Grimorium Inviato 16 Maggio 2009 Segnala Inviato 16 Maggio 2009 Estasia te lo sconsiglio. Oltre allo stile grossolano dell'autore, la storia è tirata per le lunghe. Il primo della trilogia ha un suo perché ma i successivi due... bah, l'autore reinventa di continuo un mondo che è di per sé limitato. Non fare il mio stesso errore! XD (Ti consiglio invece, sempre di Falconi, "Prodigium". Davvero carino).
lepracauno Inviato 17 Maggio 2009 Segnala Inviato 17 Maggio 2009 Io nel settore fantasy italiano consiglio Tristano di Alessandro Forlani.. è un fantasy atipico, senza elfi o nani, in stile quasi barocco... la lettura non è tra le più semplici perchè all'autore piacciono termini aulici e ricercati. in più, ma questo è un pò più per ragazzini, i libri di Silvana De mari che trovo semplici ma intriganti...
Karonte82 Inviato 19 Maggio 2009 Segnala Inviato 19 Maggio 2009 Comunque è vero è il periodo del fantasy commerciale, vanno tutte le storie alla signore degli anelli o alla Herry Potter, in Italia soprattutto alla Herry potter, comunque Amen , aspettiamo che finisca questo periodo .....
lepracauno Inviato 19 Maggio 2009 Segnala Inviato 19 Maggio 2009 motivo per cui propongo Tristano! assolutamente fuori dal setore commerciale! altrimenti cercate George MacDonald!! ha scritto la principessa e i goblin, Tolkien si è ispirato a lui! decisamente fuori dagli schemi(attuali)! altrimenti Spiderwick, che è un pò più per fanciulli!
lepracauno Inviato 20 Maggio 2009 Segnala Inviato 20 Maggio 2009 a proposito di fantasy italiano mi son ricordato che su www.fantasymagazine.it si parla del med fantasy ossia di quel fantasy ambientato non nel nord europa con, quindi, caratteristiche vichinghe/celtiche ma mediterranee alla Ulisse o Enea o di tutta la cultura Mediterranea.
Cyrano Inviato 21 Maggio 2009 Segnala Inviato 21 Maggio 2009 Beh è un po' borderline ma quanto è bello "Il Mare Color del Vino" di Nucci?
Grimorium Inviato 21 Maggio 2009 Segnala Inviato 21 Maggio 2009 Ok ragazzi, ho finito di leggere "Il Silenzio di Lenth" e "La rocca dei Silenzi" (si nota che ho una passione per "il silenzio"? XD) e mi sono piaciuti entrambi! Inutile dire che ve li consiglio. "La rocca dei Silenzi" è pesantuccio, carbura assai in ritardo e più volte mi sono dovuto rileggere pagine su pagine perché mi distraevo... non credo sia un buon segno. Fortuna però che la storia è intrigante e dopo un po' diventa una droga andare avanti. Per quanto riguarda "Il silenzio di Lenth", io mica lo sapevo che fosse il romanzo d'esordio di tal Luca Centi. Cioè, non leggo mai le biografie degli autori ergo sono assai distratto. C'è da dire che non è niente male questo romanzetto, anche se, come l'altro, carbura tardi. Mi ha sorpreso il colpo di scena finale alla "Saw", non so se avete presente: ogni cosa viene rimessa in discussione e il lettore ci rimane di sasso! Stupendo! Adesso inizio a leggere "La ragazza drago2" della Troisi. Lo so che ho detto che le sue storie sono scialbe, ma quando inizio una saga voglio portarla a termine. Ok, lo faccio solo per le copertine, la sola cosa di valore nei suoi romanzi XDD
lepracauno Inviato 21 Maggio 2009 Segnala Inviato 21 Maggio 2009 effettivamente un problema odierno del fantasy è proprio la trilogia! se il primo non è bello, si continua a prenderlo per sapere come va a finire..
Grimorium Inviato 21 Maggio 2009 Segnala Inviato 21 Maggio 2009 Il problema invece è che se il primo romanzo è bello si va in crisi d'astinenza in attesa del secondo!
lepracauno Inviato 21 Maggio 2009 Segnala Inviato 21 Maggio 2009 per quello basta desistere dal comprare subito il primo tomo!!
Grimorium Inviato 21 Maggio 2009 Segnala Inviato 21 Maggio 2009 Eh lo so, è quello che mi riprometto ogni volta. Per "La rocca dei silenzi" è stata una scelta facile, essendo autoconclusivo, ma per "La ragazza drago" e "Il silenzio di Lenth" non ce l'ho fatta. Ogni volta che entravo in libreria venivo rapito dalle copertine. Alla fine ho ceduto ;_;
cnebbia Inviato 26 Maggio 2009 Segnala Inviato 26 Maggio 2009 Io nel settore fantasy italiano consiglio Tristano di Alessandro Forlani.. è un fantasy atipico, senza elfi o nani, in stile quasi barocco... la lettura non è tra le più semplici perchè all'autore piacciono termini aulici e ricercati. in più, ma questo è un pò più per ragazzini, i libri di Silvana De mari che trovo semplici ma intriganti... IMHO, molti che hanno letto fantasy incominciano ad essere stufi di Maghi, Elfi e Draghi. Al Salone del Libro di Torino, presentando i miei libri ai lettori che si fermavano allo stand dell'editore, ho notato che alcuni di questi, a sentire nominare il fantasy, storcevano il naso, per poi cambiare espressione quando specificavo che il mio era " ... senza Maghi, senza Elfi e senza Draghi". Altri mi nominavano un fantasy recente in cui questi ingredienti erano presenti in dosi massicce e dichiaravano di esserne rimasti delusi. Non è che, tra film e libri, negli ultimi tempi c'è stata un'overdose di questi personaggi, screditando tutto il genere fantasy?
