Jalavier Inviata 28 Gennaio 2010 Segnala Inviata 28 Gennaio 2010 La vita è davvero dura nell’età della pietra. Per sopravvivere le tribù devono andare a cacciare e pescare, raccogliere vegetali commestibili, tutto per sfamare la famiglia. Come se ciò non fosse abbastanza difficile gli uomini del villaggio devono anche raccogliere materie prime per costruire utensili e capanne, dove proteggersi dal freddo… e aumentare il numero dei membri della tribù. Questo è Stone Age, un gioco gestionale leggero e non troppo impegnativo dal punto di vista strategico. Autore: Michael Tummelhofer Lingua: molte, tra cui l’italiano ma nessun testo di gioco Giocatori: 2 – 4 (con variante per gioco in solitario scaricabile da web) Durata di 1 partita: massimo 2 ore, di solito un po’ meno Prezzo indicativo: intorno ai 30€ per l’edizione tedesca, 10 – 15€ in più per l’italiana Contenuto della scatola: tabellone di gioco, 4 schede villaggio per i giocatori, 58 segnalini risorsa in legno (di 4 tipi diversi), 40 ometti di legno (10 per colore), 8 segnalini di legno in 2 misure (uno grande e uno piccolo per colore), 53 tessere cibo (di diversi valori), 30 tessere costruzione, 18 tessere attrezzo, 1 segnalino giocatore iniziale, 36 carte civilizzazione, 7 dadi, 1 bicchiere lanciadadi di cuoio, 1 foglio riassuntivo e il regolamento. I materiali sono decisamente di bell’aspetto, curati e di buona qualità. Per le 4 materie (legno, argilla, pietra, oro ) non abbiamo i soliti cubetti di legno colorati, in Stone Age sono anche sagomati rispettivamente a forma di trave, mattone, piastrella esagonale e lingotto. La mappa è colorata e chiara, anche se non vi sono linee divisorie fra le varie sezioni non vi è alcun rischio di non interpretarla nella maniera corretta. Le parti in cartoncino sono spesse e si tolgono dalle fustelle senza alcun sforzo. Preparazione del gioco La mappa viene disposta al centro del tavolo, ogni giocatore prende una scheda villaggio, i segnalini di un colore e 12 cibi. Sulla mappa vengono posizionati i rimanenti segnalini cibo nell’area di caccia, i segnalini legno sulla foresta, quelli argilla sulla cava d’argilla, quelli pietra sulle montagne e quelli oro sul fiume. Non resta che dividere le costruzioni in 5 pile coperte (si scopre la prima tessere di ogni pila) e metterle sugli appositi spazi in basso a sinistra, oltre a mettere una carta civilizzazione scoperta su ognuno dei 4 spazi in basso a destra. Si determina casualmente il primo giocatore che riceve il segnalino capo villaggio. Svolgimento del gioco L’obiettivo del gioco è ottenere più punti degli avversari. Tali punti si ottengono costruendo nuove capanne e acquistando carte civilizzazione. Dalle capanne otteniamo punti immediati che ci fanno avanzare col segnalino sul segnapunti, disposto intorno alla mappa di gioco. Le carte vengono invece tenute segrete e rivelate solo a partita terminata e forniscono punti calcolati (a seconda della carta) su membri della tribù, attrezzi da lavoro, capanne costruite, punti agricoltura o a seconda di quante carte prato con simboli differenti abbiamo acquistato (spiegherò poi in dettaglio). Alla fine del gioco otteniamo anche 1 punto per ogni risorsa rimanente. La partita termina quando una pila di costruzioni è esaurita o quando nel mazzo non vi sono carte civilizzazione sufficienti a riempire gli spazi rimasti vuoti in seguito agli acquisti. A inizio partita abbiamo a disposizione solo 5 membri della tribù, per ottenerne di aggiuntivi dobbiamo utilizzare l’azione specifica. La mappa, come detto, è divisa in sezioni e in ognuna di queste sezioni possiamo mettere uno o più membri della tribù per ottenere materie prime, cibo e altro. Partendo dal primo giocatore, ognuno piazza uno o più ometti su un’azione, poi passa al giocatore successivo ecc… finchè tutti non hanno fatto un piazzamento. Il giro si ripete ripartendo dal primo giocatore. Quando ogni giocatore ha piazzato ogni membro della tribù, si risolvono le azioni producendo gli effetti. Sul piazzamento vi sono alcune limitazioni: 1) Se piazziamo ometti su una zona che produce materie prime o cibo, non possiamo aggiungerne quando il giro torna a noi, dobbiamo decidere subito quanti piazzarne. 