuttosto che cercando di passare al di là di una casa scalandola. Poi le variabili sono 1000, la casa ha una grondaia (e se si, può sopportare 80/100Kg di peso di un avventuriero con armatura, armi ed equipaggiamento?), il monte ha molti appigli o è un blocco granitico particolarmente impervio? Esistono sentieri, per quanto impegnativi possano essere?(se si ovviamente le mani saranno quasi inutili nel passaggio) e così via

Penso di aver detto tutto quello che potevo dire riguardo a questa discussione...e spero che tu comprenda il mio punto di vista

Inviato

quello che io ti contesto è che secondo me i malus e la cd delle prove sono due cose separate e da non confondersi. Mentre il primo appartiene al soggetto in sè, la CD delle prove dipende unicamente dalla natura della prova, per questo persisto nel mio discorso. Difatti se hai notato quello che gli altri ti contestano è che siccome tu aumenti il malus pensano che tu voglia dire che la menomazione peggiori mentre così non è in realtà.

Per il discorso che tu fai sulla differente "difficoltà", credo che in realtà tu intenda dire che con una mano sola ci si stanchi di più, e questo è vero, ma il discorso cambia, a questo punto occorrerà costruire semplicemente delle skill challenge diverse per il pg monco piuttosto che per i pg "integri", mantenendo il malus standard ma moltiplicando le prove di resistenza rispetto a quelle degli altri, non l'entità del malus.

Scalare un monte per 5 o per 2'000 metri differiscono solamente in lunghezza, scalare un muro o una parete di roccia differiscono nella qualità della superficie. E' proprio per questo che le CD sono differenti.

Comunque il tuo discorso si applica solamente per quanto riguarda le prove di scalare o per tutte le azioni che coinvolgono l'utilizzo della seconda mano?

La regola a cui io solitamente mi attengo è "mantienilo semplice", una regola deve essere generalizzabile e facilmente applicabile. Ergo, un semplice malus di 5 è universale, un malus che cambia a seconda del tipo di superficie da scalare, della dimensione della serratura da scassinare, della lunghezza del percorso da scalare, della CA del bersaglio durante un attacco, del nodo da compiere su una corda, della forza e testardaggine del cavallo da cavalcare o ancora della superficie su cui stare in equilibrio, merita un manuale tutto suo e soprattutto i malus sono molto opinabili essendo decisi per ogni occasione a spanne.

Per evitare discussioni ingame fra i gioctori e il dm su modificatori "cangianti" anche per non far sembrare che il dm si accanisca contro un pg solo perchè ha scelto questo particolare tratto il mio consiglio è di restare sul semplice. Dà colore, dà fastidio ma non è esageratamente azzoppante. Altriumenti cippa che la prossima volta qualcuno sceglierà un background particolare!

PS

La casa ha le pareti liscie e gli appigli (finestre) separati da un paio di metri di liscio muro, un monte può non avere tutte pareti verticali ma anzi inclinate e scalabili camminando, arrancando, facendo serpentine per evitare il percorso dritto verso l'altro e ha molti più appigli, escludento notabili esempi di pareti particolarmente e notoriamente difficili. In pratica è più semplice arrivare in cima ad un monte se si sceglie un percorso appropriato piuttosto che cercando di passare al di là di una casa scalandola. Poi le variabili sono 1000, la casa ha una grondaia (e se si, può sopportare 80/100Kg di peso di un avventuriero con armatura, armi ed equipaggiamento?), il monte ha molti appigli o è un blocco granitico particolarmente impervio? Esistono sentieri, per quanto impegnativi possano essere?(se si ovviamente le mani saranno quasi inutili nel passaggio) e così via

Penso di aver detto tutto quello che potevo dire riguardo a questa discussione...e spero che tu comprenda il mio punto di vista

Comprendo. Allora la cd della prova aumenta al posto che aumentare il malus, direi, giusto?

La casa ha le pareti liscie e gli appigli (finestre) separati da un paio di metri di liscio muro, un monte può non avere tutte pareti verticali ma anzi inclinate e scalabili camminando, arrancando, facendo serpentine per evitare il percorso dritto verso l'altro e ha molti più appigli, escludento notabili esempi di pareti particolarmente e notoriamente difficili. In pratica è più semplice arrivare in cima ad un monte se si sceglie un percorso appropriato piuttosto che cercando di passare al di là di una casa scalandola. Poi le variabili sono 1000, la casa ha una grondaia (e se si, può sopportare 80/100Kg di peso di un avventuriero con armatura, armi ed equipaggiamento?), il monte ha molti appigli o è un blocco granitico particolarmente impervio? Esistono sentieri, per quanto impegnativi possano essere?(se si ovviamente le mani saranno quasi inutili nel passaggio) e così via

Entro una settimana ci incontriamo e proviad arrampicarti su una casa e poi sull'everest e poi mi dici ok? (ovviamente scherzo)

Inviato

Entro una settimana ci incontriamo e proviad arrampicarti su una casa e poi sull'everest e poi mi dici ok? (ovviamente scherzo)

Ovviamente scherzi, ma senza cognizione di causa. Quello che (da un po') Gatto Bardo tenta di farti capire è che:

1) non è comunque facile arrampicarsi su una casa. Ne è dimostrazione il fatto che è più facile percorrere qualche metro persino sulla cime dell'Everest, che non in verticale sul muro di una casa. (Mi permetto di notare che la salita dell'Everest, dato che una prova di Atletica/Scalare riuscita permette di muoversi alla metà del proprio movimento, dovrebbe costituire una sfida di abilità quantomeno comprendente anche Tenacia)

2) A prescindere dalla puerilità insita nella discussione relativa allo scalare una casa, è necessaria una distinzione. Un conto è la CD che, ca va sans dire, rappresenta la Classe Difficoltà di una determinata azione in termini oggettivati rispetto a tutte le altre azioni non dissimili, e un conto è il malus. Nuotare in un lago tranquillo presenta la stessa CD che tu sia un Locatah o un Cammello cieco senza una zampa. Una condizione deficitaria porta ad un malus, come la parola stessa suggerisce.

3) Un malus non può essere progressivo con l'avanzare dei livelli: perché rappresenterebbe un forte squilibrio del gioco e perché impedirebbe la crescita del personaggio, ovvero la sua transazione agli stati leggendario ed epico che permettendo di trascendere le normali doti umane e facilmente garantiscono di patire meno il deficit indotto dalla perdita di un arto.

Inviato

Per quanto riguarda il primo commento di warlock devo dire che forse io e lui vediamo la prova da superare in modi diversi. Io non aumenterei la difficoltà, è il pg stesso che si complica la vita da solo di 5 punti. Ma, mentre agli altri farei fare un test di resistenza dopo 1h di cammino a lui magari la farei fare dopo 3/4 d'ora o se si vogliono evitare i sacchetti di dadi tirati, se dopo una mezza giornata di cammino impervio considero gli altri affaticati, posso considerare lui come affaticato dopo solo 4h ed esausto quando gli altri sono affaticati.

Secondo me questi sono metodi più appropriati per aumentare la difficoltà e per far sentire la menomazione/difettto/svantaggio piuttosto che amplificando la sua gravità sul tiro.

Per quanto riguarda Elmo...ha ben compreso il mio precedente post e il mio punto di vista, che si applica sia dal lato di "plausibilità"(saltare un fosso ha difficoltà 5 sempre e comunque se poi tu sei zoppo magari hai un malus di 10, ma di per sè l'azione è banale) sia dal lato ludico (che razza di eroe è se non riesce a trovare delle strategie comportamentali per ovviare al suo problema?!?)

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