lepracauno Inviato 26 Maggio 2009 Segnala Inviato 26 Maggio 2009 I film, Paolini, Troisi e buona parte dell'operato degli ultimi 9-10 anni non hanno fatto altro che rovinare il settore. è anche vero che prima del fantasy nessuno lo conosceva come ora. Come D&D fece risorgere e uccise il gdr, così il film del signore degli anelli in primis, e poi il resto han compiuto lo stesso evento. Personalmente mi considero di quella schiera che vede il fantasy inflazionato. Dall'altro lato questa massiccia presenza porterà ad avere componimenti originali e unici. Nel futuro spero di poter vedere (semmai inventare) un fantasy che abbia ancora elfi e maghi ma dove la loro presenza non sia un semplice "blabla" tra delle pagine ma che abbia un senso... Di fondo, infine, credo che il fantasy necessiti di nuove morali e non solo di lotta di bene contro il male e di eroi... 1
Grimorium Inviato 27 Maggio 2009 Segnala Inviato 27 Maggio 2009 Ragazzi, vi consiglio i titoli della scorsa volta. Nei romanzi di Andrea D'Angelo la magia c'è, gli incantatori pure, ma sono contestualizzati in modo originale. Così come Centi distingue tra maghi e stregoni, cosa che ho trovato interessante. Questi due autori non sono di certo perfetti - il secondo poi è esordiente - però hanno davvero dato una smossa al fantasy italiano. Se tutti gli altri continueranno in questo senso di sicuro si faranno grandi cose! PS: Tra le brutture più recenti, c'è anche Garmir l'eclissiomante (spero di averlo scritto bene). Non mi è piaciuto affatto! La magia c'è perché sì. Gli incantatori ci sono perché sì. Nessuna spiegazione e una storia che non vale la pena di leggere. Bah!
TheTommi Inviato 28 Maggio 2009 Segnala Inviato 28 Maggio 2009 consiglio, anche se non proprio fantasy o meglio, non solo il ciclo dell inquisitore Eymerich di Valerio Evangelisti bello, bello
lepracauno Inviato 28 Maggio 2009 Segnala Inviato 28 Maggio 2009 Quale vento porterebbe il genere fantasy ad un nuovo mondo?? cosa dovrebbe esserci in più o in meno rispetto al panorama odierno? Credo che da un lato abbiam saturato l'idea del personaggio che dal nulla diventa eroe, così come del personaggio bello e dannato.. e quindi? cosa rimane? l'Antieroe? il gioco degli opposti? che cosa?
Samirah Inviato 28 Maggio 2009 Segnala Inviato 28 Maggio 2009 Io credo che un campo finora inesplorato, ma per cui Martin ha aperto le porte, è quello di un mondo dove eroi ed antieroi sono pura utopia, dove ogni sentimento viene vissuto soggettivamente e da questo deriva un relativismo in cui è impossibile definire a priori (e spesso anche a posteriori) chi ha ragione. Non voglio deragliare troppo dalla discussione, ma ad esempio io mi sono avvicinata a un'ambientazione come MethyrFall proprio per la sua profondità da questo punto di vista. Sto anche scrivendo qualcosa, ma chissà se vedrà mai la luce. ^^ Sicuramente questa svolta porterebbe a testi interessanti, originali e al di fuori dei soliti stereotipi (che non sono da buttare, anzi, ma da rivisitare sicuramente).
Cyrano Inviato 29 Maggio 2009 Segnala Inviato 29 Maggio 2009 Io credo che un campo finora inesplorato, ma per cui Martin ha aperto le porte, è quello di un mondo dove eroi ed antieroi sono pura utopia, dove ogni sentimento viene vissuto soggettivamente e da questo deriva un relativismo in cui è impossibile definire a priori (e spesso anche a posteriori) chi ha ragione. Sinceramente a me vengono in mente Cuomo e Brambilla più che Martin. E questo mi sembra molto IT. Un campo si considera "inesplorato" finché non è argomento di un libro di uno scrittore anglosassone. Non importa se ci sono testi italiani fatti pure meglio.
Samirah Inviato 29 Maggio 2009 Segnala Inviato 29 Maggio 2009 Sinceramente a me vengono in mente Cuomo e Brambilla più che Martin. E questo mi sembra molto IT. Un campo si considera "inesplorato" finché non è argomento di un libro di uno scrittore anglosassone. Non importa se ci sono testi italiani fatti pure meglio. Chiedo scusa, mi son basata sulla mia (purtroppo limitata) esperienza. Rimane il fatto che comunque quando uno scrittore (ma vale anche in altri ambiti) diventa famoso a livello internazionale e vende un botto di copie, viene comunque guardato come riferimento del genere.
Messaggio consigliato
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora