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[Pathfinder] Shackled City


Hungryghoul

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Inviato

"Questo mi sembra un motivo in più per unirvi a voi. Per il bene di Cauldron e degli scomparsi combatterò fino alla fine." - rispondo a Zuit.

Poi mi rivolgo a tutto il gruppo.

"Avete già qualche idea su dove andare?" - chiedo.


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Inviato

Zuti fà un cenno di assenso con la testa.

"Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile, ed una lama in più è benevenuta. Abbiamo svolto delle indagini ed abbiamo scoperto che lo gnomo Keygan, il maggior produttore di lucchetti della città era in qualche modo legato alle sparizioni. Siamo andati a parlarci per raccogliere delle informazioni, ed abbiamo appurato che collaborava con delle strane creature provenienti dal sottosuolo. Esse a quanto pare tengono in ostaggio il suo famiglio."

Il novizio Fa un un cenno di disapprovazione, prima di continuare.

"Siamo scesi per un passaggio che portava in basso, ma a causa di un attacco di quelle creature siamo dovuti tornare al tempio a curare uno dei nostri. Lì sotto sono rimasti Ike ed Harelion. Allora cos'è successo, cosa avete incontrato e cosa vi ha ridotto così?"

Dice rivolgendosi ad Ike

Inviato

"Sinceramente, non so cosa fosse. All'uscita di un cunicolo, ci siamo trovati davanti questa strana creatura, sembrava..metallica? Con un fischio acutissimo ha steso subito Harelion, quindi son dovuto fuggire per portarlo in salvo..."

Sospiro sconsolato.

"Non so che origine potesse avere, ma dopo aver visto quelle strane creature...posso affermare con sicurezza che non è un "semplice" caso di rapimento"

Inviato

Rifletto pensieroso sulle parole di Ike

"La faccenda si fa sempre più strana...e pericolosa. Qualcuno di voi ha mai sentito parlare di queste creature?"

Rivolgendomi gravemente a Ike "Da quello che hai visto, credi che unendo le nostre forze riusciremmo a sopraffarre quel mostro?"

Inviato

Non è certo la situazione ideale...

"Capisco ma d'altronde non possiamo arrenderci. Come già detto il tempo ci è nemico e se vogliamo avere qualche speranza di salvare i ragazzi dobbiamo andare avanti"

Guardo i miei compagni "Adesso che siamo di nuovo tutti insieme abbiamo più possibilità. Propongo di rimetterci in marcia"

Inviato

Zuit batte un pugno nell'altra mano.

"Bene allora, sarà meglio ripartire i bambini potrebbero allontanarsi di minuto in minuto. Perfortuna abbiamo le parole di st. Cuthbert a guidarci"

Detto ciò riprende l'equipaggiamento che aveva lasciato per accomodarsi nella stanza e si muove per uscire.

State tutti uscendo dal tempio quando Emcor, vi si fa incontro.

"Il tempio ha promesso di fornire tutto il suo aiuto per risolvere questo problema e quindi permettemi di controllare che siate in grado di affrontare le prossime sfide. Inoltre voglio farvi dono di queste, vi serviranno per illuminare la strada" Dice porgendovi una bacchetta a testa. la riconoscete facilmente come una bacchetta del sole.

Infine si avvicina a coloro che hanno subito ferite, ed appellandosi alla volontà di st. Cuthbert di aiutare i giusti risana le loro ferite.

Ringraziando Zuit vi porta al di fuori del tempio e speditamente raggiungete il negozio di Keygan dove venite fermati dalle guardie. Ma una volta accertate le vostre identità vi fanno entrare. A quanto sembra il consiglio deve ancora intervenire sulla questione ed il Capitano della guardia ha per ora cautamente deciso di tenere le cose come stanno.

Quando entrate intravede ancora lo gnomo Keygan piagnucolante e legato, seduto a terra, mentre il capitano lo sorveglia e tenta inutilmente di parlare con esso. Quando la povera anima vi vede però tenta di scagliarsi in avanti, cadendo però miseramente perchè trattenuta dalla corda.

"MALEDETTI! che Urdlen vi prenda! Hanno fatto del male a musetto stellato! INFAMI!" Vi sbraita contro, continuando poi in maniera inintellegibile a causa della rabbia e della stanchezza.

Inviato

Il capitano ti guarda ed alza le mani.

"Non ne ho idea. Era legato che se ne stava tranquillo, finchè poco dopo che ve ne siete andati si è rimesso a piagnucolare. Quando siete tornati è andato in escandescenze, come vedete."

Poi si rivolge allo gnomo

"Signor Ghelve, se non la smette prima che finisca la mia pazienza dovrò immobilizzarla del tutto, per garantire la sua sicurezza. Lo capisce questo?"

Lo gnomo sembra tranquilizzarsi, tornando a piagnucolare, dopo aver fatto segno muovendo la testa sù e giù di aver capito.

Inviato

Mi rivolgo a Ghelve, cercando di portarlo alla ragione.

"In questa faccenda qualcuno si è già fatto del male.

Il mio compagno Aetelar è stato ferito gravemente alle orecchie, richiedendo un ritiro rapido al tempio per rimetterlo in sesto.

Nel frattempo Harelion ha quasi rischiato di morire dissanguato colpito da una di quelle bestie."

Dico mettendo una mano sulla spalla di Aetelar e Harelion.

