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Inviata

Come era logico e prevedibile, sul bestiario di Pathfinder mancano i mind flayer, il cui nome è protetto da copyright o quel che è (vedi ottima vignetta di Order of the Stick).

Tuttavia, mi chiedo, è possibile convertire l'illithid a Pathfinder se gli si cambia il nome e se si cambiano marginalmente le abilità?

Sul bestiario di Dragonlance compaiono gli yaggol, i mind flayer Krynniani, e nessuno ha niente da ridire. Ma, visti i legami esistenti fra SP/MWP e WotC, può darsi che ci fosse un'autorizzazione specifica.

(cfr http://www.dragonlance.com/downloads/Yaggol-preview.pdf )

In ogni caso, ci siano precedenti o meno, se io mi tirassi fuori un mostro tentacoluto di nome "dhiiklizat" (torturatore della mente in sanscrito) con attacchi psichici (non psionici), aspetto vagamente cthulhoide e altri tratti simili e lo pubblicassi in rete, la cosa sarebbe perseguibile?


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Principali partecipanti

Inviato

Per conto tuo puoi convertirti tutti i mostri che vuoi al sistema di PF, ma pubblicarli in rete col nome appena variato potrebbe non essere legale...

Quelli coperti da copyright sono parecchi, a cominciare dal mitico beholder...

Inviato

Eh, purtroppo sì, e mi hanno tolto anche gli amati yuan-ti...

Ma, mentre per il beholder posso sorvolare, mentre per gli yuan-ti il problema non si pone (l'idea degli uomini-serpente è vecchia come il cucco, difficilmente qualcuno potrebbe riconoscerne la paternità alla WotC; basta farli diversi e via), per l'illithid la cosa mi pesa.

Diciamo comunque che il nome non sarebbe appena appena cambiato, comunque si tratta di lingua sanscrita e può essere anche tradotto come "colui che infastidisce le anime", ovvero una cosa che con scorticatore mentale c'entra ben poco.:lol:

Diciamo che qui me la posso giostrare, e diciamo anche che, visto quanto poco conoscono il latino alla WotC (libris mortis? libris mortis?) dubito che abbiano un qualche sanscritista dalla loro.

Le abilità, poi, le metterei simili a quelle dell'illithid quanto sono quelle dello yaggol.

E, tanto per dirne una, puntavo a un mostro alato (più simil-cthulhu) e a un mostro inferiore; sempre divoracervelli, ma con capacità diverse per quanto simili.

Anche così la cosa sarebbe problematica?

Inviato

Se fai un mostro del tutto diverso, il problema non si pone...

Perfino io rifarei gli illithid in modo che siano incantatori spontanei invece che dotati di capacità magiche fisse al giorno (naturalmente in versione psionica)...

Detesto le creature che, se avanzate, rimangono indietro con la potenza magica, così tendo a convertire tutti i mostri con molte capacità magiche in "incantatori di livello equivalente", un po' come i draghi...

Inviato

Ok, l'idea sta prendendo sempre più forma.

Sempre mostri divoracervelli, ma ora alati e dotati di potenti artigli anche nei piedi; un'anatomia aliena, che li porta a mantenere i caratteri sessuali del corpo ospite e poi a riassorbirli con l'invecchiamento sino a che non diventano degli spilungoni di tre metri non aumentando di massa, ma semplicemente ridistribuendola. Una resistenza eccessiva, e delle capacità magiche focalizzate su ammaliamento e affini (o incantesimi come stregone con accesso anche a tutti gli ammaliamenti del chierico e del bardo?).

E, soprattutto, un modo diverso di riprodursi: non inserendo un girino nel cervello dell'ospite, ma estraendone il cervello via lingua forata, aprendone il cranio e inserendo il cervello di un proprio simile caduto all'interno del cranio ospite.

Insomma, illithid e non illithid.

Inviato

cmq aldilà di tutto, non penso sia particolarmente difficile convertire i mostri da 3.5 a Pathfinde, quando avrò tempo mi convertirò il Mind Flayer, non è D&D senza Mind Flayer! xD

Inviato

La zeta non è usata infatti, ma il sito da cui ho tratto i termini la usa probabilmente per trascrivere la esse. Strano perché la convenzione è quella di usarla per la sonora e non per la sorda, ma non stranissimo.

Comunque, prima di fare vaccate col nome mi riguardo bene il Monier-Williams in ogni caso, tranquillo. ;)

Inviato

Il mostro è quasi finito, popolo della tana del drago. ^^

Mancano solo l'ultimo attacco speciale e le abilità.

Il suo nome è stato cambiato in vigrahacoraḥ, ladro di corpi, e attualmente si presenta con descrizione in italiano e regole in inglese.

Se va tutto bene, entro oggi lo metto on line sul mio blog. Licenza OGL pathfinderosa, come si deve fare in questi casi.

Mi manca solo il disegno, in pratica.

Ecco qui. ^_^

  • 6 mesi dopo...
  • Supermoderatore
Inviato

Restando nel fan-made, segnalo anche le schede proposte da Irrlicht: non sono ufficiali ma sembrano un'ottima conversione.

Quella è la mia. Volume I del mio (personalissimo) Bestiario.
Non sapevo fossi l'autore, modifico il messaggio cambiando i link. :)
Inviato

E fra l'altro è un signor bestiario, Irrlicht. ;)

Io personalmente, però, preferisco concentrarmi su qualcosa di meno "dienndinside", visto che finalmente con Pathfinder lo si deve giocoforza fare. Ovvero, reinterpretare i mostri in chiave meno tradizionalista dal punto di vista D&Daro e più fedele alle altre tradizioni. ;)

Inviato

E, soprattutto, un modo diverso di riprodursi: non inserendo un girino nel cervello dell'ospite, ma estraendone il cervello via lingua forata, aprendone il cranio e inserendo il cervello di un proprio simile caduto all'interno del cranio ospite.

Ma se per creare un nuovo individuo ne deve morire un altro, come fanno ad aumentare di numero?

Inviato

Infatti non aumentano il loro numero: sono in numero stabile e fisso da eoni. Si ri-producono in un altro senso del termine, insomma. ;)

Fra l'altro, c'è la vaga ipotesi che il vigrahacora normale sia solo lo stadio "embrionale" di un mostro che ha bisogno di millenni all'interno di un corpo ospite per maturare.

Inviato

Infatti non aumentano il loro numero: sono in numero stabile e fisso da eoni.

Quindi se cominci a ucciderli in massa è possibile che si estinguano, figo.

Inviato

Beh, l'idea è che proprio "in massa" tu non li affronti: non sono goblin, ma bestie parecchio intelligenti che sanno cautelarsi e circondarsi di schiavi in grado di difenderli. Ho preferito questa resa più lovecraftiana e meno "infestante" per dare l'idea di un qualcosa di totalmente alieno, di affrontabile ma anche di ineluttabile: il loro numero è sempre lo stesso; sono avversari tremendi, ma questo è solo lo stadio embrionale di una maturazione che li porta a diventare ancor più potenti e inumani.

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