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Inviata

Frutto di una crisi isterica e un'overdose di Quinto rigo e' spuntato dalla mia testa un'altro assurdo racconto e' possibile visionarlo direttamente al mio sito QuI o se come al solito da delle NoJe, direttamente nel forum.

Qaulcuno ha perfino detto che e' un bel racconto ... misteri della mente umana ...

" ... siamo lontani, distanti, ti parlo e non mi senti ... "

Franco Battiato - Auto da fe'

Pareva una riunione di condomino come tante altre nell'universo conosciuto (e non) quella dello stabile 34/B: la vedova Verzetti si lamentava della radio-grammofono della vicina e della sua orrida musica moderna, il cavaliere Benamici sottolineava il piangere continuo & ininterrotto del lattante dell'appartamento accanto, il rabdomante Albervone brontolava a proposito dei monelli che intasavano la posta pneumatica con le cartacce ...

L'amministratore Zampieri ascoltava tutte le lagnanze annuendo profondamente, lisciandosi i baffi con cura certosina, dedicando certamente piu'a attenzione a quest'ultimi che ai condomini. Si considerava un'autentico paladino, che ogni due mesi lottava contro le ingiustizie e le brutture di quel palazzo di 100 e passa anime ( con annessi parassiti e insetti domestici), nonche' un discreto frenologo.

Al suo fianco, il padre ormai centocinquantenne sembrava imitare il figlio (o viceversa ?): annuiva e si lisciava i baffi ( ormai inesistenti, ma non bisogna essere scortesi con le persone anziane, anche se ormai completamente rincretinite), ascoltando con vivo interesse il ciarlare altrui attraverso un corno ritorto in legno con incrostazioni in argento e corallo. Rattrappito a mo' di paguro su di una seggiola a rotelle, le gambe coperte da un plaid logoro e in piu' punti rattoppato, pronto a tirare fuori dalla camicia da notte l'ultimo numero di " misterY arcanY " qualora la conversazione perdesse mordente.

Era il turno della vedova Verzetti, quell'infame della Verzetti, con quella vocina da ratto di fogna che ti trapanava il cranio: " E' inammissibile ! Contro ogni morale collettiva che la signorina dell'appartamento D@13 debba ascoltare certe composizioni cacofoniche ... " aspetto' che il tic nervoso alla narice destra finisse di tormentarla e poi concluse " ... di dubbio gusto con un volume cosi' elevato da perforare l'orecchio e il timpano ! "

Il cavaliere Benamici con tutta la boria tipica di chi ha raggiunto una posizione di prestigio, senza meritarselo affatto, sorbiva una camomilla ( arricchita con oppiacei vari) per distendere i nervi. Guardava affascinato la Verzetti nella speranza di poter finalmente ascoltare il suo ultimo rantolio prima che la natura svolgesse il suo sacrosanto compito, terminando la sua inutile e petulante esistenza.

TLIN TLIN TLIN faceva il cucchiaino in finto-platino-vera-latta urtando le pareti interne della tazzina e procurando notevole fastidio nei presenti. Lo sapeva, ma da bravo borioso che si rispetti, continuava imperterrito la su operazione di logoramento nervoso.

Mentre l'allegro gruppo discuteva di minuzie insignificanti, GraveHar mostrava alla signorina Zorlani dell'appartamento M@440 la sua abilita' nella dizione straniera e nell'uso della katana incantata che era stata forgiata dagli dei stessi. Lei rideva affascinata da tutto cio' nascondendo con una zampa, il rossore delle gote e le fauci ghignanti, la cretinetta.

" Signori ! " esclamo' Zampieri interrompendo tutte le altre discussioni e attivita' sociali " ordine per favore ! Come ben sapete dobbiamo effetturare dei lavori di manutenzione sul'ascensore, tutti hanno pagato la loro quota e per questo ve ne sono grato ... " pausa, lisciati quei baffi per dio ! Sentono gia' la mancanza delle tue dita e dei polpastrelli rosa ! Ecco, stai meglio ora ? Bene, torna a parlare a questa massa plebea e nullafacente " ... ma manca ancora un condomino ".

" Chi ? " Domando' l'elfo vaticinatore mentre era impegnato a estrarre cerume dai suoi lunghi padiglioni auricolari a punta con le dita sottili & glabre.

TLIN TLIN TLIN TL... perfino il cucchiaino in finto-platino-vera-latta si dimostro' improvvisamente interessato alla discussione.

" Il condomino inesistente " Rispose l'amministratore.

" C'e' un signore che si chiama inesitente !? " chiese incuriosito un drago rosso con un tatuaggio di dubbio gusto su petto e viso.

" No, no signori, il suo nome non e' inesistente " chiari' Zampieri agitando i palmi delle mani di fronte al petto " E' il condomino inesistente ! ".

" E' morto allora ? " Domando' la vedova Vanzetti terrorizzata dal fatto di aver perso un funerale.

" No ! " disse uno Zampieri che stava letteralmente violentando i suoi baffi, non potendo strozzare l'infame vecchia megera " e' vivo e vegeto, ma INESISTENTE ! Nel senso che ... ".

" Qualcuno lo ha mai visto ?! " urlo' una voce non meglio identificata nella mischia.

" Se non esite non puo' lavorare, se non lavora come si guadagna da vivere ? " Fu' Benamici ad esporre la tesi " deve essere un criminale , un sovversivo, un terrorista ! L'ho visto nel cortile mentre spacciava caramelle drogate ai cuccioli ! " il cucchiaino di finto-platino-vera-latta veniva agitato con fare accusatorio nell'aria carica di tensione e ansai della stanza.

" Lo so' ! " esclamo' il rabdomante leggendo oscuri presagi nelle macchie di umido della carta da parati " E' un'adepto della magia del sotterfugio, un seguace di qualche setta segreta che complotta per il dominio mondiale tramite sacrifici di incensi e candele di sego !"

" E' uno spirito ! " sopetto' GraveHar tirando fuori dall'elsa la spada incantata che aveva comprato dal rigattiere dietro l'angolo, in realta' era solo un taglia-carte molto lungo. Agito' la lunga coda nervosamente.

" E' un mio amico da molti anni , ci parliamo molto spesso " menti' orribilmente la Zorlani, la cretinetta. E si nascose di nuovo il volto con la zampa.

Le ipotesi si accavallarono l'una sopra l'altra sempre di piu'urlate, sempre piu' assurde, sempre piu' discordanti:

La manifestazione di un demone che cerca vendetta avvelenandoci l'aria con il suo meteorismo mefitico!

Un mostro che si nutre di mozziconi di sigaretta !

Un'alieno venuto per accoppiarsi di nascosto con le nostre femmine !

Il Fratello deforme del podesta' figlio dell'accoppiamento tra un'ermafrodita e ...

RaPtVs !

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Inviato

Il padre di Zampieri che fino a quel momento si era limitato a rimanere zitto e ascoltare passivamente, salto' dalla seggiola a rotelle come punto da un'insetto nelle natiche ossute & flaccide. Occhi pallati, bocca in uno strano verso sdegnato e il fiato di chi non fa' pace con spazzolino e dentifricio da un paio di anni " Bene ! " blatero' il vecchio elargendo scaracchi nella zona antistante " andiamo a vedere questo tizio inesistente !".

Silenzio. Giusto una vocina in fondo a destra commento' senza rispetto " quel vecchio rincoglionito !". Era Gravehar, ma non sta' bene dirlo perche' lui ci tiene alla sua (falsa) reputazione da bravo ragazzo.

" Si ! " disse Benamici gettando il cucchiaino di finto-platino-vera-latta con un gesto rabbioso per terra " arrestiamo quel criminale ! "

" Scacciamo il demone ! " Urlo' Gravehar che dimenticandosi della sua versione dei fatti, ne invento' una nuova, ma nessuno sembro' accorgersene. E poi non sta' bene dirlo perche' lui ha una (falsa) reputazione di gecko con una memoria di ferro .

" Parliamoci di nuovo " disse la cretinetta " io sono sua amica da tanto tempo ! Ieril'altro per la precisione "

" Alle armi ! " gracchio' la vecchia infame sradicando un'estintore dal muro " Uccidiamolo prima che lui uccida noi ! "

La folla come un suol uomo si mosse in direzione dell'appartamento del condomino inesitente, seguendo l'esempio della Verzetti, ognuno si era armato con quello che trovava per strada. Un'esercito dotato di tubi di piombo, sedie, cestini, piante e vasi marciava compatto e glorioso guidato dal padre di Zampieri che stringendo il bastone avanzava a capo della legione come un Cesare in una sgargiante armatura di flanella e camicia da notte.

Qualcuno mentre saliva scalino dopo scalino venne colto dal dubbio " ma cosa cavolo stiamo facendo ? " Ma continuo' a marciare. Le folle infervorate hanno il vantaggio di eliminare dal vocabolario delle masse quella inutile e disfattista parola che e' " dubbio ".

Il piano.

Il corridoio.

La porta.

Appartamento 21, la targhetta riportava la scritta: " Esimio Sig.re - il condomino inesistente "

L'esercito rimase immobile, in attesa di un'ordine superiore.

Zampieri busso' ritraendo subito la mano quasi la porta fosse infetta.

Niente.

" Signor Inesistente " chiese l'amministratore con un tono di voce miellifluo che male si accostava con il randello che brandiva in mano " e' in casa ? "

Niente.

" Signor Inesistente " ripete' Zampieri questa volta con fare minaccioso agitando la sua arma impropria " Apra o buttiamo giu' la porta ! "

Niente.

Utilizzando uno sgabello come improvvisato ariete e prendendo il ritmo con un coro fuori tempo di "ooo-oooh " l'armata cinse sotto assedio la porta, dopo 5 minuti quest'ultima non era altro che un mucchio di schegge di legno.

