Vai al contenuto

Solnem. Mito o realtà?

Featured Replies

comment_396300

"grazie amico, io sono Derro Strenk per gli amici, "Quel maledetto nano" per OGNI tutore della legge, piacere di conoscerti disse il nano quando riprese la compostezza che aveva solitamente

  • Risposte 71
  • Visualizzazioni 6,6k
  • Creata
  • Ultima risposta
comment_396327

ok amico disse un' attimo prima di sbilanciarsi per la recente sbornia e cadere verso marion...

@master

Spoiler:  
se marion ha un borsello in vista faccio rapidità di mano per borseggiare marion e non farmi vedere :-D

@xaldin

Spoiler:  
se stai leggendo questo non ti arrbaaire, dopo ti "regalerò" i tuoi stessi risparmi :-D
  • Author
comment_396346

"Ehi tu!-

Un marinaio raggiunse a grandi falcate il nano, con un'espressione seccata sul volto...

-Non sarà mai che uno sporco nano che puzza di alcool quanto te e non regge il mare ci costringa a pulirgli il vomito dalla tolda!Pulisci immediatamente questo casino...-

E dicendo questo porse al nano uno straccio dell'identico colore e odore del vomito sulla tolda.

@signore oscuro:

Spoiler:  
Due cose: non sai chi sia Sethlans... per te esiste Moradin e probabilmente non ti vede di buon occhio.

Fai un tiro sulla costituzione con un malus di -5 visto che hai appena sm,esso di vomitare... potresti rimetterti a vomitare per l'odore dello straccio che ti ha messo tra le mani il marinaio.

Poi fece per allontanarsi, con espressione soddisfatta, ma fatti due passi si fermò interdetto e raccolta qualcosa da terra si girò verso Marion, porgendogli un borsello.

"Ehi tu. E' tuo questo?"

comment_396350

"Come diavolo ha fatto a uscirmi il borsello dalla tasca interna?"

Riflettè un istante sugli avvenimenti degli ultimi secondi, lanciando una breve occhiata al nano. "Ma porc... cominciamo bene!"

- Grazie marinaio, ti devo un favore. Ma dove ho la testa, perdere le mie cose in giro per il ponte.

Prese il borsello che l'altro gli porgeva, facendolo sparire all'interno degli ampi calzoni. Aspettò che il marinaio si allontanasse, prima di dire sottovoce con un sorrisetto: - Guarda un po' Derro cosa mi è cascato. Sono proprio sbadato, che ne dici?

comment_396491

@Strike

Spoiler:  
in teoeria saresti tu quello che tira.

comunque ho vomitato sporgendomi dalla balaustra, quindi non devo pulire.

comunque ho fatto 3, direi che mi rimetto a vomitare sporgendomi fuori dalla nave :-D

"gia, gia, sbadato..." disse un' attimo prima di risporgersi dalla balaustra per tornare a vomitare tutto l' alcool che aveva trangugiato quella sera

comment_396510

Sentendo le parole di Aelarion, Marion gli fece un sorriso d'intesa.

"Va beh, la questione magari la chiariamo a quattr'occhi con Derro in un altro momento. Che almeno si sia ripreso, alla fine da ubriachi si fanno tante c@g@te."

- Forse è meglio se vai a stenderti un po', quando hai finito. Non ti vedo molto in forma.

comment_396576

Il giovane si riavvicinò a Derro, tenendogli ben d'occhio le mani, per assicurarsi che non finisse in mare proprio con l'ultimo conato.

comment_397022

x Aelarion

Spoiler:  
- E' stato in gamba... non è da tutti sfilarmi qualcosa senza che me ne accorga. Mmmh. Sicuramente terrò gli occhi ben aperti ora, ma non lo condanno; non ancora perlomeno. In fondo era sbronzo, chissà cosa gli è passato per la testa... Vedremo.
  • Author
comment_397817

Nonostante l'andatura un po' barcollante il nano riuscì a guadagnare le scale di accesso al ponte inferiore. I pioli erano maledettamente alti per la sua statura e lui tra sè maledisse più volte gli artigiani che li avevano fabbricati, senza pensare a quelli che li avrebbero poi dovuti utilizzare.

Dietro di lui il marinaio che gli aveva intimato di pulire la tolda aspettava, fingendo di dover scendere, ma in realtà sicuramente sorvegliando la sua andatura.

Proprio quando raggiunse l'ultimo gradino, un violento scossone fece tremare l'intera nave, con un devastante scricchiolio del legno.

Ma il nano non ebbe il tempo di controllare la faccia stupefatta del marinaio nè di sentire le urla degli occupanti delle cucette.

La voce stridula di un vecchio dal fondo del corridoio urlava:

Ecco siamo destinati alla morte! Moriremo tutti...

Quasi a dargli ragione un altro violento scossone nella parte opposta alla precedente portò di nuovo Derro in equilibrio precario sullo scalino. Fortunatamente si era tenuto appeso al corrimano, altrimenti sarebbe sicuramente ruzzolato in fondo al corridoio.. sicuramente in braccio al vecchio che ancora vociava con fare incoerente.

Un nuovo scossone strappò Derro dal suo precario equilibrio.

Il marinaio ritornò in fretta sulla tolda, dimenticando improvvisamente il suo incarico di guardiano.

Fuori la nave prendeva velocità con le vele ben tese sotto un vento fattosi improvvisamente un po' più forte e minaccioso del solito.

@nota a chi non è ancora intervenuto: entro breve vi introduco nella storia. Scusate il ritardo.