2) Su ogni area di produzione materie possono esserci al massimo 7 ometti fra tutti i giocatori, sul campo, sulla capanna dell’artigiano, su ogni costruzione e su ogni carta può esserci al massimo 1 ometto di un solo giocatore. 3) Sulla capanna dell’amore possono esserci solo 2 ometti di un solo giocatore. Nulla ci vieta però di mettere un ometto su una costruzione e, se quando torna il giro ce ne sono ancora di libere, mettere un altro ometto su un’altra costruzione. Dopo aver risolto tutti gli effetti, rimane l’ultima azione del turno, ovvero restituire 1 segnalino cibo per ogni membro della famiglia. Inizialmente abbiamo 5 membri, per cui sfameremo con un valore complessivo di 5 segnalini cibo (sono da 1, 2, 5 e 10). Se non abbiamo cibo a sufficienza possiamo scartare un segnalino risorsa per ogni cibo che ci manca. Nel caso non abbiamo né cibo né risorse sufficienti ci verrà data una penalità di 10 punti e dovremo comunque restituire tutto il cibo che possediamo (ma non le risorse). Aree – effetti Territorio di caccia: ogni giocatore può piazzare quanti membri vuole. Per ognuno di questi si tirerà un dado. Si sommano i risultati del dado e il totale viene diviso per 2. Il risultato dirà quanto cibo otterremo. Per esempio ipotizziamo di aver piazzato 3 ometti nel territorio di caccia. Tiriamo 3 dadi e otteniamo 13. 13/2=6,5 ---> otteniamo 6 cibi (le frazioni non contano mai). Foresta: ogni giocatore piazza membri fino a un massimo di 7. Il massimo non è per singolo giocatore ma complessivo, per cui se il primo giocatore occupa 5 posti, ne restano solo 2 disponibili per tutti gli altri. Come per il cibo tiriamo un dado per ogni ometto, dividendo in questo caso per 3. In questa zona si produce legno. Miniera d’argilla: uguale al legno ma dividiamo per 4 e produciamo mattoni d’argilla. Montagna: come la precedenti ma dividiamo per 5 e otteniamo pietra. Fiume: come la precedente ma dividiamo per 6 e otteniamo oro. Campo: un solo giocatore occupa con un membro della tribù l’unico spazio disponibile e avanza di uno sulla scala “agricoltura”. Per ogni punto agricoltura otteniamo 1 cibo aggiuntivo prima di sfamare la famiglia, per cui se abbiamo 5 membri e 3 di agricoltura, di fatto restituiamo solo 2 segnalini cibo. Capanna dell’amore: un solo giocatore può piazzare 2 membri della famiglia in questa locazione. Otterrà un membro aggiuntivo utilizzabile dal prossimo turno. Il membro aggiuntivo fa sfamato dal turno in cui viene ottenuto. Capanna dell’artigiano: Un solo giocatore può mettere un ometto in questa locazione, ottenendo 1 punto attrezzo. Questi punti possono essere sommati a un tiro di dado. Se abbiamo più punti disponibili possiamo utilizzarli tutti su un solo tiro o dividerli su più tiri. Costruzioni: un giocatore può piazzare un ometto su una costruzione. Essendoci 5 costruzioni a disposizione altri 4 ometti possono essere messi, di altri giocatori o dello stesso. Alla fase di risoluzione si pagheranno le risorse necessarie, prendendo la costruzione e piazzandola nella sua scheda villaggio, ottenendo i punti corrispondenti. All’inizio del turno successivo scopriremo le tessere a faccia in giù in cima alle pile. Possiamo piazzare un ometto su una costruzione anche se ancora non abbiamo le risorse per pagarne il costo e cercare di ottenerle con i restanti membri della famiglia. È possibile anche costruire più di una capanna a turno. Alcune costruzioni hanno un valore fisso di punti, altre invece dipende dalle materie utilizzate per costruirle. Per esempio possiamo avere una capanna con 1 – 7 * che sta a significare “da 1 a 7 materie del tipo che vuoi tu”. Le materie hanno un valore pari al divisore per ottenerle, ovvero un legno vale 3, un mattone 4, una pietra 5 e un oro 6. Questo solo ai fini della costruzione. Per cui, tornando al palazzo precedente, possiamo utilizzare da 1 a 7 legni, come da 1 a 7 ori, come 2 legni, 3 ori e 2 pietre ottenendo punti di conseguenza. Se una delle pile termina, termina anche la partita. Carte civilizzazione: un giocatore può piazzare un membro su una carta. Le carte a disposizione sono 4, per cui altri 3 membri possono essere piazzati, di altri o dello stesso giocatore, sempre 1 solo per carta. In fase di risoluzione si paga il costo indicato (da destra a sinistra 1 – 2 – 3 o 4 risorse a scelta del giocatore) e si risolve l’eventuale effetto della carta. Le carte sono divise in 2 zone, la superiore