"Non è con noi che dovresti essere adirato, ma con quegli esseri che realmente hanno fatto del male al tuo famiglio. Se non facessimo niente, quel che ha provato il tuo famiglio sarebbe senza dubbio destinato a dei bambini innocenti."

Mentre parlo il mio tono si fa via via più severo, il mio sguardo più inquisitorio.

"Nessuno che abbia un cuore saprebbe sopportare un simile pensiero.

Invece di inveire contro di noi, dovresti augurarci buona fortuna mentre stiamo per tornare in quell'inferno là sotto a rischiare le NOSTRE vite, per riportare quei bambini E il tuo famiglio ai propri cari."

Passo oltre lo gnomo, soffocando un impeto di rabbia verso le ingiustizie del mondo. Poi, calmandomi, pongo un'ultima domanda al costruttore di lucchetti.

"A proposito, che aspetto ha, in modo che sappiamo riconoscerlo?"

Inviato

Lo gnomo guarda il novizio di st. Cuthbert abbastanza stranito, poi emette un sospiro di rassegnazione

"Io ho paura, il mio famiglio anche visto che sta soffrendo. Dovete aiutarlo. Ed anche i poveri bambini, chissà che fine hanno fatto. Non posso sopportare che venga fatto loro del male, ma cosa potevo farci io da solo?"

tira su col naso

"Controllavano ogni mio passo! ed avevano musetto stellato! ero impotente!"

Tenta ti asciugarsi il viso dalle lacrime, ma non può perchè legato.

"Li sotto giacciono le rovine di Jzadirune, un'antica enclave gnomica, ora scomparsa. Infatti quando ero ancora bambino i miei genitori sono scappati da essa a causa di una terribile piaga magica e da allora nessuno era mai riemerso! Almeno finchè quei maledetti non sono giunti a rubare il mio famiglio. Un delizioso topetto nero dal musetto bianco."

Spoiler:  

Tiro diplomazia:

16+6+2 circostanza per aver tirato in ballo i bimbi=24

Inviato

Alle parole dello gnomo mi faccio pensoso

"Un'intera città abbandonata nascosta nel sottosuolo...il nascondiglio ideale per una banda di rapitori. Questo spiega perchè non siano stati ritrovati fino ad ora" penso a voce alta "E probabilmente rende la missione ancora più pericolosa. Dovremo addentrarci in un territorio ostile e sconosciuto molto vasto, nel quale i nostri nemici avranno sicuramente il vantaggio" dico ai miei compagni.

Mi rivolgo allo gnomo con tono calmo e il più possibile comprensivo

"Comprendo quanto difficile fosse la situazione nella quale vi siete trovato. Il legame con il proprio famiglio è forte e sacro, pensare di perderlo è come pensare di perdere qualcuno del proprio sangue. Ma come ha detto il mio amico, la posta in gioco al momento è ancora più alta e dovete assolutamente aiutarci. Promettiamo che faremo il possibile per salvare Musetto Stellato" Dicendo ciò guardo i miei compagni in cerca di assenso

"La situazione è critica e abbiamo bisogno del maggior numero di informazioni possibili per poter affrontarla al meglio. Sapete dirci qualcosa di più su questa banda di delinquenti? Ogni informazione potrebbe essere preziosa"

Inviato

Lo gnomo ancora scosso, risponde ad Aetelar

Non so molto di quei maledetti da Urdlen.

So che ne ho visto di due tipi, quelli alti come un umano come quello che mi faceva da guardia, e quelli alti come uno hobbit.

Parlano in un linguaggio che non conosco ed ho dato loro tre chiavi in grado di aprire qualsiasi serratura della città. Non so infatti se abbiano un leader o qualcosa di simile.

Inviato

Mi faccio avanti prendendo la parola.

"Certo le informazioni sono necessarie, ma perdere tutto questo tempo a discutere mentre i bambini sono in pericolo mi sembra stupido! Dovremmo sbrigarci e tornare la sotto!

Inviato

"Andiamo allora. Fate strada voi che avete già iniziato l'esplorazione."

Dico, slacciando la mazza dal fianco e pronunciando una breve preghiera per illuminarne il metallo mentre la impugno, a mò sia di torcia sia di arma.

Spoiler:  
Casto luce sulla mazza e la tengo in mano, pronto a varie evenienze.
Inviato

Senza attendere eventuali proteste da chi non ha parlato, con uno sbuffo, mi ridirigo verso l'entrata del tunnel, facendo cenno agli altri di seguirmi.

Recupero le armi che avevo lasciato lì per portare Harelion, e senza ulteriori indugi mi addentro per primo.

Inviato

Vedendo Ike muoversi verso il tunnel, imbraccio il mio spadone e lo seguo.

"Queste strane creature del sottosuolo che aspetto hanno esattamente? E sono abili nel combattimento?" - chiedo al gruppo.

Inviato

Mentre discutete volgete le spalle allo gnomo e vi dirigete verso l'entrata di Jzadirune. Le guardie vi lasciano passare, mentre il loro capitano vi guarda pensando che sarà l'ultima volta che vi rivedrà. State scendendo la prima delle rampe, nascoste dietro all'imponente orologo di Keygan, quando notate un piccolo pacchettino insanguinato a terra.

Inviato

Mi avvicino al pacchettino con circospezione pronto a fermare l'emorragia di qualunque essere possa esservi nascosto dentro.

*Che si tratti di Musetto Stellato? Mi dà tanto l'idea di una trappola.*

Spoiler:  
Lancio Stabilizzare sulla creatura dentro il pacchettino, se ve n'è una.

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