  • Author
comment_397824

Mayo Papayo si svegliò di soprassalto nella notte.

Si era accampato in una piccola radura isolata, un posto tranquillo e sicuro dove era passato già altre volte, senza aver alcun problema di lupi o bestiacce selvatiche qualsivoglia. A dire il vero alla sera, quando era arrivato nel luogo per accamparsi aveva anche trovato le tracce fresche di un bivacco di qualcuno che si era fermato lì la notte scorsa.

Buon segno.

Poteva anche essere che avrebbe avuto compagnia.

Così avrebbe potuto raccontargli la storia della sua testa e ridere alle reazioni stupefatte che avrebbe provocato.

Mayo Papayo pensò che stesse arrivando qualcuno: forse il rumore di passi o un ramo spezzato da qualche incauto viaggiatore l'avevano svegliato di soprassalto.

Rimase in assoluto silenzio, ma nulla interruppe la quiete di quell'istante. Il rumore di un assiuolo lo fece quasi balzare in piedi.

Un rumore tranquillo ed acuto che si diffuse nella notte, a fare da contralto ai grilli. in effetti era tutto assolutamente normale.

Mayo si spostò un attimo nel suo giaciglio, cercando di controllare che tutto fosse accuratamente a posto e con la mano andò al fagotto che conteneva la testa.

la mano cercò invano.

La testa era sparita.

comment_397826

"Che diavolo succede a questa bagnarola?"

Marion poteva anche non avere nessuna esperienza di mare, ma gli risultava difficile credere che le navi si scuotessero e ragliassero come asini imbizzariti come normale sistema di navigazione.

Una rapida occhiata all'orizzonte che lo aveva fino ad allora reso così pensoso gli fece venire in mente le possibili implicazioni drammatiche dello stare su un fragile involucro di legno in mezzo al nulla. Certo gli era capitato di bagnarsi nei torrenti, negli stagni riusciva addirittura a stare a galla senza difficoltà. Ma qui una nuotata assumeva connotati diversi rispetto a un piacevole rinfresco in una calda giornata estiva. Connotati che avrebbe definito eufemisticamente "sinistri".

Sì avvicinò a un marinaio.

Spoiler:  
Ne cerco uno che mi sembri un minimo disponibile nonostante la situazione; se ce n'è uno.

- Scusa marinaio. Che succede?

  • Author
comment_397827

Il marinaio guardava fuori dalla murata verso l'acqua, mentre il vento diventava di minuto in minuto più forte. Sembrò quasi interdetto quando il giovane umano gli rivolse la parola... poi scosse il capo, quasi rassegnato.

Secondo te, quello significa qualcosa?

Ed indicò l'orizzonte, dove andavano accumulandosi le nuvole, nere come la pece. Proprio nell'istante in cui glielo indicava un sinistro bagliore di una saetta attraversò il cielo. In lontananza vi era come una leggera foschia.

Ma non era quello a impensierire il marinaio. Guardando fuori dalla murata aveva appena visto qualcosa che non poteva essere del tutto possibile. Nel frattempo la nave acquistava sempre più velocità.

Il capitano uscì sul ponte, come una saetta ed abbaiò gli ordini alla ciurma. Dovevano piegare al più presto le vele se volevano sperare di uscirne vivi.

Ragazzo, fossi in te mi troverei un posto sicuro. Ci sarà da ballare.

comment_397833

Guardò le nuvole nere che si addensavano. Non capiva perfettamente ciò che vedeva, per lui era una cosa nuova. Spaventosa, e bella.

"- Sventato, sventato!" Senti nella testa le parole di suo padre che lo canzonavano, un ricordo di quando era bambino, dopo una delle sue innumerevoli marachelle. Suo padre che poi si rivolgeva con finta disperazione alla moglie: "- Potevo sposare una brava ragazza seria, invece di una farfallina pazza. Così non avrei avuto un figlio altrettanto pazzo, certe cose non le ha sicuramente prese da me!"

Sventato? Forse era vero. Quello che stava succedendo lo spaventava, e quindi lo attirava come il nord attira l'ago della bussola. Certo le falene curiose che si avvicinavano troppo alla fiamma della candela finivano bruciate... Beh, ci avrebbe riflettuto un'altra volta. Più tardi che presto.

Sentiva una sottile vena di adrenalina che si stava mischiando al suo sangue. "Ballare? Ci sto." Si guardò intorno, cercando un posto per godersi lo spettacolo che sembrava prepararsi.

Spoiler:  
Cerco sul ponte un posto che mi permetta di vedere con un certo margine di sicurezza. Dove ci sia da attaccarsi saldamente, magari a del sartiame, dove non ci siano oggetti pesanti che mi si possano rovesciare addosso e dove non intralci le manovre dell'equipaggio. Sempre che un posto simile ci sia.
comment_397899

"La mia testa dove è la mia testa? chi l'ha presa?"

Mayo Papayo si guardò intorno cercando di capire cosa era quel rumore e da dove provenisse. Qualcuno aveva preso la sua testa e l'avrebbe pagata.

Il suo punto di riferimento, la sua guda e la sua intercessione con la sua divinità. Quella testa era tutto e significava tutto e nessuno poteva prenderla.

Oltre al sacrilegio che rappresentava il fatto che qualcuno potesse toccarla.

Quindi si alzò prese le sue cose e scrutò l'ambiente intorno a sè e a voce alta, lì in quella radura, disse:

- Ehi ladro ti troverò e quando l'avrò fatto ti pentirai di avermi sottratto la testa! -

Archived

This topic is now archived and is closed to further replies.