e la inferiore. In quella superiore vi sono simboli che indicano cosa otteniamo immediatamente, nella parte inferiore simboli che ci permettono di calcolare i punti bonus a fine partita. A inizio turno le carte rimanenti vengono spostate verso destra (diventando quindi più economiche) e vengono riempiti gli spazi restanti. Per esempio, nel caso fossero rimaste la carta a costo 2 risorse e quella a costo 4 dal turno precedente, si sposterebbero rispettivamente nel primo spazio a costo 1 e nel secondo spazio a costo 2, diventando molto più appetibili. Verrebbero poi rivelate 2 carte nuove a costo 3 e a costo 4. Divertimento assicurato con questo bel gioco, semplice, veloce e abbastanza strategico, anche se influenzato dalla fortuna ai dadi. Anche “domare” la variabilità dei lanci è compito del giocatore. Prendendo gli attrezzi per incrementare il tiro e piazzando un numero ragionevole di ometti di solito si ottiene ciò che si vuole. Io quando gioco ho sempre in mente i risultati medi dei dadi e mi baso su quelli. Se per esempio mi servono 5 cibi ho bisogno di ottenere almeno 10 col tiro di dado nella zona di caccia (10/2=5), per cui piazzo 3 membri della tribù per tirare 3 dadi. Il risultato medio di 3 dadi è 10,5 per in media ottengo ciò che voglio senza l’utilizzo degli attrezzi. Se mi servono 3 ori devo ottenere almeno 18 (18/6=3) per cui mi serviranno, per stare in media, 5 ometti e qualche attrezzo (la media di 5 dadi è 17,5). Come di solito nei giochi gestionali alla tedesca l’interazione fra i giocatori non è elevatissima ma è comunque superiore ad altri titoli del genere. L’ambientazione è resa sufficientemente bene, anche se vi sono evidenti anacronismi (i lingotti d’oro non sono proprio tipici dell’età della pietra, per esempio), ma nel complesso è abbastanza “sentita”. Consigliato a chi ama giochi strategici ma non troppo impegnativi, sul genere Kingsburg o a chi vuole ogni tanto riposarsi dalle fatiche di Agricola, Caylus e Puerto Rico. Non vi è alcun testo di gioco, per cui potete tranquillamente acquistare l’edizione in lingua tedesca (reperibile in vari store online o nei negozi specializzati più forniti), risparmiando così più di una decina di Euro. Come solito sono graditi commenti, critiche, domande. Ho riletto molto rapidamente, mi scuso nel caso ci siano errori di ortografia o sintassi
Feuris Inviato 1 Febbraio 2010 Segnala Inviato 1 Febbraio 2010 Ma Jal non ha proprio niente da fare in ufficio eh?? Ho avuto occasione di giocare a Stone Age (proprio grazie a lui ) e devo dire che è davvero molto carino... c'è un buon mix tra tattica e fortuna (non mi piacciono i giochi che eccedono nè in una nè nell'altra) e soprattutto è molto rilassante. C'è da pensare, ma non troppo. Lo consiglio vivamente!!
Master Chief Inviato 25 Novembre 2010 Segnala Inviato 25 Novembre 2010 E' sicuramente uno dei miei giochi da tavola preferiti... volendo ci si può anche giocare online qui: http://www.yucata.de/
Zad Inviato 28 Novembre 2010 Segnala Inviato 28 Novembre 2010 Purtroppo ho avuto modo di giocarci solo una volta (è difficile che nel mio gruppo si sia in 4, di solito si va dal 6 in su ) e non lo abbiamo finito. Gioco comunque mitico dalla bellissima grafica che mi riprometto di annettere presto alla mia Ludoteca personale. Zad
Beld Inviato 8 Febbraio 2011 Segnala Inviato 8 Febbraio 2011 Me l'hanno regalato per natale, decisamente un bel gioco, assomiglia molto a "i pilastri della terra" ma secondo me ha alcune meccaniche che ne migliorano l'esperienza.
Jalavier Inviato 10 Febbraio 2011 Autore Segnala Inviato 10 Febbraio 2011 Me l'hanno regalato per natale, decisamente un bel gioco, assomiglia molto a "i pilastri della terra" ma secondo me ha alcune meccaniche che ne migliorano l'esperienza. Evidentemente SA ha la vocazione natalizia, a me lo regalarono per il Natale 2009 Per quanto riguarda il confronto con Pilastri, mi vergogno un po' a dire che non l'ho ancora provato, ma rimedierò presto. Se piace il genere Stone Age e Pilastri della Terra, per meccaniche, impegno, grafica, date un'occhiata anche a "il castello" o "A castle for all season" come è chiamato in inglese. Me l'hanno portato direttamente da Essen (lo facevano 10,00€ in fiera là ) e mi ha piacevolmente impressionato
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