Quello che videro, li spavento' a morte. E perse in un sol botto tutto il coraggio e la veemenza accumulata nella scalata. rimasero li' impietriti e senza parole

Un'orrenda creatura, senza coda con fiamme, senza ali di pipistrello, senza pelliccia a pallini, senza artigli e corna, senza scaglie impenetrabili o occhi felini. Un'orrido, schifoso, repellente e comunissimo umano in dei normalissimi e blandi vestiti.

Zampieri si fece coraggio e chiese con voce tremolante " Lei ... lei ... "

" Si, il condomino inesistente " rispose l'homo sapiens con tono neutro, perche' non aveva paura, quale oscuro e segreto sortilegio lo proteggeva ?

Inizo' quindi una strana conversazione, tutti erano pronti a massacrare l'umano ( ma perche'?) ma la curiosita’ ebbe il sopravvento sulla violenza, almeno per ora. L'amministratore fece da portavoce per i condomini.

" Perche' non ha aperto ? "

" Perche' ero morto "

" Vuol dire che lei e' uno spettro, un vampiro, un fantasma ? " Terrore & curiosita'

" No ero morto, ma ora grazie a voi sono di nuovo vivo "

" Si spieghi meglio ! "

"La gente non muore quando il cuore smette di battere o l'encefalogramma e' piatto. La nostra vera e piu' autentica morte avviene quando veniamo dimenticati.

Il corpo di Manfred Von Richtofen ha smesso di pulsare quella triste giornata di Aprile del 1918 sopra le trincee del fronte occidentale ... ma Manfred Von Richtofen vive ancora come il mito del Barone Rosso. "

" Continuo a non capire ! "

" Io ero morto ... nessuno voleva parlare con me, tutti mi evitavano, la gente si era dimenticata di me. Sono morto esattamente 6 mesi, 2 settimane, 4 giorni 12 ore e 27 minuti fa' quando la signorina Zorniani mi ha salutato per l'ultima volta.

Poi voi vi siete ricordati di me a causa del mio mancato pagamento per la ristrutturazione dell'ascensore. E ho ripreso a vivere "

Silenzio.

" Vi ringrazio per avermi riportato in vita ... ma visto il vero motivo del mio ritorno ... sinceramente preferivo il limbo a tutto questo "

" Cosa vuoi fare mostro ! " Era Gravehar. Il Gecko avanzo' con fare minaccioso davanti il gruppo con un balzo di un'agilita' impressionate, brandiva la lunga katana incantata ( o tagliacarte extralarge ) agitandolo tra le zampe come un maestria impressionante " i tuoi poteri da stregone ( si era di nuovo dimenticato la sua versione dei fatti) non mi spaventano ! "

L'umano rimase a guardare senza nessuna espressione decifrabile in volto, Gravehar. Poi disse osservando lo scintillio sinistro del tagliacarte: " Non ho poteri speciali, non controllo il potere della tempesta, non evoco spiriti della natura o bisce fosforescenti, non sono forte, ne' agile in battaglia, non ho spade incantate ... semplicemente, mi dimentichero' di voi "

E i condomini diventaro inesistententi.

Inviato

Attento ai fa' da' etc... non penso che ci voglia l'accentatura; pari modo vi sono degli & che non vengono mai usati nel linguaggio scritto (meglio il solito vecchio e). Per quanto concerne il prodotto (come lo chiama MikeT) è buono, non fare il modesto o tirarti giù. Le idee ci sono e la caratterizzazione iniziale dei personaggi non è niente male... stai solo attento alla grammaticA (QUELLA FREGA SPESSO E VOLENTIERI).

Inviato

Gurda, chi legge è talmente mona che sarebbe capace di smettere di leggere per quella "e"...non dovresti mai dare l'impressione che la scrittura sia sdegnosa. La scrittura è, punto e basta. Conviene sempre lasciar perdere "stilemi" astrusi in qto purtroppo pagano poco od alla fine risultano controproducenti...il difficile è comunicare qualcosa di complesso in un linguaggio semplice (e qui mi sembra di parafrasare Coleridge...ghghgh). Cmq non offenderti il mio è un consiglio da persona che ha scritto racconti su giornaletti, nulla di più. A te le decisioni finali su quello che fai... ;-)

Inviato

nonstante la mia avversione a leggere dal monitor del computer.......mi sono ritrovato a bere d'un fiato questo racconto e devo dire che mi è decisamente piaciuto!

è brillante, paradossale e nello stesso tempo crea un clima confidenziale intrigante.

appena ho cominciatoa leggerlo ho avuto la sensazio si immergermi nelle atmosfere del film Delicatessen eh eh eh

Inviato

Ecco !

Sir Rohem ha colto in pieno l'essenza del racconto !

citerei tra l'altro come fonte d'ispirazione i Quadri di Mario Sironi e il cartone animat: " Appuntamento a Belville "

beh direi proprio che allora sei riuscito nell'intento di caratterizzazione!

rinnovo in complimenti :-p

  • 4 mesi dopo...

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